1 Febbraio, Imbolc, Candelora, Festa della Purificazione

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    1 Febbraio, Imbolc, Festa della purificazione. Candelora
    Questo post fa parte del Calendario Festività Pagane

    Imbolc_Altar_by_El_Sharra



    Il 1 Febbraio si festeggia Imbolc, anche noto come Festa della Purificazione, ma spesso vi è anche associata la Candelora che si festeggia però il giorno seguente, 2 Febbraio. Andiamo a vedere nel dettaglio la festa...

    Divinità: Brigida, Brid, la Fanciulla, la Dea della Primavera, il Giovane Signore
    Erbe: Angelica, basilico, alloro, mirra
    Incensi: Basilico, alloro, cannella, vaniglia, mirra
    Oli: Gelsomino, garofano, neroli, oliva
    Pietre: Cristallo di quarzo, opale, pietra di luna, avventurina, eliotropo
    Colori: Bianco, rosa, giallo, marrone chiaro e verde pastello
    Animali: Rondini, pecore, agnelli, cervi, serpenti
    Simboli: Bamboline di grano, scope, candele, fiori bianchi
    Cibi tradizionali: Semi di zucca, semi di girasole, pane, tutti i latticini, peperoni, cipolle, aglio, uva passa, curry, i vini speziati e i thè di erbe.

    Questa festività, che da noi prende il nome di Candelora, negli Stati Uniti probabilmente è più conosciuta come Groundhog Day (il Giorno della Marmotta). La parola Imbolc significa letteralmente "nel grembo". E nessun altro nome potrebbe essere più appropriato, perchè questa festività celebra i primi movimenti della Terra mentre risponde al richiamo della primavera. E anche se si tratta decisamente di una festa del fuoco, qui l'enfasi non è tanto sul calore quanto sulla luce. Perchè? Perchè la luce è necessaria per illuminare il percorso della primavera in modo che non si perda o, peggio ancora, che non si dimentichi di rinnovare la Terra con i nuovi germogli. Questo è anche il motivo per cui tutte le candele che verranno usate nelle attività magiche dei prossimi dodici mesi vengono benedette in occasione di questa festa. Uno dei temi di questa festività riguarda la preparazione del letto di Brigida o Brid. Si tratta di un cestino riempito di rafia e decorato con edera e nastri di raso bianco. Al suo interno viene poi messa una bambola di granoturco, vestita come una sposa, insieme a un simbolo maschile. Questo rappresenta il primo incontro intimo tra la Dea Fanciulla e il Giovane Signore, e assicura fertilità nei mesi a venire.
    Il tema più comune, tuttavia, è quello della purificazione. Il cerchio, infatti, viene spezzato, e per mente, corpo e spirito è paragonabile alle pulizie di primavera. Ci sbarazziamo di quello che non ci serve più - cattive abitudini, vecchie idee, preconcetti, aspetti del carattere poco gradevoli e così via - per lasciare spazio a cose nuove ed eccitanti. Apriamo la mente e lo spirito al cambiamento e a tutto ciò che questo implica. E così facendo, accogliamo la nuova vita - una fertile, meravigliosa esistenza che fa rinascere il cuore e lo spirito, quell'esistenza che abbiamo sempre voluto vivere.

    Brigid:

    Brigid è la patrona di Imbolc.
    La Dea - che era contemporaneamente la protettrice dei fabbri, dei poeti e dei guaritori - rappresenta:
    * il fuoco dell’ispirazione come patrona della poesia
    * il fuoco del focolare, come patrona della guarigione e fertilita’
    * il fuoco della forgia, come patrona dei fabbri e delle arti marziali.

    Nell’Europa celtica era onorata Brigit (conosciuta anche come Brighid o Brigantia), dea del triplice fuoco; infatti era la patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. Il suo nome deriva dalla radice “breo” (fuoco): il fuoco della fucina si univa a quello dell’ispirazione artistica e dell’energia guaritrice.
    Brigit, figlia del Grande Dio Dagda e controparte celtica di Athena-Minerva, è la conservatrice della tradizione, perché per gli antichi Celti la poesia era un’arte sacra che trascendeva la semplice composizione di versi e diventava magia, rito, personificazione della memoria ancestrale delle popolazioni.

    La capacità di lavorare i metalli era ritenuta anche essa una professione magica e le figure di fabbri semi-divini si stagliano nelle mitologie non solo europee ma anche extra-europee; l’alchimia medievale fu l’ultima espressione tradizionale di questa concezione sacra della metallurgia.

    Sotto l’egida di Brigit erano anche i misteri druidici della guarigione, e di questo sono testimonianza le numerose “sorgenti di Brigit”. Diffuse un po’ ovunque nelle Isole Britanniche, alcune di esse hanno preservato fino ad oggi numerose tradizioni circa le loro qualità guaritrici. Ancora oggi, ai rami degli alberi che sorgono nelle loro vicinanze, i contadini appendono strisce di stoffa o nastri a indicare le malattie da cui vogliono essere guariti.

    Sacri a Brigit erano la ruota del filatoio, la coppa e lo specchio.
    Lo specchio è strumento di divinazione e simboleggia l’immagine dell’Altro Mondo cui hanno accesso eroi e iniziati.
    La ruota del filatoio è il centro ruotante del cosmo, il volgere della Ruota dell’Anno e anche la ruota che fila i fili delle nostre vite.
    La coppa è il grembo della Dea da cui tutte le cose nascono.

    Cristianizzata come Santa Bridget o Bride, come viene chiamata familiarmente in gaelico, essa venne ritenuta la miracolosa levatrice o madre adottiva di Gesù Cristo e la sua festa si celebra appunto l’1 febbraio, giorno di Santa Bridget o Là Fhéile Brfd.
    Riguardo questa santa, di cui è tanto dubbia l’esistenza storica quanto certa la sua derivazione pagana, si diceva che avesse il potere di moltiplicare cibi e bevande per nutrire i poveri, potendo trasformare in birra perfino l’acqua in cui si lavava!
    A Santa Bridget fu consacrato il monastero irlandese di Kildare, dove un fuoco in suo onore era mantenuto perpetuamente acceso da diciannove monache. Ogni suora a turno vegliava sul fuoco per un’intera giornata di un ciclo di venti giorni; quando giungeva il turno della diciannovesima suora ella doveva pronunciare la formula rituale “Bridget proteggi il tuo fuoco. Questa è la tua notte”. Il ventesimo giorno si diceva fosse la stessa Bridget a tenere miracolosamente acceso il fuoco. Il numero diciannove richiama il ciclo lunare metonico che si ripete identico ogni diciannove anni solari.
    Inutile ricordare come questa usanza ricordasse il collegio delle Vestali che tenevano sempre acceso il sacro fuoco di vesta nell’antica Roma, ma più probabilmente la devozione delle suore di Kildare si ricollega alle Galliceniae, una leggendaria sorellanza di druidesse che sorvegliavano gelosamente il loro recinto sacro dall’intrusione degli uomini e i cui riti furono mantenuti attraverso molte generazioni.
    Allo stesso modo, nel monastero di Kildare solo alle donne era concesso di entrare nel recinto dove bruciava il fuoco, che veniva tenuto acceso con mantici, come ricorda Geraldo di Cambria nel 120 secolo. Il fuoco bruciò ininterrottamente dal tempo della leggendaria fondazione del santuario, nel 60 secolo, fino al regno di Enrico VIII, quando la Riforma protestante pose fine a questa devozione più pagana che cattolica.

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    Una Leggenda:

    Un antico codice irlandese, il Libro di Lisrnore, riporta una curiosa leggenda. Si narra che a Roma i ragazzi usavano giocare ad un gioco da tavolo in cui una vecchia megera liberava un drago mentre dall’altra parte una giovane fanciulla lasciava libero un agnello che sconfiggeva il drago. La megera allora scagliava un leone contro la fanciulla, la quale però provocava a sua volta una grandine che abbatteva il leone. Papa Bonifacio, dopo aver interrogato i ragazzi e aver saputo che il gioco era stato insegnato loro dalla Sibilla, lo proibì.
    La megera non è altro che la Vecchia Dea dell’Inverno sconfitta dalla Giovane Dea della Primavera. Essendo questa leggenda stata raccolta in un ambito culturale celtico, si può supporre che la Vecchia altri non era che la Cailleach a cui si contrappone Brigit. Il riferimento all’agnello è un altro simbolo del periodo di Imbolc, anche se i commentatori medievali lo considerarono l’emblema di Gesù Cristo.
    In realtà è la Vecchia Dea che si rinnova trasformandosi in Giovane Dea, così come il Vecchio Grano diviene il nuovo raccolto. I Carmina Gadelica, una raccolta di miti, proverbi e poemi gaelici di Scozia, raccolti e trascritti alla fine dell’800 dal folklorista scozzese Alexander Carmichael, riportano la seguente filastrocca:

    “La mattina del Giorno di Bride
    Il serpente uscirà fuori dalla tana
    Non molesterò il serpente
    Né il serpente molesterà me”

    Il serpente appare come uno degli animali-totem di Brigit. In molte culture il serpente o drago è simbolo dello spirito della terra e delle forze naturali di crescita, decadimento e rinnovamento. Nel giorno di Bride il serpente si risveglia dal suo sonno invernale e i contadini ne traevano il presagio della fine imminente della cattiva stagione. Il serpente è uno dei molti aspetti dell’antica Dea della terra: la muta della sua pelle simboleggia il rinnovamento della Natura e anche la sua dualità Infatti in gaelico “neamh” (cielo) è simile a “naimh” (veleno), provenendo entrambi dalla radice “nem”. La Vecchia Dea e la Giovane Dea sono la stessa persona! (nelle fiabe l’eroe che coraggiosamente bacia una vecchia megera si ritrova di fronte una bellissima fanciulla...)


    La Candelora:

    Un’altra usanza, legata anche a rituali di fertilità erano i Lupercali: i Luperci, sacerdoti di Fauno, correvano per le strade vestiti solo con una pelle di capra e con una frusta (anche essa fabbricata con strisce di pelle di capra) con la quale battevano le giovani spose per propiziarne la fertilità (e quindi la capacità di partorire).
    La Chiesa, per combattere queste usanze, istituì processioni con candele, alle quali a partire dall’11° secolo aggiunse la benedizione delle candele per gli altari. Col nome di Candelora o Candlemas (nei paesi anglosassoni) è nota la festa cristiana del 2 febbraio, denominata “Presentazione del Signore al Tempio”. Ma è evidente che la nuova religione non ha potuto modificare il significato autentico della festa, un significato che è profondamente incarnato nella Natura e nello spirito umano.
    Il legame della festa con le candele, la purificazione e l’infanzia, sopravvisse nell’usanza medievale di condurre le donne in chiesa dopo il parto a portare candele accese.

    L’idea di una purificazione rituale in questo periodo è rimasta forte nel folklore europeo. Ad esempio le decorazioni vegetali natalizie vengono messe da parte e bruciate alla Candelora per evitare che i folletti che in esse si sono nascosti infestino le case.

    Il concetto di purificazione è presupposto di una nuova vita: si eliminano le impurità del passato per far posto alle cose nuove. Alcuni gruppi neopagani europei festeggiano Imbolc accendendo candele che sporgono da una bacinella di acqua. Il significato è quello della luce della nuova vita che emerge dalle acque del grembo materno, le acque lustrali di Imbolc che lavano via le scorie invernali. Un antico detto celtico ricordava come fosse una buona cosa lavarsi mani e viso a Imbolc!

    La pianta sacra di Imbolc è il bucaneve. E’ il primo fiore dell’anno a sbocciare e il suo colore bianco ricorda allo stesso tempo la purezza della Giovane Dea e il latte che nutre gli agnelli.


    marsden-imbolc-festival-2010-mr-fox



    Indicazioni per il cerchio di Imbolc:

    Per l'altare usate un panno marrone per rappresenare la Terra; per le decorazioni usate narcisi, giunchiglie, crocus, giacinti o altri fiori di stagione. Ungete le candele con olio di muschio e mettetele in moccioli a spirale ricoperti di edera. Bruciate l'incenso di Imbolc (una mistura di angelica, basilico, alloro e mirra). Dopo aver tracciato il cerchio con la bacchetta, usate la scopa per spazzare il perimetro. Mentre spazzate, recitate qualcosa di simile:

    Con la scopa che abbiamo caricata
    Ogni vetustà andiamo a eliminare
    E il gelo della morte a scacciare
    Mentre l'inverno il suo ultimo gelido respiro va ad esalare
    Spazza, spazza tutt'attorno
    E quel che è inutile togli di torno!


    Dopo il banchetto, benedite le candele per i mesi a venire, pronunciando queste parole:

    Vi benedico creature di cera e luce
    La negatività scacciate
    Servite il vostro scopo, luminose bruciate
    Infuse di magia
    Strumenti di luce e potere diverrete
    Anche se fatte di cera e stoppino
    Quanto basta durerete
    Per dare alla creatività un aiutino!



    Proseguite il rituale nel solito modo.

    Suggerimenti per celebrare Imbolc:
    Fisicamente è opportuno praticare una dieta più leggera, dopo che i banchetti delle feste invernali e la forzata sedentarietà trascorsa al chiuso delle nostre case, hanno appesantito il nostro fisico. Possiamo anche decidere di fare una bella pulizia in casa! E’ utile purificare la nostra casa e il nostro corpo con il fumo dell’incenso: vanno benissimo anche i bastoncini di incenso profumati che si trovano ovunque in commercio. Scegliamo pure l’aroma che ci piace di più e lasciamo che il fumo sottile pulisca i nostri corpi energetici.

    Psicologicamente è il momento di purificare la nostra mente dai cattivi pensieri e dai sentimenti inadeguati. Una bella pulizia mentale, che ci consenta di fare entrare in noi la luce della Natura rinnovata e di partecipare al risveglio del cosmo dalla lunga notte invernale.

    Spiritualmente può essere utile la celebrazione di piccoli rituali legati ai simboli della festa.

    Qui di seguito vengono proposti alcuni riti che possono essere eseguiti per celebrare Imbolc:

    candleAccendete tutte le luci della casa per qualche minuto, per rischiarare il sentiero della primavera. Se preferite, potete accendere una candela in ogni stanza.

    candleIl letto di Brigid:

    Nelle Isole Ebridi (che forse devono il loro nome proprio a Brigit o Bride) le donne dei villaggi si radunano insieme in qualche casa e fabbricano un’ immagine dell’antica Dea, la vestono di bianco e pongono un cristallo sulla posizione del cuore. In Scozia, la vigilia di Santa Bridget le donne vestono un fascio di spighe di avena con abiti femminili e lo depongono in una cesta, il “letto di Brid”, con a fianco un bastone di forma fallica. Poi esse gridano tre volte “Brid è venuta, Brid è benvenuta!”, indi lasciano bruciare torce e candele vicino al “letto” tutta la notte.
    Se la mattina dopo trovano l’impronta del bastone nelle ceneri del focolare, ne traggono un presagio di prosperità per l’anno a venire. Il significato di questa usanza è chiaro: le donne preparano un luogo per accogliere la Dea e invitano allo stesso tempo il potere fecondante maschile a unirsi a lei. Anche nell’isola di Man veniva compiuta una cerimonia simile, chiamata Laa’l Breesley. Nell’Inghilterra del Nord, terra dell’antica Brigantia, la ricorrenza veniva denominata “Giorno delle Levatrici”.

    Legate tre piccole pannocchie con un nastro di raso bianco, poi avvolgetele in un centrino bianco a rappresentare Brid. Usate una punta di cristallo di rocca per rappresentare il Giovane Signore. Mentre riponete gli oggetti nel cestino, pronunciate:

    Il Giovane e la Fanciulla arrecano la luce
    L'inverno muore e tutto riluce!
    Quando insieme giaceranno
    Il gelo scioglieranno
    E il loro amore di nuovo fertilità
    Alla Terra porterà
    Così sia.



    candleBruciate tutte le decorazioni che avevate conservato dal rituale di Yule. Questo assicura buona fortuna per l'anno nuovo.

    candle Componete dei fasci con fili di paglia che legherete con del nastro nero. Attribuite a ciascun fascio una caratteristica che volete eliminare dalla vostra vita, poi bruciatelo nel calderone.

    candle Dopo il banchetto, uscite all'aperto per qualche minuto. Cercate di rammentare il tepore della primavera, poi tracciate i simboli maschile e femminile (di Marte e di Venere) sul terreno e racchiudeteli in un cerchio. Pronunciate parole simili a queste:

    Racchiusa nel Sole la vostra luce risplenderà
    E la primavera verso la fioriturà guiderà
    Quando i vostri cuori uniti saranno nell'amore
    Sempre più intenso della luce sarà il bagliore.



    In alternativa:


    candle Un rituale molto semplice può essere quello di accendere una candela bianca (colore di purificazione) dicendo “Accendo la fiamma di Brigit per illuminare il cammino della mia vita”.
    Si mediti per un po’ di tempo sui significati della festa: sul nostro bisogno di purificazione, sulla necessità di abbandonare cose e aspetti della nostra vita che non ci piacciono più, sulle nuove cose che vogliamo portare nelle nostre esistenze.
    Poi si porti la candela accesa nelle varie stanze della nostra abitazione, facendo il giro degli ambienti in senso orario (magicamente è la direzione propizia, che porta energia). Alla fine si spenga la candela dicendo “Spengo la fiamma di Brigit per farla vivere in me” e si visualizzi la luce della candela che entra in noi.

    candle Se si vuole compiere qualcosa di più tradizionale, gli uomini possono uscire dopo l’imbrunire della vigilia di Imbolc, per andare a raccogliere un dono per Brigit (pietra, conchiglia, penna di uccello) da riportare in casa. Le donne invece possono trascorrere la vigilia di Imbolc pulendo la casa e immaginando di ramazzare via le energie morte dell’inverno: la Vecchia dell’Inverno è cacciata fuori dall’uscio di casa con la scopa.
    Poi, sempre le donne, con rametti raccolti in precedenza preparano un letto per Brigit dove depongono una bambola fabbricata con spighe tenute da parte per l’occasione, e danno il benvenuto alla Dea accendendo una candela bianca e meditando sulla nuova vita che sta tornando.
    Anche gli uomini, ritornati in casa con il dono per Brigit possono accendere una candela bianca e meditare sul ritorno della luce e della buona stagione.


    candle Un rituale invece più complesso, che possono eseguire tutti, consiste nel procurarsi tre candele (sempre di colore bianco!), e disporle in un triangolo, con la punta rivolta verso nord. Nel centro del triangolo così disposto si pone un calice di acqua (simbolo della purificazione) o di latte (simbolo del nutrimento della nuova vita).
    Dopo un breve rilassamento, seduti o in piedi, ci si muove verso la candela a nord, la si accende e si dice “Signora dell’Inverno, ti dico addio, la tua stagione è terminata”. Si visualizzi il gelido potere dell’inverno che si allontana. Dopo avere sostato un po’, ci si sposta alla candela di sud-est, la si accende e si dice “Signora della Primavera, ti offro un caloroso benvenuto, la terra è il tuo letto”. Si visualizzi il gioioso potere della primavera che si avvicina. Dopo un po’ si va alla candela di sud-ovest, la si accende e si dice “Signora dell’Estate, presto io ti chiamerò e risveglierò il tuo amante”. Si visualizzi il potere ancora lontano della bella stagione, desideroso di nascere e pulsante di vita nel sottosuolo.
    Quando ci si sente pronti, si va al centro del triangolo, si raccoglie il calice e si dice “Io bevo il potere della Triplice Dea. Possa questo potere diffondersi su tutta la terra per segnare la nascita della primavera”. Si beve dal calice e si immagina il potere che fluisce in noi, attraverso di noi per risvegliare la Natura. A questo punto si può inserire qualche usanza ricordata in precedenza, cioè la fabbricazione del letto di Brigit o l’arsione delle decorazione vegetali delle feste invernali. Oppure si può semplicemente concludere la cerimonia andando a ciascuna delle candele, nell’ordine in cui sono state accese: si spengono dicendo mentalmente o ad alta voce “Va’ fuoco e caccia l’inverno, riscalda la terra e risveglia la primavera”. Ovviamente in tutti questi piccoli rituali le parole delle formule possono essere adattate e se lo desideriamo, possiamo utilizzare brevi frasi che noi stessi avremo composto, secondo le nostre capacità e la nostra sensibilità.

    Tratto da:
    L'arte della Strega di Dorothy Morrison
    Il Cerchio della Luna
    Il Calderone Magico
    Strega delle Mele
    __________________
    The Morrigan

    Edited by Black&White - 3/1/2016, 16:59
     
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    Guarda che post *__*
    Ci mancava qualcuno che se ne intedesse di Wicca...
    Grazie mille g0rka!
     
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  3. g0rka
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    CITAZIONE (Black&White @ 25/1/2010, 14:10)
    Guarda che post *__*
    Ci mancava qualcuno che se ne intedesse di Wicca...
    Grazie mille g0rka!

    Hihihihihi grazie a te B.! Così mi fai arrossire! XD
    Se ti interessano i post di questo genere a mano a mano che li scrivo li lascio anche qui ; )
     
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    Sei gentilissima, perche credo che siano davvero ottimi. In quanto non abbiamo nessuno che tratti abbastanza accuratamente la sezione wicca, e post del genere la arricchiscono molto.

    Grazie mille, e grazie al forum The Morrigan per la collaborazione!
     
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  5. Nim
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    WOW!!! :woot:
    Questo oggi me lo stampo e lo metto nel Libro delle Ombre :)

    Avete qualche ricetta culinaria adatta questo periodo?
     
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  6. Viviens
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    Cavolo proprio oggi ero al centro commerciale a comprare delle candele per Imbolc e non sapendo che incenso prendere, ho lasciato perdere : (
    Mi accontento del sandalo o rosa...Peccato.
    Bellissimo post comunque!
     
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  7. -SpiRito-
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    bellissimo il riferimento di tradizione cattolica.Ne ho un altro!in Inghilterra esiste un sito archeologico dove veniva tenuto acceso un fuoco in onore della dea Brigit,e nel periodo di imbolc,il fuoco consacrava le torce e le candele utili per il sabba,e come ringraziamento a questo elemento veniva gettato del latte di capra.

    Successivamente,accanto a questo sito venne costruita una cattedrale,per esorcizzare la zona pagana, dove ancora oggi resistono due impavide suorine.La cattedrale ovviamente è stata consacrata a santa Brigitta,madonna della luce e del fuoco,e fino a poco tempo fa,le suorine hanno portato avanti la tradizione del fuoco sempre acceso in onore di questa santa.

    per rispondere alla domanda di Nim,i cibi da preparare in questo periodo sono tutti a base di latte,soprattutto di capra,per cui sformati con formaggi,pane con formaggio accompagnato da idromele ^_^
     
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  8. free6
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    Terra Gaia attraversa il punto medio di sua orbita tra il Solstizio ed Equinozio ( momento di Imbolc/Lammas/ Candelora) il 4.febbraio alle ore 9.30

    www.archaeoastronomy.com/2016.html

    http://pagaian.org/2016/01/18/lammasimbolc...earth-feb-2016/
     
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7 replies since 25/1/2010, 12:01   7893 views
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