Iniziazione

L'iniziazione è, come dice lo stesso nome, un rituale di "Inizio", ciò che sta alla base del Procedere, la famosa formula di "Ire" così come mostrata dalla Sfinge.

Forse sono io che mi fisso sulle cose secondarie ma vorrei chiederti una delucidazione su questa frase:

«Guardami! Sono la forza intelligente che emana dal Gran Tutto. Osservami! Ho il corpo da leone! Poiché un tempo non ero che un animale, una forza cieca della natura. Ma la luce fu fatta in me, ed io ho osato e voluto intendere ciò che distingue l'uomo dall'animale: l'Intelligenza radiosa che dorme nella mente. Tuttavia non ho voluto rinnegare la mia origine, e ho conservato il corpo di leone, e sono divenuta la Sfinge dalla testa d'uomo. Che il passante che mi interroga sappia, dunque, che la testa è l'Arca santa, dove l'Intelligenza s'è addormentata offuscata dai grevi vapori della materia. Sia risvegliata la Dea dell'Intelligenza, che darà all'uomo i mezzi per domare il Serpente del Desiderio. Allora, padrone del suo corpo di leone, egli diverrà una testa pensante e le sue labbra, come le mie, sorrideranno alla Vita. E come me, contemplerà impassibile sia l'oro del tramonto che il turbine nero del deserto solcato dai lampi, poiché, se il suo corpo apparterrà alla Terra, la sua mente abiterà nei Cieli.

Ora che tu sai, taci! Prendi esempio da me, sii enigmatico, poiché la Forza risiede nel silenzio e la Verità non può che generare la follia in menti troppo deboli per comprenderla. Per altro, cosa sono gli uomini se non leoni ruggenti dell'insaziabile fame dell'egoismo? Che diverrebbe la Scienza Reale fra le loro mani, se non folgore maledetta che tutto distrugge? Essi, come già fecero in tempi più antichi, se ne servirebbero per distruggersi.

Resti, dunque la scienza, racchiusa nel prezioso Tabernacolo dell'Iniziazione, perché, è meglio restare nell'ignoranza che sapere per opprimere il prossimo.

Taci, dunque, taci. Che l'età dell'oro non è ancora giunta. Siamo all'età dell'argento e, lentamente, soltanto i più validi s'incamminano verso l'epoca gloriosa, ove tutti, padroni del loro corpo di leone, saranno tanto evoluti da poter ricevere la Sapienza e servirsene senza pericolo. Fino a quel giorno, l'Iniziazione è necessaria, e un abisso deve esistere fra l'Iniziato e il passante.» Fonte: www.esonet.it

La mia seconda domanda, riguarda il tuo modo di scrivere; ho notato che alcune parole, certamente più significative, sono scritte con la lettera maiuscola. Servono forse a creare una sorta di pathos?

Trovo quanto scritto molto interessante e sono d'accordo sul fatto che bisogna aspettare prima di compiere il rito, al fine di essere sicuri del cammino che si è scelto di intrapendere. Tuttavia riporto di seguito quanto scritto da Antares Giovanni Moia ne " Il libro delle streghe" , per avere un vostro parere in merito.

Chi non se la sentisse di eseguire le iniziazioni, farà bene a procurarsi qualche cosa che legherà a lui la Luna e i suoi influssi. Acquistate un bracciale in argento e un anellino sempre in argento, della misura del mignolo sinistro. Ponete questi oggetti in una coppa di cristallo e lasciate il tutto esposto alla Luna. Dal momento della Luna Nuova, alla sua pienezza, dovrete leggervi i brani dedicati a Iside, mantenendo lo stesso intervallo di giorni. (qui fa riferimento al rito di iniziazione vero e proprio che si svolge in tre fasi -ndr- ) Così facendo, anche se non sarete maghi perfetti, avrete lo stesso un’ottima protezione e otterrete risultati abbastanza soddisfacenti. L’ iniziazione andrà cominciata la notte della prima Luna Nuova successiva.


di seguto vi scrivo i brani dedicati a iside :



Iside, Iside, Iside, forza dell’impossibile! Versa sul mio dolore semi di gioia creativa... mille occhi d’argento segnano il mio cammino... dolcezza, forza, amore, gioia tumultuanti come Sole nascente siano il tuo dono alla mia vita!

Tre minuti di silenzio a occhi chiusi, dopo di che reciterete con fermezza:

Scintillante come l’alba, tu m’appari, Iside! Bagliori di purezza di nuova vita, mi concedi, Iside! La mia strada si fa luminosa, su lastre d’argento io cammino... di luce infusa m’ammanto, argentee e potenti sono le mie pupille , sulla fronte reco il segno del tuo potere, nessun nemico spietato contrasterà mai più la mia via! Mai più tracceranno segni di caduta i demoni della terra! Chi rise delle mie piaghe, dilanierà le sue quale belva impazzita! Iside, tutto ciò devo a te, Iside, tu lo vuoi, sotto il tuo manto mi pongo, Iside e nelle tue braccia argentee trovo consolazione, le brezze dell’universo accarezzano le mie membra dolcemente, Spiriti Eletti fanno ala al mio avanzare, forze sconosciute e alleate prestano forza al mio braccio, affinché giammai si dica: «lo ti ho sconfitto», affinché giammai si dica: «Gli fu schiacciato il capo», affinché giammai si dica: «Lo vidi stringere il suo cuore trafitto, tra le mani», affinché giammai si dica: «Prese il suo corpo e lo gettò negli abissi», affinché giammai si dica: «Seppellì desideri e speranze con la sua vita stessa». Tu puoi Iside, tu vuoi Iside, poiché ora io sono... (nome scelto e il vostro), sangue del tuo stesso sangue, alito del tuo stesso respiro, anima della tua essenza unica, te stesso di te stessa, io sono te stessa e tu mi sei, identica, copia perfetta nell’anima gemella...
Prendi nelle tue mani, Iside, tutta la vita mia. Prendete la candela, alzatela verso il cielo e dite: Il mio dolore è trasmutato in gioia, le mie pene sono divenute la vittoria, incertezza, paura e sconfitta sono fuggite di fronte al reale cocchio d’argento su cui Iside troneggia incontrastata!
Bianca tu sei, o Luna, come l’alba di primavera... il tuo splendore è puro, la tua forza invincibile! Gli occhi tuoi d’argento penetrano il cuore della terra, sconvolgono i destini, squarciano mura invalicabili... nel cuore della gente pesano i tuoi occhi, poiché nessuno resiste al tuo potere... chi si affida a te è vittorioso, potente, indistruttibile! Io... dono a te la mia vita, Protettrice Universale, guerriera indomabile, forza dell’impossibile!».