15 Marzo Festa di Penitenza

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    15 Marzo festa di Penitenza.
    Quiesto post fa parte del Calendario Feste Pagane


    Non è chiaro da dove derivi questa festa, infatti se ne trovano poche tracce, nell'ebraismo e in altre culture viene associata a diversi eventi. Purtroppo nn avendo trovato molto materiale a riguardo e nn sapendo a quele delle due la festa si avvicina o si rispecchia io ve le posto entrambe.
    Nell'ebraismo cade in giorni diversi che nel calendario pagano. Nel cristianesimo invece è rappresentata nei Riti Settenali come La festa di Penitenza


    Riti Settennali Festa di Penitenza


    Se non si può affermare con certezza che i Riti Settennali di Penitenza in onore della Vergine Assunta hanno avuto origine a Guardia Sanframondi nel XVII secolo, certamente il Concilio di Trento (1545-1563) e le "predicazioni" dei diversi ordini religiosi che seguirono per affermare e difendere i dogmi della chiesa cattolica, sono da ritenersi elementi fondanti di queste processioni. Da loro hanno avuto un impulso determinante subendo, solo in quel momento, una rigida strutturazione liturgica, una convinta forza spirituale.

    Ancora oggi la ricerca storica non è riuscita a datare l'inizio di queste processioni penitenziali che ogni sette anni, con strutturazione e modalità ormai uniche al mondo, si rinnovano a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, un centro sannita noto anche per le sue specificità urbanistiche e le ricchezze storiche ed architettoniche. Numerose sono le ipotesi, ma la documentazione certa per datarle definitivamente manca.

    Antropologi e sociologi, le fanno risalire ad antichi riti pagani per la fertilizzazione delle terre; alcuni ricercatori locali le datano a momenti di dure contestazioni contro il feudatario (sec. XV); altri al movimento dei Disciplinati di Ranieri Fasani che da Perugia (1260) invase l'Europa invitando il mondo cristiano alla penitenza corporale. Il popolo guardiese le ha sempre vissute con una fede profonda e le ha volute ogni qualvolta le necessità lo imponevano: quando bisognava chiedere l'intervento celeste per le più diverse necessità materiali: carestie, pestilenze, siccità, alluvioni, terremoti... . Numerose sono le testimonianze storiche in proposito: il 17 maggio 1736 si tennero "in ringraziamento della desiderata pioggia"; il 2 giugno 1739 "per causa del bisogno della pioggia"; nel 1743 "per liberarsi dalle gelate"; il 13 maggio 1763 "per disporre il buon tempo e far cessare la carestia"; il 16 marzo 1800 "per il piovero suverchio".

    Solo nel secolo scorso si è radicalizzata la cadenza settennale, un numero simbolico, sacro per il mondo ebraico e cattolico.

    Questo concetto di penitenza, ancora oggi è chiaramente esplicitato in tutte le processioni rionali dell'Assunta, sia quelle "di Penitenza" e sia quelle "di Comunione", attraverso numerosi simboli: le funi intrecciate sul petto, le croci nude, le corone di spine sul capo, le predicazioni dei padri, i flagellanti e i battenti a sangue incappucciati, i Misteri, i cori dei quattro rioni (Croce, Portella Fontanella e Piazza).

    La Festa dell'Assunta di Guardia Sanframondi, che è proprio Festa di Penitenza, è riuscita a sopravvivere per le complesse e profonde radici religiose, culturali e sociali su cui poggia. L'indagine non può essere né semplice né di parte e forse diventa, col tempo, sempre più complessa.






    Rosh haShana - Ebraismo


    Nei midrashim si racconta di Dio che si siede sul trono, di fronte a lui i libri che raccolgono la storia dell'umanità (non solo del popolo ebraico). Ogni singola persona viene presa in esame per decidere se meriti il perdono o meno.

    La decisione, però, verrà ratificata solo in occasione di Yom Kippur. È per questo che i 10 giorni che separano queste due festività sono chiamate i 10 giorni penitenziali. In questi 10 giorni è dovere di ogni ebreo compiere un'analisi del proprio anno ed individuare tutte le trasgressioni compiute nei confronti dei precetti ebraici. Ma l'uomo è rispettoso anche verso il proprio prossimo. Ancora più importante, allora, è l'analisi dei torti che si sono fatti nei confronti dei propri conoscenti. Una volta riconosciuto con se stessi di aver agito in maniera scorretta, occorre chiedere il perdono del danneggiato. Quest'ultimo ha il dovere di offrire il proprio perdono. Solo in casi particolari ha la facoltà di negarlo. È con l'anima del penitente che si affronta lo Yom Kippur.

    Una delle caratteristiche peculiari di Rosh haShana è il suono dello shofar. In alcune comunità viene suonato tutte le mattine del mese di Elul, l'ultimo prima del nuovo anno. Il significato di questa usanza è quello di risvegliare il popolo ebraico dal torpore e ricordargli che sta per avvicinarsi il giorno in cui verrà giudicato (Maimonide, Yad, Leggi della penitenza 3:4).

    Nei giorni precedenti, vengono recitate le selichot (preghiere penitenziali). A seconda della tradizione delle varie correnti, la recitazione delle selichot inizia in momenti diversi, dai 30 ai 10 giorni prima della festività di Rosh haShana.

    Queste composizioni poetiche sono talmente importanti che nel giorno stesso della festività, alcune di queste, chiamate piutim, sono inserite all'interno della normale liturgia.

    Nel pomeriggio che precede l'inizio della festività si usa fare il tashlich, un lancio di oggetti presso uno specchio d'acqua (anche una fontana va bene) per liberarsi di ogni residuo di peccato.


    Crediti:
    Riti Settennali
    Rosh haShana


     
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