Il Dio e la Dea

O( e )O(

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    Antriani Fidelis
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    molto bello grazie, una domanda, le cose artificiali sono prive di Divinità o il contrario?

    delle similitudini nell induismo:
    Yasoda guarda nella bocca di Krishna e vede tutto ciò che esiste.
    https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hph...135161611_n.jpg
    Krishna La Persona Suprema disse:
    Ti descriverò le Mie gloriose manifestazioni, o Arjuna, ma soltanto le più importanti, perché la Mia opulenza non ha limiti.
    https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hph...423585649_n.jpg
     
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  2. Iaryas
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    Una domanda. I wiccan quindi seguono il pensiero che la dea e il dio rappresentano tutti gli dei? Cioe: si rivolgono a Demetra come a Diana? A Zeus come a Ra? In base alla necessità?

    Se si sentono legati ad un unico "aspetto" della divinità (es. Afrodite) si rivolgeranno comunque ad altri aspetti?
     
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  3. archangel02
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    CITAZIONE
    Una domanda. I wiccan quindi seguono il pensiero che la dea e il dio rappresentano tutti gli dei? Cioe: si rivolgono a Demetra come a Diana? A Zeus come a Ra? In base alla necessità?

    Se si sentono legati ad un unico "aspetto" della divinità (es. Afrodite) si rivolgeranno comunque ad altri aspetti?

    Fondamentalmente gli wiccan stessi non hanno idea a chi si rivolgono.
     
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  4. Iaryas
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    CITAZIONE (archangel02 @ 4/9/2016, 12:58) 
    Fondamentalmente gli wiccan stessi non hanno idea a chi si rivolgono.

    In che senso scusa? Intendi dire che sono confusi?
     
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  5. archangel02
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    CITAZIONE
    In che senso scusa? Intendi dire che sono confusi?

    La Wicca stessa è confusione.
     
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  6. Iaryas
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    Anche dal mio punto di vista la vedo confusa.. per questo provavo a capire..
     
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  7. L'Eremita
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    CITAZIONE (archangel02 @ 4/9/2016, 13:03) 
    CITAZIONE
    In che senso scusa? Intendi dire che sono confusi?

    La Wicca stessa è confusione.

    No la Wicca non è affatto confusione, semplicemente è rendere "religione" l'antropologia britannica, qui da noi non molto conosciuta, come se uno prendesse la fisica di Einstein e ci facesse sopra una fede rituale. In realtà non è confusa, semplicemente trasforma dei concetti da libri accademici di studio in una rielaborazione fideistica neopagana. La Wicca fa questo e la sua magia non si basa sull'occulto ma sullo studio animistico del folklore antico e contadino.
     
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  8. Iaryas
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    Grazie per la delucidazione. Invece riguardo le divinità?
     
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  9. archangel02
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    CITAZIONE
    No la Wicca non è affatto confusione, semplicemente è rendere "religione" l'antropologia britannica, qui da noi non molto conosciuta, come se uno prendesse la fisica di Einstein e ci facesse sopra una fede rituale. In realtà non è confusa, semplicemente trasforma dei concetti da libri accademici di studio in una rielaborazione fideistica neopagana. La Wicca fa questo e la sua magia non si basa sull'occulto ma sullo studio animistico del folklore antico e contadino.

    La Wicca era una rivisitazione del paganesimo britannico, poi la leggenda narra che diventò un mucchio di "balzanate" New Age. La wicca è confusa. Parlano di demoni, angeli, spiriti e divinità senza sapere cosa siano. Hanno inventato cose assurde come la legge del tre e hanno trasformato due dei pagani in due divinità che racchiudono tutte le altre.
    Per non parlare della loro magia... la loro concezione di incantesimo e preghiera è la stessa.

    Forse Gardner in principio aveva fondato qualcosa di serio, oggi non è più così.
     
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  10. Iaryas
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    CITAZIONE (archangel02 @ 4/9/2016, 13:18) 
    La Wicca era una rivisitazione del paganesimo britannico, poi la leggenda narra che diventò un mucchio di "balzanate" New Age. La wicca è confusa. Parlano di demoni, angeli, spiriti e divinità senza sapere cosa siano. Hanno inventato cose assurde come la legge del tre e hanno trasformato due dei pagani in due divinità che racchiudono tutte le altre.
    Per non parlare della loro magia... la loro concezione di incantesimo e preghiera è la stessa.

    Questo non dovrebbe variare da praticante a praticante? O vale proprio per la concezione Wiccan?
     
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  11. archangel02
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    Se ti riderisci alla pratica magica degli wiccan, mi pare che più che pregare non facciano.
     
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  12. Iaryas
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    Mh.. grazie per le risposte! Ho compreso meglio!
    Buona giornata a tutti! :)
     
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    il cerchio della volpe e del lupo

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    Perchè accontentarsi di questo Mondo così crudele

    come ricorda saggiamente la curott, non è il mondo che è crudele, ma è il distacco dell'uomo dalla natura (e quindi dal divino) che genera violenza nelle sue varie forme.

    inoltre, prima di affermare certe cose (come ad esempio che gli dei non contengono il tutto, un'evidente castroneria, dal momento che è esattamente il contrario), bisognerebbe studiare e informarsi.

    chiunque abbia frequentato il liceo conosce la filosofia, per tanto, usare termini filosofici, non rende la persona intellegente, paventa solo la sua cultura, che è sterile se non accompagnata da spirito costruttivo, critico e rispettoso.
     
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    Vorrei qui condividere una piccola riflessione che feci tempo fa pensando agli Dei.
    Parto col dire che io li adoro con il nome e aspetto di Pan e Selene. E mi ci trovo bene, sinceramente. Li ho anche "incontrati" più volte, e che questo sia sogno o realtà, sicuramente è un esperienza che mi fa sentire al sicuro.

    Ma non è questo il motivo (o meglio, se volete approfondirò l'argomento ma non ho parlato con questo fine) per cui voglio parlarvi.
    Vedo, leggendo i commenti, che il parlare di una Dea e un Dio fa spesso supporre che si parli di due entità realmente distinte e appunto "opposte".
    In realtà, l'immagine di due divinità di sessi opposti serve a far comprendere che non sono entità distinte ma che invece solo insieme generano la vita.

    Gli stessi sabbat sono una prova di ciò: quando il Dio muore (nella scansione celtica che seguo io a Mabon) resta solo la Dea. Se però fossero due entità distinte, dovremmo avere il rigoglio di una vegetazione "femminile". Invece la natura resta gelida, mancando l'energia fecondatrice del sole.
    Infatti la Dea senza il Dio che la feconda e scalda, resta fredda e gelida, eternamente potenziale. Così come immaginare il Dio senza la Dea presenterebbe un mondo dove tutto nasce e muore in meno di cinque secondi perché non trattenuto dalla materia.
    Insomma, la coppia senza uno dei due membri scompare e lascia la sterilità.
    Di tutti i dualismi, l'esempio più chiaro che possediamo che lasci intendere la sterilità come mancanza dell'altro è la coppia maschio-femmina.
    Infatti pochissime persone possono partorire per partenogenesi ed erano tutte "raccomandate" (mi scuso se tale affermazione sarà indelicata, ma erano sempre madri di qualcuno di importante o distruttivo).
    Invece la presenza di un'altra entità genera un nuovo equilibrio o comunque una realtà approcciabile e costruttiva

    Altra entità a ragione: infatti la creazione non è strutturata necessariamente, come abbiamo visto, sui dualismi maschio e femmina necessariamente. Ben lo dimostra Pausania nel Simposio di Platone, dicendo che esiste un amore basato sulla fisicità e uno invece sullo spirito.
    Lasciando stare l'analisi che non mi sento in dovere di fare, raggiungo brevemente il punto:
    il Dio e la Dea sono RAPPRESENTATI come maschile e femminile, ma non lo sono.

    Penso che la definizione più bella che si possa trovare per questo sia nel racconto "Sette giorni" (mi sembra) di Montalbano, dove si dice che En Sof (l'entità divina) per essere conosciuto deve necessariamente contrarsi.
    E penso che è questo che noi dobbiamo capire: quanto noi vediamo, che si chiami Dio, Dea, Pan, Selene, Diana, Bacco. Osiride, Iside, Odino, Freya, Pele e via discorrendo, non è altro che un riflesso di una sola entità meravigliosa. E la religione è l'approccio personale ad una realtà che trascende il conoscibile.
     
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  15. CandyCherry
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    CITAZIONE (Eone Lupobianco @ 12/2/2018, 22:10) 
    Vorrei qui condividere una piccola riflessione che feci tempo fa pensando agli Dei.
    Parto col dire che io li adoro con il nome e aspetto di Pan e Selene. E mi ci trovo bene, sinceramente. Li ho anche "incontrati" più volte, e che questo sia sogno o realtà, sicuramente è un esperienza che mi fa sentire al sicuro.

    Ma non è questo il motivo (o meglio, se volete approfondirò l'argomento ma non ho parlato con questo fine) per cui voglio parlarvi.
    Vedo, leggendo i commenti, che il parlare di una Dea e un Dio fa spesso supporre che si parli di due entità realmente distinte e appunto "opposte".
    In realtà, l'immagine di due divinità di sessi opposti serve a far comprendere che non sono entità distinte ma che invece solo insieme generano la vita.

    Gli stessi sabbat sono una prova di ciò: quando il Dio muore (nella scansione celtica che seguo io a Mabon) resta solo la Dea. Se però fossero due entità distinte, dovremmo avere il rigoglio di una vegetazione "femminile". Invece la natura resta gelida, mancando l'energia fecondatrice del sole.
    Infatti la Dea senza il Dio che la feconda e scalda, resta fredda e gelida, eternamente potenziale. Così come immaginare il Dio senza la Dea presenterebbe un mondo dove tutto nasce e muore in meno di cinque secondi perché non trattenuto dalla materia.
    Insomma, la coppia senza uno dei due membri scompare e lascia la sterilità.
    Di tutti i dualismi, l'esempio più chiaro che possediamo che lasci intendere la sterilità come mancanza dell'altro è la coppia maschio-femmina.
    Infatti pochissime persone possono partorire per partenogenesi ed erano tutte "raccomandate" (mi scuso se tale affermazione sarà indelicata, ma erano sempre madri di qualcuno di importante o distruttivo).
    Invece la presenza di un'altra entità genera un nuovo equilibrio o comunque una realtà approcciabile e costruttiva

    Altra entità a ragione: infatti la creazione non è strutturata necessariamente, come abbiamo visto, sui dualismi maschio e femmina necessariamente. Ben lo dimostra Pausania nel Simposio di Platone, dicendo che esiste un amore basato sulla fisicità e uno invece sullo spirito.
    Lasciando stare l'analisi che non mi sento in dovere di fare, raggiungo brevemente il punto:
    il Dio e la Dea sono RAPPRESENTATI come maschile e femminile, ma non lo sono.

    Penso che la definizione più bella che si possa trovare per questo sia nel racconto "Sette giorni" (mi sembra) di Montalbano, dove si dice che En Sof (l'entità divina) per essere conosciuto deve necessariamente contrarsi.
    E penso che è questo che noi dobbiamo capire: quanto noi vediamo, che si chiami Dio, Dea, Pan, Selene, Diana, Bacco. Osiride, Iside, Odino, Freya, Pele e via discorrendo, non è altro che un riflesso di una sola entità meravigliosa. E la religione è l'approccio personale ad una realtà che trascende il conoscibile.

    Ciao! Io non so molto di teologia, fin'ora mi sono sempre considerata "agnostica" o meglio non trovavo una religione in cui rispecchiarmi. Preferisco prendere dei principi che siano di una qualsiasi religione, anche la più ignobile che si consideri, che ritengo giusti per me. Infatti mi piace tantissimo la tua ultima frase! (magari l'avessi potuta dire a tutti i preti o professori di religione per zittirli quando mi chiedevano perché non fossi cristiana). Diciamo che per ora la Wicca mi sta relativamente interessando, ma non la praticherei.
    Per precisare: tutto questo bruciare erbe, purificare cristalli o accendere candele è molto figo e bello, okay... Non me ne volete male, non voglio offendere nessuno, ma lo trovo piuttosto effimero. Possiamo rispettare e venerare il Dio e la Dea, rispettando la natura e gli animali. Gli Dei hanno veramente bisogno di preghiere?
     
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49 replies since 7/3/2012, 19:38   8337 views
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