Ho paura, forse mia nonna è ancora qui con me

Buon pomeriggio... Due settimane fa, ho perso mia nonna... Se n'è andata di infarto fulminante, morendo seduta a tavola mentre stava mangiando... E mio padre l'ha trovata a mezzanotte e quaranta, appena è tornato a casa da lavoro... Vi spiego meglio; noi abbiamo una casa grande, ed è circa divisa in due, una parte dove viveva lei e una dove vivevamo noi... Solo che avevamo le scale in comune, e il corridoio di sopra sempre in comune, e la mia camera è nello stesso corridoio della sua. Comunque... Tutte le sere andavo a darle la buonanotte, ma quella sera non l'ho fatto. E non ero neanche andato a dirle che avevo finito di fare la doccia, che se voleva poteva lavare i piatti (essendo una casa grande e vecchia, se qualcun altro apre l'acqua, a me arriva o fredda o calda), e non so perché non l'ho fatto... Poi alle 00.40, mio padre è arrivato a casa, ha visto le luci accese, e allora ha fatto quello che di solito facevo io, ovvero andarle a dire che era tardi, di andare a dormire... Ma quella sera si era addormentata, per sempre. Superato il trauma iniziale, con il resto della notte insonne, il giorno del funerale sono andato in camera ardente, e l'ho vista... Sembrava che stesse dormendo. Poi la cerimonia, i pianti, e passa una settimana. Ad una settimana esatta dalla morte, prima di andare a letto, sento un "ting", come se un cimice avesse sbattuto sul lampadario. All'inizio non ci avevo dato peso, ma poi sento la melodia che continua... Era un carillon che aveva iniziato a suonare, e ha fatto un giro completo. Non veniva mosso da quasi un mese. Li ho iniziato ad avere i primi sospetti di una presenza... Poi però, ho iniziato a riassorbire ancora la cosa, e ieri notte, cioè stanotte in pratica, a mezzanotte e quaranta, esattamente come due settimane fa, qualcosa ha turbato il mio sonno: un forte boato proveniente dal corridoio. Mio padre era di sotto, tornato da lavoro resta sveglio fino alle 2 di notte circa, e mi ha detto poi di aver pensato che io fossi caduto dal letto (ho 17 anni, la cosa non accade da quando ne avevo 8 circa), e mia madre ha pensato ai ladri. Invece no... E' caduto un armadio. Un armadio di dimensioni imponenti, e che, dopo aver controllato accuratamente, aveva ancora le 8 gambe di sostegno tutte apposto. Era caduto in avanti, così, dal nulla. I miei allora sono venuti a vedere, e mi hanno chiamato, e io sono uscito dalla camera. Ero nettamente diviso da loro, l'armadio occupava tutto il corridoio, in larghezza. Nella lunghezza, da un lato c'ero io, con la mia camera e quella di mia nonna, e da un lato c'erano loro. E sulla parte dietro l'armadio, quella appoggiata al muro, che adesso era rivolta verso il soffitto, c'era una sola cosa: un bigliettino. Un bigliettino sul quale c'erano scritti gli auguri di natale di mia nonna per me, con delle considerazioni sull'amore di gesù, e alla fine le parole: "buon natale da tua nonna, che ti vuole bene". Nel leggerle, mi sono sentito malissimo. Io, da quando lei è morta, ho bisogno di farmi accompagnare in camera da mia madre, perché ho l'angoscia come dicevo prima di passare davanti alle sue stanze, e adesso queste parole mi davano una certa sicurezza, ma mi davano anche la prova che lei era li... E la cosa da un lato mi fa un sacco di piacere, dall'altro no... Io vorrei che trovasse la pace, che non rimanesse legata alla terra. E in più, la sua presenza mi inquieta, e non so perché. Lei mi ha sempre voluto un sacco di bene, questo lo dico perché lo sapevo, e perché non sono solo io a dirlo... Eravamo molto legati, a lei piacevano i fiori, eravamo in competizione per chi li aveva più belli, e ci volevamo bene... La sera che è morta è rientrata dai suoi soliti viaggi in bicicletta (e parliamo di viaggi perché faceva più di 30km in un giorno), è andata in cucina e si è preparata da mangiare... Come sempre... Non si ammalava da un sacco, e l'ultima volta che è andata in ospedale a quanto ne so risale a 7 anni fa... Aveva 85 anni, ma era attiva come una sessantenne, se non più giovane. E non vorrei mai che non abbia accettato la sua dipartita... E che in qualche modo prima o poi possa prendersela anche con me... Per favore, ditemi qualcosa, cosa ne pensate... Secondo voi ho le pare? Perché ho il terrore di passare davanti le sue stanze? Io so che mi voleva bene, ma ho paura... Cerco di razionalizzare la cosa, ma non ci riesco... Ogni tanto sento scricchiolare il pavimento in legno della sua camera, come se ci camminasse qualcuno, ma mi convinco che siano gli assi di legno in fase di assestamento... Solo questo... Io dormo poco la notte, quindi vi prego, aiutatemi... Voglio che trovi la pace... E che quindi... Se ne vada

Scusate il poema... Ringrazio chiunque lo leggerà tutto...