Serpente/serpente e il potere femminile

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ares
        +3   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Spero di non sbagliare(nel caso scusatemi)

    Volevo condividere questo con voi...


    IL SERPENTE

    NApB97xl

    Riabilitato dalla sola funzione malefica tramandataci da una vecchia concezione, rappresenta il principio vitale stesso.

    Non c'è, forse, animale più rappresentato nella simbologia di tutti i tempi come il serpente. In moltissime culture, nelle leggende, nelle cosmogonie, nei miti, nell'iconografia, protagonista assoluto di molte storie ataviche, è un simbolo dell'inconscio collettivo che riveste grande importanza.
    Per non parlare dei sogni che in molte fasi dell'analisi, in soggetti diversi, rappresentano serpenti mordaci, in agguato o dormienti, spaventosi o "stranamente" rassicuranti.
    E' simbolo della conoscenza, per questo può anche essere pericoloso, come recita il mito cristiano della creazione.
    Il serpente rappresenta un simbolo polivalente, universalmente presente in tutte le culture.
    E' l'antenato mitico, il vivificatore, simbolo stesso della cura, è l'animale originario alle sorgenti della vita e della libido.
    Nella nostra cultura prevale il suo lato negativo in quanto la Cristianità, soprattutto nel pensiero medioevale, ne ha sottolineato la valenza malefica e distruttrice, associandolo spesso alla lussuria della donna (Eva o la Bestia dell'Apocalisse).
    Ma come gli Gnostici videro in esso un detentore privilegiato di misteri esoterici, anche nei Testi Sacri dell'Occidente, il serpente è ambivalente: Cristo, come figura salvifica e rigeneratrice, è stato talvolta raffigurato come il serpente di rame sulla croce.
    Archetipo fondamentale, o meglio complesso di archetipi legato alle origini, rimanda al ciclo continuo della vita:
    l'Uroboro, il serpente che si morde la coda, sostenendo e avvolgendo la creazione in un cerchio continuo, ne impedisce la fine.
    Nella sua forma viva, circolare, rappresenta l'eterno ritorno.
    Anche nell'iconografia alchemica svolge da un lato una funzione di circolarità di certi processi chimico-organici, dall'altro entra nelle figure simboliche della scienza ermeneutica, come sole/luna, fratello/sorella ecc.
    Animale-simbolo considerato in modo contraddittorio, in molte culture arcaiche rappresenta il mondo degli inferi e il regno dei morti per la sua abitudine a ritirarsi in luoghi nascosti o in buche della terra, ma anche il suo contrario per quella sua apparente capacità di rigenerarsi attraverso il cambio della muta. In tal modo, e un po' ovunque nel mondo, rimanda alla vita e alla morte, al chiaro e allo scuro, sempre, indissolubilmente, legati.
    Essendo in relazione con la terra è in rapporto con gli antenati.
    Per questo molte leggende parlano di serpenti sacralizzati.
    Rappresenta lo spirito di una grande divinità, cosmografica e geografica.
    In Africa è la più antica imago-mundi. In molte cosmogonie è l'Oceano stesso che racchiude in un quadrato la Terra.
    In India, nel tantrismo è la kundalini, un serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale che, risvegliandosi, vivifica i chakra; nel macrocosmo è Ananta, che serra tra le sue spire la base dell'asse del mondo.
    In Cina è il quinto animale dello Zodiaco, è astuto e pericoloso.
    In Giappone, nello scintoismo, svolge un'importante funzione nel mito.
    Il Grande Serpente Originario è l'Alfa e l'Omega di ogni manifestazione:
    evocato, adorato o temuto da molti popoli in Africa, in India, in Indonesia o in Estremo Oriente. E' il principio di ogni cosa e abita gli strati più profondi della terra, è la riserva, il potenziale da cui provengono tutte le manifestazioni. Rappresenta in modo intenso l'energia psichica, le forze che giacciono nel profondo.
    Sul piano umano, è il doppio simbolo dell'anima e della libido e rimanda ad un'ambivalenza sessuale che lo fa essere, in molte tradizioni, maschio e femmina insieme o gemello di se stesso.
    E' doppio e Uno e rappresenta la dialettica vivificante.
    In Africa, nelle società matriarcali, è signore delle donne e della fecondità, ma anche in India, in Brasile, in Cina e in Nuova Guinea. In Australia due serpenti antenati percorrono la terra senza posa e, a ogni loro sosta, lasciano i maiaurli, spiriti di bambini.
    Sia nella cultura greca che in quella egizia, il serpente è colto nella sua doppiezza: è temuto in quanto ha il potere di ricondurre il cosmo nel caos iniziale dell'indifferenziato. Ma è anche apprezzato e venerato poiché rappresenta l'altra faccia dello spirito, il vivificante, l'ispiratore della vita.
    Per questo Atena, dea di ogni scienza, tiene in mano e sul petto il serpente da cui nascono altre divinità e Iside porta sulla fronte il cobra reale simbolo di conoscenza, sovranità ed eterna giovinezza.
    L'appartenenza al mondo ctonio legata alla creazione continua della vita è messa in luce soprattutto nel Libro dei Morti. In esso il ventre della terra è il luogo in cui si opera l'alchimia della rigenerazione e il serpente, in un processo complesso di divoratore-divorato, diventa il tramite e il protagonista dello sviluppo e dell'eterna ciclicità.
    Il serpente è anche noto come medico e indovino. Esculapio, dio della medicina, è rappresentato con il caduceo (dal greco: verga dell'araldo).
    Questo oggetto, attributo di Mercurio, consiste in una bacchetta, talvolta alata, intorno alla quale si attorcigliano due serpenti, simbolo del principio dialettico. Nell'esoterismo è la conoscenza legata al mistero dei processi vitali, per questo è rappresentato sulla croce dei farmacisti. Essere padrone del serpente significa libero accesso all'inconscio (per questi i bambini sono privilegiati rispetto agli adulti)
    e conoscenza di tutti i segreti: gli incantatori, nell'antichità, erano degli iniziati.
    Vi è un'analogia tra l'intestino, che ne riproduce la forma, il serpente e il labirinto. Questo chiarisce l'origine delle pratiche divinatorie fondate sull'esame delle viscere.
    Padrone della forza vitale e simbolo della rigenerazione che avviene attraverso il fuoco, è anche il Drago, suo parente stretto. Quetzalcoatl, il serpente alato nel mito azteco, incarna le qualità del serpente e dell'uccello, collega cioè terra e cielo, ed è una figura rigeneratrice.
    Nell'età moderna, il drago rappresenta l'ostacolo che l'Eroe ha da affrontare per il bene dell'umanità. Secondo interpretazioni più recenti, ai suoi eccessi, è il super-uomo che prende sempre più distanza dalle forze primordiali dell' inconscio.
    Visto sotto questa luce, il serpente, riabilitato dalla sola funzione malefica tramandataci da una vecchia concezione, rappresenta il principio vitale stesso da cui deriva, come scrive Keyserling quel disagio della nostra civiltà di una coscienza unilaterale diurna giunta alla sicurezza di sè che ci porta a sotterrare le radici della vita originaria e quindi, in un certo senso, a negarla tout-court.

    Il Serpente e il Potere Femminile

    Ql2qlgLl

    Con movenze sinuose emerge dalle profondità terrestri, sorgendo dagli oscuri anfratti nascosti e protetti.
    La sua dimora sono i grovigli di radici intricate, le cavità terrose, ma anche le sorgenti, i corsi d’acqua e le paludi, i margini dei sentieri battuti dal sole e i rami degli alberi, delicatamente ombreggiati dal fresco fogliame.

    Animale ctonico e misterioso, custode di un immenso potere primordiale, il Serpente ama celarsi nel tepore del profondo ventre della Grande Madre, luogo primigenio in cui tutti i segreti sono conservati con cura, e le antiche energie terrestri scorrono e si concentrano.
    Di queste energie il Serpente è figlio e simbolo antichissimo, legato ai movimenti del sottosuolo, ai moti nascosti che danno origine al Mutamento interno, al potere della trasformazione lenta o repentina; profonda e cullante come il battito del cuore terrestre, o tremenda e irrompente come le violente vibrazioni che generano i terremoti.
    Similmente alla travolgente forza vitale partorita dalla Madre all’origine dei tempi, il Serpente è la Vita stessa, è lo slancio che dal basso si innalza verso l’alto, emergendo vorticosamente dall’oscurità verso la luce, dalle tenebre dell’ignoranza al lume della Conoscenza.

    Ed è proprio la Conoscenza ancestrale che il Serpente custodisce e protegge nel suo Essere, poiché esso è la manifestazione vivente e, al contempo, il guardiano della Saggezza che dimora nell’intimo e caldo mondo sotterraneo, laddove l’incantevole respiro della Madre può ancora essere chiaramente percepito, e nessuna falsa verità, nata dall’illusione che governa il mondo umano, può insinuarsi.
    Ma il mondo sotterraneo non è solamente luogo di terriccio umido e tiepido, ma anche di sorgenti e grandi corsi d’acqua. Per questo il Serpente è signore non solo della terra ma anche delle acque che dalla profondità tendono a salire verso l’alto e ad emergere alla luce del sole, e nelle quali la vita ha avuto inizio.

    Il suo letargo stagionale e, soprattutto, la sua muta, rappresentano il perenne Ciclo della Grande Madre, che mostra a coloro che la vogliono ascoltare come la Vita si trasformi lentamente in Morte, e la Morte in nuova Vita; ma il Serpente simbolizza particolarmente il passaggio che unisce la Morte alla Rigenerazione, il sonno al risveglio, ovvero il cambio di pelle, la trasmigrazione dell’Anima da un corpo che cessa di vivere ad un altro concepito nel Ventre, oppure la morte iniziatica, la profonda trasformazione nata dal pieno raggiungimento della Consapevolezza divina, alla quale consegue una rinascita spirituale.
    Per questo nel Serpente vi è il potere della Guarigione profonda, intesa sia come annullamento e liberazione da ogni stato oscuro e da ogni malattia spirituale, in seguito al contatto diretto col Divino; sia, su un piano più prettamente materiale, come eliminazione dei mali fisici. Il suo veleno, infatti, anticamente era unito a particolari erbe medicinali e usato, in piccolissime dosi sapientemente preparate, per curare certe malattie.
    Come richiamo alla forma fallica, ma anche a quella uterina, il Serpente è un animale connesso anche al potere generativo, alla fertilità, alla nascita e alla crescita, ma soprattutto alla sessualità, all’erotismo trascendente e all’unione degli opposti, ovvero dell’Essenza femminile e maschile, non solo rappresentate dall’uomo e dalla donna comuni, ma soprattutto da quelle energie opposte insite all’interno di ogni singolo essere umano.
    Queste energie o polarità opposte sono state raffigurate in diverse culture proprio come due serpenti, uno rosso, corrispondente all’energia positiva e maschile, e uno blu, corrispondente all’energia negativa e femminile, che si intrecciano armoniosamente su per la spina dorsale, creando quella sacra corrente elettrica trasformatrice che nella spiritualità induista viene chiamata kundalini.
    Anche kundalini è rappresentata come un serpente tre volte arrotolato alla base della spina dorsale (in un punto particolare tra l’ano e i genitali), dove si dice che dimori, addormentata; il suo risveglio, seguito a pratiche misteriche segrete, si dice che possa condurre l’iniziato in uno stato di trascendenza divina, e ad una ricongiunzione animica con la Divinità.

    Si tratta quindi di una profonda mutazione interiore, di un Risveglio completo, di una Comunione perfetta e meravigliosa con la Madre primigenia, e quindi di una Rinascita ad una nuova vita illuminata dalla Saggezza che è scaturita proprio dal potere del Serpente, la sacra energia creativa della Grande Dea.

    L’armonia dei Serpenti è la profonda armonia dell’iniziato, il loro equilibrio è il suo equilibrio, il loro potere è il potere che, reso nuovamente attivo, ora traspare da lui e permea la sua vita rendendola veramente Sacra.
    Emergendo dal suo mondo ombroso, del quale egli è signore, il Serpente non emerge da ciò che è malvagio, ma semplicemente da ciò che è sconosciuto alla comune e limitata mente umana, e porta con sé la Saggezza ancestrale.
    Abbracciare il Serpente significa riabbracciare la Saggezza della Terra e sentire la sua Voce.
    Coltivare il potere del Serpente significa alimentarlo per far sì che si risvegli, e che conduca in quei mondi in cui la Sorgente primaria, intatta e purissima, può ancora essere contemplata e Conosciuta.

    Particolarmente radicato nel mondo femminile, figlio della terra e delle acque, e maestro di rigenerazione, il Serpente è intimamente legato alla Luna, che con i suoi continui passaggi dalla luce all’ombra ne rappresenta il segno celestiale.
    La Luna, Signora dei cicli, dei ritmi, delle maree e dell’utero femminile, così misteriosamente sensibile alla sua musica di silenzi e armonie, è anche Signora dell’eterno susseguirsi di Nascita e Morte, e come il Serpente cambia il suo aspetto, la sua “pelle”, seguendo l’eternità del Tempo, che nel suo essere immutabile cambia continuamente e dà luce al divenire.
    Il Serpente, nascosto nell’oscurità, rappresenta particolarmente l’aspetto della Luna nera e il suo potere di trasformazione, il mutamento che avviene nel passaggio dalla fine di un ciclo all’inizio di quello successivo, illuminato da una nuova luce.

    Se lo si guarda mentre si morde la coda, come nell’immagine dell’uroboro mitologico, si scorgerà proprio il simbolo dell’eterno ciclo senza inizio né fine.
    Il morso del Serpente sulla propria coda è l’istante stesso in cui avviene il passaggio, il risveglio che segue il sonno della morte.

    Esso è “Colui che risveglia”, per questo la sua potente presenza aleggiava anche nel momento in cui nella donna comparivano i primi segni del sangue sacro, il ciclo mestruale che infondeva in lei il nuovo e immenso potere di generare. Si riteneva infatti che la causa del ciclo femminile fosse proprio il morso di un serpente, portatore del Cambiamento, e che durante il mestruo le donne potessero attirare l’amore del Serpente, che sentendo il loro stato particolare avrebbe potuto fecondarle.

    Come custode del potere terrestre, il Serpente percepisce ogni movimento del suolo e del sottosuolo, prima ancora che i suoi effetti si verifichino e si mostrino sulla superficie della Terra e agli occhi degli uomini.
    Esso è quindi considerato l’animale della Profezia ed era proprio la Profezia ciò di cui si occupavano le antiche Sacerdotesse che venivano chiamate pythie (serpi), pitonesse o drakaine, e che erano particolarmente affini all’aspetto della primitiva Dea Serpente, raffigurata nei reperti archeologici con testa di serpente, arti serpentini o simboli di spire (emanatici di forza rigenerativa), spirali e linee ondulate, a imitare il movimento del rettile e i segni che questo lascia sulla sabbia al suo passaggio.
    Attraverso la loro Conoscenza e il loro intimo legame con la Terra e le dimensioni divine, queste Sacerdotesse percepivano la Voce della Grande Madre, i Suoi movimenti, il Suo volere, o semplicemente ciò che sarebbe successo in futuro e ciò che era accaduto in passato.
    Erano guardiane e mantenitrici del Potere del Serpente, che in loro era risvegliato e attivo, e interagivano direttamente con esso, come mostrano anche antiche statuette di Donne che tengono i serpenti tra le mani o sul ventre, oppure, nel caso delle Baccanti, li ripongono in un canestro (forse simbolo del grembo femminile, luogo per eccellenza in cui la Madre potrebbe far sentire la sua meravigliosa Presenza).
    Le Pitonesse erano pertanto messaggere della Dea e Sue voci sacre, ed Ella parlava tramite loro, in modi misteriosi e magici, facendo di esse le Sue dirette intermediarie con il mondo dei comuni esseri umani; degli uomini che a loro si rivolgevano umilmente chiedendo responsi e saggezze.

    Ma la Voce della Madre, scaturita dalla Terra e conosciuta tramite il potere del Serpente, prese ad affievolirsi e tornò quasi completamente nelle profondità del sottosuolo. Allo stesso modo il Serpente, che danzando l’arcaica creazione era emerso dagli ombrosi anfratti terrestri, scivolò in essi nuovamente, non appena l’ignoranza del mondo umano iniziò a prevalere e si permise di schiacciare sotto i piedi l’antica Conoscenza.

    Di tutte le culture solo quella ebraica ripudiò il serpente e lo scacciò dalla sua primaria posizione, provocando una perdita inestimabile e il prevalere dell’oscurità e dell’illusione di possedere verità che invece si erano ben nascoste nelle cavità delle rocce, degli alberi, della terra e di tutti quei luoghi naturali che avrebbero potuto nasconderle e proteggerle, mantenendole però a disposizione di quei pochi fortunati che, accogliendole, le avrebbe riassorbite in sé.
    L’ultima immagine che ci appare del Serpente è quella della Tentazione.
    Lo vediamo mentre tenta la “prima” donna creata dalla costola di un uomo, Eva, e accanto a lui vive una succosa e rossissima mela, anch’essa simbolo della Grande Madre archetipa e della sua immensa fecondità.
    La tentazione del Serpente alla Donna è la tentazione di lei di riafferrare la Conoscenza che da sempre le era stata accessibile, e che ora sembrava preclusa da un ordine piovuto da un Dio Padre celeste, che dall’alto dei cieli non poteva più avere nessun contatto con la sacralità della Terra vergine e sensualmente rigogliosa.
    La mano di Eva, che tocca la mela rossa e, con un breve e netto gesto, la stacca dall’Albero della Conoscenza, è l'atto del rifiuto della Donna di sottostare ai voleri di una divinità misogina e maschilista, la sua volontà di mordere la Saggezza e di nutrirsi nuovamente di essa, di riunirsi ai flussi della Natura e alla sua arcaica Consapevolezza muliebre.
    E non appena il Serpente viene da lei ascoltato ecco che dal grembo femminile riprendono a sgorgare i flussi del sangue sacro, che il Dio maschio le aveva tolto. Il sangue sacro che è il Mistero della Donna, il suo potere, il suo sapere, la sua eredità lasciatale dalle sue lontane Antenate, e prima ancora di esse dalla splendida Madre primigenia.
    L’atto della Donna è stato considerato l’atto della disubbidienza, e per questo motivo ella è stata schiacciata insieme al Serpente in una condizione di totale subordinazione all’uomo padrone.
    Ma la sua natura è la natura dell’Ascolto di ciò che è nascosto. La sua indole ereditaria volge alla Grande Madre.
    La sua volontà tende al ricordo della Sorgente della Saggezza.
    La sua Danza è la sinuosa Danza serpentina.
    Ella ama il Serpente e il Serpente ama la Donna.
    E nel momento della loro ricongiunzione le Antiche Armonie sono in lei ricostituite, ed ella ritorna ciò che era stata nelle epoche remote. Una meravigliosa espressione della Divinità, e una manifestazione del suo incorruttibile potere.

    Fonte:lagrandedea,misteri

    Significato simbolo totem Serpente

    C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Tem

    In molte culture il totem del serpente ha molta importanza, riportato nella storia di diverse culture in tutto il mondo, dove svolge il compito di protettore della forza vitale e alla supremazia del genere umano, con valenze sia femminili che maschili, ecco che il serpente copre il simbolismo associato tra la parte lunare e solare oltre agli aspetti inerenti agli elementi di acqua e fuoco. racchiuso nelle sue spire, nel totem serpente si percepisce nettamente la dualità e la ricerca dell'equilibrio nell'essere vivente, i significati del simbolo del serpente portano con sè i seguenti significati:

    Totem Serpente

    Cicli
    Rinascita
    Pazienza
    Fecondità
    Eternità
    Solidità
    Intuizione
    Consapevolezza
    Guarigione
    Intelletto
    Protezione
    Solennità
    Ringiovanimento
    Trasformazione
    Occulta (nascosta) Conoscenza
    Maschio/Femmina, Yin-Yang, Dualità

    Come simbolo totem dei nativi americani (a seconda della tribù alla quale ci si riferisce) il serpente poteva essere un simbolo maschile associato con il potere del fulmine, considerato uno dei massimi poteri di guarigione e trasmissione del volere divino, mentre in altre tribù dei nativi americani possedeva attributi femminili ed era accorpato in significati collegati alla creazione quindi con aggettivi materni e come simbolo lunare. Il totem serpente era molto considerato nelle culture dei nativi americani poiché era in grado di ergersi ritto su sè stesso e lo vedevano intriso del potere di stringere e attorniare tutta la terra con le sue spire, per questo utilizzavano un rituale per invocare il potere del serpente usando l'elemento fuoco.



    Gli antichi Celti erano estremamente saggi e si avvicinarono al simbolismo del serpente osservando il comportamento e il ciclo di vita di questa magnifica creatura: per i celti, il serpente era un simbolo della conoscenza nascosta e segreta, dell'astuzia e della trasformazione. Inoltre, il simbolo del serpente celtico proviene da osservazioni fatte della vipera europea, che è l'unico (insieme con la biscia comune) della specie in grado di tollerare il clima più freddo presente nelle terre degli antichi Celti.

    Nella mente celtica, il serpente era simbolo della trasformazione che veniva ribadita dal fatto che ogni anno il serpente cambiasse la sua pelle rinnovandosi, lasciando la pelle vecchia in giro per le terre selvatiche, divenendo così non solo simbolo di rinnovamento ma anche di rinascita. Per quanto riguarda l'occulto significato simbolico del serpente nella cultura celtica e in altre culture, questo può essere collegato alle vie del serpente.

    Scomparendo nei mesi più freddi e ritornando con il sole primaverile, il totem serpente rappresentava i mondi dell'ombra, per via della capacità di sopravvivere per mesi nella più completa opscurità senza cibarsi; come simbolo alternativo il serpente viene visto abbracciare il sole e quindi detiene anche il significato simbolico del muoversi in perfetto equilibrio con le leggi della natura per il mago.

    Nel mito Indiano orientale la parola sanscrita per serpente è "Naga" esseri associati all'elemento acqua, così il totem serpente raccoglie anche significati simbolici legati a questo elemento quindi le emozioni, l'amore e il movimento; i naga venivano considerati dalle leggende induiste di aspetto femminile e che incarnavano attributi relativi alla benevolenza, la saggezza e al nutrimento.



    Con la pratica delle tecniche Nagayuna nell'India dell'Est si cerca di raggiungere l'armonia e l'amore oltre che l'unione tra la parte fisica e quella spirituale.

    Un tatuaggio con serpente varia nel suo significato a seconda di chi lo porta su di sè, per esempio può rappresentare una persona che ricerca l'elevazione spirituale così come può indicare una persona che decide di affondare il suo essere tra le spire del serpente per perdere sè stesso nel veleno del serpente....dipende da come viene raffigurato il serpente e da quali altri tipi di simboli vengono uniti al tutto.

    I serpenti doppi sono comuni in molti linguaggi culturali simbolici, infatti essi rappresentano:

    Doppio simbolismo serpente

    Collegamento tra le forze primordiali

    L'integrazione degli opposti

    Comunicazione avanzata

    Unione su un piano divino

    Fare tutto ciò che una volta era frammentato e farlo con un sistema organicamente magico.

    Potremmo guardare al linguaggio della scienza, se osservate la forma del DNA e come esso si forma, noterete la forma serpentina a doppia elica, questo ricollega il totem del serpente anche a questa informazione e chi mi dice che alcune delle forme usate nell'antichità per indicare la generazone del serpente o la via del serpente non fossero rimasugli di conoscenza di qualche civiltà andata perduta che manipolò il DNA dell'uomo per costruire la razza che oggi abita questo pianeta? E' diffusa l'immagine serpentina anche nella letteratura alchemica con l'Uroboros, il serpente che mangia sè stesso, indicante l'infinito che crea l'infinito in un ciclo senza inizio e senza fine, la materia che si nutre di sè stessa per creare altra materia, come si potrebbe dire scentificamente: "Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma". Altre caratteristiche di coloro che sono collegati all'energia del serpente includono:

    Una naturale capacità di equilibrare le energie (è molto probabile si sia un guaritore dotato)

    Diplomatico ed eloquente sia nelle parole che nello scritto

    Dinamicamente intuitivo (spesso sembra conoscere i pensieri e gli stati emozionali degli altri senza chiedere)....

    Fonte:simboli e simbologia.

    C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Tem

    Il dio serpente Maya, Yaxchilan.

    Il serpente è uno dei più vecchi e più diffusi simboli mitologici, essendo presente nella maggior parte delle culture con significati simili. Le caratteristiche del serpente che hanno stimolato nell'uomo la sua associazione a temi sovrannaturali sono numerose. Ad esempio il suo veleno è associato, come le piante e i funghi, al potere di guarire, avvelenare, o donare una coscienza espansa (addirittura l'elisir di lunga vita o di immortalità). Il suo cambiare pelle lo rende inoltre un simbolo di rinnovamento e rinascita che può portare all'immortalità.

    Talvolta il serpente e il drago hanno simile funzione simbolica, poiché il veleno del serpente ha caratteristiche simili a quelle del fuoco lanciato da un drago. Ad esempio il Ladone dell'antica Grecia e il Níðhöggr norreno sono a volte descritti come serpenti e a volte come draghi. In Cina, il serpente indiano nāga è spesso confuso con il drago cinese (lóng). Il dio serpente Quetzalcoatl degli Aztechi e Toltechi ha anche ali da drago, come il suo equivalente nella mitologia maya ("serpente piumato").

    Esegesi ebraica

    La Genesi narra che il serpente, fra tutti gli animali creati da Dio, era il più astuto, secondo l'esegesi ebraica in realtà il più malvagio. Quando Dio mise le creature nel Giardino dell'Eden, proibendo di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male, il serpente disse ad Eva di mangiarlo cosicché quest'ultima poi portò al peccato originale anche Adamo. Per questo, e per aver commesso maldicenza contro Dio, Egli maledisse il serpente e condannò lui e la sua discendenza a strisciare sul proprio ventre e mangiare polvere per tutta la vita: il Midrash Bereshit Rabbah spiega infatti che originariamente il serpente possedeva gambe e braccia sino a quando Dio lo punì privandolo di esse. Inoltre il serpente sarebbe stato da allora nemico degli uomini. Il serpente si unì con Eva immettendo in lei il proprio veleno, in questo con l'angelo Satana nascosto su di esso (Yalkut Shimoni I, 95) e motivo ulteriore per cui Adamo stette lontano da lei per 130 anni fino alla purificazione di entrambi (nella letteratura rabbinica secondo l'esegesi ebraica dell'Ebraismo rabbinico il Satan "si era trasformato" in un cammello: questa fu l'"assunzione" "visiva-dell'immagine" di quella figura animale infatti la creatura animale qui citata non comporta male in sé come neanche le altre creature animali ed anche in quel caso non fu una creatura animale vera - né viva né morta - detta appunto cammello in lingua italiana).
    ◾A proposito dei Nekudim, il serpente che tentò Eva ne rappresenta il male.
    ◾Se Adamo ed Eva non avessero commesso il peccato originale anche il serpente, che in quel caso non sarebbe stato punito per non averli quindi tentati, avrebbe potuto essere loro utile in altri modi... persino a tutta l'umanità.
    ◾Le nove maledizioni e la morte contro il serpente furono (Pirke Derabbi Eliezer 14):
    ◾1. decadenza dell'angelo Samae-l dal rango elevato;
    ◾2. perdita della posizione verticale, amputazione dei piedi;
    ◾3. "maledetto più di tutti gli altri animali domestici;
    ◾4. ...e più di tutte le bestie": gestazione più lunga di quella del bestiame e di tutti gli animali selvatici (7 anni: Midrash Bereshit Rabbah 20, 7 e Talmud Berachot 8);
    ◾5. cambiare la pelle ogni sette anni con grande sofferenza;
    ◾6. strisciare sul ventre;
    ◾7. sapore della polvere per ogni cibo assaggiato o mangiato;
    ◾8. veleno mortale custodito nella bocca;
    ◾9. "inimicizia tra te e l'uomo. Egli ti schiaccerà la testa"
    10. "infine dovrai morire"◾Sebbene con l'era messianica le mancanze non siano poco a poco più presenti, per esempio negli altri animali, il serpente invece resta nella condizione di punizione (Bereshit Rabbah 20, 10).
    ◾Al serpente venne inoltre tolta la parola.
    ◾Il serpente nella bibbia viene pero' anche elogiato come il discorso tra Gesù e Nicodemo riguardante il serpente di Mosè-

    Fonte:Wikipedia

    Edited by ares - 26/3/2016, 20:07
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Antriani
    Posts
    2,722
    Punti Antro
    +117
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Bellissimo....poi hai toccato il mio punto debole...li adoro!
     
    Top
    .
  3. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie angizia:-)
     
    Top
    .
  4. { Cassandra
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il mio terzo animale preferito nella hit parade del mio cuore!
    E l'immagine di Lilith col serpente che hai scelto sono io, ahahahahah 😆
     
    Top
    .
  5. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE ({ Cassandra @ 26/3/2016, 14:25) 
    Il mio terzo animale preferito nella hit parade del mio cuore!
    E l'immagine di Lilith col serpente che hai scelto sono io, ahahahahah 😆

    Non avevo dubbi Cassandra :-)hahahahahaha...
     
    Top
    .
  6. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie:-)
     
    Top
    .
  7. archangel02
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    : Cristo, come figura salvifica e rigeneratrice, è stato talvolta raffigurato come il serpente di rame sulla croce.

    Oh santi numi, pure questa hanno rubato XD

    Scherzi a parte il serpente e Gesù sono due archetipi che non hanno NULLA e dico NULLA a che fare.


    Bel post comunque, davvero interessante :)
     
    Top
    .
  8. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Lascia le interpretazioni proprie alle persone ognuno la sua poi la gente ha la liberta di decidere con il proprio cervello...

    Io posso anche concordare con te arcangel ma per altri può non essere così...Grazie comunque..

    Come dire che la raffigurazione di Gesù è anche cambiata nella storia..pare pure che per i primi cristini venisse raffigurato con una bacchetta in mano...^^
    Se si scava poi le cose ovunque si guarda sono diverse e molte...poi io non c'ero perciò boh...^^
     
    Top
    .
  9. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Quella frase può essere vista come interpretazione per fini... siccome il serpente come simbolo positivo "quale descritti sopra", qualcuno abbia voluto per questo motivo, è probabilmente nel passaggio dal paganesimo al cristianesimo "rubare e riplasmare"una cosa conosciuta e farlo identificare in Gesù..ma dico probabilmente...^^

    E quale più forte figura esiste di un icona,immagine che si instaura nella mente dell'uomo..ma mia opinione..

    An...Ed ecco che poi a noi possono arrivare certe interpretazioni..ma sempre mia opinione...
     
    Top
    .
  10. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Arcangel scusa il modo della mia risposta ora che rileggo non è poi così "bello" era per discutere spero non te la sei presa se così mi dispiace... :beg-onion-head-emoticon:..

    La fretta che brutta cosa...sorry
     
    Top
    .
  11. archangel02
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Come dire che la raffigurazione di Gesù è anche cambiata nella storia..pare pure che per i primi cristini venisse raffigurato con una bacchetta in mano...

    Per quanto mi riguarda potrebbe anche avere il cappello a punta, volare sulla scopa e avere un mega pentacolo tatuato sul braccio ...
    Ciò non cambia che simbolizza la restrizione e l'umiliazione dell'anima.


    Ovvio che il cristianesimo abbia o rubato o demonizzato gli aspetti del paganesimo, ciò non toglie che il serpente e Gesù incarnino ideologie opposte ^^


    Comunque ti sei espresso benissimo come sempre :good-job-onion-head-emoticon:
     
    Top
    .
  12. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :-)
     
    Top
    .
  13. Phoenix Lux
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (archangel02 @ 14/9/2016, 20:58) 
    Ovvio che il cristianesimo abbia o rubato o demonizzato gli aspetti del paganesimo.

    Se per te il fenomeno di sincretismo è rubare tutte le religioni sono ladre...
     
    Top
    .
  14. archangel02
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Se per te il fenomeno di sincretismo è rubare tutte le religioni sono ladre...

    Il sincretismo proprio non c'entra nulla...

    Poi tu puoi definirti un cattolicopaganobuddhistamusulmanoebreoinduistaanimistasatanista o altro e dire che tutte le religioni sono una, ciò non toglie che non sia così.
     
    Top
    .
  15. ares
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Cioè spiegati meglio arcangel...diverse visioni e diverse interpretazioni..
     
    Top
    .
40 replies since 26/3/2016, 13:37   4146 views
  Share  
.