L'ospedale psichiatrico visto da uno sciamano

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    Woow questo tema mi ha veramente sorpreso una cosa che ho sempre creduto ma che mai nessuno mi ha ascoltato ovviamemte... questo mi tocca da vicino e mi fa veramente aprire un'altro mondo che bello!!
     
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    Il problema riguarda sicuramente l'approccio. Una "malattia" è qualunque cosa differisca da ciò che richiede la società. Non molti si rendono conto che viviamo in un mondo dentro il mondo, che è la società all'interno della vita ed è completamente fasulla, di comodo. Quindi è una malattia per la società, spesso da curare per sempre mentre può essere un'opportunità vista dalla vita.
    Non sostituirei, però, la malattia con un potere sacro motivato dall'essere connesso con gli spiriti. Malattia e spiriti sono fantasia di due culture diverse.
    Però come approccio quello sciamanico è sicuramente migliore finché una persona ne ha bisogno. C'è questo richiamo a qualcosa "di più" in noi, che vivendo nella società piatta e logica abbiamo perso. Ecco che la malattia riporta in gioco l'anima sopita e mette in crisi la nostra mentalità creata a tavolino dalla società.
    Si spiega perché alcuni che ricevono la chiamata scappino dalla città e vadano nella natura. Quella è la vita a cui loro ritornano.
    I farmaci sono il demonio e purtroppo a volte per mancanza di persone intelligenti a curare davvero l'anima, vanno presi per tutta la vita e impediscono a molte malattie di curarsi da sole.
    La verità sta nel mezzo, come al solito, tra società e sciamanesimo.
     
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    Non so se mi sono spiegato male, intendevo che la malattia esiste dal punto di vista della società, parlando ovviamente di malattie psichiche in particolare.
    Ogni società ha le sue malattie. Nella nostra ogni piccola difficoltà diventa un disturbo da DSM.
    Però, nelle società "primitive", la malattia è vista come qualcosa di ultraterreno. Sono due estremi che si rifiutano a vicenda.
    La società occidentale o comunque tecnologica o scientifica ha proprio sotterrato il legame con la natura, con l'inconscio, l'istinto e l'intuizione. Per contro, gli sciamani non hanno sviluppato un po' di senso critico e una spiegazione più terra-terra per certi fenomeni.

    Comunque sono maschio
     
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    È corretto dire che nella nostra società ogni divergenza mentale è vista come un "problema", e invece che coltivare le potenzialità che potrebbero esserci si tende ad escludere ed emarginare. È vero anche che siamo onestamente troppi e che le risorse per seguire ogni singolo caso, per la società che abbiamo, che è individualista, sono limitate. È realistico anche pensare che, in natura, il "debole" viene lasciato indietro perché non funzionale alla prosecuzione della specie (siamo animali e non possiamo esimerci da certe leggi che sono insite nella nostra natura, anche se questo può portare a discuterne eticamente).

    Le malattie mentali esistono, come esistono tutte le altre patologie.
    Alcune sono mali dell'anima e possono essere curati attraverso l'anima (senza scomodare la magia basti pensare ad una buona psicoterapia), altre sono di natura biologica (per esempio una lesione cerebrale) e queste non sono imputabili alla società "sbagliata" o poco inclusiva ma alla fallacità del nostro corpo...
     
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    CITAZIONE (Nuwa @ 22/6/2023, 11:24) 
    È corretto dire che nella nostra società ogni divergenza mentale è vista come un "problema", e invece che coltivare le potenzialità che potrebbero esserci si tende ad escludere ed emarginare. È vero anche che siamo onestamente troppi e che le risorse per seguire ogni singolo caso, per la società che abbiamo, che è individualista, sono limitate. È realistico anche pensare che, in natura, il "debole" viene lasciato indietro perché non funzionale alla prosecuzione della specie (siamo animali e non possiamo esimerci da certe leggi che sono insite nella nostra natura, anche se questo può portare a discuterne eticamente).

    Le malattie mentali esistono, come esistono tutte le altre patologie.
    Alcune sono mali dell'anima e possono essere curati attraverso l'anima (senza scomodare la magia basti pensare ad una buona psicoterapia), altre sono di natura biologica (per esempio una lesione cerebrale) e queste non sono imputabili alla società "sbagliata" o poco inclusiva ma alla fallacità del nostro corpo...

    La penso esattamente allo stesso modo, non consideravo le lesioni ma solo le malattie dell'anima.
    Io Darwin lo scarterei, passo ogni tanto del tempo a pensarci e prima o poi qualcuno troverà il modo per dire che sono tutte sciocchezze.
    Chi è in mezzo a "due mondi" sa che non basta la spiegazione logica di un mondo solo. Anche perché uno può avere tutti i dati che vuole, ma dovrà comunque interpretarli, e lì casca l'asino. Non siamo al centro dell'universo tanto da poter pensare di capirlo. I nostri strumenti sono fallaci. L'interpretazione è l'errore più grosso che facciamo
     
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    CITAZIONE (Myškin @ 22/6/2023, 11:52) 
    CITAZIONE (Nuwa @ 22/6/2023, 11:24) 
    È corretto dire che nella nostra società ogni divergenza mentale è vista come un "problema", e invece che coltivare le potenzialità che potrebbero esserci si tende ad escludere ed emarginare. È vero anche che siamo onestamente troppi e che le risorse per seguire ogni singolo caso, per la società che abbiamo, che è individualista, sono limitate. È realistico anche pensare che, in natura, il "debole" viene lasciato indietro perché non funzionale alla prosecuzione della specie (siamo animali e non possiamo esimerci da certe leggi che sono insite nella nostra natura, anche se questo può portare a discuterne eticamente).

    Le malattie mentali esistono, come esistono tutte le altre patologie.
    Alcune sono mali dell'anima e possono essere curati attraverso l'anima (senza scomodare la magia basti pensare ad una buona psicoterapia), altre sono di natura biologica (per esempio una lesione cerebrale) e queste non sono imputabili alla società "sbagliata" o poco inclusiva ma alla fallacità del nostro corpo...

    La penso esattamente allo stesso modo, non consideravo le lesioni ma solo le malattie dell'anima.
    Io Darwin lo scarterei, passo ogni tanto del tempo a pensarci e prima o poi qualcuno troverà il modo per dire che sono tutte sciocchezze.
    Chi è in mezzo a "due mondi" sa che non basta la spiegazione logica di un mondo solo. Anche perché uno può avere tutti i dati che vuole, ma dovrà comunque interpretarli, e lì casca l'asino. Non siamo al centro dell'universo tanto da poter pensare di capirlo. I nostri strumenti sono fallaci. L'interpretazione è l'errore più grosso che facciamo

    Perché credi che l'evoluzionismo teorizzato da Darwin sia una sciocchezza?
    Parere mio, dicendolo in maniera molto grezza, siamo fatti da due parti una parte di ragione o anima insomma la parte spirituale e l'altra che è pura biologia. Ma per le due parti non possono esistere disgiunte e quindi la parte spirituale, animica, deve comunque scendere a compromessi di quella biologica che è puro "istinto di sopravvivenza della specie". L'evoluzione (sia spirituale che "fisica") è frutto delle esperienze che l'individuo fa e che fanno progredire il soggetto migliore... Non capisco, in maniera razionale, cosa ci sia di fraintendibile o di inopportuno in questo concetto...
    Che poi chi vive tra i due mondi abbia delle skills in più in termini di consapevolezza è chiaro e pacifico, ma diciamo che loro sono l'eccezione, non la regola, e bisognerebbe ragionare in termini di massa di persone...e per la maggioranza delle persone la teoria evoluzionistica non è errata...
     
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    "per la maggioranza delle persone non è errata" cioè è stata fatta una interpretazione condivisibile. Ma non vuol dire che sia vera.
    Ti ho scritto, di là, che noi non prendiamo caratteristiche dai genitori, sono loro che le prendono da noi perché devono portarcele per fare in modo che in noi si esprimano. Bisognerebbe pensare alla fine come a un principio. Sheldrake ha scritto molto sull'argomento, a cominciare dal pensiero: una mucca assomiglia alla madre, ma assomiglia anche alla figlia.
    Capisco che siano cose controcorrente, ma è solo aprire la possibilità a nuove idee, ad interpretazioni diverse. Quella di riuscire ad interpretare correttamente i dati è l'illusione di avere strumenti per capire, come se la verità fosse a portata d'intelletto umano. Non è così, a mio parere. Per quanti possano sposare un'interpretazione, essa non guadagnerà in verità.
    C'è differenza tra ottenere ragione (da persone) e ottenere la verità. Tu che hai i tuoi doni saprai che nessuno può condividerli con te, eppure sono veri.
     
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    CITAZIONE (Myškin @ 22/6/2023, 13:50) 
    "per la maggioranza delle persone non è errata" cioè è stata fatta una interpretazione condivisibile. Ma non vuol dire che sia vera.
    Ti ho scritto, di là, che noi non prendiamo caratteristiche dai genitori, sono loro che le prendono da noi perché devono portarcele per fare in modo che in noi si esprimano. Bisognerebbe pensare alla fine come a un principio. Sheldrake ha scritto molto sull'argomento, a cominciare dal pensiero: una mucca assomiglia alla madre, ma assomiglia anche alla figlia.
    Capisco che siano cose controcorrente, ma è solo aprire la possibilità a nuove idee, ad interpretazioni diverse. Quella di riuscire ad interpretare correttamente i dati è l'illusione di avere strumenti per capire, come se la verità fosse a portata d'intelletto umano. Non è così, a mio parere. Per quanti possano sposare un'interpretazione, essa non guadagnerà in verità.
    C'è differenza tra ottenere ragione (da persone) e ottenere la verità. Tu che hai i tuoi doni saprai che nessuno può condividerli con te, eppure sono veri.

    Capisco quello che stai dicendo, ed è una teoria molto interessante. Con quello che ho visto sono sostanzialmente aperta a tutto e a mettere in discussione il mio punto di vista con serenità.
    Però mi viene da pensare che, io (come te, o altri che hanno potuto dare una sbirciata all'"oltre") non siamo come gli altri. Solo che questi altri, che sono la maggioranza, per la legge dei grandi numeri, sono coloro che, di fatto, scrivono la storia e la società... Che poi essa sia la verità o che andrà riscritta nel momento in cui si avranno altre prove, che la rendono più tangibile, al momento non possiamo saperlo...
    Per quanto mi riguarda, mi risulta difficile credere che il mio involucro di carne, partorito da mia madre, come io ho partorito mio figlio a suo tempo, creandolo nel mio corpo, non possa essere sottomesso a delle leggi fisiche e quindi l'evoluzione, nel senso più puro del termine, non mi sembra né frutto di una teoria complottista né una cosa inverosimile. Sarà un mio limite e vorrei essere in grado di superarlo. Poi, se invece parliamo dell'"anima", escludendo la parte fisica del nostro essere allora si potrebbero fare mille Mila speculazioni su come sia possibile la cosa...
    Probabilmente non sono neppure in grado di formulare in maniera comprensibile il mio reale pensiero e di ciò chiedo scusa (nella mia testa è molto chiaro, il difficile è esporlo a parole 😅).
     
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    Alla fine è il mio pensiero ad essere un limite magari. Sto solo proponendo visioni alternative e non sono l'unico, anche se siamo in pochi.
    Che ci siano delle leggi nessuno lo mette in dubbio. Io e qualcun altro mettiamo in dubbio la facoltà umana di interpretare correttamente.
     
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    CITAZIONE (RTP @ 22/6/2023, 13:59) 
    Dion Fortune, donna con più palle di molti uomini che si potranno mai conoscere, era anche psicologa oltre che una delle più famose esoteriste che hanno segnato il 20 esimo secolo
    Ha raggiunto un livello tale da uscire dal corpo in maniera spontanea e a comando, e le è capitato che qualche problema avuto dai suoi pazienti fossero visti nei piani sottili come delle forme capaci di succhiare ansia, paure ecc.. dalle proprie vittime
    Risolveva il tutto eliminando il problema alla radice
    Non era Jordan Peterson, e quindi si affidava di più alle sue mani che al lavoro insieme al paziente
    Ma è stato bello, mica tanto, constatare che qualche problema esiste al di la della nostra percezione dei 5 sensi

    Le larve astrali esistono, le ho incontrate e ci ho avuto a che fare...ero arrivata ad un punto che non avevo più nemmeno la forza di pensare da tanto che mi stavano prosciugando... Esiste tanto che i dottori "normali" non possono fare, d'altronde non sono divinità e non gli è dato il potere di salvare tutti... In mezzo ai problemi psicologici ci sono anche sfortunati che incappano in queste cose... Certamente ci sarebbe da dare un aiuto ad hoc per persone in queste situazioni, perché esistono, ma come per molte cose ci si deve scontare con l'ostilità del pensare comune (e comunque la maggioranza delle persone, al netto della magia, preferirebbe farsi infilare un tubo di un metro nel deretano piuttosto che dire che va dallo psicologo perché lui/lei "non è matto", come se un disagio psichico fosse uno stigma...), Con la difficoltà di trovare operatori seri e con le giuste capacità per guarire (e non andare dalla wanna marchi del momento...) E con la capacità del "paziente" di riconoscere che quel "qualcosa che non va" sia dovuto ad un fattore esterno e non interno ad esso... Insomma è una cosa che potrebbe essere utilissima quella del "guaritore sull'altro piano" ma la vedo di difficile da mettere in pratica in maniera efficace in termini tecnici...

    CITAZIONE (Myškin @ 22/6/2023, 14:27) 
    Alla fine è il mio pensiero ad essere un limite magari. Sto solo proponendo visioni alternative e non sono l'unico, anche se siamo in pochi.
    Che ci siano delle leggi nessuno lo mette in dubbio. Io e qualcun altro mettiamo in dubbio la facoltà umana di interpretare correttamente.

    Potresti spiegarmi allora cosa intendi (non vorrei fraintendere io e farmi idee, mie e sbagliate probabilmente) su cosa intendi per "interpretare le leggi"?
     
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    Interpretare dati, non le leggi. E finché abbiamo a che fare con leggi dell'esperienza umana, su cui si è costruita la nostra facoltà logica (il mondo sul piano con cui interagiamo) ci sta che siano corrette. Ma, per esempio, noi non abbiamo esperienza dell'infinito eppure lo mettiamo nei numeri e nelle leggi fisiche.
    E' come voler continuare ad usare la nostra bicicletta per volare, è un piano a cui la bicicletta non è abituata.
    Quindi, consapevole che il mio sia un pensiero aberrante ma mi piace cercare di portare un po' di novità ed elasticità mentale in chi incontro, l'infinito, le singolarità, masse che tendono ad aumentare all'infinito ecc. non hanno nessuna giustificazione, all'infuori dell'interpretazione condivisibile di un umano.
    Gli umani che poi non è che si mettano a ripensare ad una teoria daccapo, ma aggiungo cose per farla tornare. Per me è qualcosa di impensabile.
    Ripeto, è solo un pensiero non comune, ma vale la pena di vagliarlo.
    Io tendo ad unire i due piani.
     
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    CITAZIONE (Myškin @ 22/6/2023, 14:56) 
    Interpretare dati, non le leggi. E finché abbiamo a che fare con leggi dell'esperienza umana, su cui si è costruita la nostra facoltà logica (il mondo sul piano con cui interagiamo) ci sta che siano corrette. Ma, per esempio, noi non abbiamo esperienza dell'infinito eppure lo mettiamo nei numeri e nelle leggi fisiche.
    E' come voler continuare ad usare la nostra bicicletta per volare, è un piano a cui la bicicletta non è abituata.
    Quindi, consapevole che il mio sia un pensiero aberrante ma mi piace cercare di portare un po' di novità ed elasticità mentale in chi incontro, l'infinito, le singolarità, masse che tendono ad aumentare all'infinito ecc. non hanno nessuna giustificazione, all'infuori dell'interpretazione condivisibile di un umano.
    Gli umani che poi non è che si mettano a ripensare ad una teoria daccapo, ma aggiungo cose per farla tornare. Per me è qualcosa di impensabile.
    Ripeto, è solo un pensiero non comune, ma vale la pena di vagliarlo.
    Io tendo ad unire i due piani.

    Anche io spesso mi domando come possono nascere teorie sull'infinito su basi empiriche... Cioè non riesco a comprendere come possano nascere determinati concetti senza nessuna base...
    Però poi mi dico che nemmeno le mie doti potrebbero venire testate in un laboratorio, eppure ci sono, ne sono conscia...
    Magari è solo che siamo fatti ognuno a modo suo e c'è chi riesce ad avere chiari concetti non spiegabili razionalmente su alcuni argomenti e c'è chi li ha su altri concetti...
    Per esempio io so per certo che c'è vita dopo la morte fisica ma non credo potrei dimostrarlo con le basi scientifiche classiche che abbiamo ora...
    Rimarrò con questo dubbio mi sa 😅...
     
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    E come fai a saperlo per certo allora, che c'è vita dopo la morte, se non riesci a giustificarlo?
     
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    Va bene ma dire : lo so per certo, vuol dire che lo sa così tanto che se ci pensa meglio trova una ragione anche meno magica.
     
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    Hai anche ragione. Però esiste anche la fede come fiducia in qualcosa che si percepisce ma non si sa definire ancora bene, ma che col tempo si può spiegare.
    Io sono ateo e ho le mie prove dell'inesistenza di dio, che ovviamente valgono per me. Sono servite a dare una logica alla mia non-fede di partenza.
    Stai facendo 'tutto questo' in che senso?
     
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