Maledire un libro.

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  1. Narathea
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    CITAZIONE
    Dato che la discussione ha preso questa piega voglio farti una domanda Narathea.
    Dici che si può diventare schiavi di un'idea.
    Non sei tu stesso schiavo dell'idea che il potere crei dipendenza?
    Sappi che condivido il tuo ragionamento, ma è parziale e non multiversalmente esatto.
    Se ammetti da un lato la possibilità che l'idea di "qualcosa" possa renderci schiavi, devi ammettere, di controparte, che anche la tua è un'idea, e che la tua stessa idea può renderti schiavo del concetto che stai esprimendo...
    Quindi la tua idea è come l'idea di Lord Dunancht... quale delle due crea schiavitù? E quale non ne crea?
    Ascolto la tua risposta.

    La vera domanda è "Si è sempre e solo schiavi di se stessi?" Dopotutto le idee sono nella NOSTRA mente :) Ma chi può stabilire se siano tutte o meno di nostra creazione? Un'idea (come avviene con le mode) può essere concepita come un virus, che passa di mente in mente e in ogni mente viene elaborata e assimilata, e abbiamo l'illusione che sia un'idea nostra, quando in realtà... non lo è.

    Parlando di dipendenza dal potere...
    Come dissi a Lord Dunancht in privato: dai la lampada di Aladino ad uno sciocco, sprecherebbe i suoi desideri.
    Usando il Potere senza la giusta Consapevolezza, si pensa di POTERE, per il semplice fatto di avere delle possibilità in più, ma si è anche schiavi del desiderio di Potere (scusate la ripetizione), si rincorre il "sentirsi potenti" ma sarà una sensazione che non ci sazierà mai, almeno fino a quando non cominceremo ad agire con Consapevolezza. Usare il potere da sciocchi, spesso porta più svantaggi che vantaggi.

    Può accadere che lo sciocco con la lampada magica si accorga di aver sprecato delle possibilità quando ormai gli resta un solo desiderio. Troppi bisogni da soddisfare e solo un ultimo desiderio realizzabile. Quello è il momento in cui sopraggiunge la Consapevolezza (assieme al senso di colpa...e forse anche la vergogna), quello è il momento in cui lo sciocco non è più sciocco e può realmente sfruttare a suo vantaggio un Potere.

    Un'altra domanda che mi pongo è: C'è realmente il potere dove c'è anche schiavitù? O si tratta soltanto di una sensazione illusoria?

    Detto questo, credo che si possa essere schiavi di qualunque idea, ma la consapevolezza cambia completamente le cose, ed è il primo passo per liberarsi.

    Ma se fossimo schiavi dell'idea di Consapevolezza? Questo è un bel grattacapo.
     
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  2. Lord Dunancht
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    CITAZIONE (macrom @ 16/9/2010, 23:34)
    Primo, non accusarmi di metterti in bocca parole che non hai detto, io non mi abbasso a quel livello; mi sono limitato a ribadire quello che hai detto, se tu non hai specificato e io ho capito male, mi dispiace

    Secondo: In ogni caso il punto che avevo sollevato io non riguardava la natura del potere, ma il confronto fra potere distruttivo e creativo e il fatto che in conclusione il primo non vale nulla rispetto al secondo

    Terzo: ding????

    Primo, da ciò che io avevo detto la tua conclusione non poteva essere estratta, diciamo fosse una libera interpretazione creativa, he he.

    Secondo: perché il potere creativo è migliore del potere distruttivo? Sono d'accordo sul fatto che senza creazione non vi può essere distruzione, ma noi non siamo dei, perciò il nostro potere è limitato; e il creare e distruggere anche. E poi il creato c'è già.

    Terzo: è il rumore che fa il campanello dentro la mia testa quando mi usano contro argomentazioni scorrette, Il "Ding!" è il rumore fastidioso della mancanza di regole che sbatte contro la mia logica dialettica.

    Non prenderla come attacco personale, non ce l'ho con te. Ho solo iniziato a difendere sul serio una tesi. E sarà molto dura adesso.
     
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  3. ViraBhava
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    La lampada di aladino... in mano ad uno sciocco o in mano ad un savio farebbe poca differenza... Se vuoi fai una prova, prova ad esprimere un qualunque desiderio e ti farò vedere come il genio, pur dandoti ciò che chiederai, non ti permetterà mai di utilizzarlo.
    Hai però sollevato due importanti questioni, quanto di ciò che vediamo è nostra creazione e la schiavitù dell'idea di consapevolezza.
    La prima domanda ha diversi risvolti. Generalmente, nelle tradizioni più antiche, si tende a identificare l'universo come Maya (Velo, Illusione) o come Shakti (Potenza). Per mia esperienza personale entrabe le definizioni sono vere, creando una sorta di Maya-Shakti. Questo implica che l'universo che ci circonda è Illusione, non diverso dal miraggio che appare nel desertoal viandante.. ciò nonostante l'Illusione può essere resa "reale" nella misura in cui la nostra mente la rende reale, rendendoci "potenti".
    Quindi è pressochè inutile chiederci se le idee siano nostre oppure non lo siano, poichè tutto è illusione tranne quello che noi vogliamo che sia reale.
    Per la seconda questione la risposta è più difficile da fornire, poichè è relativa al concetto che uno ha di consapevolezza. Generalmente preferisco usare il concetto di coscienza a quello di consapevolezza, poichè la coscienza è Visione dell'universo, la consapevolezza invece è conoscenza dell'universo.
    Ma veniamo alla domanda. L'idea di consapevolezza è come tutte le idee un limite, ma c'è idea e idea. Ci sono però due modi di ovviare a questo problema. C'è la via dell'Asparsa (senza sostegno), in cui si riconosce tutto come illusione e ci si svuota interiormente... è estremamente destabilizzante, non è una via per tutti...
    Oppure c'è un modo alternativo, si può scegliere un'idea come perno. In questo scegliamo la consapevolezza come "idea-perno" ed usiamo quest'idea per liberarci del limite imposto dalle altre idee. Alla fine, dato che anche la consapevolezza è un'idea, quando abbiamo trasceso tutte le altre idee, trascenderemo anche l'idea stessa di consapevolezza....
     
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  4. Lord Dunancht
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    CITAZIONE (ViraBhava @ 17/9/2010, 14:33)
    La lampada di aladino... in mano ad uno sciocco o in mano ad un savio farebbe poca differenza... Se vuoi fai una prova, prova ad esprimere un qualunque desiderio e ti farò vedere come il genio, pur dandoti ciò che chiederai, non ti permetterà mai di utilizzarlo.

    Questo perché di solito si chiedono desideri che ci procurano sentimenti, per mancanza di prontezza intellettiva. Infatti bisognerebbe chiedere sentimenti. Ad esempio, io chiederei: una coscienza immortale e la felicità persistente. Il terzo... diciamo che non sarebbe necessario, ma che c'entra con una certa Angelina Jolie XD
     
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  5. ViraBhava
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    Parli di coscienza immortale, intanto bisogna vedere cosa intendi per coscienza... Nonostante questo potrebbe darti una coscienza immortale e nel contempo renderti folle, in modo che non ti renderai nemmeno conto di quello che succede. Sulla felicità, dato che è soggettiva, potrebbe tranquillamente trasformarti in un un verme facendoti vivere i tuoi giorni da verme "felici"... infondo il verme è felice di vivere.... e per angelina jolie... bè... e se ti rendesse impotente? XD
     
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  6. Narathea
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    E perchè il Genio dovrebbe fare ciò?

    Ma dimmi una cosa. Una volta liberi dall'Illusione, resterebbe il Se, giusto? Ma a che scopo arrivare al Se? o al Nulla.

    Perchè esisterebbe l'Illusione?
     
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  7. ViraBhava
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    Ti faccio una domanda allora: perchè mai il genio dovrebbe esaudire il tuo desiderio? Cosa ne ottiene? Sarebbe solo una prova, per dimostrare quanto il desiderio sia dannoso se non saputo usare...
    Per quanto riguarda la domanda sul perchè esiste l'illusione non c'è risposta... o meglio, io ho trovato la mia risposta, tu soltanto puoi trovare la tua risposta... e quando la troverai capirai il perchè di tutti questi dubbi ;)
     
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  8. Lord Dunancht
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    CITAZIONE (ViraBhava @ 17/9/2010, 16:14)
    Parli di coscienza immortale, intanto bisogna vedere cosa intendi per coscienza... Nonostante questo potrebbe darti una coscienza immortale e nel contempo renderti folle, in modo che non ti renderai nemmeno conto di quello che succede. Sulla felicità, dato che è soggettiva, potrebbe tranquillamente trasformarti in un un verme facendoti vivere i tuoi giorni da verme "felici"... infondo il verme è felice di vivere.... e per angelina jolie... bè... e se ti rendesse impotente? XD

    Mi spiace, ma non sei abbastanza bravo, he he.

    Se sono cosciente mi rendo conto di ciò che mi accade.

    Se sono felice, non mi interessa nemmeno essere umano, mi basta l'immortalità di ciò che percepisce la felicità, ossia la coscienza. E l'ho chiesta.

    Per quanto riguarda Angelina Jolie, io chiuderei: avere del gran sesso da soddisfare entrambi più che mai prima! Quindi, può anche rendermi impotente, ma ne uscirei soddisfatto, che è quel che conta! :D

    Ritenta con qualcuno meno bravo di me, XD
     
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  9. ViraBhava
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    HAi detto cosciente, non hai detto che tipo di coscienza. Anche un folle è cosciente di sè stesso, ma a livello diverso di quello che tu intendi per cosciente. Anche un uomo in stato vegetale può essere cosciente, anche un uomo con paralisi dal collo ai piedi può essere cosciente, le opzioni negative sono molte.
    Finchè sei vivo sei cosciente di qualcosa, la coscienza non è definita quantitativamente ma qualitativamente. Non sei cosciente del lavoro di digestione del tuo stomaco, eppure il tuo stomaco digerisce lo stesso ;)
    Per quanto riguarda la felicità, ripeto che la felicità è relativa. Un verme non è felice come noi intendiamo la felicità... e poi sono desideri diversi, non puoi accostarli uno all'altro...
    Per angelina l'impotenza era solo un'ipotesi, si potrebbe sempre rendere la persona insensibile al piacere, o potrebbe cambiare i tuoi gusti sessuali facendoti diventare in quell'istante omosessuale... le ipotesi sono molte, l'importante non è la validità dell'ipotesi, ma il fatto che tutto trova un'eccezione...
     
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  10. Narathea
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    CITAZIONE
    Ti faccio una domanda allora: perchè mai il genio dovrebbe esaudire il tuo desiderio? Cosa ne ottiene? Sarebbe solo una prova, per dimostrare quanto il desiderio sia dannoso se non saputo usare...
    Per quanto riguarda la domanda sul perchè esiste l'illusione non c'è risposta... o meglio, io ho trovato la mia risposta, tu soltanto puoi trovare la tua risposta... e quando la troverai capirai il perchè di tutti questi dubbi ;)

    E cosa otterrebbe rendendo inutile il mio desiderio? Sarei sempre io ad ottenere un insegnamento, anche se fosse...

    ...Sull' illusione, posso solo ipotizzare una certa Solitudine. Ma un Dio potrebbe essere legato a sentimenti come la Solitudine? Un Dio non dovrebbe bastare a ste stesso? La risposta mi sfugge.
     
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  11. Lord Dunancht
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    CITAZIONE (ViraBhava @ 19/9/2010, 19:15)

    Ma tu continui a confonderti, vedi il fatto è che non conosci la semantica, ma a questo non c'è rimedio ch'io possa darti, studia meglio i significati delle parole XD

    La felicità è felicità, e basta! E puoi anche essere un disabile paralitico vermiforme, ma se sei felice, sei meglio di una persona sana infelice! Su su, non farti fregare dalle immagini, mi aspettavo una mente più scattante!
    E poi se chiedo che un azione abbia una qualità, quella qualità dev'esserci, o il desiderio non sarebbe esaudito: dunque la soddisfazione deve arrivarmi per forza!

    Io direi che devi ammettere l'errore: non qualsiasi richiesta può essere misinterpretata.

    Ma siamo enormemente in OT, dai chiudiamo in 2 msg a testa al massimo. Poi chiudo la discussione.
     
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  12. ViraBhava
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    Narathea, non ottiene nulla in entrambi i casi, o meglio, nel caso in cui ti darà qualcosa che tu non vuoi si divertirà nel vedere il tuo disappunto...
    Per quanto riguarda Dio e la solitudine, non è un discorso semplice... ripeto, la risposta è solo tua....

    Lord, non sono io che mi confondo ma sei tu che non vuoi accettare una piccolissima postilla: tutte le parole sono interpretabili. Al genio (o demone) che esaudisce il tuo desiderio poco gliene frega della semantica, del senso che tu dai alle parole o di quello che tu intendevi, è lui ad esaudire il desiderio quindi è lui a farlo nel modo che ritiene più opportuno, l'importante è che ci sia un filo logico. Vuoi un esempio concreto?
    Potrebbe tranquillamente dirti che in una lingua a te sconosciuta la frase "felicità persistente" significa morte lenta e dolorosa... o potrebbe farti stuprare da un travestito che usa come nome d'arte Angelina Jolie, dipende da quello che al genio piace di più... oppure potrebbe farti capitare tra le mani una pietra che Lui e solo Lui chiama "coscienza immortale" quindi Lui ti avrebbe dato "coscienza immortale".... poi ti dico, questo è quello che mi ha detto Malphas, che di desideri ne ha esauditi parecchi...
    Mi ha anche raccontato di una volta in cui un ragazzo tedesco gli chiese: "voglio potere"... il giorno dopo il ragazzo fu colpito da una pietra con incisa la runa Thurs, runa che rappresenta il potere del martello di Thor... ma se vuoi provare perchè sei convinto di quello che dici evoca Malphas (o anche altri) e chiedigli quanto hai detto, poi ovviamente fammi sapere il risultato ;)
     
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  13. Lord Dunancht
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    CITAZIONE (ViraBhava @ 20/9/2010, 13:08)

    Se tu la pensi così il tuo linguaggio perde di significato, e ogni cosa che dici è misinterpretabile, quindi puoi parlare quanto vuoi, ma le tue parole non avranno senso.
    L'unico modo che si ha per sperare di poter pensare mediante logica, comunicare e persino categorizzare è usare un linguaggio. E il linguaggio deve seguire regole ben precise, da questo l'importanza del Logos!

    Se vai contro questo, la tua intera esistenza sarà miserabonda, vuota di significato. Che tu sia un uomo, un verme o un dio.

    Può ad ogni modo darsi che buffi demoni di rango secondario come Malphas si abbassino tanto da rinunciare al linguaggio. Questo non accadde con il sire Azazel, e non accadrà.

    Devo però darti ragione sul fatto che non avevo considerato gli esseri inferiori come possibili intermediari fra la richiesta e l'attuazione...
     
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  14. Narathea
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    CITAZIONE
    Narathea, non ottiene nulla in entrambi i casi, o meglio, nel caso in cui ti darà qualcosa che tu non vuoi si divertirà nel vedere il tuo disappunto...
    Per quanto riguarda Dio e la solitudine, non è un discorso semplice... ripeto, la risposta è solo tua....

    So bene che la domanda che mi pongo non è una domanda semplice...
    Ma forse tu conosci una risposta che a me sfugge? E me la dirai?
     
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  15. ViraBhava
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    Lord non ho mai ritenuto la logica la somma verità, poichè la logica è limitata ai processi mentali.
    Mi piace usare la parola per esprimermi, non lasciarmi usare dalla parola per limitare la mia libertà d'espressione.
    Come me, così un demone.
    Non credo comunque che Azazel sia diverso, glielo chiederò.
    In caso, l'offerta penso sia sempre valida, se pensi davvero che sia diverso sperimenta.
    A me non piace parlare di cose che non ho sperimentato e trovo sterile discutere di punti di vista evanescenti e non verificati.
    Quindi chiederò io stesso ad Azazel, poi saprò cosa ne pensa, sempre che tu non possa dirmi qualcosa di diverso.
    Per Malphas invece, definirlo un demone inferiore mi sembra ingiusto... non sarebbe felice di sapere che c'è chi pensa questo...

    Narathea se vuoi contattami in privato, ma non ho nessuna risposta da darti per te... posso indicarti la mia risposta non la tua... ma vediamo che ne esce fuori...
     
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51 replies since 12/9/2010, 09:37   1514 views
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