i Druidi

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  1. lord taliesin
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    I Druidi


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    Quando si parla del popolo (anzi, dei popoli) dei Celti e della loro Magia è inevitabile che il discorso cada sui Druidi.
    Dei mistriosi sacerdoti ( e non solo) celtici l'immaginario collettivo ha principalmente due rappresentazioni:
    -la prima è quella, inventata da Gochinny & Uderzo, del biancovestito e tonso Panoramix, il driudo del fumetto di Asterix, intento per la maggior parte del suo tempo a raccogliere erbe e a preparare la magica pozione che rende invincibili.
    -la seconda ovviamente è Merlino.
    Sul fatto che Myrrdhin sia realmente esistito non vi sono dubbi, dat che esistono poemi scritti da lui. Sulla sua reale identità dubbi ce ne sono parecchi, anche perchè molti lo confondono con la figura di Taliesin, nonostante esista anche un componimento scritto a qauttro mani da entrambi che farebbe pensare il contrario...
    Solo che Myrrdhin non era un Druido. Era un Bardo.
    Non che una cosa escluda a priori l'altra, ma non si hanno testimonianze storiche certe, o quantomeno convincenti, che Merlino fosse davvero un Druido mentre si sa per certo che fosse un compositore e d esecutore di poemi e canti epici.

    Un Druido (o Druìda) della cui esistenza storica non esiste dubbio è invece Diviziaco. Costui era un sacerdote gallico, amico personale (sembra) di Caio Giulio Cesare, vissuto al tempo in cui quest'ultimo si batteva contro i condottieri galli e in particolare con il celeberrimo Vercingetorige.

    Sui Druidi sappiamo molte cose di seconda mano, tratte da testimonianze di romani, o di persone che avevano viaggiato attraverso le terre dell'impero dove vivevano i Celti, e questo perchè di loro stessi i Druidi non lasciarono alcuna testimonianza scritta. Esistono anche brani di testi mitologici che citano i Druidi, ma, essendo stati trascritti, tradotti e, ovviamente, rimaneggiati dagli amanuensi dei conventi gallesi e irlandesi non è che siano molto attendibili...

    Un altro luogo comune da sfatare è quello che vede i Druidi vestiti solo e sempre di bianco. In realtà essi indossavano vesti candide durante il rto della raccolta del vischio, e alla fine sacrificavano due tori bianchi, il tutto in segno di purezza. Nella società celtica il numero e la varietà di colori che si potevano indissare dipendeva dal rango sociale. I contadino potevano indossare vesti di un solo colore per volta, e alcune titne come il rosso e il blu reale erano loro precluse.
    Dato che i nobili potevano indossare fino a quattro colori alla volta, i Druidi che erano la casta dominante (persino il re era soggetto alla loro autorità!) avrebbero potuto mettersi addosso probabilmente qualunque colore volessero (tanto chi gli diceva qualcosa?) e a parte la descrizione della raccolta del vischio di cui sopra nessun autore dell'epoca ha lasciato testimonianza che i druidi vestissero un solo colore e per di più sempre lo stesso.

    Oltre che sacerdoti i Druidi ricoprivano molti altri ruoli, anche se non è del tutto chiaro se essi svolgessero contemporaneamente più funzioni ( per quelli di grado più alto probabilmente era così) o se come sembra più attendibile ognuno di loro fosse specializzato in una branca particolare; sta di fatto che i Druidi erano anche legislatori, guaritori, erboristi, astronomi e astrologi (le due cose in antichità non erano disgiunte) indovini (traevano auspici sia dall'osservazione del volo degli uccelli che dai fenomeni atmosferici e dalla "lettura" delle viscere animali, ma anche dalle contorsioni dei condannati a morte, colpiti con una lancia al ventre in modo che la loro agonia si prolungasse il tempo sufficente a trarre gli auspici) ed erano essi a eleggere il nuovo re. Lo stesso Vercingetorige fu eletto re dei Galli dai Druidi.

    Ogni anno i Druidi si radunavano in Gallia (anche provenendo da altri paesi sotto il dominio celtico, come la Britannia) nel territori della tribù dei Carnuti, per discutere le questioni più importanti sia a livello spirituale che politico, e per scambiarsi le reciproche esperienze.


    Secondo alcuni autori il più grande centro di insegnamento druidico era situato nell'isola di Mon (o Mona) l'attuale Anglesey. Pare che tale insediamento sia stato distrutto dalle legioni romane di Svetonio paolino nel 60 E.V. su ordine di Nerone.
    Come per i cristiani, la persecuzione dei druidi ad opera dei romani non fu di origine religiosa, bensì politica: i druidi erano anche l'autorità politica dei popoli celtici, ed erano loro che sollevavano i Galli, i Britanni e le altre popolazioni celtiche contro l'impero. E come sappiamo la base della "pax romana" era l'annientamento dei nemici o la loro totale sottomissione...
    In Gallia il druidismo scomparve sopratutto ad opera delle legioni mentre in Britannia fu più che altro l'avanzare del cristianesimo a sottrarre terreno all'antica religone, anche perchè molti dei romani giunti in Britannia erano cristiani o lo divennero in seguito.
    In Irlanda le cose andarono diversamente. I romani nn conquistarono mai l'Irlanda e il primo tentativo di evangelizzazione ad opera di palladio si risolse non solo in un nulla di fatto ma, sembra, con la fine dei cristiani che morirono di stenti. San Palladio, come viene chiamato dalla Chiesa cattolica, viene ricordato come primo vescovo d'Irlanda mentre dai documenti sul periodo precristiano, seppure rimaneggiati, si legge una storia diversa.
    Il successivo tentativo di cristianizzazione dell'isola da parte di Maewyin Succat, che prese il nome cristiano di Patrizio, costui era di origini scozzesi e ricevette da papa Celestino Ià l'incarico di evangelizzare la popolazione irlandese. Ptrizio non cercò di scacciare i druidi dall'Irlanda come altri vescovi avevano fatto in altre parti del mondo celtico, ma aggirò l'ostacolo investendo i druidi (almeno coloro che non respinsero la proposta...) della dignità sacerdotale della nuova religione. In questo modo pian piano le due religioni si fusero, e il cristianesimo, essendo più sempice e meno misterico, e sopratutto meno selettivo nell'accogliere i novizi, prese pian piano il sopravvento.







    Allora, riprendiamo il discorso. Sulla magia dei Druidi sappiamo poco e quel poco viene da altre fonti. Sebbene i celti usassero l'alfabeto greco per scrivere nella vita di tutti i giorni ( e in seguito quello latino) i loro sacerdoti non lasciarono quasi nulla di scritto. E cnsiderando che possedevano un proprio alfabeo, detto Ogham, basato su una serie di linee tracciate sullo spigolo di una pietra squadrata o di un pezzo di legno, anch'esso quadrato, la cui invenzione era attribuita al Dio Ogma, questo sembra strano; in realtà i Druidi pensavano che certi insegnamenti non andavano messi per iscritto per impedire agli stolti o ai non degni di accedervi. Quindi l'insegnamento impartito nei collegi druidici (che, fra l'altro, andava non solo appreso ma sopratutto compreso) era basato su lezioni orali, mandate a memoria con un sistema simile alle Triadi Bardiche. Quindi il superstite materiale sulla magia celtica proviene o da scritti di studiosi greci e romani, o da resoconti di monaci amanuensi irlandesi (cui dobbiamo anche la trascrizione e quindi la conservazione del corpus di miti e leggende celtiche d'Irlanda), ovviamente rimaneggiato per far apparire gli antichi Dei come creature diaboliche o quasi, oppure da quei resti di tradizione magica che, si dice, furono tramandati segretamente nelle "coven" britanniche, da cui Gardner estrapolò poi il patrimonio cultuale wiccano.Essendo anche qui di fronte a una tradizione trasmessa oralmente però, in questo caso siamo un pò in "terra di nessuno"...
    La Magia Druidica si basava sopratutto sull'uso di erbe e principii vegetali (Magia delle Erbe) e sull'uso della Parola e del Canto (Magia dei Canti)
    I celti tenevano in gran conto il potere della Parola: basti pensare alle Satire , ritenute mortali, che potevano essere cantate dai Bardi. L'uso delle formule magiche da parte dei Druidi doveva essere molto diffuso, e proprio il potere attribuito alla Magia della Parola e a quella dei Canti spinsero i Druidi a mantenere il più possibile segrete quelle formule.

    I moderni "ordini" di druidi, ovati e bardi non sono collegati direttamente al Druidismo antico. Si tratta di associazioni simili piuttosto alle logge massoniche, in origine (XVIII°-XIX° secolo) erano corporazioni che di religioso avevano ben poco e di magico ancor meno. Successivamente presero una direzione più mistica ma comunque rimangono gruppi le cui radici risalgono al massimo a due secoli or sono, o poco più. In tempi recenti all'interno di alcuni di questi "ordini" si sono fatte ricerche serie e accurate sui celti antichi e sui loro sacerdoti, recuperando grazie alla moderna archeologia reperti molto interessanti che hanno fatto luce su alcuni aspetti poco noti della vita nella società celtica e della loro religione. Quindi diciamo che i celti di oggi sono più "sacerdoti" e meno poeti e cantastorie di quelli di 100 anni fa....

    Libri consigliati:
    Il Vischio e la Quercia

    di Riccardo Taraglio L'Età dell'Acquario Edizioni

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    Il druidismo
    di Jean Markale
    Edizioni Mediterranee (collana Orizzonti dello spirito)
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    Edited by Black&White - 25/5/2018, 11:04
     
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  2. FigliodellaGrandine
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    So che l'articolo è ancora in fase di sviluppo, però volevo fare un piccolo apporto.
    Le vesti bianche (così come ci viene tramandato) erano indossate anche in un altro tipo di rituale, quello della raccolta della "Selago" (che immagino sia la qualità Huperzia dato che in passato era conosciuta come "Lycopodium selago"):

    "Simile alla sabina (varietà del ginepro) è l'erba conosciuta come selago.
    Viene fatta gran cura nel raccoglierla senza l’uso del ferro, la mano destra che durante l’operazione passa sotto la manica sinistra della tunica, come se chi raccoglie sia nell'atto di commettere un furto.
    Le vesti inoltre devono essere bianche, i piedi nudi e puliti con abluzioni e un sacrificio di pane e vino deve essere fatto prima della sua raccolta: viene trasportato inoltre in un panno nuovo.
    I Druidi della Gallia credono che questa pianta debba essere portata sulla persona per tutelarla contro gli incidenti di tutti i generi e che il fumo di essa sia estremamente buono per tutte le malattie degli occhi.”

    Plinio, Historia Naturalis, XXIV, 62

    Per quanto mi riguarda, suppongo che le vesti bianche (data l'importanza che tale cultura attribuiva ai paramenti) abbiano un significato particolare nella comunità druidica. Appunto per questo motivo, come giustamente affermi, i druidi non giravano sempre con quei paramenti, appunto perché forse ritenuti in qualche modo "sacri" o "adatti solo alle cerimonie sacre".
    Purtroppo le informazioni storiche reperibili sono sommarie... se non erro solo Plinio ci parla delle vesti bianche, non ricordo citazioni nel De Bello Gallico, o da altri autori come Cicerone o Strabone...
     
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  3. Nindëë Anárion
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    Effettivamente non ci sono fonti precise sui loro indumenti... Se non che utilizzavano delle tuniche di colore bianco per il "sacro" e tonalità di grigio, marrone per il "quotidiano"
     
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    Lord ho aggiunto qualche immagine per arricchire il post... ^^
     
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  5. lord taliesin
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    Molto belle!

    CITAZIONE (FigliodellaGrandine @ 15/2/2012, 20:14) 
    Purtroppo le informazioni storiche reperibili sono sommarie... se non erro solo Plinio ci parla delle vesti bianche, non ricordo citazioni nel De Bello Gallico, o da altri autori come Cicerone o Strabone...

    Infatti, Cesare non cita l'abbigliamento tipico dei druidi, nè altri autori del tempo nè posteriori, come Pomponio Mela o Diodoro siculo, che hanno parlato dei druidi in epoca successiva, ci hanno lasciato testimonianze.
     
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  6. lord taliesin
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    Secondo alcuni autori il più grande centro di insegnamento druidico era situato nell'isola di Mon (o Mona) l'attuale Anglesey. Pare che tale insediamento sia stato distrutto dalle legioni romane di Svetonio paolino nel 60 E.V. su ordine di Nerone.
    Come per i cristiani, la persecuzione dei druidi ad opera dei romani non fu di origine religiosa, bensì politica: i druidi erano anche l'autorità politica dei popoli celtici, ed erano loro che sollevavano i Galli, i Britanni e le altre popolazioni celtiche contro l'impero. E come sappiamo la base della "pax romana" era l'annientamento dei nemici o la loro totale sottomissione...
    In Gallia il druidismo scomparve sopratutto ad opera delle legioni mentre in Britannia fu più che altro l'avanzare del cristianesimo a sottrarre terreno all'antica religone, anche perchè molti dei romani giunti in Britannia erano cristiani o lo divennero in seguito.
    In Irlanda le cose andarono diversamente. I romani nn conquistarono mai l'Irlanda e il primo tentativo di evangelizzazione ad opera di palladio si risolse non solo in un nulla di fatto ma, sembra, con la fine dei cristiani che morirono di stenti. San Palladio, come viene chiamato dalla Chiesa cattolica, viene ricordato come primo vescovo d'Irlanda mentre dai documenti sul periodo precristiano, seppure rimaneggiati, si legge una storia diversa.
    Il successivo tentativo di cristianizzazione dell'isola da parte di Maewyin Succat, che prese il nome cristiano di Patrizio, costui era di origini scozzesi e ricevette da papa Celestino Ià l'incarico di evangelizzare la popolazione irlandese. Ptrizio non cercò di scacciare i druidi dall'Irlanda come altri vescovi avevano fatto in altre parti del mondo celtico, ma aggirò l'ostacolo investendo i druidi (almeno coloro che non respinsero la proposta...) della dignità sacerdotale della nuova religione. In questo modo pian piano le due religioni si fusero, e il cristianesimo, essendo più sempice e meno misterico, e sopratutto meno selettivo nell'accogliere i novizi, prese pian piano il sopravvento.


    <segue>
     
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    Ti ho accorpato questa parte al post principale ok ? oppure la volevi lasciare separata? Perche altrimenti modifco di nuovo! XD
    Lo so sono un ciaccione!
     
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  8. lord taliesin
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    Va benissimo, tranquillo! Non mi formalizzo per queste cose. Scusa se la tiro per le lunghe ma è un periodo che ho un pò di cose da fare. Prometto che porterò avanti il discorso.
     
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    Tranquillo, anzi grazie mille per la collaborazione nonostante i tuoi impegni! :)
     
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  10. lord taliesin
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    E' un piacere! :)

    <unito al post iniziale>

    Edited by Black&White - 24/2/2012, 09:52
     
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  11. lord taliesin
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    Il segreto dei druidi
    Peter Berresford Ellis
    Editrice Piemme Pocket


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