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Rispondo ad Eaden a questo post vecchio ma interessante e a Hosmosi nel messaggio nuovo
L'argomento è molto interessante Eaden, grazie per averlo esposto, ma se posso consigliarti, dovresti fare piu chiarezza su quello che scrivi, le persone non percepiscono i collegamenti alle informazioni che scrivi ma ne percepiscono solo una parte, ovvero cio che è chiaro per te non lo è per loro, potrebbe aiutarti un metodo piu schematico. sotto un ricapitolo di esempio con eventuali domande che vengono alla mente
METODO 1 - fate entrare energia astrale sotto forma di sfera della grandezza di un pallone da calcio ripetutamente al terzo occhio (elemento LUCE) (la facciamo entrare in che modo? pensando ad una sfera visualizzando una sfera di luce che dovrebbe rappresentare energia astrale o altro?) - non appena vi siete concentrati meglio fatene entrare una dopo l'altra, in successione una vicina all' altra. (una raffica delle precedenti sfere dopo la concentrazione? >>perfetto abbiamo fatto entrare ma non è spiegato come materializzare in questa prima fase<<
METODO ALTERNATIVO - usare il chakra del cuore, di elemento vento per potrete arrivare a creare piccoli o grandi turbini di vento o fumo (a seconda dell' energia) (la domanda è come!?) la luce crea luce, scariche elettriche, (in grandezza) tuoni fulmini e lampi. potreste anche calmare una tempesta con quello del cuore a livelli alti. (qui il punto non è chiaro, o meglio in tutto il metodo alternativo si dice potete anche usare questo ma non viene spiegato come)
- mentre per gli oggetti porgete uno sguardo o con una mano fate fuori uscire energia per creare l' oggetto dal ricordo che avevate o che avreste
Informazioni interessanti (queste sparpagliate sono molto interessanti) Chakra del plesso per manifestare elemento fuoco - una fiammella Chakra del cuore per manifestare elemento vento/fumo Chakra 3 occhio per manifestare luce e fulmini
Da p63 del link postato in precedenza: www.ojs.unito.it/index.php/kervan/article/view/3625/pdf
CITAZIONE La pratica del sūrya-vijñānasi fonda sulla conoscenza profonda dei raggi del sole e sulla conoscenza dell'ordine esatto in cui essi debbono essere composti al fine di produrre un certo effetto (un profumo, un oggetto ecc.); può essere utile nell’esercizio del sūrya-vijñānal’utilizzo di una lente di ingrandimento. La luce solare si compone di innumerevoli raggi dagli infiniti colori, sebbene tutti traggano origine dalla stessa e unica fonte, che Kavirāj descrive come una luce bianca (Kavirāj 1963: 434). Le fasi dell’applicazione del sūrya-vijñānapossono essere così sinteticamente enucleate: innanzitutto è necessario fare vibrare ed espandere la luce bianca originaria allo stato puro, normalmente non presente nel mondo della manifestazione; utilizzando come base il colore bianco così ottenuto, che deve essere mantenuto in essere per un po’di tempo, si devono riconoscere e isolare i raggi, o colori, primari a partire da quelli secondari; una volta che i raggi/colori siano stati così individuati, è possibile passare alla fase di combinazione e, quindi, alla manifestazione di ciò che si desidera (Kavirāj 1963: 435). È fondamentale, però, conoscere l’ordine esatto di combinazione dei raggi altrimenti la pratica non sortirà alcun effetto. Scrive Kavirāj (Kavirāj 1963: 435-436) Combinando alcuni colori secondo un certo ordine si produrrà un certo oggetto; non succede se si rompe l’ordine. Si deve apprendere quali siano i colori che compongono una certa cosa e in che ordire si debbano disporre. Se si ordinano secondo la successione corretta tutti quei determinati colori si manifesterà quella determinata cosa, non un’altra. Poiché tutte le cose [padārtha] del mondo sono fondamentalmente il prodotto dello sfregamento [saṃgharṣa]tra i colori, allora non c’è ragione perché l’uomo che conosca il sistema per distinguere i colori e per combinarli e separarli, non possa emanare e riassorbire tutte quelle cose.Unire i raggi corrisponde, dunque, alla funzione di emanazione (sṛṣṭi); il parallelismo è tracciato in modo ancor più esplicito in Sūryavijñāna-rahasya (Kavirāj 1964: 162), dove leggiamo: Le attività di emanazione e riassorbimento del mondo sono frutto dell'espansione e della contrazione della śakti. Il metodo della scienza può anche essere detto, con altre parole, il metodo dell'unione e della separazione. Per Hosmosi - guru indiani tra ciarlatani e veritieri hanno la possibilità di farlo anche a seconda dello stato in cui si trovano che è al di fuori della vita cittadina e dei carichi di stress che viviamo in questa epoca moderna, penso sia tutto giusto cio che scrivi, ma ricordiamoci che Albert E. non ha messo in legge tutto cio che pensava perchè la fisica di quei tempi non ne era proprio felice di alcune sue teorie, del tipo entropia e sintropia con la quale parlava che non solo le nostre azioni influenzano il futuro ma possiamo dal futuro influenzare il passato, questo se non sbaglio gle lo aveva fatto eliminare bhor nella fisica dicendogli che matematicamente poteva fare cio che gli pareva con quell'equazione ma nella fisica era inaccettabile. etc.. etc.. quindi chissà
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