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Ti rispondo per gradi Finnicella, continuando il mio excursus, poi arrivo alla conclusione.
Pag. 96 del libro Dagli ebrei la Salvezza:
<<ho avuto fame e non Mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non Mi avete dato da bere; ero straniero e non Mi avete accolto; ero nudo e non Mi avete vestito; ero malato e carcerato e non Mi avete visitato...>>.
È tutto qui il Giudizio - spaventosamente infallibile, spaventosamente inappellabile (vedi mia fiaba n.d.r).
A questo punto si presenta un uomo, una persona orribile, nera di bestemmie e di iniquità.
È il solo a non aver avuto paura.
Lui e non altri fu maledetto con le maledizioni del cielo, maledetto con le maledizioni della terra, maledetto con le maledizioni dell'abisso infero. Per lui, la maledizione scese fino al centro del globo, per accendervi un'ira che sarebbe rimasta sopita fino al giorno della Grande Assise.
Fu lui a essere maledetto dalle grida del Povero, più terribili del ruggire dei vulcani, e i corvi dei torrenti hanno assicurato ai ciottoli rotolati nel letto dei fiumi che era veramente maledetto da ogni soffio di vento che trascorresse sui campi in fiore.
Fu maledetto dalla bianca schiuma delle onde cresciute nella tempesta, dall'azzurro del cielo sereno, dalla Dolcezza e dallo Splendore, e maledetto infine dal fumo che esce dai camini all'ora del pasto della gente più umile.
E come se non bastasse, egli fu maledetto nell'infame suo cuore, maledetto da COLUI (o COLEI n.d.r.) che ha bisogno, bisogno eternamente, e che ma da lui fu soccorso/a.
Forse si chiama Giuda, ma neppure i Serafini, che sono i più grandi fra gli angeli, potrebbero pronunciare il suo nome.
Egli sembra camminare in una colonna di bronzo.
Niente potrebbe salvarlo. Né le suppliche di Maria, né le braccia incrociate sul petto di tutti i Martiri, né le ali spiegate dei Cherubini o dei Troni... È dannato, quindi, e di qual dannazione!
<<io faccio appello!>> dice.
Lui fa appello!... A questa affermazione inaudita gli astri si spengono, i monti sprofondano sotto i mari, il Giudice stesso si fa scuro in viso. Solo la Croce di Fuoco illumina gli universi.
<<ma a che cosa fai tu appello contro il Mio Giudizio?>> domanda Nostro Signore Gesù Cristo al reprobo.
Allora il Maledetto, nel silenzio infinito, proferisce questa risposta:
<<contro LA TUA GIUSTIZIA, io faccio appello ALLA TUA GLORIA!>>.
L'innamorato dei Tarocchi di Marsiglia rappresenta Iside, Osiride ed Horus.
Lo zolfo centrale.
Mercurio e Sale sono gli Amanti.
Ma, bada bene, il Sale è Caino, colui che mi ha dato da bere, che mi ha nutrito, che mi ha visitato.
Abele è ora Maledetto.
Aggiungo due o tre dettagli personali, se non spiace.
Io vedo nel Cuore di Caino e vedo nel cuore di Abele.
Abele, lupo travestito da agnello non avrà, ancora, ucciso nessuno ma nel suo cuore c'è orgoglio, vanità, presunzione, desiderio di dominio.
Caino pur essendo un assassino è un uomo capace di rivedere se stesso, ossia capace di AMARE perciò io scelgo lui ❤️
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