Frase udita in sogno da uno stregone: Nave di cui mi componi salpa ora!

potete aiutarmi a comprendere il significato?

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    Nave di cui mi componi salpa ora!


    Non ne conosco il significato che pare anche sgrammaticato ma me lo diceva in sogno una sorta di potente stregone che pareva avere davvero grandi abilità.
    Gradirei suggerimenti sul senso di questa frase detta dopo una lezione che questo stregone mi impartiva sulla nascita dei demoni.
    Riassumo il concetto principale: i demoni nacquero per distinguere tra loro le varie specie di "fiori".


    Nave, di cui (tu) mi componi...
    Quel tu sarei io?
    Io compongo la nave o la nave compone me?
    Non capisco proprio il senso.

    Nave.
    Sono io.
    Nave che mi componi.
    Ossia piccola parte di un tutto più grande.
    Per dove dovrei salpare, so mica io!
    Comunque sembrava na specie di incantesimo, perciò starò a vedere che succede.

    Alcuni dettagli: lo stregone aveva un mantello rosso, insegnava in casa mia, rivolto a nord e scriveva i concetti principali su di una lavagna nera.
    Bellissima calligrafia.
    Aveva il volto di un attore nostrano di cabaret, ora lo cerco. Leo Gullotta.

    Altri suggerimenti sono ben accetti.
    Grazie

    Edited by pacesicurezza - 31/12/2020, 18:13
     
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    Ciao la nave potrebbe rappresentare un progetto. Tu che componi la nave potresti far parte dei progettisti o parte del progetto stesso. Salpa ora imperativo perché il progetto abbia inizio o tu potresti iniziare una nuova vita perché sei persona restia a lasciarsi andare.

    Non so se ti risuona....
     
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    Ciao Fata In Evoluzione.
    Grazie della risposta, mi risuona solo in parte.

    La Nave che salpa la vedo più come una coscienza che si libera del tutto grazie ad una piena consapevolezza.
    Quindi il progetto ci sta.
    Ma non mi pareva che io componessi la nave, quanto che molte navi componessero la divinità.
    Come se a parlare fosse proprio la divinità stessa.

    Più che un ordine sembrava quasi un atto magico fatto da questo stregone (cabarettista) alla fine di una lunga lezione che potrebbe anche rappresentare la mia vita sin qui vissuta in effetti.

    Il termine francese cabaret deriva dalla parola piccarda o vallone del XII secolo camberete o cabret, che designa una piccola stanza.Wikipedia
    La tua interpretazione sembra adattarsi: da una vita trascorsa in una piccola stanza, simbolo della limitazione data dall'inconsapevolezza, ad un viaggio in mare aperto, dove non ci sono muri, limiti, confini.

    Sul lasciarsi andare direi di no, lo faccio se vedo vantaggio in ogni senso, non lo faccio se non ce n'è. Sono molto critica ma questa la trovo una virtù.

    Quindi salpo volentieri se tutti i tasselli sono analizzati, compresi, sviscerati e se so dove mi porteranno.
    Una nave deve pur conoscere la rotta, la marea, il vento, la ciurma e se ha abbastanza provviste nella stiva, no?

    Ci sto ragionando su.
    Troppa mente, troppo calcolo è certamente un limite.
    Ma anche il solo SENTIRE deve farmi avere la certezza che salpare sia cosa buona e giusta.
    E per ora tutto ciò non c'è.
    Se non c'è SENTIRE uso la ragione.
    Quando giungerà il SENTIMENTO potrò abbandonare la mente.
    Altro non mi sento di fare.

    D'altronde se il sogno viene dal mio inconscio, io sono ANCHE lo stregone.
    Perciò devo solo attendere che l'atto magico faccia il suo corso.
    Credo.
    (:

    Edited by pacesicurezza - 1/1/2021, 08:20
     
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    pacesicurezza forse è questo il messaggio del tuo subcosciente? Sei troppo calcolatrice? Troppo analitica? Ti serve l'esperienza del lasciarsi andare? Non dico di rischiare, ma anche un rischio ogni tanto, se non mette a repentaglio una vita, fa crescere e maturare.
     
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    Direi che fino ad ora sono stata troppo intuitiva, quindi ho agito sempre impulsivamente.
    Ora esploro la mente macchina, il freddo raziocinio calcolatore.
    Mi piaceeeee!
    D'altronde oltre i 50 anni posso anche permettermelo.

    Un suggerimento davvero interessante è venuto da un altro gruppo: Nave, di cui mi componi, di cui mi scrivi, di cui fai componimento...
    Mi si addice, scrivendo io parecchio ed usando la scrittura come agente magico.

    Penso che comporrò qualcosa di nuovo entro breve.

    Edited by pacesicurezza - 1/1/2021, 11:56
     
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4 replies since 31/12/2020, 17:52   186 views
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