Quando la matematica prova l'esistenza dei piani superiori

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  1. Hosmosi
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    messaggio cancellato

    Edited by Hosmosi - 13/12/2021, 18:46
     
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    È un argomento complesso, anche perché ci sono tanti argomenti che vai a toccare.
    Che esista una sorta di "qualcosa" che va oltre le regole fissate per la nostra realtà è evidente ormai per tutta la scienze, dopo l'esperimento della doppia fenditura. Che cosa sia questa variabile da considerare, la sua natura e come si inserisca nella quadrimensionalità è oggetto di discussione.
    A questo proposito e a proposito della statistica che si usa per descrivere i sistemi complessi, l'uso di più variabili che descrivono il procedimento, magari sempre più raffinate e precise, non porta mai a definire la funzione perché una parte, un valore, non può essere determinato. Perché? Io credo che sia perché in quel valore vi è tutto ciò che è sconosciuto a noi tazza umana. Cerchiamo sempre di afferrare l'infinito, ma l'infinito sfugge alla maggior parte di noi perché le nostre menti sono finite.
    Ma esistono gli illuminati.
    Ed esistono anche coloro i quali realizzano i viaggi astrali e vedono, sentono, realizzano esperienze in realtà che non sono la nostra. Dove si collocano? In quella dimensione sconosciuta o nell'infinitamente piccolo? O nell'immensa grandiosità di cui alcuni sostengono che siamo solo una piccola parte?
    Ritornando all'esperimento della fenditura: dipende da come guardiamo la realtà, l'evento, la particella.
    L'elettromagnetismo è un fenomeno sfuggente per l'uomo, mentre su scale diverse diventa fondamentale. Io credo che non abbiamo ancora compreso fino in fondo le sue implicazioni, neanche sulla nostra stessa realtà.
    Alcuni hanno già teorizzato, a livello matematico, l'esistenza di formazioni sfuggenti come l'anima, per esempio.
    Quindi possibilissimo che si possano creare modelli matematici in futuro per fenomeni che al momento non sappiamo ancora spiegare.
     
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    Per "regole fissate della realtà" intendo l'insieme delle leggi della fisica che governano noi stessi, nel senso del funzionamento del nostro corpo, e di ciò che possiamo sperimentare tramite i sensi, o estensioni di essi e, pertanto, misurare, catalogare e verificare. A livello scientifico quando realizzi qualcosa di nuovo, cioè tramite un esperimento arrivi a determinare un certo risultato, esso deve sottostare a condizioni senza le quali il dato non può essere accettato. Fra le altre, la statistica prevede una soglia affinché l'esperimento e i suoi risultato siano accettati. La "realtà" è, per me, tutto ciò che ricade in questa prima definizione. Questo non vuol dire che ciò che ne sta fuori sia ir-reale, cioè non esistente, ma semplicemente non soggetto a quelle legge, o solo in parte. Ampliando la nostra percezione e le possibilità della scienza, i confini della realtà di amplieranno. Per me, non sono definiti, ma piuttosto in espansione.
    L'esperimento della doppia fenditura, per quanto dubbio possa essere, io lo vedo in altro modo, ma è sempre difficile e delicato parlare di argomenti che sono sulla linea di confine.
    Comunque, per rispondere alla tua domanda, sì, per me a livello matematico si sono fatti dei passi avanti.
    Ugualmente, mi sembra doveroso chiarire che non sono un fisico delle particelle, pertanto è scontato che nelle mie parole vi siano errori di ogni tipo.
     
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    CITAZIONE (Hosmosi @ 26/10/2021, 22:08) 
    SIamo nel 1919, Kaluza rivoluzionò molto in anticipo la rivoluzione delle superstringhe.
    La teoria delle stringhe sostiene che tutto l'universo si basa su un singolo elemento, una stringa di forma circolare la cui vibrazione determinerà la natura (del perché proprio una stringa, forma circolare ecc... non è argomento di dibattito, non ora) e la cui grandezza stimata è di molti ordini di grandezza inferiore al microscopio più potente al mondo, quindi può anche essere minore della lunghezza di Planck.

    Cosa c'entra tutto questo?
    Kaluza, vissuto nel contemporaneo del maestro A. Einstein, applicò una variazione alla teoria della gravità.
    Una variazione banale ma che portò una rivoluzione drastica molti anni più avanti: alle quattro dimensioni (x, y, z e la coordinata temporale t) ne venne aggiunta una a caso, chiamiamola w.
    I risultati furono impressionanti: la teoria della gravità, nella teoria matematica, funzionava e ritornava all'origine ma la quarta dimensione si trasformava nelle formule di Maxwell scritte anni fa.
    Come può la gravità influenzare, o essere influenzata, dall'elettromagnetismo?
    Ancora non si sa, ma ciò che è importante notare è che deve essere immessa una dimensione extra per far si che ciò si possa notare.
    Einstein approvò i calcoli e ammise che fossero tutti corretti anche se storse un po' il naso; per quanto fossero brillanti le sue intuizioni, anche lui non era esente dagli errori.

    Ancora una volta, cosa c'entra tutto questo?
    E' da tempo immemore che mi chiedo se ciò sia una casualità o davvero stiamo calcando in territori che non ci è permesso visitare.
    Molti eventi poltergeist sono accompagnati da fenomeni in cui apparecchi elettrici si accendono e spengono, oppure oggetti che si muovono autonomamente (quindi gravità).
    E se la dimensione in più calcolata fosse quella dove regnano i comunemente chiamati "fantasmi", "spiriti" o come li si voglia chiamare?
    Anche Robert Monroe nei suoi libri sui viaggi astrali, sosteneva che i cavi elettrici (creatori di elettromagnetismo) fossero una sorta di calamite per il corpo astrale e non ha mai capito il perché.

    Più avanti nel tempo si è scoperto tramite gli spazi di CalabiYau che le dimensioni in realtà sono 10 (11) come le sfere dell'albero della vita (conoscenza).
    Non credo al caso ma alla statistica e quindi alle probabilità.
    Dio non gioca ai dadi, o forse si.
    La probabilità è la matematica dell'estremamente piccolo, dove Newton non può metterci il naso ma solo i suoi padri fondatori e le menti che ci stanno dietro (per citarne un paio: Albert Einstein, Plank, Richard Feynman ecc..)

    Io credo che abbiamo i mezzi per ipotizzare che l'aldilà segue le regole anche dell'aldiquà, ovvero si rispetti la super simmetria.
    La matematica che sta dietro è estremamente complessa, non entrerò quindi nei particolari e nelle dimostrazioni di alcune verità quantistiche: le darò per assiomi.

    So che c'è gente appassionata di fisica delle particelle qui, qualcuno ha voglia di esprimere un suo parere?

    Ti metto una pulce nell’orecchio…
    E se tutto ciò fosse governato dalla psiche?
    E se l’etere stesso avesse una sorta di motore in grado di modificare la materia stessa?
    Prenderebbe il nome di psicobiofisica ..confutata (in parte) anche la teoria delle stringhe
    E se ciò fosse stato anche solo dimostrato in parte?
    Da chi?
    Todeschini
    Se ancora non lo conosci te lo consiglio, si viaggia attraverso la matematica binaria ponendo in dubbio tutto ciò che fino ad oggi, il maestro Einstein ed altri hanno affermato
    Buona lettura ;)

    Ti suggerisco :
    La teoria delle apparenze
    Psicobiofisica
    In seguito dai uno sguardo su www.matematicabinaria.it
     
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    Guarda che di complottistico in ciò non vi è nulla.
    Lo scienziato o almeno colui che ricerca la conoscenza (scienza=conoscenza) dovrebbe aver mente aperta per nuove ipotesi e solo dopo aver analizzato le eventuali teorie e/o esperimenti, formulare le sue opinioni
    E non viceversa
    A te la scelta se leggere o meno di uno scienziato contemporaneo, che di certo non affossa ne Einstein ne altri
    Buona giornata^^
     
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    Hai ragione, ti chiedo scusa se avevo mal compreso
    Pace e amore^^
     
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    CITAZIONE (Hosmosi @ 28/10/2021, 17:10) 
    Ho capito l'ironia
    Ma va bene così, almeno ci siamo presentati
    Pace e amore^^

    No guarda davvero, nessuna ironia giuro!
    Sono molto schietta, puoi constatarlo in altri miei messaggi, avevo davvero mal compreso (e non non letto) ciò che avevi scritto, per questo ti ho chiesto scusa dell incomprensione
    Ti ho scritto pace e amore perché il tuo tono mi è sembrato seccato nel rispondermi, tutto qua nessuna ironia ripeto
    Evidentemente, a pelle, non vi è feeling e francamente mi dispiace dato che finalmente è giunto qualcuno che sembra sapere cosa scrive
    Ci si legge in giro!
     
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    Secondo me la domanda principale da porsi è: possiamo indagare le leggi universali con uno strumento?

    Lo strumento è una creazione umana, quindi maggiormente imperfetta rispetto all'essere umano stesso.

    Perciò la mia risposta è: possiamo ma il risultato dell'indagine sarà imperfetto.

    Esiste uno strumento di indagine perfetto?
    Secondo me sì, è insito in noi se solo riusciamo a perfezionarlo.

    Rol lo utilizzava, in parte.
    In parte perché?
    Perché, secondo me, occorre poter riprodurre una legge volontariamente e continuativamente per poter dire di conoscerla davvero.

    Se, per fare un esempio estremo, la magia funzionicchia una volta su otto, non possiamo dire di essere dei grandi maghi.

    L'essere umano è approdato ad una soglia limite oltre cui, se vuole andare, deve perfezionare i propri strumenti.
     
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    Tante parole.

    Esiste o no uno strumento perfetto?
     
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    Certo, altrimenti a cosa serve discutere? 🤣

    Direi che nel campo della fisica la matematica sia lo strumento.

    È perfetto?

    Cosa è uno strumento?

    È una creazione umana atta a sondare l'ambiente che lo circonda.

    Lo strumento perfetto rende all'essere umano una legge perfetta ossia applicabile e ripetibile.
     
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    Ho solo questo profilo, creato apposta per risponderti.

    Non ci sono SE.

    Lo strumento perfetto è perfetto senza SE e senza MA.

    Quindi la risposta è NO.

    La matematica conosciuta non è uno strumento perfetto.

    La domanda successiva è: perché?
     
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    Perché la base della matematica, i mattoncini che la compongono non rispecchiano la Natura.

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    QUESTO È IMPERFETTO


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    QUESTO È PERFETTO
     
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    Ma vedi, se la matematica è la base della Fisica che studia le leggi Universali e questa non rispecchia il piccolo, figurarsi se può sondare l'immenso!

    Lo ZERO in NATURA non esiste, è un abominio matematico!
     
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    Certo che ti ho risposto.

    Guarda bene!

    Se in Natura lo ZERO non esiste ma io utilizzo questa illusione per misurare l'Universo, cosa posso ottenere?

    Ah di utenti cancellati siamo una miriade ed ogni volta ci presentiamo 🤣 na comica!
     
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    Se lo strumento non aderisce alla Natura non può sondarla.
    O lo può fare imperfettamente ossia fino ad un certo livello.

    È difficile come concetto?

    La Natura è molto molto semplice davvero ma l'essere umano ha complicato tutto introducendo nei suoi metodi di indagine elementi illusori.

    Formule astruse e calcoli complicatissimi che solo un computer binario, tra parentesi, può fare non aderiscono alla limpida semplicità delle leggi di Natura a cui anche un bambino può accedere.

    Ma secondo te, un qualche Dio ha nascosto le leggi dell'universo in formule che manco Zichichi ci arriva?
    È così sadico Dio?
     
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17 replies since 26/10/2021, 21:08   1131 views
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