Folletti

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    folletti rientrano nella categoria delle fate, intese come esseri fatati, e popolano le fiabe e il folklore di numerosissime tradizioni popolari e regionali con infinite variazioni. Gli elementi comuni che si possono rintracciare, al di là delle differenti manifestazioni locali, sono le piccole dimensioni, la capacità di assumere altre sembianze, la permalosità nel rapporto con gli uomini e l'ambivalenza dei loro atteggiamenti: talvolta sono benevoli e aiutano l'uomo con magie e lavori domestici, talvolta sono piuttosto dispettosi e persino pericolosi. Con un po' di cibo, solitamente si ingraziano.
    Queste creazioni delle fiabe e dell'immaginazione risentono di numerosissimi elementi. Nella tradizione contadina, si potrebbe ipotizzare che siano la personificazione dei topi o di piccoli animali domestici che possono procurare danni e dispetti, ma possono essere anche neutralizzati o addirittura di compagnia e utili se si offre loro del cibo. Non è un caso che talvolta si presentino proprio sotto forma di animali.
    Ma, nella maggior parte dei casi hanno un aspetto antropomorfo, anche se le loro dimensioni sono molto piccole, variabili da poco più di mezzo metro a pochi centimetri. E in questo tipo di rappresentazione le analogie con altre leggende e tradizioni sono evidenti. Nella mitologia nordica, per esempio, vengono in mente gli elfi, esseri semidivini dalle ridottissime dimensioni, per lo più benigni, che sono un'impersonificazione delle forze della natura. Nelle saghe scandinave si ritrovano i nani - Andvari e Regin nell'Edna scandinava, Alberico nei Nibelunghi... - miniaturizzazioni che nascono da una visione antropomorfa della natura che viene così popolata in ogni suo aspetto: ogni elemento nasconde un mondo di folletti, fate, gnomi, pigmei.

    In Inghilterra il più celebre dei folletti domestici è il brownie, alto 60 cm. e ricoperto di peli scuri, nudo o rozzamente vestito. Le sue mani possiedono il pollice mentre le altre dita sono saldate. E' servizievole nei lavori di casa e aiuta l'uomo in cambio di dolci e latte. Come tutti i folletti è un po' permaloso. Analogamente, un altro folletto domestico inglese è il bwca, alto circa mezzo metro, caratterizzato da un lungo naso, esperto nella preparazione del latte, dei formaggi e in generale dei lavori domestici. Talvolta può divenire pericoloso e dispettoso. Anche il buggane, folletto dispettoso della Gran Bretagna, a volte può diventare pericoloso. Ha la capacità di cambiare forma, spesso si trasforma in vitello nero o in cavallo e, nel suo aspetto umano, conserva gli zoccoli o le orecchie di cavallo.
    In Irlanda, invece, si ritrova il leprecahun , un folletto solitario alto tra i 20 e i 70 cm. che aggiusta le scarpe spaiate dove ripone le sue ricchezze. Ama il tabacco e l'alcol che rubacchia di notte nelle case.
    In Francia ci sono i korred, tipici della Bretagna, folletti alti meno di un metro con gli occhi arrossati, che amano danzare. Anche in questo caso si ritrova una forte ambivalenza: talvolta aiutano l'uomo con profezie e magie, ma può essere molto pericoloso per gli uomini assistere alle loro cerimonie.
    Nelle stesse regioni vivono poi i korrigan, abitatori fatati dei monumenti megalitici, spesso confusi e contaminati con i korred. Sempre in Francia si ritrovano anche i drac sono folletti decisamente dispettosi e malevoli, e gli jetins che abitano le grotte marine. Questi ultimi, benché siano alti appena 50 cm., sono dotati di un'incredibile forza. Spesso cambiano i loro bambini con quelli umani, tematica questa molto ricorrente nelle leggende sui folletti.
    Diffusi sia in Francia che in Italia si possono poi segnalare i manteillons, folletti dispettosi e piuttosto pericolosi che di notte scoprono e schiaffeggiano i dormienti, annodano le code delle mucche nelle stalle e saccheggiano le tavole imbandite. In Italia c'è poi il lauro, folletto talvolta benevolo talvolta dispettoso in grado di mutare il proprio aspetto a forma di cane, gallo o altri animali, ma sempre riconoscibile dal suo inseparabile berretto rosso.
    E ancora, in Olanda si trovano i kaboutermanneken, folletti benevoli che aiutano l'uomo in cambio di un po' di cibo e gli alven, esseri piccolissimi che si spostano trasportati dal vento e vivono negli stagni senza pesci. Hanno abitudini notturne e sono in grado di modificare il loro aspetto.
    In Belgio vivono i kludde, folletti malefici che si manifestano nelle notti più gelide nei campi deserti e nei luoghi sconsacrati. Anche loro hanno il dono della metamorfosi e spesso si manifestano sotto forma di cane nero mostruoso che cammina sulle zampe posteriori.
    Sulle montagne della Svizzera ci sono i folletti bergmelen, piccolissimi conoscitori delle erbe mediche, che si possono scorgere soltanto nelle notti illuminate dalla luna, quando escono allo scoperto per danzare.
    Il nis, tipico della Scandinavia è un folletto piccolo come un infante ma con la faccia da vecchietto. Ama danzare, aiuta nelle faccende domestiche e accudisce gli animali in cambio di un po' di cibo.
    I para, che vivono in Finlandia sono invece folletti domestici specializzati nella produzione del burro che talvolta si manifestano sotto forma di gatti, serpentelli o rospi.
    Presso le popolazioni slave sono da segnalare gli ovinnik, folletti del focolare, con occhi come braci, malevoli, che appaiono come gatti che abbaiano o che ridono, mentre i polevik, vivono nei campi e sono molto dispettosi: si divertono a far smarrire i viaggiatori. Per ingraziarseli, tuttavia è sufficiente offrire loro un po' di cibo.
    Tipici del Canada sono invece i mannegishi, piccoli, senza naso, con gambe lunghe e magre e mani con sei dita. Frequentano i corsi d'acqua e si divertono a fare scherzi.
    In Australia solo i bambini possono vedere i mimi o wulbarwar, piccolissimi, trasportati dal vento, inoffensivi e benevoli, per lo più, ma molto permalosi.
    Mikoshi Niudo, infine è un folletto del Giappone molto dispettoso, con la testa pelata e la lingua a penzoloni che si diverte ad apparire improvvisamente spaventando la gente.

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    Tra le figure molto analoghe a quelle dei folletti, si possono poi ricordare gli gnomi. Questo termine sembra che per la prima volta sia stato utilizzato da Paracelso, che li chiama anche pigmei, in un'accezione che non ha nulla a che vedere con quella degli antichi. Sono spiriti elementari della terra che vivono nelle montagne e scavano gallerie. Alti circa 40 cm. queste creature scambiano favori agli uomini e custodiscono tesori.

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    Altrettanto simili ai folletti sono poi i gremlins, un prodotto della fantasia popolare americana nato durante la I guerra mondiale e diffusosi durante la II. Sono una variante dei folletti ambientati in epoca tecnologica: invece che nei casolari e nelle fattorie, infestano gli aerei provocando guasti e dispetti e bevendo il carburante. Di piccola statura, hanno un volto bestiale, con corna e orecchie pelose. Bisogna precisare che l'omonimo film del 1983 di Joe Dante, prodotto da Spielberg, non ha in comune nulla se non il nome con queste creazioni popolari.

    Edited by Black&White - 19/2/2005, 15:55
     
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  2. gowan
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    esistono anke i leprecauni..piccoli folletti magici cha amano la natura scherzare e cantare saltellando per i boschi!

    in loro si ripone mlt energia e s krede abbiano il potere di donare salute e fortuna a kiunque.
     
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  3. dolce_cubista
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    qualcuno di voi ha mai visto un folletto?
     
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  4. Semiramis
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    CITAZIONE
    In Italia c'è poi il lauro, folletto talvolta benevolo talvolta dispettoso in grado di mutare il proprio aspetto a forma di cane, gallo o altri animali, ma sempre riconoscibile dal suo inseparabile berretto rosso.

    E' per caso uno scricciolino alto pochi centimetri e con il berrettino a punta?
     
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  5. Bacco89
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    Figure simili al lauro sono presenti un po' in tutta italia con qualche variante minima. Ho avuto modo di conoscere in passato una persona che aveva sviluppato una sorta di fobia.
    In sintesi sono dei folletti domestici, che in cambio di doni possono svolgere qualche lavoro in casa. Sono dei "burloni", nascondono oggetti, intrecciano la crine dei cavalli, fanno chiasso durante la notte e picchiano il bestiame, amano dormire sul petto degli uomini, in questo caso le "vittime" non riescono a respirare.
    Da me ci sono i "patruna o luocu" che per tradizione sono degli spiriti di defunti a volte benevoli, altre no. Custodiscono tesori o proteggono la casa e i suoi padroni, qualora fossero graditi. Inoltre intrecciano i capelli durante la notte, sciogliere una treccia in maniera scorretta porta solo sventure e a volte la morte.
     
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    Come si possono chiamare?
     
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5 replies since 19/2/2005, 15:52   1463 views
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