Meditare

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  1. BlackAracne
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    Spinto dalla crescente ignoranza in materia, vi spiego cosa non è la meditazione.
    La Meditazione non è Pensare.
    Molti dicono di fare meditazione, poi se gli chiedi cosa fanno escono le risposte più disparate: "sto seduto comodo su un divano e penso a quello che ho fatto nella giornata", oppure "visualizzo l'energia che mi circonda e cerco di sintonizzarmi con la natura",... tutte cavolate.
    La Meditazione nasce nel contesto della tradizione indiana, è una delle otto membra dello Yoga Sutra di Patanjali, la settima, non la prima, nè la seconda.
    Questo implica semplicemente che essendo le otto membra otto passi consecutivi, non possiamo partire dal settimo senza fare gli altri sei precedenti.
    Meditare non è Rilassarsi.
    Altrimenti mediteremo ogni notte quando ci mettiamo a dormire.
    Esistono nello Yoga le posizioni, chiamate Asanas, che non sono "modi di sistemare il corpo per stare comodi", ma delle posizioni studiate in millenni di conoscenza per ottenere determinati risultati. Esistono Asanas dritte ed asanas invertite, ognuna col suo scopo (che non è facilitare la circolazione o simili, ma permettere un diverso flusso dell'energia nel corpo).
    Quindi non si medita seduti, e non si medita sul divano. Solo gli illuminati possono meditare in qualsiasi posizione, poichè hanno raggiunto la consapevolezza dell'Illusorietà della Manifestazione.
    Meditare non è accumulare energia o sintonizzarsi con la natura.
    Meditare presuppone prima di tutto l'aver raggiunto la condizione di "Morte per il Mondo", ovvero il perfetto equilibrio di desideri e piaceri, che non significa esserne schiavi, ma esserne estranei. L'aspirante yogin è colui che non prova emozioni, perchè ha abbandonato ogni emozione per permettere la visione attraverso il puro cristallo. Poi c'è il problema di saper direzionare l'energia col respiro, quindi il pranayama, la respirazione, che serve per far fluire l'energia nei modi che vogliamo, e non a caso è Prana-Yama, Prana è Energia e Yama è Controllo, ma Yama è anche il Deva della Morte.
    Superato questo bisogna saper ritirare i sensi. Quindi se mentre meditate vi squilla il cellulare, non dovreste neanche sentirlo nemmeno se è nelle vostre orecchie, perchè avete ritirato i sensi, ovviamente in un ritiro dei sensi perfetto, ma necessario per la Concentrazione.
    Infatti dopo aver raggiunto il ritiro dei sensi (ci vogliono anni per riuscirci) si può sperimentare la concentrazione.
    Dopo la Concentrazione si può sperimentare la Meditazione che è Identificazione.
    Quindi dopo questo breve excursus spero quantomeno che sia chiaro il concetto che meditare è ben oltre le capacità di ogni singolo uomo, ma è prerogativa solo dello yogin, poichè senza le giuste basi, non tutti possono riuscirci.
     
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  2. AirGiulia
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    Quello che dici è vero. Ma ti vorrei correggere sulla tua ultima frase, se me lo consenti, e cioè che meditare è prerogativa dello yogi. Sono d'accordo che solo alcuni individui, dotati di forte perseveranza, possono giungere all'illuminazione. Questo però non vuol dire che gli altri uomini non debbano nemmeno provarci perchè già in partenza sono svantaggiati.
    A mio parere, come ho potuto osservare in questi anni di pratica, la meditazione è uno stile di vita, e come sempre nella vita c'è una continua evoluzione. Non tutti nasciamo yogi altrimenti, penso, non sarebbe nemmeno necessario nascere. Durante il percorso della vita si incontrano varie strade, e non sempre la prima ci appare la più giusta.
    Molte volte torniamo sui nostri passi, altre abbandoniamo il cammino, altre ancora non sappiamo cosa scegliere.
    Ma ciò che resta sempre nell'anima è quello che i saggi chiamamo "il Sè, la consapevolezza". Questa non è in possesso del solo yogi, ma di tutta l'umanità.
    La meditazione porta a riconoscere il Sè che pervade ogni cosa.
    Nessuno nasce "imparato", dicono. ^^ Il santo in casa non fa miracoli. Sebbene il Guru mi abbia indicato fin da principio la strada da seguire, non sempre l'ho seguita nel giusto modo. Molte volte ho deviato, ho "sperimentato", ho provato a meditare con le gambe dritte anziché a fiore di loto, ho provato a sdraiarmi e come risultato mi sono addormentata. Ho provato a sintonizzarmi con l'energia, a immaginarla fluire in me. Questo non mi ha fatto male, sebbene non sia meditare. Non è meditare, ma è essere sulla strada della meditazione. Perchè la meditazione siamo noi stessi. E' il nostro vero Sé.
    Sulle 200 persone che vedo quando vado in ritiro spirituale, (penso) non tutte diverranno illuminate, ma si indirizzeranno sulla giusta strada. Anche "rilassandosi" o meditando con le gambe dritte. E' già tanto, al giorno d'oggi, sapersi rilassare e mettersi in contatto con il tutto. Il mio Guru dice sempre: Medita, pratica.
    Fino a quando in te c'è il desiderio del Sè, anche commettendo errori, sicuramente otterrai l'illuminazione.Il resto non conta.
     
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  3. BlackAracne
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    La prerogativa dello yogin è la prerogativa di chi con Volontà sceglie un sentiero e lo segue.
    Patanjali, nel primo verso dello Yoga Sutra cita:
    "Si illustra ora la disciplina dello Yoga".
    Per molti sarà una sciocchezza, ma questa frase ha un significato.
    Lo Yoga è un sentiero, chi lo sceglie fa un passo nel sentiero. Una volta fatto quel passo, non si può più tornare indietro. Questo è lo yogin, colui che anche sbagliando, colui che anche cadendo nel sentiero trova sempre la volontà di rialzarsi invece di strisciare illudendosi di camminare.
    Quindi ti dico, ciò che dici è vero, poichè tutti possono meditare, ma solo chi si rapporta alla meditazione con la coscienza dello yoga (quindi come uno yogin) può davvero farlo. Come può qualcuno meditare senza sapere cos'è la meditazione? Sempre che abbia senso parlare di Essere relativamente al termine meditazione. E sempre che una persona possa riuscire davvero a meditare senza aver seguito i passi preliminari, come può il suo Tempio reggersi senza le fondamenta? Tu costruiresti un palazzo di otto piani partendo dal settimo?
    Il Sè non è in Tutti, se segui un Maestro puoi sapere che il Sè è Uno, ma appare Molteplice. Parlare del Sè però è controproducente, poichè non è definibile da nessuna parola, gli Hau T'ou del Ch'An mostrano appunto questo. Ed è appunto per questo che anche vedere il volo di una farfalla può portare all'illuminazione, così come uno schiaffo, ma non in tutti, solo in chi ha scelto la Via e la Segue con Tutto Sè Stesso, anzi, Sacrificando Sè Stesso alla Via.
     
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  4. AirGiulia
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    Mah nella pratica della meditazione ho notato che tutto ciò che prima sembrava tanto difficile (ti parlo degli altri, non di me, perchè essendo piccola allora non ho notato sta differenza) dopo appariva semplicissimo.
    Sì, non si può costruire un castello senza partire dalle fondamenta, ma la cosa cambia un pochino se quel castello che vuoi costruire è già bello e pronto dentro di te. Il "salto" per passare dalla "normalità" all'illuminazione è breve, proprio perchè il Sè è già parte di noi stessi.
    CITAZIONE
    Il Sè non è in Tutti, se segui un Maestro puoi sapere che il Sè è Uno, ma appare Molteplice. Parlare del Sè però è controproducente, poichè non è definibile da nessuna parola

    Ecco qui non ti seguo. Cosa c'entra il fatto che, come affermi, il "Sè non è in tutti" con il "Sè è uno ma appare molteplice"?
    A me è sempre parso di capire che il Sè è in tutti, proprio per questo è molteplice, ma in realtà è uno. Come dire, io nel tutto e il tutto in me. Noi, o meglio la nostra mente, c'illudiamo di essere un'onda nell'oceano, ma noi non siamo l'onda, siamo l'oceano.
     
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  5. BlackAracne
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    Ti parlo in Modo Diretto, senza simboli o senza allusioni.
    Da Allieva di un guru forse il tuo Maestro ti avrà parlato della Dea, Colei che ha Tre Nomi, Colei che Gioca.
    Il Suo Gioco è farci credere per reale l'Illusione.
    Non siamo l'Onda, non siamo nemmeno l'Oceano, semplicemente non siamo.
    Non sono questo, non sono quello, la Conoscenza Suprema. Ma cos'è la Verità se non l'Ultima delle Menzogne?
    Tutto è Uno ed Uno è Tutto, fin qui vedo che ci seguiamo.
    Il Sè è qualcosa che và oltre la definizione di essere, ed anche quella di Non-Essere, è oltre il Limiti della Definizione. Parlare di MahaBrahma, o di Shabda Bindu, o di Nirguna e Saguna è Definire, dare un Nome e limitare.
    Tutto è Uno, Uno è Tutto. Quindi il Sè non può essere in ognuno di noi, siamo noi a non essere reali. Il sè è Uno, non può alimentare corpi inermi. Nel Ch'An direbbero: Chi trascina qui questo cadavere?

     
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  6. AirGiulia
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    Il Guru non mi ha mai parlato della dea. Anzi ti dirò che è un tipo che non parla tanto. Sarò sincera ma a me non piacciono queste complicazioni esistenziali. mi mettono solo confusione in testa. -___- Non sono d'accordo che non esistiamo. Non siamo noi a non essere reali, è l'ego, l'illusione di essere individui a non essere reale.
    Noi siamo il tutto---> La mente ci dice che siamo individui---> Noi siamo individui ----> La mente è un illusione ----> Noi siamo illusione.

    Ma se tu torni a pensare che sei il tutto, eliminando l'ego, la mente, allora ti rendi conto che esisti eccome, ma non sotto forma di individuo. Esisti nel tutto.
    Non ero d'accordo con ciò che dicevi perchè dicevi che il Sè non può essere in ognuno poichè è uno. A me invece pare proprio che noi siamo compresi in quell'uno, è solo la nostra mente che ci convince del contrario.

    te lo chiedo e sentiti libero di non rispondere: tu mediti? intendo mediti per conto tuo o con un maestro?

    però rileggendo alla fin fine diciamo la stessa cosa in modo diverso XD
     
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  7. BlackAracne
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    Seguo gli insegnamenti di un Maestro, in un Sentiero del Vamachara.
    Ciò che diciamo non è molto diverso ora che ho capito cosa intendi, discutiamo sui termini, quindi la discussione è sterile poichè dipende solo dal tipo diverso di insegnamento.
     
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    Sono totalmente in accordo con le parole di AirGiulia ^^
    E' un "concetto" (per quanto non si possa parlarne in questi termini ;) ) di meditazione che sento più affine a me; quanto detto da BlackAracne mi sembra forse un pò "schematico" e limitativo ^^ Non voglio dire che sia sbagliato comunque, semplicemente credo che ognuno trovi la strada che meglio gli si addice =)
     
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  9. BlackAracne
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    Il discorso di Airgiulia è valido per chi ha già un determinato tipo di consapevolezza.
    Meditare richiede anni, forse vite, eppure tutti al giorno d'oggi "meditano".
    Il sentiero è individuale, ma gli strumenti no.
     
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  10. AirGiulia
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    ^_^ June grazie per l'appoggio, ma ho imparato che molto spesso le discussioni sorgono perchè si dicono le stesse cose con parole diverse. E sta qui il bello. ^^ Mi sono resa conto che nel mio percorso, forse proprio perchè l'ho intrapreso da bambina, non mi è mai parso difficile capire certi argomenti e alcune cose mi paiono talmente scontate che mi sembra un po' inutile parlarne in termini troppo "rigidi". Perchè ormai fanno parte di me. BlackAracne, sono d'accordo con ciò che dici. Rimango però del parere che per avere un buon approccio con le persone che vogliono intraprendere questo cammino non sia consigliato parlare in termini troppo elevati (che possono capire le persone che già praticano da anni) ma penso sia meglio donare loro con semplicità la nostra esperienza, far capire che la meditazione è importante, consigliare loro un buon maestro e delle buone letture. Sarà poi la meditazione stessa a portarli sulla giusta strada. E a proteggerli.
     
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  11. +RD+
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    ....ehm...si, infatti la sensazione che io ho avuto leggendo tutte le vostre risposte e' stata proprio questa: che stavate dicendo le stesse cose usando parole diverse... ^^''''
     
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  12. tyche87
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    Non so se sono nella discussione giusta, e in questo caso mi scuso da subito..
    essendo agli inizi di un mio percorso interiore credo che la meditazione mi sarebbe utile..non solo per operare in campo magico, ma prettamente per acquisire una maggiore consapevolezza di me..ed affievolire i conflitti interiori dettati dai miei troppi pensieri.
    Sapete consigliarmi un sito o anche un libro dove viene spiegato come meditare?
    ...il mio guru che sta di la a studiare, dice che non sa come spiegarmelo..che a lui viene naturale e basta.. :D beato lui!

    Grazie :aaah:
     
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  13. BlackAracne
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    Guru significa "pesante", per estensione molti lo applicano al concetto di Maestro Spirituale, data la sua Vasta Conoscenza.
    E' proprio grazie a questa vasta Conoscenza che può insegnare.
    Leggi Patanjali, lo Yoga Sutra, la Base della Meditazione.
     
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  14. tyche87
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    Grazie mille per i libri che mi hai consigliato, davvero molto gentile :)!
    Vedrò di procurarmeli al più presto!

    Buonanotte
     
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  15. Artiglio Di Tenebra
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    Mmmm cio' che non condivido di te, BalckAracne, e' il fatto che sei (o almeno sembri) essere un sapiente nel senso greco del termine, ma poi sembri convinto che certi stati di consapevolezza possano essere raggiunti solo tramite rigide discipline da seguire in maniera assoluta...
     
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52 replies since 13/5/2010, 16:29   12760 views
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