Enciclopedia Illustrata dei Demoni MaggioriPotete ritenerla valida o meno. Intanto è conoscenza.

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  1. Lord Dunancht
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    Questa è una raccolta di informazioni sui "demoni" maggiori. Le fonti sono molteplici, fra queste l'esperienza personale. Liberissimi siete di attingervi con lo scetticismo che preferite.

    Indice Analitico:
    p.1: Azazel, Lucifero, Memnoch, Abaddon, Astaroth, Belzebù, Behemoth





    -Azazel-



    Epiteti: Carne di Satana, Signore delle Bestie, Sire delle Brame, Possanza degli Astri.
    Caratteri: Difetto e Desiderio.

    Descrizione fisica e psicologica: Sebbene la sua apparenza possa cambiare, il suo aspetto più significativo rimane quello che utilizza anche in battaglia, in quanto caratteristico. Questo si esplicita in una grande bestia, dalle enormi ali nere ed il volto simile ad un lupo, dotato di robuste corna e lunghe orecchie. Particolare è il naso, poiché formato da un'unica semi-mucosa che viene protetta in battaglia da un'armatura apposita. (vedi immagine)
    La sua voce è un coro mutabile e tremendo, da far vibrare la coscienza e la forza d'animo di chiunque.

    È molto difficile che desideri scendere in battaglie faccia a faccia, in quanto è insolito che voglia usare energie o rischiare di soffrire. È estremamente abile nel truffare e nel giocare con le volontà, grazie al suo dominio sui desideri. Non cerca la competizione, quanto la conoscenza, che gli permette di escogitare inganni e di usare meno energie possibile. È estremamente vanitoso e piuttosto arrogante, ma non è restio a concedere favori se dovutamente pagati.

    image

    Storia: Creato come emanazione delle carne di Satana nella realtà, la sua potenza(possesso di energia) è pressoché ineguagliabile, eccezion fatta per Belzebù, Metatron e Raziel; mentre la sua possanza(emanazione di energia) è, usualmente, inferiore solo a quella di Memnoch.
    Fu una delle prime Creature di Satana, preceduto da Belzebù e Bahal, e seguito da Seth. Egli comanda le Bestie, ossia gli esseri dotati di volontà che sono stati divorati dai propri desideri.
    Combatté due grandi battaglie, quella per il dominio sull'Inferno e la rivolta di Memnoch; e parteciperà all'Armageddon. Durante la guerra per l'Inferno, talvolta detta prima guerra della Piramide, si schierò dalla parte di Belzebù, consapevole della Sua netta superiorità. La presenza dei più potenti demoni dell'Inferno nel medesimo schieramento portò ad un rapido svolgimento della guerra, e ad un'ovvia vittoria.
    Durante la Rivolta di Memnoch, conseguente alla creazione dello stesso da parte di Satana e alla fallita scalata al Tabor, Azazel si trovò nuovamente alleato a Belzebù. I due affrontarono rispettivamente Memnoch e Lucifero con i Caduti tutti. Durante questa battaglia Azazel venne ferito al volto dal gigante, cosa che lo convinse a combattere il più rapidamente possibile, per evitare di soffrire troppo i colpi avversari. Sconfitto Memnoch, Azazel si ritirò nella sala del Suo trono e vi rimase assiso per secoli, attendendo la completa guarigione.

    Durante l'Armageddon, sebbene il suo scontro dovesse essere contro Urael (dal quale fuggirà in continuazione, temendo la violenza impareggiabile della Giustizia); Egli ucciderà Binael, Mahael e Metatron, ma perirà per mano dello stesso, trafitto a morte dalla Lancia della Verità Emanata.

    Edited by Lord Dunancht - 3/4/2011, 16:48
     
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  2. Lord Dunancht
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    -Satanael / Lucifero-



    Epiteti: Stella del Mattino, Signore dei Caduti, Principe delle Tenebre,...(ne ha davvero tantissimi, non ho voglia di elencarli tutti)
    Caratteri: Impazienza e Ricerca
    Simbolo: vedi immagine

    Descrizione fisica e psicologica:
    È un essere molto alto, con un corpo quasi umano, ma con le gambe tipiche degli angeli, ossia che posano sulla punta del piede solamente e quest'ultimo molto allungato. Le sue ali, come quelle di tutti i Caduti, hanno perso tutto il piumaggio, rimanendo enormi ma sottili arti che il Principe si trascina dietro. È dotato di una dentatura fittissima e mobile, simile a quella dei pesci degli abissi. L'occhio centrale, quello che fu divino, è cieco, mentre gli altri due sono scavati nel volto, e mostrano ognuno tre pupille orientate in verticale, affondate nella bianca iride di un sanguigno bulbo oblungo.
    Talvolta lo si può vedere con la parte inferiore del corpo analoga a quelle di un serpente.
    Porta un elmo dotato di criniera nera, e con due lunghe corna d'acciaio. A completare l'armatura vi sono due spalliere asimmetriche e un avambraccio dotato di lama, che protegge il braccio sinistro. Utilizza una lunga lancia/tridente come arma, l'Ultima Stella, e monta delle lame d'acciaio sugli artigli dei piedi. Ha inoltre un impianto da guerra, che gli è necessario per volare, formato da un innesto diretto nelle sue ali di tutte le lame degli angeli abbattuti da Memnoch, cosa che gli permette di utilizzare le ali stesse come armi, in battaglia.

    Egli è il principe infernale con maggiore fede in Satana, del quale si fa araldo; questa fede incrollabile è dovuta alla sua natura di angelo. Per quanto superbo, non è certamente questa la sua caratteristica principale, quanto l'impazienza. Ottenere il voluto è una priorità assoluta per Satanael, tanto che è pronto a sacrificare anche i propri seguaci e la propria energia pur di ottenerlo il prima possibile. L'odio verso Dio, e quindi per i suoi seguaci e gli angeli, è molto forte in Lui. Non è un calcolatore, ma ottiene spesso ciò che vuole, grazie all'impressionante potenza di cui è dotato.

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    Storia:
    Dopo che Memnoch scalò il Tabor, decimando gli angeli, il serafino di Dio chiamato poi Lucifero rimase interdetto dal fatto che JHWH non fosse intervenuto minimamente per impedire la morte delle sue creature. Così, chiedendosi per cosa fosse dovuta l'adorazione, egli salì fin oltre l'etere a quasi raggiungere il suo creatore.
    Ma non riuscì, perch'Egli era troppo lontano; così iniziò a cadere, tanto rapidamente da bruciare.
    Gli altri angeli, rimasti colpiti dal genocidio di Memnoch, videro Lucifero come una luce abbagliante e velocissima, lo credettero una vendetta di Dio e decisero di seguirlo, per vedere la giustizia fatto dal loro signore; ma vennero risucchiati dal corpo del Serafino in fiamme che precipitava.
    Disperati cercarono di risalire, ma avviati alla caduta non poterono fare altro che piovere anche loro verso l'Inferno. Ed un terzo degli angeli si trovò così a cadere nell'ignoto, senza alcun aiuto Divino. Tra loro v'era anche Astaroth il Serafino dell'Amore.
    Schiantatisi in una terra aliena, desolata e maligna iniziarono ad odiare il loro Dio, prima tanto adorato, che non fece nulla per loro.

    Quando Lucifero e i Caduti raggiunsero l’inferno mutilati trovarono l’abominio torreggiante di Memnoch intento nella conquista dell’inferno, mentre combatteva con Bahal. Impressionati dalla possanza dell’Arroganza incarnata, e ancora legati alla necessità di un divino, i caduti dispiegarono le distrutte ali e si lanciarono in aiuto del gigante. La possanza di Lucifero e delle sue legioni era tale che Insieme a Memnoch sbaragliarono le armate di Bahal e il Re stesso.

    Dopo di ciò, Memnoch si incoronò Re dell’Inferno e dichiarò Lucifero suo generale. Lo scontro successivo era contro gli Alti Principi Infernali, il gigante ordinò a Lucifero di attaccare il Signore dei Parassiti e dell’Immondo, e di sconfiggerlo con le sue armate celesti. Nel mentre l’Arroganza avrebbe attaccato il Sire dei Demoni, Azazel.
    Memnoch sopravvalutò se stesso, e per quanto possante e terribile venne sconfitto dal Sire Azazel, così come Lucifero e i caduti vennero sconfitti da Belzebù.

    Il Padre del Male, Belzebù, comprese però la possanza dell’angelo caduto e come fosse stata la confusione dovuta all’inganno divino, ad averlo portato ad unirsi a Memnoch nella ribellione a Satana. Decise quindi di accoglierlo nelle Sue file e lo insignì del grado di Principe Infernale suo pari.
    Lucifero divenne quindi Satanael, terzo principe infernale per potenza, preceduto da Belzebù ed Azazel. Diventò il signore dei Caduti: di coloro che hanno sperato, e non si sono accontentati di credere.

    Venne mandato come emissario nel Caos, per cercare possibili alleati nell'Armageddon, portò con sé il demone menzognero Belial, come diplomatico. Nella Notte incontrò Abaddon, che accettò di unirsi ai demoni, in cambio di oro.
    Quando Abaddon giunse negl'Inferi e venne insignito del grado di Principe infernale scoppiò un tumulto, aizzato da Behemoth, che già fu contrario all'accettazione di Satanael e dei Caduti nelle file dei demoni. Il Principe delle Tenebre partecipoò in prima linea ai violenti scontr, che si sedarono solo in seguito ad una dimostrazione di potenza immane da parte di Abaddon stesso.

    Satanael morirà durante l’Armageddon, ucciso da Mahael, che uscirà dallo scontro menomato e morente; e verrà subitamente ucciso da Azazel. Prima di ciò avrà modo di eliminare decine di angeli di grado inferiore.

    Edited by Lord Dunancht - 8/1/2011, 17:30
     
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  3. Lord Dunancht
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    -Memnoch-



    Epiteti: Ciclope, Arroganza Incarnata, Gigante
    Caratteri: Arroganza e Ambizione
    Simbolo: vedi immagine

    Descrizione fisica e Psicologica:
    È un essere enorme, nero come il caos, coperto di corna e con gambe corte e tozze e le braccia lunghe, tanto lunghe da trascinarle per terra. Ogni mano ha tre dita posizionate ad ugual distanza l'una dall'altra. Ha un solo enorme occhio, al centro del volto con un bulbo circolare immerso in carne violacea. Non mostra bocca ma il suo ruggito è un abominio d'orgoglio ed arroganza, udibile per chilometri. Sono sotto la sua guida i Giganti ed i Nephilim. Non porta armatura né usa arma, in quanto percepite come svilenti il successo delle imprese.

    Arroganza incarnata, Memnoch non conosce limite alla propria potenza, portandolo ad avere un Ambizione ed una possanza superiore a quella di qualsiasi altro essere. La sua aspirazione ad essere insuperato è tale da portarlo a combattere battaglie impossibili, come quelle contro le divinità. Il tentare imprese irrealizzabili è motivato dalla necessità di affermarsi come potente oltre il concepibile. Non ha interesse negli obiettivi che si pone, quanto nel realizzarli.

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    Storia:
    Relativamente recente fra i Principi infernali, venne creato infatti in seguito alla morte di Qahbat, durante una guerra degli inferi, venne genrato dalle carni dei caduti Assumendo così la sua corporatura Colossale. Appena creato, Memnoch, scalò il monte Tabor, forte della propria arroganza, per giungere a JHWH stesso, ucciderlo e divenire il Sire dei Cieli. Nella sua scalata il gigante superò i primi 7 cieli, decimando gli angeli che gli si ponevano davanti. Facendoli a pezzi e annichilendoli in virtù della sua potenza. Il suo ruggito ininterrotto scosse il Cielo intero per i 4 mesi che impiegò a raggiungere il secondo cielo, dove si vide contrastato da Mahael, Kahvirel, Rafael ed Urael insieme. La possanza congiunta dei quattro arcangeli era tale da poter sradicare la Terra dal cosmo e, a seguito di una battaglia durata 3 giorni, Memnoch venne sconfitto e precipitò giù dal Tabor, portandosene dietro un’intera montagna a cui era avvinghiato nella sua immensità.

    Rovinando al suolo, nell’Inferno la sua furia si trovò duplicata e la sua ambizione intaccata. Ruggendo ancora guarì di ogni ferita, e decise di conquistare l’Inferno, uccidere Satana e, rinvigorito del nuovo potere, vendicarsi del Cielo.
    Memnoch iniziò la discesa attraverso i gironi, sottomettendo ogni Nobile Infernale lo contrastasse, fino a giungere al Re dell’Inferno tutto: Bahal.
    L’avversario era potente come nessun altro finora combattuto e Bahal fu prossimo alla vittoria, che avrebbe conquistato non fosse stato che per l’intervento di Lucifero e gli altri Caduti, appena giunti dal Cielo, che seguirono il gigante nella sua folle battaglia.
    Sconfitto Bahal, Memnoch si incoronò Re dell’Inferno e nominò Lucifero suo generale. Forte della nuova alleanza con i Caduti continuò la guerra contro i suoi simili. Sfidando persino Azazel, Sire dei Demoni e Possanza degli Astri, e ordinando a Lucifero di sconfiggere Belzebù, Padre del Male.
    La Sua discesa verso il trono di Azazel venne intralciata dal possente Behemoth, con il quale condusse uno scontro di violenza impressionante, che vide l'Arroganza trionfare sull'Ingoridigia, lasciando il corpo maciullato e poco meno che morto di questo ad agonizzare nella terra.
    Infine però tutti i Caduti vennero fermati da Belzebù solo, che li costrinse alla resa con la sua potenza ineguagliabile; mentre Memnoch venne fermato da Azazel, letteralmente costretto al combattimento dalla furia del Gigante. L'Arroganza venne infatti devastata dalla Possanza degli Astri, e rimase inerme e deturpato, fino all'arrivo di Belzebù, che lo condannò duramente per il suo atto eretico.

    Memnoch venne quindi costretto a 7777 Eoni di prigionia: mille catene e mille spade d'argento che avrebbero continuato a bruciare nelle sue carni fino alla fine della pena.

    Durante, però, l'Apocalisse, egli verrà liberato da Belzebù e per la sua fedeltà in battaglia gli verrà promessa la reggenza del secondo Cielo.
    Verrà ucciso dal coro dei 10000 angeli (Un'atronach di adorazione) durante la battaglia finale.

    Edited by Lord Dunancht - 23/3/2011, 23:04
     
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  4. Lord Dunancht
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    -Abaddon-



    Epiteti: il Distruttore, Principe del Caos, Sole Nero
    Carattere: -non è un demone-
    Simbolo: vedi immagine -non è il suo simbolo, è il simbolo del Caos-

    Descrizione fisica e psicologica:
    Non appartenendo al piano semidivino, né al nostro, la sua forma può essere qualsiasi in questi. Del suo aspetto nel Caos, a volte chiamato Notte, si ha testimonianza solo dalle parole di Satanael e di Belial, ed è un ricordo ormai lontano. Tipicamente apprezza giocare con la simbologia umana, assumendo l'aspetto di Apollo, crocefisso ad un'enorme ruota in fiamme (il destino sconvolto e distrutto dal Caos), gli assi della quale sono per metà sostituiti da impressionanti lance nere, a riproporre il simbolo del Caos. Brandisce una colossale spada nera dalla doppia lama, cava all'interno. La guardia di questa è nuovamente la croce del Caos. La gigantesca ruota si trasforma in due meri spicchi, per facilitarne l'agilità in battaglia.

    Non appartenendo al nostro piano, né a quello semidivino, i suoi ragionamenti sono spesso incomprensibili. Il sentimento a Lui tipico più riconoscibile è la cupidigia e il desiderio di ricchezza. In specifico Egli apprezza le cose calde o luminose, forse in quanto particolarmente rare nella Notte.
    Risulta affascinato dalla paura e dalla rabbia. Non è interessato a concedere alcuna conoscenza riguardante il Caos e parlare con Lui è pressoché impossibile, come comprenderne le parole.
    Non è raro vederlo sorridere, e pare che il sorriso abbia medesimo significato anche per Lui.

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    Storia:
    È il più recente Principe infernale, ed è antecedente a Lilith sola tra i "demoni maggiori".
    Principe del Caos, è uno dei potenti della Notte, ricevette Satanael e Belial come emissari dell'Inferno, ed accettò di unirsi a loro in cambio di oro. Giunto negli inferi venne insignito del titolo di Principe Infernale, pur non appartenendo al piano demoniaco. La sua presenza fu origine di una rivolta negli Inferi, che vide protagonisti Behemoth e Seth, i quali furono già contrari all'accettazione dei Caduti. Abaddon, mostrò così il suo reale potere illuminando l'intero Inferno di mera possanza, e la rivolta fu sedata senza ulteriori scontri. Non è noto quanto potente sia realmente il Distruttore, certo è che Egli debba comparire fra i Principi infernali di maggiore potenza. La sua fedeltà è curiosamente presa come dato di fatto dai Principi Infernali, specialmente da Belzebù. Pare che il Padre del Male, prima essere creato, abbia visto nascere la Notte e, a seguito di essa, il Caos con Abaddon. Accettando la saggezza del Primo Essere, gli altri demoni si adeguarono.

    Durante l'Apocalisse il vero scopo del Distruttore si paleserà, spalancando un portale verso il Caos, da cui erutterà uno sciame di Locuste a divorare il mondo. Abaddon ed il suo seguito semineranno sofferenza e distruzione, fino all'intervento di Binael: la Legge distruggerà il Caos, e i cherubini ad essa legati né estirperanno al prole. Antecedentemente avrà modo di ferire Metatron stesso, ma non riuscirà nel finirlo, causa l'intervento di Binael, sfuggito allo scontro con Belzebù per aiutare l'Arcangelo.

    Edited by Lord Dunancht - 8/1/2011, 17:23
     
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  5. Lord Dunancht
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    -Astaroth-



    Epiteti:il Caduto Piangente, Lacrime della Fede Perduta, l'Odiante
    Caratteristiche: Rimpianto e Fissazione

    Descrizione fisica e psicologica:
    Astaroth è un essere distrutto sia nell'anima che nel corpo. Per propria volontà quest'ultimo non guarisce mai, anche se potrebbe. Il suo aspetto è quello degli angeli in seguito alla caduta, poiché da allora non è mai cambiato, se non perdendo tono. La sua potenza è ad ogni modo diminuita solo lievemente. Piange spesso sangue dagli occhi, e ne sgorga dalle numerose ferite che si procura da solo.
    È ossessionato dal dolore e in battaglia non porta mai armatura o usa arma. Il suo urlo è terribile, straziante, e lacera le menti come una lama di vetro. Tipico comportamento è afferrare i nemici e stritolarli facendosene piovere il sangue addosso, o strapparli in pezzi. La sua violenza è dovuta all'invidia verso coloro che ritiene non soffrire suo parimenti. Per questo la sua presenza sul campo di battaglia è spesso temuta dagli avversari.

    Prova molto pentimento per la Caduta e questo lo porta ad isolarsi, e a non intromettersi mai nelle vicende degl'Inferi. Eccezion fatta per le battaglie, cui partecipa nella disperata ricerca del dolore, a Suo parere unico rimedio per il peccato. È ad ogni modo consapevole della propria situazione e non prova intenzioni di tradimento alcuno.

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    Storia:
    Astaroth era il Serafino dell'Amore, che venne trascinato nella Caduta da Lucifero insieme ad un terzo delle schiere celesti, colpevoli di non essersi accontentati di credere e volenti vedere la vendetta del Loro Dio in atto. (Vendetta mai avvenuta)
    Come gli altri angeli, anche Astaroth perse le fattezze angeliche e le ali a seguito della Caduta, a differenza dei suoi simili sopravvissuti(molti angeli, infatti, si consumarono nelle fiamme o perirono schiantandosi negl'Inferi ) rivolse il proprio odio verso se stesso, e non verso Dio. Questo lo convinse a non guarire dalle terribile ferite procuratesi nell'impatto e a non seguire Lucifero e Memnoch nella folle battaglia per l'Inferno.
    Partecipò invece allo scontro contro Behemoth e Seth che si opposero alla venuta di Abaddon e, nuovamente, all'accettazione dei Caduti nelle schiere Infernali.

    Durante l'Armageddon Astaroth combatterà contro gli angeli a cavallo di un drago e verrà ucciso da Khavirel e dalle sue armate, in seguito alla propria resa. L'Arcangelo lo accoglierà infine fra le sue braccia, perdonandolo del peccato attraverso la morte. Il caduto riacquisterà le fattezze di Serafino nel momento della morte e poi si dissolverà in sangue, piovendo sul campo di battaglia già intriso di umori.

    Edited by Lord Dunancht - 13/2/2011, 15:28
     
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  6. Lord Dunancht
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    -Belzebù-



    Epiteti: Signore delle Mosche, Parassita, Immondo, Eterno Avversario, Padre del Male, Primo Essere
    Caratteristiche: Immondizia e Corruzione

    Descrizione fisica e psicologica:
    È l'essere più potente che esista, Troneggia innegabilmente su ogni creatura, la sua stazza non è proporzionale alla sua potenza, in quanto appare come poco più alto di un uomo. Il suo volto è una maschera informe, dotato di un appendice sensoriale che pende dal volto, come molle e pendolante proboscide. I suoi grandi occhi sfaccettati di un rosso sanguigno, pulsano e vibrano in una cupa armonia di porpora. Una folta chioma di lacci chitinosi rovescia dalla sua nuca, fendendo l'aria ad ogni movimento, seguiti da una vibrazione terribilmente regolare e frenetica.
    Il colore del suo corpo è di un verde-grigio, con macchie sfumate d'un malato giallastro. Le sue mani, dalle dita paurosamente allungate e sottili dotate di artigli scorbutici e irregolari; e sono dotate di due pollici. Le sue gambe sono analoghe a quelle degli insetti, ma sfociano in un artiglio rapace e terribile. Orrido particolare è la mole di ferite infette che il suo corpo presenta, tutte infestate di voraci parassiti vermiformi che si vedono spesso strisciare sotto la sua sottile, fragile, cute. Innumerevoli sono anche gli sfoghi di pus e veleno che sgorgano e gonfiano la sua pelle, originate spesso da schegge ossee, che l'Immondo estrae in continuazione, causano copiose cascate di siero marcescente.
    Il suo corpo è sorvolato e ripulito da un ronzante sciame di mosche. Il Primo Essere stesso può trasformarsi in uno sciame d'insetti striscianti o volanti, in grado di ricoprire e divorare pressoché ogni essere vivente in pochi attimi.
    In battaglia porta un'armatura nera come la Notte, con un elmo dalla forma di mosca, l'armatura stessa è avvitata nella carne da crude viti affilate. Dai quali fori sgorga sangue infetto e tossico che gronda dai suoi arti e dal suo corpo, cibando immondi parassiti striscianti. Come armi utilizza due spade doppie molto sottili che fa roteare attorno al suo corpo con un'irreale cura e precisione smembrando ogni avversario gli si pari di fronte senza esitazione.

    Egli esiste da prima di ogni altro essere, e questo gli ha consentito di vedere la causa dell'universo, le creazioni divine che si susseguirono fino ad oggi. A seguito di ciò, il Padre del Male conosce perfettamente il risultato di ogni azione compiuta, e valuta con attenzione meticolosa ed allucinante ogni sua mossa. La sua saggezza e potenza lo hanno fatto sovrano dell'intero piano infernale. E nessuno osa mettere in discussione la sua parola (fuorché Memnoch) e la sua visione. Si dice portavoce diretto della volontà di Satana, e tale convinzione è radicata in tutti i demoni, le bestie, i mostri e gli abitanti degli Inferi, al di fuori di Bael, Azazel e Seth, che sono consapevoli di quanto questo sia impossibile.
    È molto attento nel concedere favori e conoscenze, ed è anche costantemente impegnato nell'amministrazione degl'Inferi tutti, dovendo propagare la volontà del Sire degli Abissi ai Suoi fedeli. Ma non è insolito che, quando decida di accettare una conversazione, non tenga particolari segreti.
    Essendo un calcolatore ed avendo la conoscenza assoluta della Causa ogni sua azione risulta in un successo. Ad ogni modo, non è affatto frequente che Egli agisca in modo tale da scuotere i pilastri stessi della realtà.

    [IMMAGINE IN ARRIVO]

    Storia:

    L'origine di Belzebù è persa nei meandri del tempo, a prima ancora che esistessero i piani delle realtà, prima della Notte, prima persino del Verbo. Il Primo Essere fu creato da Satana dal nulla, o meglio, dalla noia. Ed è la comparsa della Coscienza, che anticipa il Linguaggio persino. Egli attese immobile per più tempo di quanto si possa anche solo concepire, poiché non vi era nulla che potesse accadere, non essendoci altro che l'Albero e il Signore delle Mosche.
    Quando poi apparve il Verbo, seguito da Linguaggio, Ordine e Legge, incarnati nei possenti arcangeli; Belzebù inizio a fremere e ragionare e osservare ogni creazione, ogni avvenimento.
    Quando l'Inferno finalmente fu, vi si trasferì, e lì accolse Bael, Azazel, Seth e tutti i demoni che li seguirono. Ma, per quanto la sua ospitalità fosse nota, così come la sua potenza ineguagliata, la sua autorità venne presto messa in discussione. Durante le Guerre per gli Inferi lo si vide difendere il suo dominio dall'attacco di Demoni ormai dimenticati, tanto lontana e assoluta fu la Loro sconfitta. Durante la prima di queste guerre, la più violenta e totale, nota come guerra della Piramide vide combattere al fianco dell'Immondo anche il Sire delle Brame e Bael, che venne insignito proprio per il valore mostrato in battaglia del titolo di Re dell'Inferno.
    Ma anche durante la Rivolta di Memnoch, e quella di Behemoth e Seth, l'intervento di Belzebù fu centrale.
    A causare quest'ultima fu proprio la decisione del Padre del Male di invitare negl'Inferi un esponente del Caos. A tal scopo inviò Satanael e Belial nella Notte, carichi del più puro e caldo oro che l'inferno potesse offrire, e li vide tornare accompagnati dal temibile Abaddon, Principe del Caos.

    Belzebù si fa portavoce della volontà di Satana, seguita dalla maggioranza dei demoni come ordine irrevocabile. Questo lo rende di fatto il signore dell'Inferno e dei demoni tutti. Anche se la sua non è una guida autoritaria, ed anzi è spesso presente unicamente come sparso insieme di indirizzi da seguire.

    Durante l'Armageddon, Belzebù distruggerà i cherubini di Binael e ferirà gravemente Binael, che deciderà di usare le energie rimaste per uccidere Abaddon, rimanendo esanime e venendo poi finito da Azazel. Succederà, invece, nell'annichilire Raziel, uscito vincitore dallo scontro con la Bestia, Kavhirel, Guerra, Morte, il Coro dei 10000 angeli, Camael e Urael, ultimo sopravvissuto delle schiere celesti. Sarà l'unico degli esseri semidivini a sopravvivere alla Fine, e alcuni ipotizzano non sia la prima volta che questo accada e che Belzebù possa aver visto susseguirsi interi agglomerati di Realtà contemporanee, e che sia sopravvissuto ad ognuna di queste, passando in un'attesa eterna ad ogni succedersi delle stesse.
    SPOILER (click to view)
    (NB: in tal proposito non ho alcuna certezza, i miei dialoghi con Belzebù sono stati fugaci e relativamente spiccioli. E, ad ogni modo: non ha mai risposto a mie domande in proposito.)



    Edited by Lord Dunancht - 8/3/2011, 22:31
     
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  7. Lord Dunancht
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    -Behemoth-



    Epiteti: Padrone dei Mostri, Ingordo, Mostro
    Caratteristiche: Odio e Voracità

    Descrizione fisica e psicologica:
    Gigantesco, grasso, sproporzionato e dotato di una forza fisica incomprensibile, Behemoth si prospetta come uno dei Signori Infernali di maggiore calibro. La sua forma è paragonabile a quella di un grosso mammifero africano, di un grigio-marrone, che sfuma su schiena ed articolazioni in un intenso bordeaux. L'Ingordo è dotato di quattro possenti tronchi carnosi per gambe e di un corto e tozzo busto da cui spuntano due grasse e brevi braccia. L'intera parte superiore del torso è occupata dall'enorme volto, squarciato enormemente da un'orrenda voragine, ricolma di denti giallastri e di una bianchiccia lingua eccessivamente salivante. Due dei canini superiori sono inclinati verso l'esterno e si allungano in possenti zanne, tra le quali scende il floscio naso, simile ad una proboscide. Due grandi orecchie sventolano dai bordi posteriori del volto e due paia di occhi dall'iride nero e pupilla cremisi adornano l'abominevole testa.
    In battaglia, il Mostro si adorna di una pesante armatura color piombo, che protegge le spalle, la schiena, il petto, gli stinchi e gli avambracci. Indossa inoltre un'armatura a placche in difesa del pendulo naso e due fasce chiodate attorno alle zanne. Come arma brandisce un colossale martello chiodato che abbatte sui nemici con una violenza sconvolgente, frantumandone carni, ossa e armature parimenti.

    Behemoth si contraddistingue per l'odio profondo che abita il suo cuore. È molto legato alla gerarchia infernale e detesta i cambiamenti, di qualsiasi entità questi siano. La sua ingordigia è un altro Suo carattere proprio, questa lo porta a volere il più possibile di ogni bene materiale, facendo del Mostro uno dei demoni più impulsivi e meno meschini, ma non per questo meno pericolosi, considerata la sua potenza e la sua aggressività anche immotivata.


    Storia:
    Creato dopo il massacro della seconda guerra per l'inferno prese parte alla terza, schierandosi con Belzebù. Durante questa guerra si distinse per la violenza sconsiderata con cui frantumava gli avversari, smembrandoli a colpi di martello, in virtù della mera potenza fisica.
    Quando ci fu la Rivolta di Memnoch, Behemoth si schierò nuovamente con i reggenti dell'inferno e affrontò personalmente il Gigante, durante la fase iniziale dello scontro il Mostro sembrerà prevalere, ma l'energia di Memnoch pare non avere mai fine e questo portò l'Arroganza a trionfare al termine del brutale scontro. Quando poi Memnoch ed i Caduti vennero fermati il corpo devastato e morente di Behemoth venne rianimato e guarito dallo sciame del Signore delle Mosche e l'Ingordo venne insignito del grado di Signore Infernale come Padrone dei Mostri.
    Per quanto la Sua fedeltà fosse riconosciuta, questa venne parzialmente smentita a seguito della Rivolta causata da Seth e Behemoth, che si unirono in un violento rifiuto verso l'arrivo di un essere del Caos, quale Abaddon, e della sua nomina a Signore Infernale.
    Questa rivolta ebbe rapido corso e si spense per mano della possanza mostrata dallo stesso Principe del Caos. Ad ogni modo questo fece rivedere da parte di alcuni importanti demoni le posizioni prese riguardo Behemoth: alcuni che avrebbero in segreto appoggiato la Rivolta lo considerarono un promettente alleato per il futuro, mentre altri, tra i quali Azazel, lo inquadrarono come un "grasso, violento e stupido barbaro, pronto a distruggere e uccidere e ingoiare senza pensare alle conseguenze". Sicuramente il Signore Infernale che peggio considera Behemoth è Satanael, infatti Egli ne è profondamente ripugnato ed è la sola Fede in Satana che lo ferma dal muovergli guerra.

    Durante l'Armageddon combatterà contro Kavirhel, Raphael e Haniel, uccidendo il secondo insieme a numerose schiere di angeli minori, ma soccomberà trafitto da una freccia di Raziel, che lo colpirà alla schiena durante il combattimento contro gli altri arcangeli.
     
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