Baba Jaga o Baba Yaga

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    Baba Jaga o Baba Yaga - Creatura della mitologia e folklore Russo e Slava



    CITAZIONE
    Nei racconti russi, impersona una vecchia strega che si sposta volando su un mortaio, utilizzando il pestello come timone e che cancella i sentieri nei boschi con una scopa di betulla d'argento.

    Vive in una capanna sopraelevata che poggia su due zampe di gallina, servita dai suoi servi invisibili. Il buco della serratura del portello anteriore è costituito da una bocca riempita di denti taglienti; le mura esterne sono fatte di ossa umane. In una variante della leggenda, la casa non rivela la posizione della porta finché non viene pronunciata una frase magica. Wikipedia - Quote.

    Al giorno d'oggi è una figura che viene spesso usata dagli autori nei loro libri perla trasposizione della moderna strega malvagia. Ma in Russia viene ancora oggi usata in alcuni paese rurali come storia per spaventare i bambini. Come da noi l'uomo nero.
    Si dice che la sua figura comunque nn fosse tutta frutto della fantasia ma che una donna che abitava in una foresta nel cuore della Russia, isolata da tutti, avesse influnezato queste storie.

    Secondo la tradizione, nonna del diavolo. Nelle lingue slave, baba significa “vecchia”, “nonna”. Baba Yaga è rappresentata come una vecchietta brutta e minuta, con un grosso naso deforme, lunghi denti, gambe ossute e capelli arruffati, che vive in una casetta poggiata su zampe di gallina. In alcune storie è un demone che mangia i bambini, o ammassa avidamente metalli preziosi.

    Ci sono varie leggende su questa figura mitologica.


    La leggenda dei 3 Cavalieri parla appunto di 3 Cavalieri, servi invisibili di Baba Yaga: Il Cavaliere Bianco, su di un cavallo bianco e armatura bianca rappresenta il Giorno, il Cavaliere Rosso rappresenta il Sole mentre il Cavaliere Nero rappresenta la Notte, Baba Yaga uccideva chiunque chiedesse inoformazioni su di essi;

    La Leggenda di Vassilissa la Bella, parla di una bella fanciulla mandata dalla matrigna cattiva da Baba Jaga a chiedere consiglio e da lei schiavizzata, ma grazie ai consigli della zia buona Vassilissa fu gentile con i servi di Baba Yaga.

    Al gatto diede del prosciutto, al cane un tozzo di pane, al cancello cigolante oliò i cardini ed all’albero legò i rami con un nastrino, e grazie alla sua cortesia i servi decisero di aiutare la bella fanciulla a fuggire e Baba Jaga fu trasformata in corvo.
    La bella Vassilissa torno a casa dal padre che nel frattempo aveva scoperto il gesto cattivo della matrigna e la cacciò via vivendo felice e contento con la figlia.

    _________________________________________________________________________________

    Ecco una storia presa dal Web sulla strega : Il regalo della Strega.

    Ivan cammino’ per ore seguendo i venti e quando scese la mezzanotte era una mezzanotte senza stelle e non si poteva distinguere una roccia da un mostro. Ivan aveva freddo e fame e fuochi gialli brillavano fra i tumuli. Ivan si incammino’ dentro l’accampamento cercando di non sentire le voci che sussurravano dalle fiamme, dalle pietre e da quegli uomini scuri che erano gli Uomini della Luna e che non e’ dato vedere ad ora di pranzo. Quando Ivan scorse la Casa si senti’ meglio, perche’ la Casa si reggeva su due possenti zampe di gallina e non rispondeva a nessun nome che non fosse il suo. Davanti alla soglia la strega stava piangendo e si stava spulciando i capelli sudici con quelle cose che aveva in fondo a quei moncherini che aveva per braccia.

    “Che stai facendo vecchia?”


    “Cerco il mio anello,” pianse la strega, che era Baba Yaga, “ho perso un anello nei miei capelli: lo cerco lo cerco LO CERCO ma non lo trovo!” Allora Ivan allungo’ le mani in quel cespuglio vivente che era la sua capigliatura e quando le estrasse le dita avevano il colore della polvere e del burro ma stringevano un anello di rubino. Baba Yaga se lo infilo’ e inizio’ a tossire e a sputare sangue.

    “Un anello,” bercio’, “ne-a-go-ha.” Era rossa come il fuoco. Ivan mise una mano nella bocca della strega tanto che lei avrebbe dovuto staccargliela a morsi. E lo fece, quasi, ma Ivan fu rapido e estrasse la mano e le sue dita eran piene di saliva e stringevano un anello d’argento. Baba Yaga se l’infilo’. Subito la strega strabuzzo’ gli occhi e indico’ il fuoco.

    Quale credi sia il misterioso regalo della Strega?

    Quando Ivan apro’ gli occhi si ritrovo’ solo col suo dono. Avrebbe tanto voluto farne a meno. Il mastino pesava almeno cinque tonnellate e schiumava dalla bocca. Ivan aspetto’, paziente, d’esser sbranato. Aspetto’. Non successe. Un po’ rincuorato Ivan rivaluto’ la situazione da punti di vista pio’ interessanti e, fissando il mostro con aria severa gli ordino’, flebile: “Trova Koschei, il Gigante.” A queste parole il cane lo afferro’ brutalmente per la schiena e si lancio’ in una folle corsa lungo le Fredde Terre Senza Nome.

    Sotto le sue zampe l’erba si incendiava e contro il suo collo le montagne si sbriciolavano e sul suo pelo le mura crollavano e le donne, in tre paesi, persero il latte. Sette giorni e sette notti piu’ tardi il mastino si fermo’ nel Bosco degli Interni e nel cuore del bosco Ivan vide una scrofa bianca, enorme. Il mastino la caccio’ e l’uccise e dalla sua pancia pallida usci’ una lince. Il mastino la caccio’ e l’uccise e dalla sua pancia pallida usci’ un coniglio e Ivan raccolse il coniglio morto dalle fauci del mostro. Poi col coltello gli apri’ con cura lo stomaco e dentro vi trovo’ un uovo cosi nero come lo e’ solo il buco del culo del Diavolo. Rincuorato Ivan ando’ al castello di Koshei l’Immortale, che era li vicino, e ordino’ al gigante di liberare subito la principessa. Koshei lo guardo’ ben bene e batte’ forte le mani dal divertimento e rise tanto da squassare il cielo. Quando infine si placo’ disse queste parole:

    “Io sono Koshei e sono Immortale percho’ il mio cuore e’ nascosto.”

    Strinse agilmente un possente randello di quercia. “Uomo,” disse, “percho’ non dovrei ridurti a pezzetti con il mio randello e poi ridurre quei pezzetti in pezzetti ancora piu’ piccoli?”

    Ivan sorrise al gigante e gli ruppe in testa l’uovo dentro cui un tempo egli aveva nascosto il suo cuore. Koshei mori’ all’istante, cadendo come una vecchia torre. Ivan riporto’ la principessa in patria e la sposo’. Ebbero ventitre’ figli.

    12f0726c07b95f503fd92e79c062dce2



    Edited by Huginn&Muninn - 3/5/2018, 00:10
     
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  2. Ðante¹
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    bellissima storia... @@
     
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  3. [TM]Caich
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    CITAZIONE (Black&White @ 12/1/2011, 23:06) 

    Baba Jaga o Baba Yaga - Creatura della mitologia e folklore Russo e Slava



    CITAZIONE
    Nei racconti russi, impersona una vecchia strega che si sposta volando su un mortaio, utilizzando il pestello come timone e che cancella i sentieri nei boschi con una scopa di betulla d'argento.

    Vive in una capanna sopraelevata che poggia su due zampe di gallina, servita dai suoi servi invisibili. Il buco della serratura del portello anteriore è costituito da una bocca riempita di denti taglienti; le mura esterne sono fatte di ossa umane. In una variante della leggenda, la casa non rivela la posizione della porta finché non viene pronunciata una frase magica.

    Wikipedia - Quote.






    Al giorno d'oggi è una figura che viene spesso usata dagli autori nei loro libri perla trasposizione della moderna strega malvagia. Ma in Russia viene ancora oggi usata in alcuni paese rurali come storia per spaventare i bambini. Come da noi l'uomo nero.
    Si dice che la sua figura comunque nn fosse tutta frutto della fantasia ma che una donna che abitava in una foresta nel cuore della Russia, isolata da tutti, avesse influnezato queste storie.

    Secondo la tradizione, nonna del diavolo. Nelle lingue slave, baba significa “vecchia”, “nonna”. Baba Yaga è rappresentata come una vecchietta brutta e minuta, con un grosso naso deforme, lunghi denti, gambe ossute e capelli arruffati, che vive in una casetta poggiata su zampe di gallina. In alcune storie è un demone che mangia i bambini, o ammassa avidamente metalli preziosi.

    Ci sono varie leggende su questa figura mitologica.

    La leggenda dei 3 Cavalieri parla appunto di 3 Cavalieri, servi invisibili di Baba Yaga: Il Cavaliere Bianco, su di un cavallo bianco e armatura bianca rappresenta il Giorno, il Cavaliere Rosso rappresenta il Sole mentre il Cavaliere Nero rappresenta la Notte, Baba Yaga uccideva chiunque chiedesse inoformazioni su di essi;

    La Leggenda di Vassilissa la Bella, parla di una bella fanciulla mandata dalla matrigna cattiva da Baba Jaga a chiedere consiglio e da lei schiavizzata, ma grazie ai consigli della zia buona Vassilissa fu gentile con i servi di Baba Yaga.

    Al gatto diede del prosciutto, al cane un tozzo di pane, al cancello cigolante oliò i cardini ed all’albero legò i rami con un nastrino, e grazie alla sua cortesia i servi decisero di aiutare la bella fanciulla a fuggire e Baba Jaga fu trasformata in corvo.
    La bella Vassilissa torno a casa dal padre che nel frattempo aveva scoperto il gesto cattivo della matrigna e la cacciò via vivendo felice e contento con la figlia.

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    Ecco una storia presa dal Web sulla strega : Il regalo della Strega.

    Ivan cammino’ per ore seguendo i venti e quando scese la mezzanotte era una mezzanotte senza stelle e non si poteva distinguere una roccia da un mostro. Ivan aveva freddo e fame e fuochi gialli brillavano fra i tumuli. Ivan si incammino’ dentro l’accampamento cercando di non sentire le voci che sussurravano dalle fiamme, dalle pietre e da quegli uomini scuri che erano gli Uomini della Luna e che non e’ dato vedere ad ora di pranzo. Quando Ivan scorse la Casa si senti’ meglio, perche’ la Casa si reggeva su due possenti zampe di gallina e non rispondeva a nessun nome che non fosse il suo. Davanti alla soglia la strega stava piangendo e si stava spulciando i capelli sudici con quelle cose che aveva in fondo a quei moncherini che aveva per braccia.

    “Che stai facendo vecchia?”

    “Cerco il mio anello,” pianse la strega, che era Baba Yaga, “ho perso un anello nei miei capelli: lo cerco lo cerco LO CERCO ma non lo trovo!” Allora Ivan allungo’ le mani in quel cespuglio vivente che era la sua capigliatura e quando le estrasse le dita avevano il colore della polvere e del burro ma stringevano un anello di rubino. Baba Yaga se lo infilo’ e inizio’ a tossire e a sputare sangue.

    “Un anello,” bercio’, “ne-a-go-ha.” Era rossa come il fuoco. Ivan mise una mano nella bocca della strega tanto che lei avrebbe dovuto staccargliela a morsi. E lo fece, quasi, ma Ivan fu rapido e estrasse la mano e le sue dita eran piene di saliva e stringevano un anello d’argento. Baba Yaga se l’infilo’. Subito la strega strabuzzo’ gli occhi e indico’ il fuoco.

    Quale credi sia il misterioso regalo della Strega?

    Quando Ivan apro’ gli occhi si ritrovo’ solo col suo dono. Avrebbe tanto voluto farne a meno. Il mastino pesava almeno cinque tonnellate e schiumava dalla bocca. Ivan aspetto’, paziente, d’esser sbranato. Aspetto’. Non successe. Un po’ rincuorato Ivan rivaluto’ la situazione da punti di vista pio’ interessanti e, fissando il mostro con aria severa gli ordino’, flebile: “Trova Koschei, il Gigante.” A queste parole il cane lo afferro’ brutalmente per la schiena e si lancio’ in una folle corsa lungo le Fredde Terre Senza Nome.

    Sotto le sue zampe l’erba si incendiava e contro il suo collo le montagne si sbriciolavano e sul suo pelo le mura crollavano e le donne, in tre paesi, persero il latte. Sette giorni e sette notti piu’ tardi il mastino si fermo’ nel Bosco degli Interni e nel cuore del bosco Ivan vide una scrofa bianca, enorme. Il mastino la caccio’ e l’uccise e dalla sua pancia pallida usci’ una lince. Il mastino la caccio’ e l’uccise e dalla sua pancia pallida usci’ un coniglio e Ivan raccolse il coniglio morto dalle fauci del mostro. Poi col coltello gli apri’ con cura lo stomaco e dentro vi trovo’ un uovo cosi nero come lo e’ solo il buco del culo del Diavolo. Rincuorato Ivan ando’ al castello di Koshei l’Immortale, che era li vicino, e ordino’ al gigante di liberare subito la principessa. Koshei lo guardo’ ben bene e batte’ forte le mani dal divertimento e rise tanto da squassare il cielo. Quando infine si placo’ disse queste parole:

    “Io sono Koshei e sono Immortale percho’ il mio cuore e’ nascosto.”

    Strinse agilmente un possente randello di quercia. “Uomo,” disse, “percho’ non dovrei ridurti a pezzetti con il mio randello e poi ridurre quei pezzetti in pezzetti ancora piu’ piccoli?”

    Ivan sorrise al gigante e gli ruppe in testa l’uovo dentro cui un tempo egli aveva nascosto il suo cuore. Koshei mori’ all’istante, cadendo come una vecchia torre. Ivan riporto’ la principessa in patria e la sposo’. Ebbero ventitre’ figli.

    Aahah si black non pensavo la conoscessi, in russo baba vuol dire vecchia, baba jaga è vecchia cattiva una cosa del genere.
     
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  4. Lightining
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    Baba Jaga è una strega sarda che secondo le leggende arriva nelle case dei bambini pestiferi e si mangia lo stomaco dei genitori per punirli della loro cattiveria e lascia ai bambini un ciondolo con un graffio, per ricordarsi che è già passata nella casa di quel bambino.
     
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  5. greenforest
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    CITAZIONE (Lightining @ 16/3/2012, 18:24) 
    Baba Jaga è una strega sarda che secondo le leggende arriva nelle case dei bambini pestiferi e si mangia lo stomaco dei genitori per punirli della loro cattiveria e lascia ai bambini un ciondolo con un graffio, per ricordarsi che è già passata nella casa di quel bambino.

    anche io sono sardo ma nonostante tutti i nomi che la mia gente usa per definire le streghe questo non l'avevo mai sentito....chiederò anche a mia nonna per curiosità ^_^
    comunque la storia è carina e la casa con le zampe l'ho già sentita... :clap:
     
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    Assolutamente vero, sìsì.
    Solo che non è russa, ma ucraina; o forse di entrambi.
     
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    Beh, ma a sto punto è anche rumena, bulgara, etc... -___-
    Baba Jaga viene dai boschi delle montagne russe, probabilmente gli Urali, dato che la leggenda è arrivata in europa.
    Infatti vedi qui. ;)
     
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    Sito disinformativo quello.
     
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  9. greenforest
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    da quel che sono riuscito a scoprire è che questa è una leggenda rossa (già detto da voi)...
    in sardegna non esiste... almeno nelle parti mie no!!!!!!
     
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  11. greenforest
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    CITAZIONE (leopolis @ 19/3/2012, 21:48) 
    Rossa?

    hahahahaha....sbagliato Russa :eheh:
     
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