11 Luoghi piu infestati d'Italia

Ditemi che ne pensate...

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  1. Laetitia
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    Gli 11 luoghi piu infestati d'Italia.


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    Il fantasma di Matelda - Torre del Diavolo, Castello di Poppi
    Nei pressi della Torre del Diavolo di Camaldoli, sita all’interno del castello di Poppi (Ar), apparirebbe in certi momenti il fantasma di Matelda (chiamata anche Telda), che secondo la leggenda uccideva i suoi amanti dopo una notte d’amore, come la mantide religiosa. In questa torre, la donna fu murata viva, ma la morte non le ha mai impedito di ritornare tra i vivi.



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    Il fantasma di Caterina - Castello Sforza di Imola
    Nel Castello degli Sforza a Imola (Bo) vagherebbe inquieto lo spettro di Caterina, terribile esponente della nobile famiglia che diede il nome al maniero. Si dice che facesse gettare gli ospiti indesiderati nei pozzi del castello, sul fondo dei quali vi erano delle lame affilate. I locali sostengono anche che la nobile signora costruì il suo castello in una sola notte, con l’aiuto del diavolo. Ora, a distanza di secoli, la sua immagine viene vista ancora vagare per l’oscurità del castello, con solo un lume in mano.


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    Il fantasma di Lucida mansi - Orto Botanico di Lucca
    Il Giardino botanico di Lucca, realizzato per volere dei Borboni nel 1820, è un luogo stregato. Ireneo Bellotta scrive che «ci si può anche non credere, ma è proprio [nel laghetto di questa verde oasi] che in certe notti va a sprofondare, dopo tre vorticosi giri delle mura, un carro tutto di fuoco». All’interno vi sarebbe lo spettro della bellissima e seminuda Lucida Mansi, che per rimanere giovane in eterno vendette la sua anima al diavolo, che incontrò sotto forma di un bel giovane. Proprio quest’ultimo guiderebbe il carro infernale in alcune notti tenebrose.



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    Lo spettro del Castello di Villar Focchiardo
    Lo spettro di una donna è stato più volte visto aggirarsi tra le mura di un altro castello, quello di Villar Focchiardo (To), in Valle di Susa. Un ricercatore una volta riuscì anche ad afferrarlo, constatando che era solido come una persona realmente esistente. Ciò non può che stupirci, visto che si è sempre pensato che queste entità siano immateriali. C’è ancora molto da scoprire, tant’è che è in crescita il numero di ricercatori seri che indaga su questi fenomeni, denigrati da molti accademici. Uno di questi ricercatori che si interessano di paranormale è il professore Rhine dell’Università di Duke, negli Stati Uniti. Un altro studioso, il quale si definisce un “cacciatore di fantasmi” è il professore Senate, del Ventura Community College della California. Anche in Italia, sono sempre di più gli studiosi che si stanno appassionando al fenomeno.


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    Gli spettri di Federico Barbarossa e Obizzo Malaspina nel Castello di Oramala a Val di Nizza
    Nel castello di Oramala, a Val di Nizza (Pv), ogni 25 dicembre, a mezzanotte, si riunirebbero gli spettri di Federico Barbarossa e di Obizzo Malaspina; esattamente nella terza sala della torre, proprio di fronte al grande camino. Spesso, nello stesso luogo, si odono rumori di battaglie, di zoccoli, di armi, come se il dramma dei soldati che lì combatterono avesse impresso in maniera indelebile la pellicola del tempo.


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    Lo spettro Doria nella Chiesa di San Matteo a Genova
    A Genova, nella Chiesa di San Matteo, apparirebbe ancora oggi l’eterea presenza di un nobile della casata dei Doria. Un altro spettro è stato più volte visto nei pressi della chiesa di San Donato. Altri luoghi infestati di Genova sarebbero il Palazzo Rosso, le rovine del convento di San Silvestro e la cosiddetta Casa del Boia, in Piazza Cavour, dove ancora, in certi periodi dell’anno, è possibile udire i lamenti dei condannati a morte che passarono di lì.


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    Il fantasma del Castello di Fosdinovo a Sarzana
    Nel castello di Fosdinovo, nei pressi di Sarzana (Sp), è possibile imbattersi nel fantasma di una giovane dama dai capelli biondi che, si dice, visse una vita licenziosa. Per punizione sarebbe stata condannata a vagare per l’eternità tra le mura del maniero stregato. Un’altra donna fatale è quella del castello di Torrechiara, a Langhirano (Pr), che comparirebbe solo nelle notti di luna piena.


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    Il fantasma di Avalda nel Castello di Monselice e la "Malcontenta" di Villa Foscari a Mira
    Ancora oggi sarebbe possibile imbattersi nel fantasma di Avalda, amante di Ezzelino da Romano e spettrale presenza del castello di Monselice, in provincia di Padova. Celebri sono gli spettri del castello di Gropparello, a Piacenza, nonché la “Malcontenta” di Villa Foscari, a Mira (Ve); un’altra donna bellissima, ammaliatrice di uomini, da viva e da morta. La Villa della Malcontenta fu ideata da Andrea Palladio (1508-1580) nel 1559. Tra le sale dell’edificio si aggirerebbe ancora oggi Elisabetta, detta “la Malcontenta”, uno spirito inquieto, un tempo abitante del luogo, che appare come una bellissima donna dai capelli rossi e vestita di nero.


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    Lo spettro della Regina Elena degli Angeli - Castello di Lagopesole
    Il castello di Lagopesole (Pz) è un luogo ricco di storia. Qui si consumarono numerosi drammi, di cui ancora oggi rimarrebbero tracce eteree: lamenti, strani suoni, misteriose luci… Tra le mura del castello vagherebbe infatti lo spettro della regina Elena degli Angeli, murata viva nelle segrete a 29 anni d’età per volere di Carlo d’Angiò, nemico del marito Manfredi di Svevia.



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    Il fantasma di Rossania Fulgosio - Castello di Gropparello
    Il Castello di Gropparello, intorno al 1200, fu teatro di un evento tragico. Pietrone da Cagnano fece murare viva in una cella sotterranea la moglie Rossania Fulgosio, perché riteneva fosse l'amante di Lancillotto Anguissola.Alcuni testimoni, sia gente del luogo che turisti, affermano che nelle notti ventose si odono delle urla femminili provenire dalla torre del castello. Queste urla a detta di chi le ha potute sentire sono strazianti e infondono sia un senso di pena che di pura angoscia. Altri affermano di aver avuto un contatto "diretto" con una figura femminile che si aggira per il maniero, triste e sconsolata. Questa si sofferma in special modo nella sala d'armi. In ogni caso c'è chi è pronto a giurare che in generale tutto il castello sia interessato da fenomeni "strani".


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    Il fantasma di Teresa Margherita - Monastero di Sant'Anna - Foligno
    Nel monastero di Sant’Anna, a Foligno (Pg), si odono ancora i lamenti di suor Teresa Margherita Gesta, morta tra quelle mura il 4 novembre 1895. Lo spirito della donna abiterebbe ancora la stessa stanza che occupò in vita, malgrado sia trascorso più di un secolo dalla sua morte.



    FONTE

    Edited by Black&White - 13/2/2018, 14:58
     
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    Lae, se hai preso queste info da un sito, onde evitare casini vari, è meglio citare la fonte ;)
     
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  3. Laetitia
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    CITAZIONE
    se hai preso queste info da un sito, onde evitare casini vari, è meglio citare la fonte

    xD Mi sono dimenticata...
    Ecco qui: http://www.mitiemisteri.it/misteri_d_itali..._in_italia.html
     
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  4. AshepAmlach
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    Mi sembrava di conoscere il sito,l'ho letto qualche giorno fa l'articolo.
    Grazie Lae per avermi dato l'opportunità di ritrovarlo.
     
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  5. Laetitia
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    Ma figurati Ashep!! ^ ^
     
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  6. piumino789
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    La cosa che turba e che da da pensare ,è che tutti questi fantasmi sono donne,con un passato ,che sia stato,buono o cattivo,sono state importanti ,costruendo intorno a loro,un qualcosa,che è rimasto fino ai nostri tempi.
    Chissà,noi siamo energia assestante,cioè manteniamo la nostra identità,anche in forma energetica..siamo uno per uno unici..
    Che tracce energetiche ,in qualche forma,siano resistenti,tutto ci stà...ma ce anche la possibilità,che l'immaginazione crei,insieme alle tracce,ed alla conoscienza della storia del fantasma,una proiezione inconsapevole al di fuori di noi stessi,che noi percepiamo non nostra,e la identifichiamo personalizzandola,con la persona che un tempo vi ha vissuto...questo è ciò che penso io..
    :vamp:
     
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  7. nebula
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    Buongiorno a tutti,

    Spero di essere nella sezione giusta.

    Vi riporto un articolo che ho letto questa mattina e che trovo interessante, nel sito del touring club Italia.


    La premessa in questo caso è d’obbligo, diciamo che è un’avvertenza simile a quelle che si trovano sui bugiardini delle medicine: meglio leggerla, così siete avvisati. Se non credete ai fantasmi fate anche a meno di leggere questo pezzo, non fa per voi. Lo trovereste inutile e dunque amici come prima, tornate a trovarci. Se invece non dico che ci crediate, ma ogni tanto vi è parso di aver forse sentito, percepito qualcosa che di strano che aleggiava nella stanza, dietro la tenda, o magari in soffitta, al piano di sopra allora continuate a leggere. Se poi non ci credete (neanche io ci credo, diciamola tutta) ma vi piace un sacco stare a sentire le persone che raccontano questo tipo di storie paranormali allora andate pure avanti a leggere. Premessa finita.



    I FANTASMI DI ROMA
    C’è un’Italia misteriosa e fantastica che aleggia negli antichi palazzi di tutta la penisola. Ovunque vi racconteranno storie di personaggi ormai defunti che di tanto in tanto ritornano, protagonisti di leggende affascinanti che appunto perché leggende rimangono in quell’area grigia cui si può decidere di credere o meno.

    Così a Roma raccontano di Livia, il fantasma di palazzo Sforza Cesarini al Corso Vittorio Emanuele II, che avrebbe dovuto ritirarsi in convento dopo la morte del padre ma si rifiutò pervicacemente e fuggì dal convento di clausura, sposando Federco Sforza. Ma a quanto pare il suo cuore era legato al palazzo dove era nata, eretto dal cardinale Rodrigo Borgia, e si dice che il suo fantasma aleggi ancora lì.

    È solo una delle decine di storie raccolte da Anna Maria Ghedina nella sua corposa Guida ai fantasmi d’Italia pubblicata da Odoya. Sempre nella capitale raccontano la storia di Beatrice Cenci, decapitata per volere di Papa Clemente VIII l’11 settembre 1599. La leggenda racconta che lo spettro della giovinetta continui infestare Castel Sant’Angelo, mostrandosi senza testa nell’anniversario della sua morte.



    I FANTASMI DI MILANO E TORINO
    Spiriti e apparizioni non mancano neanche a Milano. Al numero 7 della centrale via Broletto di sera guardando in alto si potrebbe scorgere il fantasma in vestaglia bianca di Cecilia Gallerani, la bella amante di Ludovico Sforza detto il Moro ritratta da Leonardo Da Vinci nella Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci che si aggirerebbe nelle stanze di palazzo Carmagnola. Non è nota invece l'identità della Dama Velata che sembra aggirarsi a Parco Sempione. Già da fine Ottocento nelle fredde notti di nebbia appare avvolta da un velo nero e irretisce con il suo profumo di violetta giovani uomini ai quali rivela, dopo aver danzato soavemente, il suo teschio al posto del viso.

    Non potevano mancare apparizioni a Torino, la città più esoterica d’Italia. Le storie sono tante e ogni angolo, per esempio nel piccolo giardino di piazza Statuto c'è un tombino che per alcuni sarebbe la porta dell'inferno: qui nella notte si aggirano ombre scure e si odono urla stridenti di chi venne condannato a morte. Mentre un fantasma che ricorda, almeno negli abiti, Camillo Benso conte di Cavour infesterebbe un palazzo in una traversa di corso Matteotti.



    I FANTASMI DI NAPOLI E TRIESTE
    A Napoli le leggende sugli spiriti sono antiche e ben radicate. Due su tutte: 'a bella 'mbriana e 'o Munaciello. La prima è uno spirito benevolo: una splendida signora che porta nelle case benessere, salute e buona sorte. Per cui si usava lasciare nelle case una sedia libera per farla riposare e un mazzo di fiori per accoglierla. Non è invece per nulla benvenuto 'o Munaciello, spirito bizzarro e cattivo che regala soldi oppure dispensa schiaffi alle sue prescelte.

    A Trieste i fantasmi sarebbe di casa al Castello di Miramare. Due le leggende: la prima dice che chiunque dorma una notte al suo interno morirà fuori dalla propria patria, come è accaduto a Massimiliano d'Asburgo e alla sua consorte. La seconda sostiene che lo stesso nobiluomo appaia talvolta nel giardino del castello per ammirare le piante provenienti da tutto il mondo. Non manca un fantasma letterario, ovvero Gabriele d’Annunzio che, impeccabilmente vestito, si aggirerebbe a chiedere informazioni per arrivare a Fiume.



    IL FANTASMA DEL TEATRO MASSIMO A PALERMO
    Come nelle migliori tradizioni un fantasma si trova anche a Palermo, a teatro. Al Massimo infatti si dice che giri tra i palchi e dietro al proscenio il fantasma di una suora, la cui tomba sarebbe stata violata durante la costruzione del teatro stesso. Una delle storie che si raccontano, ovvio. Ma pare che non creda alla sua presenza inciampi sempre in un gradino, il gradino della suora.
     
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    Se avessi usato il tasto cerca avresti visto che discussioni su questo ce ne sono molteplici; ed anche la sezione giusta dove postare.
     
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    Bello il castello di Miramare a Trieste, ci son stata
    Fu Carlotta, la moglie vedeva di Massimiliano D'Asburgo a maledire ciò che era stato concepito e creato come il loro nido d'amore :
    Chiunque abiterà sotto questo tetto, muoia come il mio consorte; lontano dalla Patria, lontano dagli affetti, di violenta Morte sotto peccato mortale.
    Rodolfo d'Asburgo la prima vittima della maledizione, seguito da Giovanni Orth, la famosa principessa Sissi, Guglielmo di Wild, Carlo I d'Austria, truppe naziste giustiziate nel castello dai nostri alleati durante la fine della seconda guerra mondiale e molti altri
    www.tuttotrieste.net/varie/miramar/index.htm


    Segnalo anche il Castello di Duino nelle vicinanze "abitato" da una dama bianca, consorte del Signore del Castello, che fu gettata dalla scogliera in un raptus di gelosia...si dice che ancora sia girovaga dentro le mura
    http://www.ilparanormale.com/fantasmi/dama...castello-duino/

    CITAZIONE (Angizia @ 8/5/2017, 14:06) 
    Se avessi usato il tasto cerca avresti visto che discussioni su questo ce ne sono molteplici; ed anche la sezione giusta dove postare.

    Scusa non avevo letto il tuo messaggio, non avrei postato nel caso 😅
     
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  10. nebula
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    CITAZIONE (Angizia @ 8/5/2017, 14:06) 
    Se avessi usato il tasto cerca avresti visto che discussioni su questo ce ne sono molteplici; ed anche la sezione giusta dove postare.

    Scusa per la mia disattenzione, la prossima volta starò più attenta... :beg-onion-head-emoticon:
     
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    spostato ^^
     
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  12. nebula
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    CITAZIONE (Huginn&Muninn @ 8/5/2017, 16:49) 
    spostato ^^

    Grazie mille Huginn&Muinn!!! :admire-onion-head-emoticon:
     
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  13. belladonna`
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    Ho trovato un articolo molto dettagliato sui luoghi infestati nella mia città, e vorrei condividerlo con voi.

    CITAZIONE
    - Quanti fantasmi ci sono a Napoli?
    Bisognerebbe specificare non quanti, ma perché sono ancora in città, dopo secoli e secoli; che ci fanno? I fantasmi a Napoli esistono (per chi ci crede) questo perché il centro antico è uno dei luoghi esoterici per eccellenza, carico di forze antiche e misteriose frutto dell’eredità pagana ellenica e romana, dove un tempo sorgevano templi votati agli dei, dove si officiavano riti magici e occulti, luogo di culto della comunità alessandrina di origine egiziana (pensiamo a Piazzetta Nilo, la Statua del Dio Nilo e Palazzo di Sangro). Questa energia che si sprigiona dal centro ha alimentato la «fortuna» di storie e leggende popolari che sono entrare a pieno nella quotidianità locale, dove la vita si accompagna spesso con la morte, un connubio inevitabile se lo si accosta al culto delle anime del Purgatorio, le «anime pezzentelle» dove vi è sempre questo forte richiamo all’aldilà, legato alla nostra tradizione popolare.
    Poi ci sono episodi di orribili assassinii, violenze, delitti che vedono coinvolti figure storiche e personaggi leggendari di Napoli, diventati delle vere stelle delle spettacolo, i cui fantasmi albergano infelici, rancorosi, desiderosi di vendetta fra i vicoli, le piazze e i palazzi nobiliari, in cerca di espiare le proprie colpe e di assicurarsi il riposo eterno. La tragicità che evocano le loro storie lasciano sempre un segno profondo nella mente di tutti.

    - Tour al centro storico
    Il centro storico è il luogo d’élite dei fantasmi, il luogo prediletto per mostrarsi, per accaparrarsi folle di turisti e visitatori e per dimorare nei più bei palazzi del centro; e come dargli torto? Vediamo insieme quali sono:

    - Piazza del Gesù, Chiesa di Santa Chiara, San Domenico Maggiore
    Piazza del Gesù è teatro di varie vicende sia di stampo religioso che politico. La Chiesa del Gesù Nuovo, prima che fosse edificio di culto era invece un nobile palazzo: esso rivela le storie familiari e nobiliari dei Sanseverino, intrise di una strana maledizione sinistra causata secondo la leggenda dalle iscrizioni occulte poste sul bugnato (erroneamente interpretate). Qui si collocano i fantasmi della nobiltà napoletana del ‘500 e del ‘600 che sono stati autori o vittime di feroci omicidi dove il movente è sia la passione amorosa che il prestigio politico.
    In Santa Chiara incontriamo il fantasma della regina Giovanna I la cui triste storia ruota attorno alle vicende della salita al trono del regno di Napoli. Secondo la leggenda, Giovanna fu assassinata per mano di Carlo III di Durazzo nel 1382 e il suo fantasma inquieto torna a farsi vedere ogni anno nel giorno della sua morte, il 27 luglio, nel chiostro della chiesa, con aria scura, avanzando lentamente con ira fra le ombre della notte; un’altro incontro è quello con Sancha di Majorca, tutrice di Giovanna che secondo le testimonianze passeggerebbe pregando e piangendo nel chiostro.
    In Piazza San Domenico al civico 9 presso Palazzo Sansevero, incontriamo il fantasma della bellissima Maria D’Avalos assassinata nel 1590 dai sicari di suo marito Carlo Gesualdo, per adulterio, in quanto ebbe una relazione amorosa con il suo amante Fabrizio Carafa. Nel giorno della tragedia il 18 ottobre, si odono urla strazianti provenire dal palazzo e dalla stanza dell’orrore.
    Sempre qui è ambientata la leggenda del Principe di Sansevero Raimondo di Sangro, il celebre autore di Cappella Sansevero e mente eccelsa dell’illuminismo napoletano che ha contribuito con le sue ricerche in campo scientifico-esoterico. Si narra che ancora oggi, a notte fonda, la carrozza del principe sfrecci come un fulmine per il centro storico per poi arrestarsi davanti al suo palazzo, mentre i cavalli nitriscono e frenano gli zoccoli.

    -Via Tribunali, Vicaria e Porto
    Incamminandosi per via dei Tribunali (storica via del centro ricca di spettri) ci si imbatte in Palazzo Spinelli, le cui mura espandono l’eco della voce della povera Bianca, la giovane serva della marchesa Lorenza Spinelli, una donna senza cuore che fece murare viva nell’androne del palazzo, la povera Bianca, solo perché aveva ricambiato uno sguardo di dolcezza al marito della signora. La leggenda vuole che Bianca appare in occasioni infauste o felici alla discendenza della nobildonna avendo lanciato una maledizione su tutta la famiglia. Se l’ha incontrate, non ne fate parola con nessuno.
    Lungo via Vicaria, nei pressi del Castel Capuano, si può incontrare il fantasma di Giuditta Guastamacchia la cui torbida vicenda lascia ancora pensare. Giuditta era una donna bellissima ma crudele che rimasta vedova fu rinchiusa in convento dove qui ebbe una relazione con un prete, suo amante. Per nascondere i loro incontri peccaminosi, il prete spacciatosi come suo zio, decise di darle un marito come copertura e mettere a tacere i sospetti; le fu dato un giovane campagnolo, nipote del prete che era all’oscuro della loro relazione. Venuto a conosceva della loro incestuosa situazione era intenzionato a rivelare la verità ma persuaso da Giuditta, il giovane tornò al suo paese rassegnandosi. Intanto la donna per evitare ad ogni costo lo scandalo, decise di fare ammazzare il suo giovane sposo con un finto pretesto, quello di una felice riconciliazione. Il giovane tornò da Giuditta, la quale con la complicità di alcuni uomini tra cui suo padre, pianificò l’abominevole piano: il giovane fu strangolato e il suo corpo ridotto a pezzi. Gli assassini furono catturati e impiccati, subendo pure l’amputazione delle mani, esposte sulle mura della Vicaria. Il prete che non partecipò al delitto, marcì in galera. Da allora da circa trecento anni, il 19 aprile, il «fantasma degli avvocati» ovvero Giuditta, si aggirerebbe fra i corridoi di Castel Capuano, fra lamenti e urla.
    Fra la zona Vicaria e Porto, possiamo incontrare il «munaciello» figura leggendaria del folclore napoletano, una specie di spiritello locale la cui natura può essere benefica o malefica intento a fare i dispetti agli inquilini. Chi ne viene a contatto, secondo la credenza, non deve rivelare a nessuno la sua presenza, onde evitare guai. Gli piace in particolar modo, palpeggiare le belle ragazze, segno di apprezzamento e buona fortuna.

    - Capodimonte e il Vomero
    Salendo verso la zona collinare, ai piedi della chiesa di Capodimonte, possiamo incrociare il fantasma della sposa infelice: una giovane fanciulla morta all’indomani delle nozze, che dai tempi della terribile epidemia di peste a Napoli, attende sui gradini della chiesa, l’arrivo del suo sposo. Essa si mostra solo alle ragazze nubili in cerca di marito.
    Un’altra leggenda locale riguarda Palazzo Reale a Capodimonte; qui si narra che fra le nobili stanze si materializza lo spettro della regina Carolina, e alcuni fantasmi a seguito della sua corte, intenti a fare feste.
    Proseguendo il tour giungiamo presso la Certosa di San Martino, uno dei gioielli architettonici e polo culturale della città che è anche la nobile sede di molti fantasmi.
    La leggenda vuole che gli stranieri che provarono ad assalire la fortezza, furono brutalmente uccisi dalle guardie reali, i cui corpi scaraventati nei sotterranei non furono mai seppelliti e rimasero a marcire agonizzanti. Al tramonto, quando il sole abbandona la Certosa, si possono udire gelidi lamenti e voci indistinte provenienti dai sotterranei.

    - Posillipo, Marechiaro e Chiaia
    Posillipo è la cornice ideale di varie leggende popolari. Tra queste svetta al primo posto, fra i luoghi più infestati di Napoli, il Palazzo Donn’Anna, la bellissima dimora sul mare, sede di intrighi della nobiltà napoletana. La leggenda racconta che la nobildonna Anna Carafa, dopo aver essersi servita dei suoi amanti e per celare le relazioni clandestine, amava gettarli in una botola che dai sotterranei li portava direttamente in mare. Secondo i vecchi pescatori, accanto all’edificio si odono urla strazianti e e i lamenti degli amanti; mentre sulle terrazze del palazzo, si affaccia la rivale in amore di Donn’Anna, la nobile spagnola Mercedes de Ias Torres, invaghitasi (secondo la fantasia popolare) dello stesso uomo, uccisa insieme all’amato, i cui corpi non furono mai rinvenuti.
    Sempre a Posillipo la fa da padrona la Villa della Gaiola, inserita nell’area marina protetta omonima. Qui si mescolano il mito e la leggenda: l’isola secondo le cronache era la dimora del poeta e mago Virgilio che qui operava filtri magici e riti esoterici; secoli dopo invece una serie di eventi sfavorevoli fecero la fama sinistra della Villa, colpendo le famiglie che vi abitavano; è difatti per i napoletani è una dimora maledetta.
    Sostando in Via Gianbattista Vico, alcune voci e testimonianze sostengono che vi è un palazzo infestato abitato da fantasmi; l’edificio incriminato è uno stabile risalente al 1880 devoluto alla Madonna di Pompei, dove il vicinato e condomini si sarebbero lamentati di strani ed inspiegabili fenomeni: porte che sbattono senza motivo, mobili in movimento, oggetti che si spostano per aria, figure a mezzo busto che passeggiano nello stabile e spaventano gli inquilini. Ma questi sono solo alcuni assaggi delle disavventure al limite della realtà.
    Terminando il tour tra Chiaia e Piazza Plebiscito vi sono alcuni nobili palazzi che sono popolati da alcuni spiriti di natura placida e tranquilla: alcuni sono i fantasmi di poeti, letterati, filosofi, pittori che si incontrano per animare dibattiti, circoli culturali e ricordare le antiche gesta. A parte qualche porta che sbatte da sola, cigolii, o presenze ai piedi del letto, il tutto resta nella «normalità» davvero accettabile.
    Una leggenda che infesta il «Salotto buono di Napoli» narra invece la presenza di una bambina, vissuta agli inizi del ‘900, attorno al Caffè Gambrinus in Piazza Trieste e Trento; la bambina si manifesta (in particolar modo) quando dal laboratorio situato al piano interrato si preparano i torroni, dei quali la piccola sembra esserne molto golosa.

    - La Ferrovia e Corso Garibaldi.
    Se siete sopravvissuti con tanto coraggio, fatevi un giro verso Corso Garibaldi, nei pressi di Porta Nolana. Qui c’è il famoso «Palazzo dell’Impiccato» ovvero un’edificio inquietante dove apparirebbe la testa di un fantasma che si mostrerebbe sul ballatoio, fra le finestre, alle scale, dove penzola su e giù per i gradini. Si dice che sia lo «spagnuolo» ovvero un soldato ispanico del seicento, ucciso durante la rivolta popolare tra napoletani e spagnoli, quando il palazzo all’epoca era una caserma. Verso Piazza Bovio posiamo incrociare il fantasma di una donna vestita in abiti seicenteschi, intenta a fuggire disperata per le vie del centro; si narra che è intenta a fuggire da alcuni uomini forse i “saraceni” che abusarono gratuitamente di lei e che fu uccisa senza pietà.

    Fonte

    Aggiungo inoltre che io ho lavorato a via Nilo, e per chi come me riesce a percepire certe sensazioni, l'aria di qualcosa di antico che vive ancora lì si sente. Semmai doveste venire a Napoli e queste cose vi "spaventano" o non vi fanno dormire serenamente, evitate di alloggiare in case di antica costruzione, e scegliete edifici costruiti più recentemente.
    Oltre a tutti i luoghi che ho citato, mi hanno detto che c'è una via (o meglio dire, per noi napoletani, vico) che ha in assoluta maggioranza case infestate. Un mio ex collega ne affittò una e dal terrore che provò a causa di alcuni avvenimenti non riuscì a finire nemmeno il trasloco. Purtroppo non riesco a ricordare il nome del vico, ma appena lo ricordo ve lo scrivo modificando questo messaggio!
     
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12 replies since 3/11/2011, 15:16   1561 views
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