La porta Alchemica

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    LA PORTA ALCHEMICA



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    La Porta Alchemica, detta anche Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli, è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte (1614-1680) nella sua residenza, villa Palombara. La Porta Alchemica è l'unica sopravvissuta delle cinque porte di villa Palombara. e secondo una leggenda la stessa Porta Alchemica sarebbe stata edificata nel 1680 come celebrazione di una riuscita trasmutazione avvenuta nel laboratorio di Palazzo Riario.

    Gli alchimisti di Palazzo Riario.

    Vista frontale della porta fiancheggiata da due statue del dio egizio Bes
    L'interesse del marchese Palombara per l'alchimia, l'esoterismo e tutto ciò che era magico nacque probabilmente frequentando la corte romana della regina Cristina di Svezia, anch'essa appassionata di occulto.
    Cristina di Svezia era un'appassionata cultrice di alchimia e di scienza (fu istruita da Cartesio) e possedeva un avanzato laboratorio gestito dall'alchimista Pietro Antonio Bandiera.

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    La leggenda.

    La Porta Magica
    Secondo la leggenda, trasmessaci nel 1802 dall'erudito Francesco Girolamo Cancellieri, uno stibeum pellegrino fu ospitato nella villa per una notte. Il "pellegrino", identificabile con l'alchimista Francesco Giuseppe Borri, dimorò per una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l'oro, il mattino seguente fu visto scomparire per sempre attraverso la porta, ma lasciò dietro alcune pagliuzze d'oro frutto di una riuscita trasmutazione alchemica, e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli magici che doveva contenere il segreto della pietra filosofale.
    Il marchese fece incidere, sulle cinque porte di villa Palombara e sui muri della magione, il contenuto del manoscritto coi simboli e gli enigmi, nella speranza che un giorno qualcuno fosse riuscito a decifrarli.

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    I simboli.

    Il basamento
    I simboli incisi sulla porta alchemica possono essere rintracciati tra le illustrazioni dei libri di alchimia e filosofia esoterica che circolavano verso la seconda metà del Seicento, e che presumibilmente erano in possesso del marchese Palombara.
    In particolare il disegno sul frontone della Porta Alchemica, con i due triangoli sovrapposti e le iscrizioni in latino, compare quasi esattamente uguale sul frontespizio del libro allegorico/alchemico Aureum Seculum Redivivum di Henricus Madatanus (pseudonimo di Adrian von Mynsicht, 1603-1638). Il frontespizio dell'edizione originale del 1621 è molto diverso: infatti il disegno a cui si ispirò il Palombara compare esattamente solo nell'edizione postuma del 1677.
    Sul frontone della porta alchemica è rappresentato in una patacca il sigillo di Salomone circoscritto da un cerchio con iscrizioni in latino, con la punta superiore occupata da una croce collegata ad un cerchio interno e la punta inferiore dell'esagramma occupata da un oculus: il simbolo alchemico del sole e dell'oro. Il fregio rappresenta un simbolo della setta dei Rosa Croce riportato in molti testi del Seicento e compare forse per la prima volta sul frontespizio del libro Aureum Seculum Redivivum.
    Il triangolo con l'oculus è molto simile ad un analogo simbolo di una piramide con la punta occhiuta, che compare sulle banconote statunitensi da un dollaro, fra l'altro accompagnato da una scritta in latino Novus Ordo Seclorum che richiama la scritta sul frontone Aureum Seculum Redivivum. La specifica piramide usata nel simbolo americano è tratta dalla Pyramidographia, un volume pubblicato nel 1646 a Londra da John Greaves (1602-1652) dopo un viaggio in Egitto, e pertanto è ipotizzabile un'ispirazione comune dall'immagine in questo testo sia del frontespizio del libro Aureum Seculum Redivivum, come anche del simbolo che compare sulla banconota statunitense. Tale simbologia fu adottata dalla setta degli Illuminati di Baviera, che nacque circa cento anni dopo la pubblicazione del testo esoterico in Germania del 1677. Sia la setta degli Illuminati sia la simbologia della banconota da un dollaro alimentano tutta una corrente di ipotesi sulla teoria del complotto.
    I simboli alchemici lungo gli stipiti della porta seguono la sequenza dei pianeti associati ai corrispondenti metalli: Saturno-piombo, Giove-stagno, Marte-ferro, Venere-rame, Luna-argento, Mercurio-mercurio. Tale sequenza viene forse ripresa dal testo Commentatio de Pharmaco Catholico pubblicati nel Chymica Vannus del 1666. Ad ogni pianeta viene associato un motto ermetico, seguendo il percorso dal basso in alto a destra, per scendere dall'alto in basso a sinistra, secondo la direzione indicata dal motto in ebraico Ruach Elohim. La porta si deve quindi leggere come il monumento che segna il passaggio storico del rovesciamento dei simboli del cristianesimo verso il nuovo modello spirituale che si stava sviluppando nel Seicento.

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    Epigrafi scomparse della villa.

    VILLAE IANUAM TRANANDO RECLUDENS IÀSON OBTINET LOCUPLES VELLUS MEDEAE. 1680
    Oltrepassando la porta di questa villa, lo scopritore Giasone (cioè il pellegrino alchimista) ottiene vello di Medea (oro) In gran copia 1680.
    AQUA A QUA HORTI IRRIGANTUR NON EST AQUA A QUA HORTI ALUNTUR
    L'acqua con la quale i giardini sono annaffiati non è acqua dalla quale sono alimentati.
    CUM SOLO SOPHORUM LAPIS NON SALE ET DATUR SOLE SILE LUPIS
    Accontentati (sile) del solo sale (cioè del sapere) e del sole (cioè della ragione).
    QUI POTENTI HODIE PECUNIA NATURAE ARCANA EMITUR SPURIA REVELAT NOBILITAS SED MORTEM NON LEGITIMA QUAERIT SAPIENTIA
    Colui che svela gli arcani della natura al potente (alla persona influente) cerca da se stesso la morte.
    HOC IN RUBE, CAELI RORE, FUSIS AEQUIS, PHYSIS AQUIS,
    SOLUM FRACTUM, REDDIT FRUCTUM, DUM CUM SALE NITRI,
    AC SOLE, SURGUNT FUMI SPARSI FIMI. ISTUD NEMUS, PARVUS
    NUMUS, TENET FORMA SEMPER FIRMA, DUM SUNT ORTAE SINE
    ARTE VITES, PYRA, ET POMA PURA. HABENS LACUM, PROPE,
    LUCUM, UBI LUPUS NON, SED LUPUS SEPE LUDIT; DUM NON
    LAEDIT MITES OVES, ATQUE AVES; CANIS CUSTOS INTER
    CASTOS AGNOS FERAS MITTIT FORAS, ET EST AEGRI HUJUS
    AGRI AER SOLUS VERA li SALUS, REPLENS HERBIS VIAS URBIS.
    SULCI SATI DANT PRO SITI SCYPHOS VINI. [2] INTROVENI,
    VIR NON VANUS. EXTRA VENUS. VOBIS, FURES, CLANDO FORES.
    LABE LOTUS, BIBAS LAETUS MERI MARE, BACCHI MORE. INTER
    UVAS, Sl VIS, OVAS, ET QUOD CUPIS, GRATIS CAPIS. TIBI PARO,
    CORDE PURO, QUICQUID PUTAS, A ME PETAS. DANT HIC APES
    CLARAS OPES DULCIS MELLIS, SEMPER MOLLIS. HIC IN SILVAE
    UMBRA SALVE TU, QUI LUGES, NUNC SI LEGES NOTAS ISTAS,
    STANS HIC AESTAS, VERA MISTA; FRONTE MOESTA NUNQUAM
    FLERES, INTER FLORES SI MANERES, NEC MANARES INTER FLETUS,
    DUM HIC FLATUS AURAE SPIRANT, UNDE SPERANT MESTAE
    MENTES INTER MONTES, INTER COLLES, INTER GALLES, ET IN
    VALLE HUJUS VILLAE, UBI VALLUS CLAUDIT VELLUS. [3] BONUM
    OMEN, SEMPER AMEN ETIAM PETRAE DUM A PUTRE SURGUNT
    PATRE, ITA NOTAS, HIC VIX NATUS, IN HAC PORTA, LUTO
    PARTA, TEMPUS RIDET, BREVI RODET.
    In questa villa dalla rugiada celeste, dai piani arati e dalle acque correnti, il suolo dissodato dà frutto; mentre che, nel salnitro e pel sole, dallo sparso letame s'alza fumo. Questo bosco, di poca entità, conserva sempre identico il suo aspetto; mentre sono nati spontaneamente i tralci delle viti, i peri e i meli sinceri. Vicino al lago v'è un boschetto, dove spesso scherza non già il lupo, ma la lepre; scherza senza offendere le miti pecorelle e gli uccelletti. Il cane custode de' casti agnelli, mette in fuga le fiere; e la sola aria di questa campagna ridà la salute all'infermo. Questa tenuta riempie d'erbaggi le vie della città. I solchi coltivati danno, per la sete, coppe di vino. Entra, uomo modesto! Che Venere stia lontana! A voi, ladri, chiudo le porte. Bevi allegramente, a profusione, vino puro, a mo' di Bacco. Gioisci (a stare) tra i vigneti e prendi liberamente ciò che più ti aggrada. A te preparo schiettamente quanto mi chiedi. Qui le api producono a dovizia dolce miele, sempre tenero. Salute a te, che piangi all'ombra della selva! Ora, se tu comprendessi questo, che qui l'estate è mista alla primavera, non piangeresti mestamente. Se tu restassi qui, in mezzo ai fiori, non staresti a piangere, perché qui spira l'effluvio dell'aria. Perciò le anime melanconiche sperano tra i monti, tra i colli, tra i sentieri e nella valle di questa villa, dove l'ovile recinge le pecore. Ti faccio buon augurio: che sia sempre così! Ma tu, appena ti sarai levato, segna qui, su questa [soglia di] porta, che il fango (la malta) ha generata [la porta del casino], - perché le pietre (i minerali) nascono dalla putrefazione, - che il tempo scherza noncurantemente, ma che in brev'ora tutto distrugge.

    Epigrafi sul rosone.

    TRIA SUNT MIRABILIA DEUS ET HOMO MATER ET VIRGO TRINUS ET UNUS
    Tre son le cose mirabili: Dio e uomo, Madre e vergine, trino e uno.
    CENTRUM IN TRIGONO CENTRI
    Il centro (è) nel trigono del centro.

    Epigrafi sull'architrave

    רוח אלהים
    (RUACH ELOHIM) Spirito divino
    HORTI MAGICI INGRESSUM HESPERIUS CUSTODIT DRACO ET SINE ALCIDE COLCHICAS DELICIAS NON GUSTASSET IASON
    Il drago esperio custodisce l'ingresso del magico giardino e, senza (la volontà di) Ercole, Giasone non potrebbe gustare le delizie della Colchide.

    Epigrafi sulla soglia

    SI SEDES NON IS
    Il motto può essere letto da sinistra a destra (Se siedi non vai) e da destra a sinistra (Se non siedi vai).
    EST OPUS OCCULTUM VERI SOPHI APERIRE TERRAM UT GERMINET SALUTEM PRO POPULO
    È opera occulta del vero saggio aprire la terra, affinché germogli la salvezza per il popolo.
    Epigrafi sullo stipite della porta [modifica]
    FILIUS NOSTER MORTUUS VIVIT REX AB IGNE REDIT ET CONIUGIO GAUDET OCCULTO
    Nostro figlio, morto, vive, torna re dal fuoco e gode del matrimonio occulto.
    SI FECERIS VOLARE TERRAM SUPER CAPUT TUUM EIUS PENNIS AQUAS TORRENTIUM CONVERTES IN PETRAM
    Se avrai fatto volare la terra al di sopra della tua testa con le sue penne tramuterai in pietra le acque dei torrenti.
    DIAMETER SPHERAE THAU CIRCULI CRUX ORBIS NON ORBIS PROSUNT
    Il diametro della sfera, il tau del circolo, la croce del globo non giovano ai ciechi.
    QUANDO IN TUA DOMO NIGRI CORVI PARTURIENT ALBAS COLUMBAS TUNC VOCABERIS SAPIENS
    Quando nella tua casa neri corvi partoriranno bianche colombe, allora sarai chiamato sapiente.
    QUI SCIT COMBURERE AQUA ET LAVARE IGNE FACIT DE TERRA CAELUM ET DE CAELO TERRAM PRETIOSAM
    Chi sa bruciare con l'acqua e lavare col fuoco, fa della terra cielo e del cielo terra preziosa.
    AZOT ET IGNIS DEALBANDO LATONAM VENIET SINE VESTE DIANA
    Azoto e Fuoco: sbiancando Latona, verrà Diana senza veste



    video:


    FONTI: wikipedia

    Edited by Black&White - 7/11/2018, 14:45
     
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  2. Yavanna
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    La conoscevo già, ma non avevo mai letto tante informazioni a riguardo, perciò grazie del post. Argomento molto interessante!
     
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    Pensavo di aver letto tutto il leggibile su questo thread e invece mi sono persa questo interessantissimo post!
    grazie per averlo condiviso con noi (anche se con estremo ritardo :P )
     
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2 replies since 25/6/2013, 19:28   2695 views
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