Led Zeppelin e l'occulto

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  1. Lady Lu
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    Ascoltavo una splendida canzone dei Led Zeppelin, la mia preferita, Stairway to Heaven, e credo il più bel capolavoro del rock (ma è solo la mia opinione), e mi è venuto in mente quanto il chitarrista Page fosse affascinato dalla magia nera. Allora perchè non approfondire?
    Si sente spesso parlare di backmasking bifronti, della possibilità che ascoltando una registrazione a rovescio sia possibile sentire delle parole di senso compiuto. A causa di fenomeni fonetici è possibile ascoltare un brano a rovescio e udire delle parole sensate. Sarebbe il caso della pareidolia acustica, che si verifica quando si crede di percepire suoni, rumori specifici o parole di senso compiuto. Quasi impossibile è che si formino lunghe frasi correte sul piano grammaticale e sintattico che si riferiscono a un certo argomento. Questo fenomeno sembra essere individuabile ascoltando i brani dei Led Zeppelin.
    Il componente della band maggiormente coinvolto nel mondo occulto è il chitarrista Jimmy Page.

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    Il Maestro Therion


    Jimmy Page, virtuoso chitarrista degli Zeppelin, ha dichiarato in più occasioni di essere un fervente discepolo del mago nero britannico Aleister Crowley (1875-1947), un personaggio molto apprezzato nel mondo della musica rock. Page, oltre ad essere un devoto lettore delle sue opere fin dagli anni della scuola - ad undici anni per essere precisi - ad aver condotto lunghe ricerche su di lui, ad essere uno dei maggiori collezionisti di materiale «crowleyano», come i cappelli, le canne da passeggio, i libri, i manoscritti, i quadri, i suoi paraphernalia (ossia i paramenti e gli attrezzi usati dal mago inglese durante i suoi riti), ha persino acquistato nel 1970 la Boleskine House, un antico maniero a Iverness, sul Lago di Loch Ness, in Scozia, di proprietà di Crowley dal 1900 al 1918, trasformandola in un santuario dell'occultismo. Page, che in questa casa ha praticato sedute spiritiche con l'intento di entrare in contatto con lo spirito del Maestro, ne ha inoltre commissionato al satanista Charles Pierce la decorazione, con motivi che rappresentano le diverse forme di magia rituale. Parlando di questo castello, Page ha asserito: «La casa di Crowley che comprai è sulle rive di Loch Ness, è appartenuta a due o tre proprietari prima di Crowley; fu anche una chiesa che poi bruciò con tutta la congregazione all'interno. Sono successe strane cose in quella casa che non hanno niente a che vedere con Crowley, e quelle cattive vibrazioni ci sono ancora» . Lo stesso Robert Plant, vocal del gruppo, pur avendo ammesso di essere affascinato come Page dalla magia nera, invitato da quest'ultimo, si è categoricamente rifiutato di visitare l'ex residenza di Crowley, temendo le maledizioni che ancora la abitano.
    Di ritorno da un viaggio all'isola di Rodi, Page ha tentare di comprare anche ciò che rimane di un'altra abitazione acquistata nel 1920 da Crowley, l'«Abbazia Thélema» a Cefalù, in Sicilia. Nel 1974, Page, sempre più coinvolto in questo morboso interesse per il «Maestro Therion» (in greco «Bestia»), decise di aprire a Kensington High Street, a Londra, una libreria specializzata in occultismo, esoterismo e magia che chiamò The Equinox (The Equinox Booksellers and Publishers). «È stato faticoso - ha dichiarato Page - andare nei vari posti per procurarmi i libri che volevo». La scelta di questo nome è tutt'altro che casuale: oltre alla chiara allusione al sopraggiunto Equinox of Gods («Equinozio degli dèi») annunciato dal Genio Superiore Aiwass (il demone che si manifestò a Crowley), The Equinox è anche il titolo di un periodico pubblicato da Crowley a partire dal 1909.
    Questi ed altri fatti, che fra breve andremo ad esporre, hanno fatto sì che la devozione di Page per Crowley creasse attorno agli Zeppelin un'aura malefica che non li ha abbandonati fino allo scioglimento. Inoltre, alcune voci che giravano nell'ambiente musicale attribuirono proprio alla smodata passione di Page per Crowley le varie disgrazie accadute negli anni '70 ai componenti del gruppo e ai loro amici e colleghi: «Nel 1976, il socio dei Led, Keith Harwood, morì in circostanze misteriose; Keith Relf, ex membro degli Yardbirds, che formarono poi il nucleo dei Led Zeppelin, si suicidò; la moglie dell'amministratore di tournée, Richard Cole, perse la vita anche lei. Nel 1977, un bambino di cinque anni, Karac, figlio di Robert Plant, contrasse un'infezione virale mentre il gruppo era in tournée in America e morì. [...] Nel '79, Philip Hale, un fotografo amico di Jimmy Page, morì in una villa di Page dopo aver ingerito una quantità eccessiva di morfina, cocaina e alcool; nel 1980, in un'altra ancora delle ville di Page, John Bonham incontrò la sua fine prematura. Graham Bond, uno dei migliori organisti di R&B in Inghilterra, sentì anch'egli una forte attrazione per Aleister Crowley (per un certo periodo Bond era stato cantante di un gruppo chiamato "Magick"). Negli anni '70, lo scarso successo incontrato parve sommarsi alla sfortunata convinzione che lo ossessionava di essere il figlio illegittimo di Crowley. Nel 1974, quest'illusione prese il sopravvento nella sua mente malata e il giovane si uccise gettandosi sotto un treno mentre "era in uno stato di estremo squilibrio mentale"».
    Inoltre, nel 1975, Plant e la moglie Maureen ebbero un terribile incidente stradale mentre erano in viaggio sull'isola di Rodi. Il 27 settembre 1980, l'Evening News, in un articolo intitolato «La magia nera dei Led Zeppelin», scrisse: «Robert Plant e tutti quelli che sono vicini al gruppo sono convinti che le pratiche di magia nera di Jimmy Page siano la causa della morte di Bonham e delle altre tragedie. [...] I tre membri aleister crowleyrimasti dei Led Zeppelin, ora, saranno un po' spaventati al pensiero di ciò che potrebbe accadere la prossima volta». Da parte sua, Page, anche per fugare queste voci insistenti, oltre ad aver sottolineato di prendere le sue precauzioni per la magia nera, ha sempre manifestato una certa riluttanza a parlare ai giornalisti delle sue convinzioni magico-religiose e del suo coinvolgimento nelle pratiche magiche, limitandosi ad accennare, molto vagamente, ai misteri cui era stato iniziato, ed a quelli che gli restavano da scoprire. Questo atteggiamento sdrammatizzante, e allo stesso tempo molto schivo, traspare anche in questa sua dichiarazione a riguardo del suo guru: «Era un poeta dell'occulto. Cercava la libertà assoluta dell'individuo attraverso i poteri della magia e del soprannaturale, cose ridimensionate con l'avvento del cristianesimo [...]. Credo che Aleister Crowley sia il genio incompreso del XX secolo; la sua mèta era la liberazione della persona, dell'entità, e diceva che le restrizioni rovinano, portano alla frustrazione, la quale a sua volta conduce alla violenza o alla pazzia. Più la nostra era di tecnologie e alienazione va avanti, più le sue teorie sembrano manifestarsi. Il suo scopo come detto era la totale liberazione: se vuoi fare una cosa falla. Non voglio dire che sia una cosa adatta a tutti - neanche a me piacciono tutte le sue teorie - ma trovo che parecchie di esse siano rilevanti, ed è per questo che è stato attaccato e incompreso. Non voglio parlare di questo troppo a lungo [...], molta gente si annoierebbe. Non voglio nemmeno far avvicinare nessuno a Crowley, non più almeno di come sono io nei confronti di che so... Charles Dickens. A un certo punto, Crowley esplorò la "self-liberation", e fu come avere un occhio puntato sul mondo» 11. Non una parola sulla magia sessuale, sulle cerimonie evocatorie, sulle sue donne finite tutte in manicomio o morte suicide, o sui suoi figli (tutti deceduti in età infantile), e su tutto quello che avrebbe potuto turbare i suoi fans...

    Una scala per l'inferno


    Nel 1984, di fronte al Consumer Protection and Toxic Materials Committee of the California State Assembly («Comitato per la Protezione del Consumatore e per il Materiale Tossico dell'Assemblea Legislativa della California»), furono sottoposti alcuni backmasking satanici rinvenuti in Stairway to Heaven («La scala per il paradiso»), la famosissima ballata contenuta nel IV album (Atlantic 1971) dei Led Zeppelin. Alla voce «Led Zeppelin», dopo aver velocemente elencato i capi d'accusa di filo-satanismo a carico di questa storica formazione, Stefano Marzorati, nel suo Dizionario dell'horror rock, senza darsi minimamente la pena di fornire uno straccio di prova a sostegno di quanto afferma, li liquida scrivendo: «Tutti questi elementi, unitamente ai pesanti attacchi di fondamentalisti in cerca di messaggi subliminali e di musicisti da crocifiggere, hanno fatto sì che il leggendario gruppo britannico venisse indicato tra i capostipiti dell'ondata satanica rock [...]. In particolare il capolavoro della band, la dolcissima ed evocativa "Stairway to Heaven" [...], è stata più volte inserita nel libro nero di queste associazioni, a causa dei suoi presunti messaggi subliminali dai contenuti "satanici". In realtà l'amore nutrito da Jimmy Page e da Robert Plant, cantante del gruppo, per una cultura che ha radici nelle antiche tradizioni celtiche, la grande attrazione per argomenti misteriosi, e la profonda vena mistica che pervadono molte delle loro composizioni, hanno poco a che fare con il culto di Satana». Marzorati prosegue scrivendo che anche l'infatuazione di Page per il mago nero Crowley va riletta nell'ottica del quadretto mistico-romantico-sentimentale appena descritto. Che per la composizione dei testi di Stairway to Heaven Plant si sia rifatto alle antiche saghe celtiche sembra un dato accertato. Quello che Marzorati non dice è che Plant era quel tempo un avido lettore delle opere dello scrittore inglese specializzato in occultismo Lewis Spence (1874-1955), e che tra le fonti per le liriche di questo album ha ammesso di aver attinto - guarda un po' - al suo libro The Magic Arts in Celtic Britain («Le arti magiche nella Britannia celtica»; 1905), un'opera sui misteri druidici e sulla magia nera, nonché alcuni testi di mitologia egizia.
    Pochi però sanno che diverse persone vicine agli Zeppelin nei giorni in cui Stairway to Heaven venne composta, hanno asserito di aver visto Page sedere esausto per giornate intere in una stanza buia davanti ad una tavola imbandita con coltelli di diverso tipo e candele accese. Egli stringeva tra le mani la sua chitarra come se fosse in attesa di qualcosa. Quello che «giunse» a Page è uno dei pezzi classici più popolari del rock: Stairway to Heaven. Quanto al testo di questa canzone, Plant ebbe a dichiarare che esso è frutto di quel fenomeno noto agli spiritisti come «scrittura automatica»: «Jimmy Page ha scritto gli accordi e li ha suonati per me. Io me ne stavo con carta e matita in mano, e, per qualche ragione, ero di pessimo umore. Allora, tutto d'un tratto, la mia mano cominciò a scrivere buttando fuori parole. Io stavo seduto guardando le parole e quasi saltavo sulla sedia dallo stupore». Ma veniamo a fatti più concreti. Posto di fronte all'imbarazzante domanda del giornalista J. D. Considine sull'inserimento di backmasking in Stairway to Heaven, Page sospirò e rispose laconicamente: «Preferisco non commentare». Ma cosa si celava realmente dietro questo no comment di Page? Nel corso di un'altra intervista, Page aveva già dovuto rispondere ad un'altra imbarazzante domanda postagli dal giornalista Pete Frame. Essa riguardava la presenza di un'insolita frase incisa sul vinile del III album (Atlantic 1970) nello spazio vuoto tra l'ultima track e l'etichetta centrale. Domanda di Frame: «"C'è una strana scritta sul bordo del disco vicino all'etichetta... dice: "Do what thou wilt, so mote it be" ("Fà ciò che vuoi, e così sia"). Un messaggio da parte tua ai critici o un commento del tizio che ha fatto la stampa del disco»? Risponde impacciato Page: «L'idea è stata mia. La storia che c'è dietro è troppo lunga da raccontare, ma l'intenzione era quella di dare un piccolo tocco esoterico... Speravo che nessuno la vedesse e nessuno l'ha vista tranne te, il che dimostra quanto manchi di spirito d'osservazione molta gente e quanto osservatore tu sia. Qualcun altro l'ha notato, da quel che so, perché Robert è venuto da me un giorno dicendomi che l'Atlantic aveva ricevuto delle lettere riguardo ad una strana scritta sul disco... vedi, ero l'unico del gruppo a saperne qualcosa».
    Frame incalza, e in chiusura dell'intervista pone un'altra fastidiosa domanda: «Prima di concludere, ritorniamo al quarto album. Penso che nessuno abbia mai cercato di scoprire il significato di quei simboli che racchiudono il titolo. Vuoi parlarci di quei... quei caratteri runici islandesi, o cos'altro sono?

    four_symbols


    Risposta di Page: "Non sono islandesi, quello è un equivoco che circola, e solo i due di mezzo sono realmente caratteri runici. Accadde che ciascuno di noi si scelse un simbolo e tutti insieme andarono a costituire il titolo del disco. Robert disegnò il suo: la piuma, simbolo base di tutte le filosofie con un retaggio molto interessante... ad esempio rappresenta il coraggio, per le tribù pellerossa. Il simbolo di John Paul Jones, il secondo da sinistra, è tratto da un libro sulle rune, rappresenta la fiducia e l'abilità (infatti è difficile da disegnare con precisione). Quello di John Bonham è tratto dallo stesso libro (i tre cerchi). Il mio simbolo l'ho disegnato io stesso, ma molti l'hanno confuso con la parola "zoso", e negli States c'è stato chi ha messo in giro la voce che il titolo dell'ellepì era "zoso", il che fu un peccato perché non si doveva supporre che fosse una parola completa, ma qualcosa del tutto differente... e con un differente significato"».
    Ecco cos'ha affermato in proposito Plant: «Non potete crederci, ma una volta Pagey mi prese da una parte e mi disse: "Attento, sto per rivelarti il significato di questo simbolo, poi non te ne parlerò mai più o almeno non te ne parlerò per molto tempo e, credetemi, mi sono scordato cosa fosse, e ora Pagey non me lo vuole dire. So che lo trovato in un vecchio libro. Questo è ciò che so». John Bonham: «Le rune sono simboli semplicemente appilicati ad ognuno di noi. Non voglio dire cosa significano. Ognuno di noi ne ha scelto uno». Parlando del simbolo di Bonham, Plant ha aggiunto: «Suppongo che si tratti di una trilogia, uomo, donna e figlio. Sospetto che abbia a che fare con le fondamenta delle credenze di tutti i popoli». Ma davvero quegli strani four symbols («quattro simboli»), che ha scelto Page e che compaiono sulla custodia e sull'etichetta del IV album sono simboli filosofici o runici? Niente di più falso, e lo dimostriamo! Cominciando dai due caratteri centrali, quelli di Jones e Bonham, diciamo subito che essi non figurano in nessuna delle diverse raccolte di caratteri runici che abbiamo consultato:

    rune_gallery


    Dei due simboli centrali nessuna traccia... Ma se non sono «simboli runici», come afferma anche Marzorati, allora cosa sono? Secondo Padre Jean-Paul Régimbal o.ss.t. (1931-1988), che però non dice nulla sulle fonti di questa interpretazione, il fregio di Jones sarebbe un «trifoglio della trinità satanica», e della «trinità esoterica: l'aria, la terra e il fuoco» 21. Quanto a quello di Bonhanm, che Page dice essere un carattere runico, è presente sul Tarocco dello Ierofante ideato da Aleister Crowley! Lo Ierofante era il sacerdote nei Riti Eleusini (VII secolo a. C.), che Crowley inserì nelle proprie cerimonie.

    simbolo_bonham


    Il simbolo di John-Paul Jones non è una runa, ma un simbolo celtico molto diffuso nel mondo dell'occulto detto Triquetra o Triskele.
    Nel suo libro The Secret Doctrine (1888), Madame Blavatsky parla del mito del continente perduto. Secondo la Teosofia, l'Ordine dei Rosacroce e altro ordini mistici, questo mito era una manifestazione di Atlantide, Lemuria, ma anche di Pan e di Mu. Nella sua opera The Sacred Symbols of Mu, l'occultista statunitense James Churchward (1851-1936) sostiene, come la Blavatsky, che la culla dell'umanità sarebbe Mu, un continente che 60.000 anni fa era al centro dell'Oceano Pacifico. In una delle tavole contenute nel suo libro, al centro appare il simbolo di Robert Plant.

    symbols_mu


    Dunque, la piuma di Plant non è né un simbolo base di tutte le filosofie, né ha a che fare con i Nativi Americani. Va inoltre precisato che la piuma l'abbiamo trovata ne Il libro infernale (ristampa anastatica a cura delle Edizioni Mediterranee, Roma 1984), un trattato assai completo di scienze occulte di non recente redazione comprendente antichi grimori come «La Clavicola di Re Salomone» e invocazioni diaboliche come «Il Dragone Rosso e la Capra infernale». Si scoprirà che (a pag. 17) la piuma - la quinta penna dell'ala di un'oca maschio uccisa di giovedì a mezzanotte - fà parte integrante degli strumenti necessari per l'esercizio dell'arte magica, ed in particolare per la stipulazione dei cosìddetti «patti satanici» con cui si vende la propria anima al diavolo in cambio di qualche vantaggio materiale.

    piuma_patto


    La piuma che compare sul IV album dei Led Zeppelin è inscritta nel «cerchio magico dei sortilegi», una sorta di perimetro che «nelle evocazioni lo stregone traccia in terra [...] con iscritte o circoscritte varie figure geometriche, ideogrammi e disegni simbolici. La permanenza in questo cerchio lo manterrà al sicuro da eventuali rappresaglie della creatura evocata». Quanto a quel fantomatico «zoso», che Page - mentendo spudoratamente per non spaventare i suoi fans - dice di aver disegnato lui stesso, appare in diversi testi di molto precedenti la nascita di Page. Ad esempio, lo si vede all'interno di un vecchio manoscritto intitolato Le Dragon Rouge (1521). Lo abbiamo ritrovato in un'annosa raccolta di «antichi fregi usati per i patti satanici» riprodotta in diverse opere, tra cui quella di François Ribadeau Dumas dal titolo Histoire de la Magie, quella di Maurice Bouisson intitolata La Magia, quella di Peter Kolosimo (1922-1984) intitolata Polvere d'inferno tra i «caratteri magici» per siglare un patto col demonio, in una pagina de Le Triple Vocabulaire Infernal (1844), di Frinellan, e infine in quella di Pier Carpi (1940-2000) dal titolo I Maestri Segreti che in calce reca la dicitura «Alfabeto magico per la stesura di un patto col diavolo»!

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    Circa il significato di questo fregio satanico, esistono diverse interpretazioni: secondo Padre Régimbal (pag. 88), esso simboleggerebbe il potere che Satana ha sugli uomini a causa del fascino e della suggestione che una certa musica esercita su di essi. Altri sostengono invece trattarsi del simbolo di Cerbero, il mitico cane a tre teste che sorveglia l'ingresso del terzo girone dell'inferno dantesco. Altri ancora affermano che si riferisca ad un'entità malvagia evocata dall'occultista Austin Osman Spare (1886-1956), un membro dell'Astrum Argenteum di Aleister Crowley e della Fraternitas Saturni, rimasto famoso per i suoi riti autosessuali. «Zos», questo è il nome dell'entità, gli avrebbe dettato attraverso la «scrittura automatica» un inquietante messaggio-anatema per l'umanità (Anatema di Zos; 1927). Secondo certuni, sarebbe da collegare a Zoser, un faraone della III dinastia. Noi crediamo che, con tutta probabilità, si tratta di un simbolo astrologico-alchemico di provenienza rosicruciana associato al culto satanico. Infine, facciamo notare che il simboletto (un Triskele) usato sulla custodia del vinile come asterisco, è il fregio attribuito da Crowley a Choronzon, «il demone della disperazione», «colui che vive nell'Abisso», uno spirito malvagio di cui parlano i maghi elisabettiani Edward Kelley (1555-1597) e John Dee (1527-1609), gli ideatori della Magia Enochiana, e che Crowley evocò nel deserto del Sahara nel dicembre del 1909 29. Inoltre, esso è molto simile al quello usato dal Segretario Intimo nel 6º Grado della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato...

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    Nel 1975, Jimmy Page si fece realizzare un costume di scena in raso dal sarto inglese Malcom Hall. Tale costume - definito «egiziano» - presenta decorazioni molto interessanti. Sul dorso dell'abito appaiono infatti l'Occhio del dio egizio Horus inscritto in un Triangolo, la dea del cielo Nuit, il Sole alato, simbolo del dio Ra, e infine la lettera ebraica «Hei» («H»). Come molti sanno, gli dèi dell'antico Egitto e le lettere ebraiche (Kabbalah) occupano un posto rilevante all'interno del sistema crowleyano e riflettono l'interesse morboso di Page per il mago inglese.

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    Natas eclod oim


    Oltre alla simbologia adottata, lo stesso testo al dritto di Stairway to Heaven contiene almeno due allusioni (chiavi di lettura indirizzate ai soli iniziati) al bifrontismo di certe frasi. La prima di esse, a cui soggiace il messaggio bifronte «Here's my sweet Satan...», dice: «Sì, ci sono due strade che puoi percorrere (puoi ascoltare in due modi queste parole), ma a lungo andare hai ancora tempo per cambiare strada» (ma se vuoi capire veramente, ascolta al contrario). La seconda allusione alla lettura bifronte, molto più chiara della prima, è situata nel punto in cui si dice: «Cause you know sometimes words have two meanings», e cioè «perché come sai a volte le parole hanno due significati». Anche il punto del testo al dritto di Over the Hills and Far Away, a cui sottosta il backmasking che dice «We're not really rich, it's all for Satan...», sembra alludere ad un secondo significato sottinteso in queste parole: «Molti è una parola\ che ti lascia indivinare\ Indovinare quello che\ Dovresti veramente sapere\ Dovresti veramente sapere». Da notare che la scritta «Houses of the Holy», che appare sulla busta interna che contiene l'omonimo LP, è stata stampata all'incontrario...

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    Vi è tuttavia un altro argomento, a nostro avviso apodittico, che fuga ogni residua ombra di dubbio sul coinvolgimento nel satanismo del virtuoso chitarrista degli Zeppelin: la simbologia contenuta nei loro dischi. A riguardo dell'anziano che compare sulla cover del IV ellepì, Page ha affermato: «Il Vecchio raffigurato in copertina è un uomo in armonia con la Natura. Egli porta delle fascine di legna, prendendo dalla Natura ciò che poi restituisce. Il suo è un cerchio naturale, giusto. [...] Il Vecchio è anche l'Eremita dei Tarocchi; simbolo di saggezza mistica e dell'uomo che ha fiducia in sè».
    L'Eremita dei Tarocchi (realizzato da Barrington Colby) appare nelle sue vere sembianze anche nell'interno aperto del IV album, in forma di un vegliardo avvolto in un mantello (che serve a nascondere la sua opera e ad impedire che venga scoperta) sulla cima di una montagna che tiene nelle mani un lungo bastone e una lanterna al cui centro campeggia un Esagramma o «Sigillo di Salomone», un simbolo magico-cabalistico, ma anche il simbolo personale di Aiwass in The Book of the Law o Liber al vel Legis (Punto II): «La Stella a Sei Punte è il Mio Simbolo».
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    Questo Tarocco viene riproposto anche nel film-documentario dei Led Zeppelin The Song Remains the Same (Warner Bros. 1976), mentre si sentono le note di Dazed and Confused, dove Page stesso, opportunamente truccato, impersona, in una scena girata di notte, dapprima un giovane che scala una montagna (simbolo del cammino iniziatico, che appare anche nella copertina dell'LP) e quindi la figura ieratica dell'Eremita che regge la lanterna e rotea il suo bastone.
    La spiegazione a sfondo ecologico di questo Tarocco fornita poc'anzi da Page non collima con quella molto più autorevole data dal grande iniziato svizzero Oswald Wirth (1860-1943), 33º Grado del massonico Rito Scozzese Antico, che di questo Tarocco ci dice: "Se incontra sul suo cammino il serpente delle brame egoistiche, non cerca di imitare la donna alata dell'Apocalisse, che posa il piede sul capo del rettile, in una allusione al misticismo ambizioso di vincere ogni animalità. Il saggio preferisce incantare il serpente, perchè si attorcigli attorno al suo bastone, come attorno a quello di Esculapio: infatti il serpente rappresenta correnti vitali che il taumaturgo capta per esercitare la medicina degli iniziati."
    Che in un linguaggio comprensibile anche ai non-iniziati significa: se il Mago incontra il Serpente - Satana - non lo allontana o lo schiaccia - come fà la Donna alata dell'Apocalisse - la Beata Sempre Vergine Maria - ma fà ricorso ai suoi poteri per realizzare i suoi sordidi scopi. Il mantello è il simbolo del segreto nel quale agisce l'Iniziato e la lanterna è figura della Conoscenza dei Misteri che lo guida sulla via dell'autodeificazione, mèta del satanismo più autentico (l'adorazione di sè stessi). Naturalmente, per non spaventare i proprî fans, Page ha omesso il Serpente attorcigliato al bastone dell'Eremita della cover, Serpente che invece appare sul Tarocco di Wirth. Facciamo inoltre notare che nel suo libro Magick (pag. 248), Crowley addita la «siringa di Pan con i suoi sette toni, corrispondenti ai sette pianeti», come uno degli strumenti più appropriati per compiere determinate evocazioni. Ora - un'altra coincidenza? - la dolce Stairway to Heaven prende inizio proprio con il suono di un flauto (anche se emulato con un sintetizzatore da Jones). Non a caso, il testo a un certo punto dice:
    "È presto, così si mormora, se tutti intoniamo la musica giusta
    Il pifferaio ci guiderà alla ragione [...]
    E le foreste echeggeranno di risate [...]
    Il pifferaio ti sta chiamando, vuole che tu vada da lui [...]
    E se ascolti molto attentamente
    Prima o poi la melodia giungerà a te."
    È lampante che il «pifferaio» le cui risate eccheggiano nelle foreste è il dio Pan, la divinità cornuta della Wicca (la neostregoneria), che la Massoneria identifica con Satana e al quale Crowley ha dedicato un poema (Inno a Pan)!
    Inno a Pan
    Fremi di dolce ardore nella luce,
    Uomo! Mio uomo!
    Esci precipitoso dalla notte
    Di Pan! Iò Pan!
    Iò Pan! Iò Pan! Viene attraverso il mare
    Dalla Sicilia e dall'Arcadia!
    Vagante come Bacco, con i fauni
    E pardi e ninfe e satiri per guardie
    Sull'asinello color latte, vieni
    A me, a me!
    Vieni insieme ad Apollo in abito nuziale
    Vieni insieme ad Artemide, zolla sericea,
    E la tua bianca coscia lava, o Dio
    Bellissimo, nella luna dei boschi e sopra il monte
    Di marmo, nell'alba della fonte d'ambra!
    La porpora della preghiera appassionata
    immergi nel sacrario tuo scarlatto,
    Nella trappola cremisi,
    L'anima che sussulta aprendo gli occhi
    Per vederti filtrare dal groviglio
    dei cespugli, e dal tronco contorto
    Dell'albero vivente, anima e spirito.
    Corpo e cervello... Vieni attraverso il mare
    Iò Pan! Iò Pan!
    Diavolo o dio, a me a me,
    Mio uomo! mio uomo!
    Vieni con trombe che squillano acute
    Sulla collina!
    Vieni con tamburi che rullano cupi
    Dalla fontana!
    Vieni col flauto e la zampogna!
    Non son forse maturo?
    Io, che attendo e che fremo e che lotto
    Con l'aria che non offre rami verdi
    Come nido al mio corpo
    Stanco di vuoti abbracci,
    Forte come un leone e come un aspide
    Scattante, vieni, oh, vieni!
    Sono stordito
    Dalla lussuria solitaria
    Del demoniaco.
    Tu taglia con la spada i duri ceppi,
    Divoratore d'ogni cosa e d'ogni cosa
    Procreatore: dammi il tuo segno
    Dell'Occhio Aperto,
    E il petto eretto della dura coscia,
    E la parola di follia e mistero,
    O Pan! Iò Pan!
    Iò Pan! Iò Pan Pan! Pan Pan! Pan,
    Io sono un uomo.
    Fai ciò che vuoi, come può fare un dio,
    O Pan Iò Pan!
    Iò Pan! Iò Pan Pan! Son desto
    Nella stretta della serpe.
    L'Aquila strazia con artigli e becco;
    E gli dèi si ritraggono:
    Vengon le grandi belve, Iò Pan! Son nato
    Per morire sul corno
    Dell'Unicorno.
    Io sono Pan! Iò Pan! Iò Pan Pan! Pan!
    Io sono il tuo compagno e il tuo uomo,
    Il capro del tuo gregge, e oro e dio,
    Carne sulle tue ossa, e fiore
    Della tua verga. Con zoccoli d'acciaio
    Io corro sulle rocce, dal solstizio ostinato
    All'equinozio.
    E deliro: io stupro e strappo e infurio
    Eternamente, mondo senza fine,
    manichino, fanciulla, ninfa, uomo
    Nella forza di Pan,
    Iò Pan! Iò Pan Pan! Pan! Iò Pan!


    Oltre al flauto, anche il violino viene indicato da Crowley in Magick (pag. 248) come uno degli strumenti ideali da suonare durante i rituali evocatori.
    Ebbene, anche Page ha suonato la sua chitarra più volte da vivo utilizzando l'archetto da violino. Un'altra coincidenza? Un accurato esame del testo di Stairway to Heaven rivela una forte influenza crowleyana. Mi riferisco in particolare ad un passaggio di questo brano che dice:

    "C'è una sensazione che provo
    Quando guardo ad Occidente
    E il mio spirito grida di andarsene."

    Questa frase enigmatica trova la sua spiegazione nell'opera di Crowley Magick. Nel capitolo VI, intitolato «La formula del neofita» (pag. 219 dell'ed. italiana), viene descritto un rito cui viene sottoposto l'adepto durante l'iniziazione all'Ordine fondato da Crowley (Argenteum Astrum). In questo capitolo è possibile leggere le seguenti parole: "Dopo un'altra purificazione e consacrazione, per un attimo gli è concesso di vedere il Signore dell'Occidente, e acquisisce il coraggio di persistere".
    Durante questa cerimonia l'iniziato viene legato e bendato, un'ammissione simbolica della sua ignoranza spirituale e totale incapacità. Egli deve dimenticare tutto ciò che gli è stato insegnato a riguardo alla conoscenza delle cose spirituali. Egli viene purificato, consacrato e condotto nel tempio dove compie un giro nella stanza seguendo uno specifico modello geometrico. Questo percorso viene chiamato «tergiversazione mistica». L'iniziato si ferma e, dopo che gli è stata rimossa per un attimo la benda, guarda verso Occidente dove gli è permesso di vedere un'entità chiamata «Signore dell'Occidente». Guardare in direzione Ovest è estremamente importante. Questo gesto permette di fortificarlo spiritualmente per continuare con la cerimonia e coinvolgerlo più profondamente nel suo addestramento occulto. Crowley continua chiarendo il significato di questo rito affermando a riguardo dell'iniziato: «In Occidente egli acquisisce energia» (ibid.). Dunque, la frase della canzone «la sensazione che provo quando guardo ad Occidente» si riferisce al potere occulto che si acquisisce nel corso di questa cerimonia crowleyana. Manco farlo apposta, le parole «there’s a feeling I get» («c'è una sensazione che provo») celano al contrario la frase «I've got to live for Satan» («Devo vivere per Satana»). Ma torniamo ai simboli. Anche la copertina di Houses of the Holy presenta immagini di contenuto satanico. Sul davanti (aperto) appaiono una dozzina di bambini nudi dalla bionda chioma in atto di scalare un'altura sulla cui sommità si erge qualcosa di simile ad un'ara sacrificale.
    L'interno aperto della stessa cover presenta un'immagine inequivocabile: ai piedi dei ruderi di un castello, simile a quelli che sorgono sulle Southern Highlands scozzesi, un uomo (nudo) offre in sacrificio un fanciullo ad una «divinità» rappresentata dai raggi di luce (Lucifero?) che svettano dal castello stesso.
    Anche in questo caso è ipotizzabile un'influenza «crowleyana». Trattando infatti del sacrificio «di sangue» in Magick, Crowley annota: «Un bambino maschio di perfetta innocenza e di alta intelligenza è la vittima più soddisfacente e adatta». Del resto, il sacrificio rituale di bambini era già stato ordinato, a suo tempo, anche dal demone Aiwass, e precisamente nel Liber Legis (III, 12, 24): «Sacrifica animali, piccoli e grandi; dopo un bambino. [...] Il Sangue migliore è della Luna. Inoltre il sangue fresco di un bambino». A questo proposito scrive Crowley:: «Il rito supremo dovrebbe creare un’atmosfera particolare attraverso la morte della vittima. Con questo rito si potrebbe raggiungere il vertice dell’Arte Magica. La cosa migliore sarebbe sacrificare una fanciulla, possibilmente vittima volontaria, perché, se fosse maldisposta al sacrificio, potrebbe introdurre una corrente ostile. La fanciulla dovrebbe venir violentata, poi tagliata in nove pezzi. La testa, le braccia e le gambe dovrebbero venire amputate, e il tronco tagliato in quattro parti. Sulla pelle andrebbero scritti i nomi di altrettanti dèi: poi le braccia andrebbero scuoiate e bruciate in onore di Pan o di Vesta; le gambe, dopo un procedimento eguale, andrebbero offerte a Priapo, Hermes o Giunone; la spalla destra è sacra a Giove, la sinistra a Saturno; la metà inferiore destra del tronco a Marte, quella sinistra a Venere. La testa non andrebbe scuoiata, ma semplicemente bruciata in onore di Giunone o di Minerva. Questo rito non dovrebbe essere usato in occasioni ordinarie, ma raramente, e soltanto per scopi importantissimi; e non dovrebbe venire mai rivelato ai profani». D'altronde, il titolo stesso di questo album fà pensare; le «case del santo» sono forse la Boleskine House e l'Abbazia Thelema? Il «santo» in questione è Crowley? I fanciulli sono di scena anche sul retro della copertina di un altro LP degli Zeppelin, Presence (Swansong 1976), dove un'anziana signora (apparentemente un'insegnante) pratica un'operazione tipicamente magica, una sorta di transfert, imponendo contemporaneamente le mani sulla testa di un malcapitato alunno e su di un sinistro obelisco nero (che appare anche sul davanti della stessa cover).
    Interrogato sul significato di questo oggetto inquitante, Page ha risposto che nelle sue intenzioni esso vuole simboleggiare la forza del gruppo nel ottenere un effetto così profondo nel pubblico, un potere che, per semplificare, viene assegnato ad una «presenza».
    Un'ennesima conferma dell'occulta devozione di Page per Satanasso è rappresentata dall'effigie scelta per la Swan Song, l'etichetta discografica personale del gruppo nata nel 1974. In essa figura il fallen angel, una figura umana alata e asessuata - evidentemente un angelo decaduto - in atto di precipitare.
    Chi è questo enigmatico personaggio divenuto il simbolo ufficiale degli Zeppelin? Visto che Marzorati tace in proposito, la risposta ce la dà la Sacra Scrittura (che Page deve conoscere abbastanza bene), e precisamente ce la danno due passi biblici in particolare: il primo è estratto dal Libro dell'Apocalisse (Ap 12, 9-12) e dice: «Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra [...]. Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo». Il secondo passo è invece tratto dal Vangelo secondo Luca (Lc 10, 17-18): «I settantadue (discepoli) ritornarono tutti gioiosi (da Gesù) dicendo: "Signore, i demoni stessi ci stanno soggetti in nome tuo"! Egli disse loro: "Vedevo Satana precipitare dal cielo come una folgore"». L'«uomo alato» della Swan Song Records è stato copiato da un dipinto di un pittore americano, un certo William Rimmer (1816-1879), che ha creato quest'opera intorno al 1870, intitolandola Evening («Sera») o Fall of day («Caduta del giorno), e rappresenterebbe Apollo. Ma nella sua rivista The Equinox (vol. I, nº 7), Crowley afferma l'identità Apollo-Horus, e sempre nella stessa opera dichiara che Horus, l'Eone di cui si dice il precursore e il profeta, in realtà è Satana.

    swan_song_logo


    Molti però pensano che l'uomo alato non sia Apollo, ma l'angelo decaduto Lucifero o Satana, cacciato dal Paradiso e precipitato sulla terra. Nel 1974, Page incontrò Kenneth Anger, un regista underground devoto di Crowley, ma legato anche alla Church of Satan californiana. Anger aveva da poco realizzato un cortometraggio dedicato alla figura del Maestro Therion - ma anche a quella di Satana - intitolato Lucifer Rising («L'ascesa di Lucifero»; 1972), e chiese a Page di comporne la colonna sonora. Il chitarrista accettò, ma non la portò mai a termine. Alla fine, Anger ruppe con Page e affidò la stesura della soundtrack a Bobby Beausoleil and the Freedom Orchestra. Il film uscì nel 1980. Nel 1986, Page pubblicò un album con i ventotto minuti realizzati con l'etichetta Boleskine House Records, BHR 666. È interessante il fatto che Page compare nel film per alcuni secondi nel punto 00.21.03 mentre stringe devotamente tra le mani la Stele della Rivelazione (davanti alla quale Aiwass si manifestò a Crowley) di fronte ad una foto della «Grande Bestia».
    Ecco un'altra conferma dell'interesse morboso di Page per l'occulto e per Crowley. Nel 1970, Jimmy Page iniziò a frequentare la modella francese Charlotte Martin. Da questa relazione (che durò fino al 1983), il 24 maggio 1971 nacque una bambina che il chitarrista volle chiamare Scarlet Lilith Eleida. Ora, guarda caso, Babalon, la Grande Madre, la Madre di tutte le Abominazioni, la dea presente nel sistema thélemita, viene chiamata da Crowley «Scarlet Woman» («la Donna Scarlatta»), con riferimento a Babilonia, la Grande Prostituta di cui parla il Libro dell'Apocalisse (Ap 17, 3-6). Il mago era solito definire con questo appellativo anche le donne con cui si accoppiava durante i rituali magici o usava come medium. Lilith, invece, secondo l'antica religione mesopotamica una famosa demonessa portatrice di tempesta e sventura di cui parla anche la Kabbalah ebraica (che la ritiene la prima compagna di Adamo), fu il nome anche della prima figlia (Nicole Ma Ahathoor Hecate Sappho Jezebel Lilith; 1904-1906) di Crowley.
    Un chiaro riferimento a Babalon (e al demonio) è presente in Houses of The Holy, un brano incluso nell'album Physical Graffiti (Swan Song Records 1975). Ad un certo punto, Plant canta: «From the door comes Satan's daughter» («Dalla porta entra la figlia di Satana»).
    Chi è questa enigmatica figura? Tra le opere di Crowley appare un libro intitolato Moonchild («La figlia della Luna»; 1917). La «figlia» in questione è una sorta di homunculus, una creatura suscitata da un rito di magia sessuale tra un iniziato e una Donna Scarlatta. A questa operazione (denominata Babalon Works) si applicarono nel 1946 il discepolo americano di Crowley Jack Parsons (1914-1952), la fidanzata Marjorie Cameron (1922-1995) e Ron Hubbard (1911-1986), fondatore di Scientology. Poco dopo, lo stesso testo degli Zeppelin si fà ancora più esplicito: «Let the music be your master/ Will you heed the master's call/ Oh-whoa-oh, Satan and man» («Lascia che la musica sia la tua maestra/ Vuoi sentire la voce del maestro/ Oh-whoa-oh, Satana e l'uomo»).

    Intervistato a proposito del suo supposto coinvolgimento nel satanismo, Page abbia risposto: «Io non adoro il diavolo. Ma la magia mi affascina molto». Eppure, in Stairway to Heaven, proprio nel punto in cui al contrario c'è un messaggio satanico, si parla di una May Queen («Regina di maggio»), una figura che risale al paganesimo celtico. Manco farlo apposta, nel 1905 Crowley ha scritto un poema proprio con quel titolo. In realtà, la passione di Page per la magia non è rimasta nel campo della pura astrazione, ma si è concretizzata in un rituale demoniaco officiato anche durante i concerti dal vivo senza che la maggior parte dei presenti si accorgessero ciò che stava accadendo. Parlando della negromanzia insita nella Kabbalah, e in particolare della contaminazione di certi riti del giudaismo post-biblico (dal I secolo d. C. in poi) da parte di elementi pagani, la scrittrice Elizabeth Dilling (1894-1966) scrive citando rabbi Joshua Trachtenberg (1904-1959): «Egli aggiunge: "Non vi fu mai un tentativo di camuffare l'intento di queste funzioni-preghiere; fu più volte ribadito che esse possiedono una funzione specifica legata ai demoni". E riferisce: "Alla mia destra Michele, alla mia sinistra Gabriele, innanzi a me Uriel, dietro di me Raffaele". Questa non è che la versione ebraica dell'antica formula babilonese d'incantesimo: "Shamash innanzi a me, Sin dietro di me, Nergal alla mia destra, Ninib alla mia sinistra"». Questo rituale cabalistico è stato ripreso dalla Golden Dawn e da Crowley, che lo ha incluso nel suo The Lesser Banishing Ritual of the Pentagram («Il Rituale Minore Esorcistico del Pentagramma»), in questa forma: «Before me Raphael. Behind me Gabriel. At my right hand Michael. At my left hand Auriel» («Davanti a a me Raffaele. Dietro di me Gabriele. Alla mia mano destra Michele. Alla mia mano sinistra Uriel»). Ma anche la Church of Satan californiana ha adottato questo rito variandolo. Come i rabbini hanno sostituito i nomi di divinità mesopotamiche con i nomi di angeli, così la Church of Satan ha scambiato i nomi degli angeli con nomi satanici. Nel documentario Satanis: The Devil's Mass (1970) viene mostrata una «messa satanica». Ad un certo punto, poco dopo l'inizio del rito, uno degli officianti si volge per due volte verso i quattro punti cardinali e suona un campanello. Poi si volge nuovamente verso Nord, Sud, Est ed Ovest ed evoca il demonio impugnando una spada e acclamando i quattro nomi infernali: «Satan, Lucifer, Belial, Leviathan».
    In definitiva, Page afferma di non essere interessato al satanismo, ma i fatti dicono tutt'altro. Dopo questo breve studio sui Led Zeppelin, possiamo dunque concludere che i backmasking bifronti vengono inseriti intenzionalmente e non sono un effetto della combinazione casuale dei suoni rovesciati.

    Voi che ne pensate? (Scusate l'articolo è lunghissimo, pardon)


    Fonte centrosangiorgio.com
     
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  2. yamato san
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    E Nella lingua Yanomami .Pagè significa.....Sciamano ^^
     
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    Interessante, molti artisti ricorrono alla magia ancora oggi quindi credo sia molto provabile quello che riporti sopra, inoltre i luoghi dove sono avvenute morti cruente sono carichi di "potere" e spesso vengono usati a scopi magici, sarà per questo che Crowley ha fatto erigere la propria casa sopra una chiesa dove erano morte molte persone in maniera cruenta...
    per quanto riguarda i simboli credo servano ad aumentare la fama ed il successo, ma si sa più alte sono le vette più clamorosa e devastante risulterà la caduta...
     
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    dove il cuculo / svaní alla vista / un’isola solitaria

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    A me sembra normale che un artista porti nelle sue opere (in questo caso musica e testi) il proprio vissuto, le cose che ama, che studia, che pratica. Da cosa dovrebbe prendere le sue suggestioni altrimenti? Soltanto dai lavori altrui (possibilmente preselezionati da qualche ente di censura)?
    Se Page aveva interesse per l'esoterismo, se era affascinato da Crowley, non soltanto non è sorprendente ma anzi è più che giusto che ne abbia tratto ispirazione, e che abbia inserito nel suo lavoro riferimenti a quell'àmbito.
    Sembra però che per gli estensori degli articoli del sito centrosangiorgio.com questo sia un problema. Cos'è che realmente li rode dentro?

    Riguardo al testo di Stairway To Heaven, qui c'è un'interpretazione molto rilassata, di cui mi piace citare una frase: “Per i Cristiani, [la canzone] parla della speranza nel Secondo Avvento”.
    Io ci vedo una vaga ambientazione feerica. Le frasi procedono per immagini e sono talmente poco consequenziali che ogni persona ci troverà quello che più le piace (o dispiace).

    Suonare la chitarra con l'archetto del violino (come un'antica viella) è una tecnica meno usuale, ma ben nota. Oltre che con le dita e il plettro (come prevedono le tecniche standard) la chitarra -e specialmente quella elettrica- può essere suonata con qualsiasi parte del corpo e qualsiasi oggetto (mani, lingua, moneta, ditale, bacchette, ferro da maglia, spazzole, ecc.); il limite è dato soltanto dalla fantasia dell'esecutore.
    Esiste anche un piccolo dispositivo elettronico, l'E-bow (archetto elettrico), che, producendo un campo magnetico, permette di ottenere vari effetti d'arco su una corda alla volta.

    La tecnica di riprodurre suoni al contrario è usata da moltissimi musicisti. Si tratta di un espediente relativamente semplice per ottenere sonorità diverse ed eventualmente sorprendenti, soprattutto qualche decennio fa quando la possibilità di manipolazioni digitali del suono non esisteva; invece girare un nastro era ben possibile.
    Non c'è bisogno di scomodare l'occulto.

    Quindi l'inserimento in un brano musicale di un testo bifronte è fattibile; ma non è facile trovare sequenze di parole che abbiano un senso sia diritte che rovesciate. P. es:
    Satan → natas
    che in inglese non ha senso; però con qualche distorsione nella pronuncia potrebbe essere reso con
    nut as,
    oppure
    knot us.
    Bisogna allora accontentarsi di un effetto vago, oppure inserire la frase rovesciata “scoperta”: nell'ascolto normale risulterà straniera, incomprensibile, e magari sarà mixata a volume ridotto rispetto al resto del cantato ufficiale.
    Rimane poi tutto da dimostrare il fatto che questo biascicare (il quale -per diventare intellegibile- deve essere ascoltato al contrario, possibilmente una decina di volte e in cuffia) possa sortire qualche effetto sulla mente.

    Oggi comunque per ascoltare qualsiasi musica o semplice suono al contrario basta Audacity, software libero, open source, multipiattaforma. Menù Effetti → Rovescia.
    È così che ho scoperto che il finale di Stairway To Heaven riprodotto al contrario suona come un brano nello stile di Björk!

    E questo secondo me è un bell'esempio di uso del rovesciamento →
    Watching You Without Me
    Watching You Without Me (rovesciato)
     
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  5. Lady Lu
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    Nynj sono d'accordo con te sul fatto che quelli del sito da me citato non vedano di buon occhio il legame, chiamiamolo così, di questo gruppo con l'occulto o per essere più precisi credo che abbiano un problema con l'occulto in tutta la sua interezza.
    Penso che Page abbia fatto più che bene a portare nelle sue opere ciò che sentiva dentro, ciò in cui credeva e perciò chi era. Io credo che sia per questo che le canzoni non sono state semplici musiche e testi sentite e poi passate nel dimenticatoio, come accade a molti, ma abbiano rappresentato un momento cruciale della storia della musica ed è per questo che sono un capolavoro. Possono piacere o meno, certo, ma sono vera arte.
    Penso inoltre che ciascuno possa interpretare un il testo di una canzone, così come una poesia, un quadro o qualsiasi altra opera d'arte in modo diverso dagli altri e spesso in modo diverso a seconda del momento in cui la ascolta, la vede, la contempla; e ciò dipende da noi, da come siamo fatti, da come ci sentiamo in determinate circostanze, da come ci rapportiamo verso noi stessi e verso il mondo esterno.
    Io ho trovato interessante il loro (degli autori del dossier) voler trovare (spesso quasi forzatamente) un legame, un nesso con la magia, con l'esoterismo e soprattutto con il diavolo, non credo sia una mia semplice impressione.
    Onestamente credo che volutamente Page abbia voluto coinvolgere il gruppo in tutto ciò sia perchè lui era così, lui era parte della band e così la band diveniva parte di Page, della sua persona, però penso anche che abbia voluto inserire simboli e immagini esoteriche negli album, nei brani, nelle copertine, per creare una certa curiosità nel pubblico magari ritenendo potesse contribuire al maggior successo dei Led. Ovviamente è solo il mio parere.
    Sono felice di leggere opinioni diverse tra loro ^^

    Edited by Lady Lu - 7/11/2013, 22:25
     
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  6. RedJackson
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    Adoro i led zeppelin! :-) satanisti. Crowleyani o me o, han fatto la storia della musica :-)
    Il reversed di tante canzoni dice che lorti a..... vedi diverse dei beatles, diverse dei rolling stones, per poi andare sui pink Floyd. .. sono un po'scettico in materia, ma sul fatto che siano tutti più obmeno attratti dall'esoterismo, è forse dovuto alla grande sensibilità che di base un artista ha! ^^
    Gente poco sensibile o troppo cinica o troppo terrena, avrà diverse difficoltà nell'esoterismo in generale :-)
     
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  7. CiccioBello2000
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    band molto potente, anche io li ascolto quando ho bisogno di maggiore grinta
     
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  8. .Coyote.
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    L'ho suonata stasera con un mio amico... canzone splendida.

    (È la prima volta che suono davanti a un pubblico :bye2-onion-head-emoticon: )
     
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    Ti sei esibito suonando LA CANZONE? Quella che comincia con la F? (Cioè FIGAZZA, LA CANZONE)?
    Grande Coyote. Stima tutta la vita. Io l'ho cantata una marea di volte ma non ho mai trovato una band abbastanza coraggiosa da volerla fare dal vivo.
     
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    Che strano, giusto ieri sera stavo leggendo questo post, e stavo approfondendo l argomento, molti riferimenti si trovano anche nei brani di Battiato.
    Complimenti comunque Coyote
     
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    Battiato è un occultista dichiarato. Hai mai letto il libro intervista che gli ha fatto Bossari?
     
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    Si letto, anche se il libro non mi ha entusiasmato.
     
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    La Nuvola Oscura

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    Sì mi aspettavo anche io di più. A volte sembrava svogliato. La domanda era lunga dieci righe e la risposta era: "Sì". Però emerge la sua cultura esoterica.
     
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  14. .Coyote.
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    CITAZIONE
    Ti sei esibito suonando LA CANZONE? Quella che comincia con la F? (Cioè FIGAZZA, LA CANZONE)?
    Grande Coyote. Stima tutta la vita. Io l'ho cantata una marea di volte ma non ho mai trovato una band abbastanza coraggiosa da volerla fare dal vivo.

    Hahaha grazie Vento. Sì la canzone è qualcosa di veramente pazzesco...
    Noi non eravamo una band, solo voce e chitarra (e *piccoliiisima nota* abbiamo saltato l'assolo :embarrassed3-onion-head-emotico ).
    Comunque qualcosa di carino è saltato fuori :)
     
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    CITAZIONE (Vento Notturno @ 26/5/2017, 16:25) 
    Sì mi aspettavo anche io di più. A volte sembrava svogliato. La domanda era lunga dieci righe e la risposta era: "Sì". Però emerge la sua cultura esoterica.

    Credo volutamente!
     
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14 replies since 7/11/2013, 00:13   3195 views
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