COBOLDI

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  1. TheBigThunder
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    Nel folklore tedesco il Coboldo è un Folletto poco socievole, un antico spiritello malvagio e dispettoso delle miniere tedesche.
    Il mito del Coboldo è associato ad una tradizione tribale germanica, di natura propiziatoria, che consisteva nel tenere un bambino appena nato in un nascondiglio sotterraneo per cinque anni. Nella notte del suo quinto compleanno, il bambino veniva portato in superficie e trafitto con due lame (una di bronzo e una d’acciaio).
    Il corpo veniva bruciato, e dai resti si ricavava un feticcio: i Coboldi nascono dai resti di questa vittima sacrificale, e la loro malvagità è legata quindi al risentimento per le crudeltà subite.
    Fisicamente il Coboldo è un basso umanoide simile ad un rettile o ad un ratto con tendenze sadiche e codarde, ha lo stesso muso e le stesse “mani”. Caratteristico è il portamento leggermente piegato in avanti, e corre se necessario a quattro gambe.
    Il termine con cui vengono chiamati questi Spiriti della Terra deriva dal tedesco kobalt o kobold, da cui si origina appunto “coboldo” e che significa “spirito malvagio”. Nelle traduzioni viene spesso indicato con nomi di altre creature grossomodo equivalenti, come ad esempio l’Elfo, il Goblin o il Leprechaun.
    Si vocifera che questa razza sia l’evoluzione di un antico Clan Elfico scacciato nelle grotte e maledetto da un potente DIO da tempo immemorabile. Ma esistono altre supposizioni per cui la discendenza di questo Clan sia la stessa degli Gnomi. Piccoli come questi ultimi, vivendo nelle grotte, i Coboldi hanno anch’essi sviluppato un’acuta vista al buio che associata alla loro grande agilità, li rende pericolosi soprattutto se affrontati in gran numero.
    Fortunatamente queste creature dal muso canino non sono dotate di grande forza né di grande intelligenza. Fra le razze odiate da questi “esserini”, spiccano Mezz’Elfi e
    Gnomi, anche se la più odiata in assoluto è quella dei Mezzi Coboldi, il segno, secondo loro, dell’imbastardimento di questa razza.
    Purtroppo non si sa molto riguardo ai Coboldi. Essi vivono in media 130 anni e ce ne sono di diverse forme e taglie. Il tipo più comune è quello che vive nelle caverne o nelle foreste e lo si riconosce dal colorito grigiastro della pelle, tendente al blu. La statura e le proporzioni di questi mostriciattoli sono all’incirca come quelle di un bambino di quattro anni, ma il viso rotondo è quello di un vecchio raggrinzito, con un naso affilato e due occhi di un rosso sorprendente.
    La versione più conosciuta del Coboldo è identificata in tedesco col nome di Heinzelmännchen, che appare tra l’altro nelle fiabe dei Fratelli Grimm. Si tratta di una sorta di Elfo domestico che si occupa delle faccende di casa, ma spesso in maniera dispettosa.
    Un altro tipo di Coboldo, più simile agli Gnomi, infesta le miniere ed altri luoghi sotterranei, spesso ostacolando il lavoro dei minatori. È dal riferimento a questo mito che prende nome il cobalto, un metallo noto per essere velenoso e per inquinare altri elementi.
    I Coboldi delle grotte o delle foreste vanno in giro in bande, mentre altri, abitatori del focolare, delle cucine o del granaio, vivono perlopiù da soli. Non si hanno informazioni sull’esistenza di Coboldesse o similari, per cui il modo di riproduzione di questi esseri resta molto misterioso.
     
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  3. TheBigThunder
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2 replies since 14/4/2014, 16:25   632 views
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