Idromele

Antichissima,divina e misteriosa bevanda

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  1. Ambicatus
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    L’idromele o idromiele è una delle bevande fermentate piú antiche della storia.
    L'origine della bevanda è tanto sconosciuta quanto incerta.

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    Le prime notizie che abbiamo di questa bevanda ci arrivano dal ritrovamento di un otre contenente la sedimentazione di una bevanda fermentata,alla quale
    successivamente era stato aggiunto del miele,questa scoperta risale all'età del Bronzo.
    Altre informazioni ci giungono dall'antico Egitto.
    Gli egizi utilizzavano l'idromele durante la celebrazione del rito di passaggio,in cui un giovane faraone si apprestava a ricoprire quel ruolo che gli avrebbe dato la potenza e la sapienza delle divinitá sulla Terra.
    Per questa cerimonia veniva preparato un idromele speciale,con molta accuratezza e richiedeva l'ausilo dei migliori alchimisti provenienti dalle terre circostanti.
    La bevanda doveva raggiungere la perfezione per essere consumata,consacrata al Dio terreno che ne avrebbe fatto uso.
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    Nell’area celtico-germanica l’uso rituale dell'idromele era conosciuto fin dall’antichità,è accertato che il suo significato religioso sia giunto anche nei territori slavo-illirici per poi venire assimilato dai greci e dai pannoni che lo chiamavano con il nome di Ambrosia e che era considerata la linfa vitale degli Dei la quale li rendeva immortali.
    Essi la associavana a Dioniso.
    Conosciuta anche tra i romani come "vino di miele" era associata a Bacco e ai suoi baccanali.
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    L'idromele era conosciuto anche nell'antica Britannia e nella Scandinavia vichinga.
    Aveva una grande importanza nella varie culture,era la bevanda dei grandi re,dei sommi poeti ma sopratutto delle divinitá.
    Essa donava forza in battaglia,saggezza nel regnare e capacità di comprensione superiore.
    Se ne parla largamente nella mitologia norrena,infatti era bevanda preferita dal Dio Odino.
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    Nella società vichinga l'idromele aveva un'importanza cruciale.
    Esistevano sale costruite appositamente per il consumo della sacra bevanda,dove si festeggiavano riti religiosi e i successi nelle battaglie.
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    Era tradizione nell'antica Europa donare alle coppie di neosposi un vaso con
    un quantitativo di idromele che durasse per almeno un ciclo lunare intero.
    Era credenza infatti che oltre alle proprietà alcoliche inebrianti,l'idromele donasse grande vigore sessuale all'uomo e fertilitá alla donna,così si auspicava alla coppia di concepire molti figli,sani e forti.
    Questo pare sia l'origine del detto"Luna di miele".
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    L'idromele è da sempre una bevanda con valenza sacra per via della composizione dei suoi elementi.
    Troviamo la Terra,con i fiori,le piante che producono il pregiato polline e danno il legno per alimentare il fuoco.
    Aria con il volo delle api che vanno di fiore in fiore a raccogliere il polline per poi trasformarlo in miele, sacra sostanza.
    Acqua,che combina terra e aria per dar vita alla bevanda degli Dei.
    Ed infine il Fuoco che purifica e consacra il preparato.

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    L'idromele veniva spesso usato nei banchetti rituali,nei riti nuziali e funebri,per consacrare tutti i partecipanti sotto la protezione delle divinità.
    Alcune tribù dell’Illiria nelle loro feste facevano largo uso dell’idromele mischiato alla birra
    per raggiungere stati di ebbrezza e estasi in onore delle loro divinità.
    Più vicino a noi in Terra Gallica l’uso sacrale dell'idromele avveniva nelle quattro feste celtiche: Samain,Imbolc,Beltaine,Lugnasad ed era utilizzato solo dai grandi sacerdoti cerimonieri.
    L'idromele assumeva un grande potere aggregante nel contesto sociale in cui veniva impiegato.
    Baccanali-Romani
    Ora vi illustrerò una ricetta base per preparare un Idromele rituale,da utilizzare solamente quando dovete offrire un dono alla vostra divinità,consacrarvi ad essa, o per acquisire forza e comprensione.
    L'idromele ottenuto cosí andrá consumato solo in queste occasioni o riti,non da usare per la ciucca del venerdì sera per intenderci.
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    Il primo ingrediente e anche quello fondamentale e più importante cioè l'acqua.
    Bisogna utilizzarne una più pura possibile, quindi scarteremo a priori quella in commercio.
    Il mio consiglio è di utilizzare acqua di fonte,magari di alta montagna dove la lontananza dalla civiltà la rende più pura e incontaminata,oppure sempre una fonte ma presa in un luogo in cui vi è una forte concentrazione energetica positiva.

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    Il secondo ingrediente anch'esso fondamentale è il miele.
    Anche qui mi sentirei di escludere quelli normalmente in commercio al supermercato perché la maggior parte sono scarti o sottoprodotti di lavorazione industriale.
    Il mio consiglio è andare direttamente da un apicoltore, chiedete sempre se le api sono state trattate con antibiotici o altro,al fine di evitare spiacevoli sorprese nella preparazione.
    Se non avete un apicoltore nelle vicinanze,nei mercati rionali si trova quasi sempre del miele 100% naturale,ma anche qui informatevi bene prima dell'acquisto.
    Per quanto riguarda il tipo di miele siete liberi di scegliere quello che più vi aggrada.

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    Per il fuoco vi suggerisco di raccogliere e utilizzare legna che proviene da alberi che abbiano affinità con la vostra divinità.
    Altro importante ingrediente è qualche goccia del vostro sangue,così da creare una forte unione tra voi e la divinità quando assumerete la bevanda.

    Vediamo cosa ci occorre:

    -2 kg di miele non pastorizzato. ( gusto a vostro piacere)
    - Qualche goccia del vostro sangue (fate attenzione durante questa operazione)
    -un cucchiaino di lievito di birra (ma vi consiglio un lievito specifico da vinificazione)
    -un cucchiaino di zucchero di canna
    -3 lt acqua di fonte (le dosi consigliate sono
    sono 320 gr di miele ogni litro d'acqua, e se
    si aumenta la dose di miele, l'idromele tenderá
    a diventare più dolce)
    -una boccia di vetro o fermentatore da 5 lt
    -Legno dell'albero affine alla divinità.

    Procedimento.

    Prima di iniziare benedite l'acqua con una preghiera rivolta alla vostra divinità.
    Preparate il bracere con il legno scelto (benedetto anch'esso)
    Ponetevi sopra un pentolone abbastanza capiente.
    Il giorno in cui farlo dipende dagli influssi favorevoli della vostra divinità.

    Iniziate facendo riscaldare 3 lt d'acqua.
    Prima che l'acqua arrivi
    ad ebollizione abbassate la fiamma cominciate a versare i 2 kg di miele nel pentolone.
    Rialzate la fiamma ma rimanete sempre sotto alla soglia della bollitura (ovvero fino a 80°) e mescolate per circa 10/15 minuti (per uccidere batteri e enzimi selvatici senza però rovinare l'aroma del miele) poi spegnete la fiamma e lasciate riposare il tutto, finchè non raggiunge la temperatura del vostro corpo circa 36°/ 37° (è importante far raffreddare il preparato molto rapidamente
    mettendo la pentola dentro all'acqua fredda finchè al tatto lo sentiamo tiepido).
    Arrivata in temperatura aggiungete il vostro sangue.

    Fermentazione e maturazione.

    Questo è il momento più importante della lavorazione: versate il mosto in una
    damigiana da 5 lt accuratamente
    sterilizzata.
    Far sciogliere il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero di canna (che aiuta la fermentazione)
    La temperatura è fondamentale per l'attivazione del lievito se è troppo fredda il lievito agisce molto lentamente e si "addormenta" se è troppo calda il lievito muore.
    Appena comincia a schiumare versatelo nella damigiana, chiudetela usando carta assorbente o un apposito gorgogliatore/tappo airlock.
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    Attenzione perche la fermentazione sará molto violenta e il rischio di esplosione è alto.
    Durante il procedimento il composto rilascia tantissima anidride carbonica aumentando in modo enorme la pressiome,e quindi c'è la necessità di far uscire l'aria ma nello stesso tempo proteggere il liquido dalla polvere,qui ci vengono in aiuto il gorgoliatore e il tappo airlock.
    Controllate sempre la presenza di bolle nel composto se è eccessiva sfiatate,all'inizio almeno una volta a settimana.
    Fondamentale tutto il processo di fermentazione deve avvenire al buio o comunque lontano da fonti di luce diretta.
    Bisogna mantenerlo ad una temperatura tra i 18 e 24 massimo 30 gradi per 4 settimane (ma anche
    fino a 40 giorni) vedremo che il mosto da torbido e denso inizierá schiarirsi e sul fondo inizierá a formarsi uno strato di deposito.
    Questo è il momento per travasarlo in un altro boccione, filtrandolo
    e poi proseguire nella raffinazione.
    Lasciatelo invecchiare altri 3/4 mesi (ovviamente più invecchierà e più sarà buono,meno invecchia e più sarà dolce e poco alcolico)
    Assaggiate, se vi piace così imbottigliate.
    Sigillatelo con tappi di sughero,non usate altri tipi di tappi, perchè il liquido continua sempre a fermentare anche se lentamente.

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    Bene ora è pronto per essere utilizzato durante i riti propriziatori verso la vostra divinità.
    Pregate poi bevetene il giusto quantitativo e offritene altrettanto all'altare del vostro dio.
    Buona realizzazione!

    Edited by Ambicatus - 24/4/2016, 22:13
     
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    E bravo Ambicatus!
    Ottimo post (in tutti i sensi). ^^
     
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  3. Kumo
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    Post stupendo. Grazie per la cultura che ci doni.
     
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  4. controflusso
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    complimenti, discussione dettagliata utile e creativa
     
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3 replies since 28/1/2015, 13:32   923 views
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