Chi era Don Juan Matus?

articolo tratto da http://www.cesarevacca.it/

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  1. str4fico
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    1. DON JUAN – MAESTRO SCIAMANO DI CONSAPEVOLEZZA

    Don Juan Matus era uno sciamano.

    La parola “sciamano” deriva dal sanscrito “sramana”, che significa “saggio”. A questa parola, però, viene normalmente attribuita una valenza negativa: la si accosta a forme di religiosità molto primitive, a superstizioni pagane, a sistemi di guarigione molto lontani dall’efficienza della moderna medicina occidentale, senza minimamente considerare la profondità della filosofia degli sciamani e degli insegnamenti da essi tramandati.

    Lo sciamanesimo ha origini antichissime, tanto che ne sono state trovate tracce nel nord dell’Iraq, tracce che sono state datate a qualcosa come 150.000 anni fa! Decine di migliaia di anni prima che esistesse Atlantide! I più diretti discendenti degli sciamani antichi sono gli aborigeni australiani, il che significa che lo sciamanesimo era vivo e attivo nel periodo dell’antichissima Lemuria!

    Il nucleo – ancora attualmente esistente – di sciamani, o di persone, che a quella tradizione si rifanno, si trova in Siberia: di là lo sciamanesimo si diffuse e diede origine – con la sua filosofia e con la conoscenza diretta delle realtà spirituali – a tutte le religioni conosciute.

    Una delle strade prese dallo sciamanesimo per la sua diffusione fu quella che porta dalla Siberia allo stretto di Bering e di lì nell’attuale continente americano. La conoscenza sciamanica fu praticata nell’America Latina, negli attuali Stati Uniti e, in particolare, in Messico. Ed è proprio qui che facciamo la conoscenza di uno dei più grandi sciamani della storia: Don Juan Matus, di cui ci parla Carlos Castaneda nei suoi bellissimi libri.

    Perché dico che Don Juan Matus è stato uno dei più grandi sciamani della storia?

    Perché ha saputo spiegare, attraverso gli scritti del suo allievo Castaneda, alcune verità fondamentali, che una volta accettate e, possibilmente, sperimentate, chiariscono tutto ed evitano la necessità di classificare i nostri comportamenti in base ai discutibili concetti di bene e di male, eliminano l’idea del peccato inteso come violazione di una superiore legge, stroncano l’idea di un dio antropomorfo padre-padrone, che promana leggi e sentenze punitive contro chi quelle leggi non rispetta, e che nulla ha a che vedere con la Verità.

    Perché le parole di Don Juan sanno dare un senso di enorme di libertà ed equilibrio: non si tratta di verità che escludono altre credenze, altre religioni, no! Semplicemente altre credenze e altre religioni perdono la loro importanza perché, seguendo gli sciamani, l’uomo recupera la propria Consapevolezza, la propria dignità, la propria libertà, l’uomo risponde a domande che, seguendo altre strade – con l’eccezione del buddismo – mai hanno trovato, né mai troveranno risposta.

    Chi era Don Juan Matus? Di lui si sa molto poco: Castaneda ci riferisce che nacque nel 1891 nella tribù degli Indios Yaqui. Egli venne raccolto – letteralmente raccolto – in fin di vita, a seguito di un colpo d’arma da fuoco, quando aveva più o meno 20 anni, dal suo maestro, Nagual Julian, ed iniziato alla conoscenza sciamanica, poiché aveva le caratteristiche energetiche, che lo rendevano adatto a ciò. Don Juan era analfabeta e gli fu imposto di studiare. Lo troviamo in età avanzata a curarsi di affari, a vestire giacca e cravatta, nelle occasioni in cui si recava in città per sbrigare questioni relative all’azienda curata da lui stesso e dal suo gruppo di sciamani ed apprendisti. Lo vediamo mentre ascolta poesie, lo sentiamo discutere di filosofia. Nulla a che vedere con lo stereotipo dello stregone rozzo ed ignorante, che lancia incantesimi e si copre di piume. Gli sciamani – quelli veri – pretendono che i loro “apprendisti” – come chiamano i loro allievi – abbiano grandi conoscenze e grande curiosità per tutti gli aspetti della realtà. Lo stesso Castaneda era docente universitario, ricercatore, scrittore. Di Don Juan si sa molto poco, anche perché usava anche altri nomi (per esempio, in altri libri che parlano di lui, è chiamato John Michael Abelar) e anche perché di lui non vi sono fotografie: per gli sciamani è questione essenziale perdere totalmente l’importanza e la storia personale, il distacco totale dal proprio ego, per cui rifiutano tutto ciò che potrebbe accordare a quello una qualunque forma di rilevanza.

    Don Juan Matus lasciò il mondo nel 1974: tale anno è stato da me dedotto in base ad alcune osservazioni di Castaneda e non si tratta di una data certa. Perché dico “lasciò il mondo” e non dico semplicemente “morì”? Troppo presto per dirlo. Lo rivelerò parlando dell’Ascensione di Gesù.

    I libri di Castaneda non dicono altro sul suo Maestro. Egli, nei suoi scritti, racconta il suo apprendistato come Nagual – il termine viene qui usato nel senso di maestro, ma può esprimere altri concetti – fin dal suo primo incontro con Don Juan, il suo progredire sulla strada della conoscenza, le sue sconvolgenti esperienze, ma altro non dice sul grande iniziato. In compenso, però, nei lavori di Castaneda troviamo gli insegnamenti di Don Juan, che ci regalano la filosofia degli sciamani e la loro profonda conoscenza della Verità e della consapevolezza.

    Ciò che mi ha stupito, leggendo i libri di Castaneda –li ho letti tutti molte volte – è come questi in realtà non avesse capito nulla, o quasi, del profondo insegnamento ricevuto: egli, infatti, rimase ottusamente legato alle istanze della propria ragione di uomo colto e occidentale, nonostante le sconvolgenti esperienze fatte, nonostante avesse “visto” l’Essenza dell’Esistente. Questa è la migliore prova del fatto che Castaneda non mentisse e che non fosse un ciarlatano e un mentitore, come gli venne rimproverato: chi mente esalta sempre l’oggetto della sua menzogna e delle sue truffaldine fantasticherie. Castaneda no. Castaneda ammette candidamente e dichiara continuamente il suo scetticismo. Egli non ha potuto negare l’evidenza di ciò che ha visto e provato, ma razionalmente non lo ha mai accettato fino in fondo: l’insegnamento degli sciamani è troppo distante dalla mentalità occidentale perché un uomo come Castaneda – in fin dei conti un professore universitario, un antropologo di riconosciuta competenza ed autorità – potesse anche solo lontanamente prendere in considerazione l’idea di esaminare la validità universale del contenuto della filosofia sciamanica, una conoscenza dalla quale derivano tutte le filosofie e le religioni, una conoscenza che, se correttamente applicata, è in grado di rispondere a tutte le domande dell’uomo.

    Ho detto che l’insegnamento degli sciamani è troppo distante dalla mentalità occidentale e cristiano-ebraica. Dobbiamo quindi non prenderlo in considerazione e considerarlo alla stessa stregua di tante altre religioni e filosofie dimenticate, snobbate, derise e bollate di paganesimo, nonostante la loro immensa ricchezza e nonostante esse contengano profonde verità? Niente affatto! Per prima cosa lo sciamanesimo non è una religione e non ha mai inteso sostituirsi ad alcuna religione conosciuta e praticata, inoltre la sua filosofia è talmente semplice, profonda e completa ad un tempo, che risolve una volta per tutte il dualismo spirito-materia. Vale la pena di occuparsene!
     
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  2. Fozeya
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    Ammiro molto gli insegnamenti di don Juan e il coraggio di Castaneda...
    Più volte ho provato a consigliare, in tema di sogno lucido, i testi di tradizione Yaqui qui sul forum...
    ...è stato un vano parlare, perchè pare che l' espressione <leggere un libro> vada al di la delle logiche di immediato consumo, del tutto e subito di quest'epoca!
     
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  3. str4fico
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    Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.
    (Gustave Flaubert)

    Questo aforismo basta ad esprimere il concetto

    XD
     
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  4. a.d.Amo
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    Ho appena terminato il 1• Libro ora inizio il 2• Bellissimi!

    Inviato tramite ForumFree Mobile

     
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  5. Katharina Siegel
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    Don Juan Matus non é mai esistito, é stato inventato da Castaneda in tutto.
     
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    Noto che qui Castaneda è poco conosciuto, io ho letto più volte i suoi libri (non tutti, l'arte di sognare non sono mai riuscito a finirlo così come quello in cui i maestri sono già trascesi e parlano solo gli allievi compagni di Castaneda la Gorda, Nestor, Pablito e gli altri che non ricordo) e in essi è racchiuso ben nascosto un prezioso insegnamento

    Mi farebbe molto piacere confrontare quello che ho capito di questo insegnamento con altri che lo hanno seguito
     
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  7. ragazzaconorecchinodiperla
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    Io non l'ho letto però mi drogo, fa lo stesso?
     
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  9. ragazzaconorecchinodiperla
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    No, io sono omg! 😱

    In ogni caso ogni via è sciamanica per chi ha occhi per vedere.
    Anche ebraismo e cristianesimo, invece, tanto disprezzati dalla corrente gothic noir!

    Perché infine sciamanesimo è ciò che fanno tutti i GENI: OSSERVANO.

    Non importa cosa.
    Un Cristo in croce, una pulzella sgozzata, un sogno simbolico, le nuvole?

    Importa il COME osservi.

    Ed il COME è solo UNO: un cuore sincero.

    Per esempio, io che sono genietta incompresa, a parte il parallelismo tra Don Juan e Juan Diego di Guadalupe, trovo anche corrispondenze interessanti con l'ebraico.

    MATUS
    מאתוס = M ATHOS
    ossia DA ATHOS

    NOME DI UN GIGANTE GRECO:

    Athos può essere definito come un paladino della libertà, è una persona estremamente sincera e leale, che si prende cura con devozione dei propri cari, siano essi amici o parenti.

    https://m.paginainizio.com/significato-del-nome/athos.html

    Edited by ragazzaconorecchinodiperla - 18/11/2020, 13:24
     
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    Uhm infatti
    Non ho letto Castaneda, lo sfiorai non so, non entrò (per poco) nel mio percorso.. Chissà più avanti
    Il post iniziale è interessante
    Mai quanto perla naturally 😔
     
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  11. ragazzaconorecchinodiperla
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    Insomma mi ami, confessa 🙃
     
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  13. ragazzaconorecchinodiperla
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    È uno sputo??? Son orba... ed anche orbs

    https://mikeplato.myblog.it/2010/03/10/il-...rlos-castaneda/

    Matos è IL MESSAGGERO DELL'AQUILA

    Juan Diego è COLUI CHE GRIDA COME UN'AQUILA

    A propò della DONNA VESTITA DI SOLE a cui vengono date le ali di un'aquila, feci un sogno complicato, morti ammazzati, fughe, pistole poi di botto arriva un essere di luce e, dall'alto mi prende e mi porta via.
    Fu bellissimo sogno ❤️

    E comunque sono proprio gnamorata lessa 😂 😂 😂 ma cosa mi fai matto di un Matos?

    Edited by ragazzaconorecchinodiperla - 18/11/2020, 13:54
     
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    È uno sputo??? Son orba... ed anche orbs

    Allora forse t'è arrivato 💙
    Comunque interessanti divagazioni thank
     
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    CITAZIONE (ragazzaconorecchinodiperla @ 18/11/2020, 12:56) 
    No, io sono omg! 😱

    In ogni caso ogni via è sciamanica per chi ha occhi per vedere.
    Anche ebraismo e cristianesimo, invece, tanto disprezzati dalla corrente gothic noir!

    Perché infine sciamanesimo è ciò che fanno tutti i GENI: OSSERVANO.

    Non importa cosa.
    Un Cristo in croce, una pulzella sgozzata, un sogno simbolico, le nuvole?

    Importa il COME osservi.

    Ed il COME è solo UNO: un cuore sincero.

    Per esempio, io che sono genietta incompresa, a parte il parallelismo tra Don Juan e Juan Diego di Guadalupe, trovo anche corrispondenze interessanti con l'ebraico.

    MATUS
    מאתוס = M ATHOS
    ossia DA ATHOS

    NOME DI UN GIGANTE GRECO:

    Athos può essere definito come un paladino della libertà, è una persona estremamente sincera e leale, che si prende cura con devozione dei propri cari, siano essi amici o parenti.

    https://m.paginainizio.com/significato-del-nome/athos.html

    Ma certo, anche la fisica quantistica è basata sull'osservazione, ma non basta come osservi serve anche capire chi osserva, come nel sogno di chuang Tzu, è lui che osserva la farfalla o la farfalla che lo osserva?
    Lo sciamanesimo è la stessa cosa, don Juan infatti nei libri prendere per il c**o Castaneda più o meno ad ogni pagina, tipo quando lo illude con il peyote o gli fa fare il rito della lucertola, o i trucchetti ipnotici di Genaro.. sono le stesse cose che il maestro zen fa con l'allievo nei ko'an o anche in alcuni rituali magici come quello del bando e che tutte sono finalizzate allo scopo di interrompere il dialogo interno e abbattere il senso dell'ego con il risultato finale di trattenere l'energia che l'ego consuma in pensieri parole posture emozioni e sentimenti negativi per lavorare su sé stessi parlando in linguaggio gurdjeffiano, o in atti magici volitivi se ci addentriamo nel pensiero crowleyano, o nella legge di conservazione dell'energia se parliamo di termodinamica applicata a un sistema (in questo caso se stessi) .. d'accordissimo con te che non ci si deve fossilizzare su di un guru, sia esso Osho Einstein Siddharta o Lao tzu, ma da qualche parte bisogna iniziare a cercare e con tutta la spazzatura New Age che abbiamo, gente che per distinguersi si fa chiamare strega, satatanazista spirituale, gomblottista non rettiliana o peggio ancora psicoanalista, forse definire un buon punto di partenza aiuta, o meglio un autore di partenza .. o di transito
     
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14 replies since 22/4/2015, 11:27   1216 views
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