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Alpha & Omega.
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Ci stavo pensando proprio adesso, ad inizio '900/ tardo '800, la musica era considera l'arte tra le più ''pure'' da filosofi come Schopenauer e Nietzsche e da artisti astrattisti come Kandiskij, proprio per il suo essere completamente estranea da legami ''materiali'' a differenza per esempio della pittura o della scultura.
In uno scritto del '900, Worringer con astrazione intendeva la tendenza derivata '' da una grande inquietudine interiore provata dall’uomo di fronte
ad essi [i fenomeni del mondo esterno], e corrisponde, nella sfera religiosa, a un’accentuazione fortemente trascendentale di tutti i concetti ''. Ora prima che questa discussione prenda risvolti un pò troppo pretenziosi, vi è mai capitato, indipendentemente dal testo di una canzone (con la quel spesso ci relazioniamo in modo empatico), di rimanere irrazionalmente colpiti, intimoriti, di astrarvi attraverso una canzone? Senza che essi abbia determinati ricordi o cosa, ma di averci una sorta di legame trascedentale che non riuscite a spiegarvi? E' una cosa che trovo incredibilmente affascinante
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Misdrat.
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toccata e fuga di Bach,e il Lacrimosa di Mozart. musiche atemporali e assolute x una lunga e carica di pathos l'altra corta e molto intensa,trascinante e vorticosa.
ho ricordi che sono come un lampo,collegate a queste musiche,un bagliore,intenso e quasi accecante..