Heka la magia egizia

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  1. Phoenix Lux
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    Heka la magia egizia

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    Molte tradizioni Magiche europee ed occidentali devono molte delle loro origini da arabi Maghi, le cui radici sono basate nella valle del Nilo, la 'culla della Magia' che è l'Egitto. Secondo la Cabala, delle dieci parti di magia che la Terra ha ricevuto, nove furono prese dall' Egitto, mentre il resto del mondo condivide il decimo. Infatti Egitto (Khem in egiziano - che significa 'La Terra Nera', riferendosi al nero, terreno fertile della Valle del Nilo) è spesso definito come 'il tempio del Mondo'.

    Heka viene solitamente tradotto col significato di 'magia', Secondo la scrittura egizia , Heka esisteva "prima della nascita della dualità", creato da un dio quando ancora non esistevano "due cose".
    Il termine "Heka" era usato anche per la pratica di riti magici.

    Heka significa letteralmente colui che attiva il Ka, l'aspetto dell'anima che incorpora la personalità. Gli Egizi pensavano che la magia operasse attivando la potenza dell'anima. "Heka" implica anche grande potenza ed influenza, particolarmente se si parla del Ka degli dei. Heka agiva assieme ad Hu, il principio della parola divina, e Sia, il concetto della divina onniscienza, per creare le basi della "potenza creativa" sia nel mondo mortale che in quello divino.

    Il Dio Heka

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    Heka viene anche definito figlio di Atum, creatore delle cose in generale, o occasionalmente figlio di Khnum, che creò lo specifico Ba personale (un altro aspetto dell'anima). Essendo figlio di Khnum, sua madre sarebbe stata Menhit.

    Il geroglifico che rappresenta il suo nome è un pezzo di lino con un paio di braccia alzate;
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    somiglia anche vagamente ad un paio di serpenti intrecciati tra le braccia di qualcuno.Di conseguenza, si dice anche che Heka abbia combattuto e vinto due serpenti, ed era solitamente raffigurato come un uomo che strozza due serpenti intrecciati. Medicina e dottori sono visti come rami della magia, per cui i sacerdoti di Heka svolgevano anche queste attività.

    Il culto
    Gli egizi credevano che con l'aiuto di Heka potevano influenzare il mondo degli dei e guadagnare protezione, salute ed aiuto. Il vivere laico e religioso non era distinto nel mondo egizio. Ogni aspetto della vita, del mondo, di piante ed animali, l'esistenza mortale, le pratiche del culto e l'oltretomba, erano connessi al potere ed all'autorità degli dei.

    Il dio Heka distrusse il serpente Apopi, nemico di Ra ed ebbe un culto fin dall'Antico Regno.


    La magia
    La Magia, per gli antichi egizi, permeava ogni cosa nella creazione, e come tale tutte le cose nella creazione possedevano heka in una certa misura. Ogni egiziano antico ,nel suo modo, era un mago e hanno preso parte alla potenza che gli dei hanno dato all'uomo di agire sulla realtà.

    La comprensione del heka permesso al sacerdote / Mago di 'eseguire magia', più heka hai acquisito , maggiore è la capacità di fare la magia. Perché le parole scritte hanno conoscenza e heka, il possesso di libri o pergamene e la lettura di loro conferisce heka. I Geroglifici erano conosciuti come "parole divine" e la creazione della scrittura è stato accreditato per Thoth. Ci sono molti miti sui 42 libri segreti scritti da Thoth, che dovrebbero parlare di formule magiche, astrologia, cosmologia, geografia e medicina.

    La magia in Egitto , a differenza di quella in Europea, non viene divisa in magia nera e magia bianca , ma in ua o "magia inferiore", ovvero la magia del mondo fisico della salute, del denaro e della fortuna, ed hekau o "magia superiore", associata invece allo spirito.

    Le tipologie di magia utilizzate dagli egizi sono queste:

    * Magia scritta
    * Magia delle parole
    * Magia simpatica
    * Amuleti

    La magia scritta
    Era molto utilizzata maggiormente sulle pergamene sui testi sacri "chiamati Rw" e sulle mura delle case.

    La magia delle parole
    La parola nell'antico egizio era considerata sacra e creatrice, i geroglifici ,infatti, ci dicono:
    CITAZIONE
    La parola crea tutte le cose: tutto ciò che amiamo e odiamo, la totalità dell'essere. Nulla è prima di essere stato espresso con voce chiara.

    Anche il nome personale è considerato molto importante, perché conoscendo il nome della persona si può avere il controllo totale su essa, per cui era tenuto nascosto, una leggenda dice...
    CITAZIONE
    Iside decisa ad avere il potere su tutti gli altri dei, essa forgiò un serpente e lo mandò a mordere Rà, il maggiore degli dei. Ammalatosi e sempre più debole, Ra mandò a chiamare Iside perché applicasse i suoi poteri curativi alla ferita. Ma la Dea dichiarò di non avere il potere di liberarlo dal veleno se non sapeva il nome segreto del dio, il suo nome di potenza , la sua essenza. Ra esitò e tergiversò, ma diventava sempre più debole. Infine in preda alla disperazione fu obbligato a bisbigliare il nome a Iside. Lei lo guarì ma Rà aveva pagato il prezzo per darle un potere eterno su di lui.

    La magia simpatica
    La magia simpatica è quella per cui, celebrando su una parte appartenente a una persona o cosa un rito magico, si determina un effetto che dalla parte si trasferisce all'intera persona o cosa pur assente e distante dall'evento magico, venivano usati effigi contenenti qualcosa della vittima.
    CITAZIONE
    Figurine magiche sono stati pensati per essere più efficaci se integrati qualcosa dalla vittima designata, come capelli, unghie-ritagli o fluidi corporei.

    Questo tipo di magia era rivolta contro il re Ramses III da un gruppo di sacerdoti, cortigiani e signore harem. Questi cospiratori entrato in possesso di un libro di magia distruttiva della biblioteca reale, e lo ha utilizzato per fare pozioni, incantesimi scritti e figurine di cera con cui danneggiano il re ei suoi guardie del corpo. Figurine magiche sono stati pensati per essere più efficaci se integrati qualcosa dalla vittima designata, come capelli, unghie-ritagli o fluidi corporei. Le signore harem traditori sarebbero stati in grado di ottenere tali sostanze, ma la trama sembra aver fallito. I cospiratori sono stati processati per stregoneria e condannato a morte.

    Gli Amuleti

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    Anche questi erano molto utilizzati, per protezione e per facilitare l'accesso al duat "inferi".
    Gli amuleti più conosciuti sono il djed, il cuore, il nodo di iside, lo scarabeo, l'ankh, l'occhio di Horus, ecc...


    Le attività magiche
    Per gli egizi l'alba era il momento più propizio per eseguire la magia.
    Le attività magiche venivano utilizzate per protezione, guarigioni e maledizioni
    Per la protezione venivano utilizzati esclusivamente amuleti, la magia per guarigione non era tanto un'alternativa alle cure mediche ma una terapia complementare. La divinità a cui si chiedeva aiuto, per le guarigioni, era la dea Sekhmet.
    L'uso delle maledizioni era limitato, venivano maledette le Tombe dei faraoni per scoraggiare i ladri a profanare quel luogo.
    Inoltre venivano utilizzati i testi di esecrazione, che sono espressioni verbali con le quali nell’antico Egitto si intendeva allontanare, danneggiare o eliminare il nemico.

    CITAZIONE
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    I testi di esecrazione sono espressioni verbali con le quali nell’antico Egitto si intendeva allontanare, danneggiare o eliminare il nemico o il concittadino o, magari, il vicino di casa diventato dannoso o pericoloso. Tali testi generalmente venivano scritti su vetri o su cocci di argilla o ceramica che poi, a volte, venivano infranti e dispersi in luoghi frequentati o destinati a riti religiosi. Più che atti religiosi, tuttavia, assomigliano ad atti di magia comune o di magia simpatica che avrebbero dovuto produrre il loro effetto automaticamente; qualcuno anzi li paragona a liste di proscrizione.

    L’Antico Egitto è la fonte più ricca di questi testi di esecrazione, che tendevano ad aumentare nei momenti di crisi nei rapporti con i paesi vicini; ma questa pratica non è estranea anche ad alcune altre culture.[1]

    Relativamente all’Egitto gli archeologi si sono imbattuti in diversi gruppi di tali testi, databili soprattutto all’epoca della XII dinastia, cioè prevalentemente al XIX secolo a.C.. I testi in questo caso lanciano scongiuri e esecrazioni contro gli asiatici del Medio Oriente con i quali gli egizi erano frequentemente in guerra.

    Un primo gruppo (detto ‘testi di Berlino’) venne pubblicato da Kurt Sethe nel 1926. Essi contengono circa 20 nomi di località di Canaan e Fenicia, e nomi di circa 30 persone investite di autorità presso quei popoli; in essi, forse per la prima volta secondo qualche studioso, si fa menzione di Gerusalemme.[2] Georges Posener ne pubblicò un secondo gruppo (detto ‘testi di Bruxelles’) nel 1957. Un terzo gruppo (detto ‘testi di Margissa’) apparve nel 1990 per opera di Yvan Koenig.


    Testi di esecrazione, Medio Regno. Provenienza Saqqara
    Alcuni esegeti individuano tracce di testi di esecrazione anche nella Bibbia. Sarebbe il caso, ad esempio, del salmo 136/137, 8-9:

    “ Figlia di Babilonia devastatrice,
    beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.

    Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
    e li sbatterà contro la pietra.



    Edited by Black&White - 19/9/2015, 17:12
     
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  2. archangel02
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    Bellissimo articolo, l'Egitto è un po' se vogliamo la culla non solo della magia ma di tutta la civiltà occidentale e gli egizi erano dei veri e propri geni in tutte le arti, compresa quella magica e molto di quello che noi sappiamo e usiamo viene proprio da loro!
     
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  3. Phoenix Lux
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    CITAZIONE (archangel02 @ 19/9/2015, 18:04) 
    Bellissimo articolo, l'Egitto è un po' se vogliamo la culla non solo della magia ma di tutta la civiltà occidentale e gli egizi erano dei veri e propri geni in tutte le arti, compresa quella magica e molto di quello che noi sappiamo e usiamo viene proprio da loro!

    Grazie :), si infatti gli egizi sono stati fondamentali per gli avanzamenti della scienza, medicina , nella magia e arti esoteriche, sono l'origine di tutta la conoscenza.
     
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  4. archangel02
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    Anche perché anche noi usiamo i loro metodi per fare magia, salvo forse il metodo scritto che mi pare sia ora in "disuso" (altrimenti manderei tonnellate di sms maggici XD)
     
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  5. Phoenix Lux
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    CITAZIONE (archangel02 @ 19/9/2015, 18:15) 
    Anche perché anche noi usiamo i loro metodi per fare magia, salvo forse il metodo scritto che mi pare sia ora in "disuso".

    Anche se poco il metodo scritto è ancora usato.
    Esempio: In alcuni incantesimi si scrive la formula su carta o pergamena e poi viene bruciato.
    Questo è un atto di magia scritta.
    CITAZIONE
    (altrimenti manderei tonnellate di sms maggici XD)

    ahahaha XD
     
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  6. archangel02
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    Giusto non ci avevo pensato! Comunque l'etimologia del nome della dea greca della magia, Ecate (Hekate), potrebbe proprio derivare dalla parola egizia "heka"? Se non sbaglio poi Thot che tra le altre cose era anche protettore della magia, era se ricordo bene sposato alla dea- rana Heket (altre volte a Seshat o a Maat), potrebbe questa dea rana avere anch'essa avere dei rapporti cola magia? I rospi e le rane tra l'altro son sempre stati considerati animali compagni di streghe...
     
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  7. Phoenix Lux
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    CITAZIONE (archangel02 @ 19/9/2015, 18:37) 
    Giusto non ci avevo pensato! Comunque l'etimologia del nome della dea greca della magia, Ecate (Hekate), potrebbe proprio derivare dalla parola egizia "heka"?...

    Si ho letto "da qualche parte ma non ricordo dove :piff:" che il nome Hekate deriva proprio da Heka.
     
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  8. archangel02
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    Ah ecco grazie :)
     
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  9. Phoenix Lux
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    Ho trovato il sito che spiegava il collegamento di Hekate con Heket e con Heka.
    CITAZIONE
    Fra le dee mediterranee, colpisce la vicinanza del nome Ecate con quello della dea-levatrice egizia Heqit, Heket o Hekat.
    L’anziana era la matriarca tribale dell’Egitto pre-dinastico ed era nota come una donna saggia. Heket era una dea dalla testa di rana che era connessa con lo stato embrionale quando il seme morto si decompone e inizia a germinare. Ella era inoltre una delle levatrici che assistono ogni giorno alla nascita del Sole. Tutte queste analogie con Ecate, al di là del nome, farebbero pensare ad un originario archetipo comune.

    Da ultimo, sempre in ambito egizio, Heka era il termine per indicare la magia (vi era una divinità Heka, spesso rappresentata come una combinazione di molti dei), legata al termine ka, energia vitale, anima o spirito, per cui heka era letteralmente il "rendere attivo il ka".

     
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8 replies since 19/9/2015, 15:42   2976 views
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