Cromoterapia

La medicina del Colore

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  1. { Cassandra
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    La Cromoterapia





    La cromoterapia è una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per la cura di disturbi oltre che psicologici, anche fisiologici.

    L'utilizzo dei colori è normalmente regolato da principi comuni, analoghi a quelli che portano a scegliere il colore dell'abito da indossare o la tinta delle pareti di casa per abbinarli a una determinata personalità e favorire o contrastare un certo stato d'animo. Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio, e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo e calmare certi sintomi.

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    La Cromoterapia non è distante dalla cromologia (la psicologia del colore).
    Il termine "cromologia" è originato da "cromo" e "logos", discorso (inteso anche come studio, descrizione, analisi) sul colore, è utilizzato in modo eterogeneo da alcuni operatori che si occupano di vari settori relativi alla "psicologia del colore". Uno studio approfondito del simbolismo psicologico del colore (e della forma geometrica sintonica al colore) è stato eseguito dallo psicologo svizzero Max Lüscher ed è attinente alla Teoria dei colori di Johann Wolfgang von Goethe.


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    Origini

    Le pratiche cromoterapiche erano note fin dall'Antico Egitto: la mitologia egiziana assegna al dio Thot la scoperta della cromoterapia. Secondo la tradizione ermetica, sia gli Egizi che i Greci facevano utilizzo di minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati, oltre a dipingere le pareti stesse dei luoghi di cura. Nell'Antico Egitto ogni colore aveva un nome che ne identificava un "potenziale" cioè la funzionalità: il nero (KeM) è simbolo di fertilità; il giallo (KeNiT), che è sinonimo di "oro" come nell'alchimia, è simbolo di divinità solare (con funzione di irraggiamento continuo); il rosso (DeSHeR) è simbolo di sangue e fuoco, può essere un'energia positiva o negativa, ma è sempre sinonimo di estremismo, andando dall'estrema ostilità del "deserto" e del comportamento "folle" alla più grande bontà, perché un cuore forte e un sangue rigenerato sono sinonimi di buona salute e per gli antichi le malattie erano sintomo di comportamento vizioso e perverso (cioè disarmonico rispetto alle leggi dello spirito e della natura), infatti, il medicinale era chiamato PeKheReT (nel cui geroglifico eran simboleggiati la fermentazione del pane e i visceri intestinali) e la cura era preparata magicamente, ove, per magia (HeKA), si intendeva l'energia primordiale (causale) trascendente questo mondo e anteriore alla creazione stessa dei Neter. Il rimedio doveva perciò "circolare" e diffondersi per tutto il corpo in modo armonioso. L'approccio con i colori e con le cure dell'Antico Egitto (come con le altre civiltà di quelle epoche), deve necessariamente fondarsi, partendo dalla considerazione religiosa-magica-astrologica che si aveva allora del rapporto fra malattia cura e trascendenza.

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    Sul corpo di un uomo vissuto circa cinquemila anni fa e ritrovato mummificato sulle Alpi italiane (conosciuto con il nome di Mummia del Similaun) sono presenti dei tatuaggi eseguiti sulla pelle delle articolazioni colpite da artrite.

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    I Greci associavano i colori agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento. I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie.

    Il medico e filosofo persiano Avicenna (Ibn Sina), che sosteneva che "il colore è un sintomo osservabile della malattia", ideò una carta che metteva in relazione i colori con la temperatura e la condizione fisica del corpo (ad esempio, secondo Avicenna, il rosso faceva scorrere il sangue ed era perciò sconsigliato in caso di ferite o emorragie, mentre il blu lo "raffreddava" e favoriva la coagulazione).

    In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l'equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile associati alle principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all'azione dei vari colori: il giallo rimetteva in sesto l'intestino, il violetto arginava gli attacchi epilettici.

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    In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e gli indumenti del malato dovevano essere della stessa tinta.

    Dopo alterne fortune nel Medioevo, con l'avvento dell'Illuminismo la cromoterapia, che non possedeva riscontri scientifici, fu declassata a pseudoscienza, anche se le terapie ad essa legate continuarono ad essere praticate. Le prime testimonianze moderne risalgono Augustus J. Pleasanton, generale statunitense che nel 1871 pubblicò il libro The influence of the blue ray of the sunlight and the blue color of the sky (L'influenza del raggio blu del sole e del colore blu del cielo) nel quale sosteneva la propria convinzione, maturata dieci anni prima, che la luce del Sole, filtrata attraverso vetri blu, acquistava proprietà curative (il libro stesso fu stampato su carta blu). Secondo idee simili, il dottor Seth Pancoast di Filadelfia pubblicò nel 1877 un libro dal titolo Blue and red light, stampato in caratteri blu su carta bianca con bordo rosso, sostenendo che entrambi questi colori avevano una loro specificità terapeutica. Nel 1878, l'americano Edwin Babitt pubblicò il suo libro The principle of Light and Color, che ebbe diffusione mondiale e pose la prima pietra per la moderna cromoterapia.

    In anni più recenti, nel 1920, il colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali inventò la "spettrocromoterapia", una terapia che prevedeva per ogni patologia l'utilizzo di luci di colori diversi, unite a prescrizioni dietetiche. Ghadiali, che operò negli Stati Uniti per oltre trent'anni (durante i quali venne anche coinvolto in diversi processi con l'accusa di truffa), costruì lo "spettrocromo", una macchina che consisteva in una forte sorgente luminosa davanti alla quale potevano essere inseriti filtri colorati.
    Egli pubblicò anche una voluminosa enciclopedia in tre volumi dal titolo Spectro-Chrome Metry Encyclopedia e il periodico mensile dal titolo Spectro-Chrome.

    Predecessori meno discussi del precedente furono l'italiano Antonino Sciascia e il danese Niels Finsen, pionieri della ricerca sulla luce. Entrambi medici e scienziati, nel 1892 e nel 1893, informarono il mondo accademico delle loro scoperte sulla fototerapia. In base alla dimostrazione dei risultati ottenuti con una tecnica per curare le cicatrici da vaiolo tramite esposizione alla luce, Finsen aprì la strada a studi medici sui reali effetti della luce sul corpo umano, e ricevette il premio Nobel nel 1903 per le sue scoperte sulla fototerapia nella cura della tubercolosi.

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    Come funziona?

    Partendo dal presupposto che il nostro corpo sia attraversato da diversi punti energetici, si è visto che stimolandoli opportunamente è possibile prevenire e curare diverse malattie di natura psicosomatica. Stress, ansia, sentimenti non espressi come rabbia e tristezza, si accumulano in alcune specifiche aree del corpo inducendo stati morbosi.

    La cromoterapia sfrutta le qualità stimolanti e lenitive della gamma di colori dello spettro cromatico - lo stesso dell'iride, ovvero dell'arcobaleno - per riportare i chackra, e quindi l'intero organismo, in equilibrio.

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    Colori e pseudomedicina

    Vediamo i benefici che ogni singolo colore apporta, e come si possono sfruttare attraverso i diversi trattamenti:

    Rosso: colore caldo e stimolante per eccellenza, è utile contro la pressione bassa, aumenta la frequenza respiratoria, stimola l'attività epatica ed endocrina. Inoltre, favorisce la cicatrizzazione delle ferite, decontrae i muscoli ed è pertanto utile per alleviare contratture, stiramenti e infiammazioni delle fibre. Infine, il rosso aiuta a decongestionare anche le vie respiratorie e a ridurre e fluidificare muco e catarro. Sulla psiche ha un effetto energizzante, e stimola la libido un po' "stanca".

    Arancione: è un colore caldo ma meno intenso del rosso. E' ideale per gli sportivi, ma soprattutto risulta benefico sull'attività della tiroide, è antispastico e dona allegria. Per la psiche afflitta da depressione, paure, nevrosi e manie è estremamente positivo, così come sulle persone anoressiche, perché stimola in loro un naturale appetito e aiuta a ritrovare l'amore per la vita.

    Giallo: colore caldo che aiuta ad alleviare tutti i disturbi digestivi, in partcolare il gonfiore addominale da colite, depura il sangue e indice un senso di allegria e di positività. Inoltre aiuta anche la concentrazione mentale e la risoluzione dei problemi.

    Verde: è un colore neutro che è considerato curativo ad ampio spettro. Ad esempio, è benefico sulla psiche sovraeccitata, dona serenità e induce calma in caso di ansia e di stress, calma i crampi e i disturbi dell'apparato gastrointestinale (soprattutto gastrite e ulcera), è un antibatterico e disinfettante naturale. E' inoltre utile in caso di insonnia e disturbi del sonno.

    Blu: colore freddo che aiuta a rallentare la pressione arteriosa e quindi utile per chi soffra di tachicardia e pressione alta. Il blu induce il relax e ha un effetto analgesico naturale. E' considerato benefico per curare infiammazioni di vario tipo, soprattutto alla gola, alle articolazioni e ai denti, irritazioni della pelle, bruciature e punture di insetti. Inoltre, funge da febbrifugo e aiuta ad alleviare emicrania e cefalee.

    Indaco: colore freddo situato tra il blu e il viola. E' utile per tutti i disturbi che colpiscono la testa, in particolare occhi, naso e orecchie. Favorisce l'intuito, e inoltre calma la tiroide iperattiva ed è quindi utile in caso di ipertiroidismo.

    Violetto: è un colore freddo dagli effetti molto potenti sulla psiche. Favorisce i sogni, l'intuito, l'ispirazione e la creatività. Dal punto di vista fisico, poi, è benefico sui nervi, stimola la produzione dei globuli bianchi e l'attività della milza, rinforza le ossa e le articolazioni. Aiuta in caso di malattie infiammatorie della pelle, ha un effetto cicatrizzante e analgesico in caso di nevralgia.


    Colori a ambienti

    Secondo i principi della Cromoterapia, è importante scegliere il colore giusto per ogni ambiente:

    1) Salotto: arancione
    2) Studio: giallo
    3) Camera da letto: rosa, blu o verde
    4) Cucina: turchese o giallo
    5) Bagno: turchese
    6) Uffici: giallo chiaro
    7) Sale da ballo: rosso o arancio
    8) Scuole: giallo o verde


    Colori e abbigliamento

    Ecco una tabella utile da consultare per saperne di più sul colore giusto da indossare a seconda della personalità e dell'umore:

    ROSSO:
    Temperamento a volte aggressivo. Chi si veste di rosso si fa senza ombra di dubbio notare. Il rosso può essere legato anche ad aggressività o incontinenza sessuale. Indicato per problemi circolatori (stasi, geloni, freddolosità, ecc). Molto utile è l'uso di calzini e guanti rossi per migliorare la circolazione periferica. Nell'impotenza maschile è utilissimo indossare slip o costumi da bagno rossi.

    ARANCIONE:
    Chi lo indossa esprime gioia e affermazione del suo Io, buonumore e altruismo. Consigliato ai reumatici e come attivatore dell'intestino (stipsi). Per le donne che hanno difficoltà a concepire per problemi psicologici. Ricordare che l'energia elettromagnetica dell'arancione è sulla stessa frequenza vibratoria della catena del DNA.

    GIALLO:
    Chi indossa giallo si sente bene con se stesso; è infatti il colore associato al senso di identità, all'Io, all'estroversione. denota sempre una forte personalità. Utilizzarlo stimola la razionalità e il cervello sinistro, migliora le funzioni gastriche e tonifica il sistema linfatico.

    VERDE:
    E' il colore dell'equilibrio energetico. Chi lo indossa cerca l'equilibrio e la riflessione. Il suo effetto è rilassante e rinfrescante, quindi in caso di emicrania o insonnia.

    BLU CHIARO:
    Le persone che vestono di blu chiaro tendono all' introversione e a una certa chiusura esterna. E' il colore del temperamento flemmatico.

    INDACO:
    Adatto a persone particolarmente tese e nervose. E' indossato da persone riservate e molto chiuse che vogliono vivere nel loro mondo.

    VIOLA:
    Le tonalità più chiare esprimono sensualità, le più scure spiritualità. Comprende il blu e il rosso (sacro e profano). E' fortemente controindicato nelle depressioni.

    NERO:
    Snellisce la figura. Può essere portato di sera ma evitato di giorno, poiché blocca la penetrazione cutanea delle radiazioni elettromagnetiche dei colori e gli scambi con l'esterno. E' un colore che tende a devitalizzare la persona e nel caso di biancheria intima a raffreddare la sessualità e a lungo andare di danneggiare la sfera riproduttiva. Esalta il rosso (forza e potere), con il giallo esalta il potere intellettuale e con il rosa il potere sociale. Il nero è da evitare in caso di depressione.

    BIANCO:
    Rivitalizza tutto l'organismo. E' un colore fresco e solare che apporta energia.

    GRIGIO:
    Le persone che indossano il grigio pongono una barriera tra sé e il mondo. Era il colore delle autorità che volevano mettere un chiaro distacco con il "resto".

    MARRONE:
    La preferenza di marrone simboleggia mancanza di radici però al contempo aiuta ad essere pratici e non dispersivo.


    E dalla teoria passiamo ora alla pratica!


    Metodologie di utilizzo del colore



    La cromoterapia si declina in vari modi. Nei Centri benessere e nelle Spa sono previsti molti percorsi sensoriali e trattamenti con irraggiamento cromatico. Ad esempio i bagni cromatici, sia "a secco" che in acqua, sono considerati molto benefici per tutto il corpo, ma si possono anche indirizzare i diversi colori a seconda dei loro effetti sui vari organi nei chackra di riferimento con la cromopuntura (affine ad agopuntura e agopressione).

    Sì possono trarre dei benefici dal potere dei colori anche tramite l'irradiazione luminosa: in questo caso il colore viene trasmesso all’organismo per via epidermica tramite lampade colorate o filtri colorati posti in modo da irradiare la persona o la parte del corpo interessata.

    Infine abbiamo il metodo dell'acqua solarizzata.
    Ecco come si prepara:
    Riempire d'acqua - sconsiglio quella del rubinetto - una bottiglia di vetro ben pulita al sole per un'ora. Per il colore hai due possibilità: acquisti una bottiglia colorata a tinta unita oppure avvolgi intorno alla bottiglia della carta colorata. L'acqua si solarizzerà con la frequenza del colore che userai, quindi se avrai utilizzato il rosso avrai dell'acqua solarizzata con quella frequenza.
    Philip M. Chancellor, autore di svariati libri sull'argomento e su altri metodi come quello dei fiori di Bach, suggerisce: «Sistemate un cubetto di ghiaccio nel bicchiere d’acqua che deve essere solarizzata. Quando esso si è sciolto in virtù dell’esposizione ai raggi solari, l’acqua si è caricata».
    Sconsigliabile bere le acque solarizzate dai colori caldi: rosso, giallo e arancione alla sera perchè hanno un'azione energetica, per garantirsi un buon riposo e rilassamento serale-notturno, bere quelle solarizzate col colore indaco e viola. L'acqua blu si può bere quando si vuole.


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    Considerazioni personali



    Dunque, ho provato di persona il metodo dell'irradiazione luminosa e dell'acqua solarizzata, e devo dire che ho riscontrato un effettivo miglioramento in alcuni dei miei problemi che so essere di natura psicosomatica.
    Ho usato il verde e il blu, principalmente.
    Devo ammettere che con la luce blu non go potuto continuare molto a lungo con l'esperimento, perché dopo poco iniziavo a sentirmi molto stanca, malinconica, quasi depressa, mi veniva un gran sonno anche se era metà pomeriggio. Ho smesso quasi subito con i "bagni di luce" blu, quindi.
    Con il verde è stato amore a prima vista, invece: mi ha calmato molto nelle situazioni più spiacevoli, sono anche riuscita a farmi passare delle brutte emicranie che non mi volevano proprio abbandonare, non mi ha mai causato sonnolenza né uno stato melanconico. Al contrario, mi ha regalato, per quei venti minuti di esposizione al giorno, una grande e splendida pace.
    Non posso provare i colori come l'arancio o il rosso perché impazzirei, e anche il giallo lo tengo ancora da parte, ma ho in programma degli esperimenti in futuro.
    Per quanto riguarda la luce violetta devo ammettere che le poche volte che l'ho usata mi ha lasciato uno strano strano senso di spiritualità ritrovata. Un'ispirazione mai avuta prima, una cosa molto bella ma che lì per lì mi aveva un po' spaventata.
    Riproverò sicuramente anche con il violetto, ma non adesso che sono mentalmente instabile (per ora solo il mio amato verde!).

    L'acqua solarizzata invece l'ho provata per aiutarmi nell'affrontare un brutto eritema che avevo sulle braccia. Io non so se è stato il mio dottore, o l'acqua, o il lavoro di entrambi in simultanea...sta di fatto che in pochissimo tempo mi era sparito tutto.
    Non ho ancora provato a solarizzare l'acqua con altri colori, vedremo di cosa avrò bisogno in futuro.

    C'è qualcun altro che ha mai fatto questo genere di "esperimenti" su sé stesso e sui colori?

    Io per ora chiudo qui, se volete sapere di più sui metodo da usare per l'irradiazione fatemi sapere, che scrivo tutto.

    Siate felici! 😺





    Edited by { Cassandra - 2/3/2016, 17:53
     
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  2. Ambicatus
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    Bellissimo post. I colori da sempre sono stati molto importanti per l'uomo ed essi influenzano la nostra vita, il modo di percepire le cose e anche quello di pensare.
     
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  3. { Cassandra
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    CITAZIONE (Ambicatus @ 2/3/2016, 17:53) 
    Bellissimo post. I colori da sempre sono stati molto importanti per l'uomo ed essi influenzano la nostra vita, il modo di percepire le cose e anche quello di pensare.

    Assolutamente vero, infatti sono molto attenta ai colori che mi metto addosso e a quelli che mi circondano!
    Poi visto che sono malata nel cervello non potevo perdere l'occasione di sperimentare su di me una teoria così affascinante.
     
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    Germoglio di Mutamento

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    Dopo aver letto questo post farò più attenzione a cosa indosso ahahah fantastico comunque grazie mille!
     
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    molto interessante! devo decidermi a dipingere di nuovo le pareti della mia stanza, grazie Cassandra! :)
     
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  6. ares
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    Ottimo😊cassandra...
    Grazie😊
    I colori sono una cosa di cui tener conto..( devo ricordarmelo) visto che non lo faccio😅
    Grazie😊
     
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  7. { Cassandra
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    CITAZIONE (Entiopa @ 2/3/2016, 20:26) 
    Il blu è il colore che avrebbe la felicità se fosse visibile

    Io direi che sarebbe il verde chiaro. Il blu lo trovo molto pesante e buio, davvero mi uccide l'entusiasmo... eppure è quasi il mio colore preferito (lo è il celeste del cielo all'alba, che è più sereno e fresco e leggero).
    Anche il giallo mi mette molta positività... in generale i colori chiari che lo contengono in buona percentuale 😃
     
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  8. Ambicatus
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    CITAZIONE
    Il blu è il colore che avrebbe la felicità se fosse visibile

    Mi ha fatto venire in mente un'artista (George Rodrigue) che dipingeva sempre un cane blu come soggetto.

    E quando gli chiedevano il perché rispondeva:
    "sometimes i feel like a blue dog" credo che si riferisse ad una sorta di serenità e calma che solo il blu riesce a dare.

    absolut-rodrigue
     
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  9. { Cassandra
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    Sì, il blu rappresenta sicuramente uno stato d'animo più posato e tranquillo... non ci dimentichiamo il periodo blu di Picasso!

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    Così bello ma anche così malinconico...
     
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  10. Ambicatus
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    Mmm sarà, ma a me non trasmette malinconia il Blu, forse colori un po' smorti, oppure il grigio. Il Blu lo trovo molto avvolgente e armonico.
    Anche il verde, mi distende molto in tutti i suoi toni, così i colori lignei delle piante.

    Ad esempio uno che mi infastidisce parecchio è il giallo, troppo forte, soprattutto sulle cose artificiali, in natura se integrato, va bene, ma tipo magliette, case, macchine...meh :/
     
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  11. { Cassandra
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    Ovviamente dipende molto dal tipo psicologico che ci rappresenta, i colori hanno una simbologia comune a tutte le culture, sì, ma cambiano lievemente a seconda della psicologia e del vissuto delle persone.
    Il blu anche per me è avvolgente, e profondissimo e rassicurante. Per questo è malinconico, mi riporta in uno stato di soffice sicurezza e torpore.
    Il verde è vitale invece, ovviamente le tonalità accese, brillanti e intense.
    Il giallo non è affatto rassicurante invece, e per un tipo psicologico potrebbe anche risultare fastidioso proprio per questo. A me personalmente piace, anche se non mi ci vestirei mai perché fa schifo col mio colore di capelli, ahahahah la vanità 😀
     
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  12. Ambicatus
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    CITAZIONE
    A me personalmente piace, anche se non mi ci vestirei mai perché fa schifo col mio colore di capelli, ahahahah la vanità 😀

    Mah nessuno sta bene vestito di giallo, a meno che tu non sia Bruce Lee, Uma turman o la regina Elisabetta :eheh:
    regina-elisabetta-look-2011-650x447-56127_650x0

    Comunque di base i colori su di noi hanno una valenza più o meno omogena, poi ognuno ha una sua percezione come dicevi prima, dipende molto da cio che si ha dentro, e questo cambia in parte le sensazioni e l'influenza che ne deriva.

    Però noi percepiamo i colori in un certo modo, ma non vuol dire che sia quello giusto. Ad esempio i colori dei fiori si sono evoluti per permettere una migliore l'impollinazione da parte degli insetti, perché loro li vedono in una certa maniera.

    Alcon_Blog_Farfalla

    O ancora, i colori influiranno in modo diverso con chi ha un disturbo della vista come il daltonismo e altre patologie simili.

    Confronto-visione-standard-deuteranopia-protanopia-tritanopia
     
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    CITAZIONE (Ambicatus @ 2/3/2016, 17:53) 
    Bellissimo post. I colori da sempre sono stati molto importanti per l'uomo ed essi influenzano la nostra vita, il modo di percepire le cose e anche quello di pensare.

    concordo con Ambicatus :)

    La Luce è quella fetta dello spettro elettromagnetico visibile da noi umani. Non tutti vedono allo stesso modo: "I limiti dello spettro visibile all'occhio umano non sono uguali per tutte le persone, ma variano soggettivamente e possono raggiungere i 720 nanometri, avvicinandosi agli infrarossi, e i 380 nanometri avvicinandosi agli ultravioletti" (Wikipedia)

    jpg

    C'è un'influenza tra luce e la materia: le onde elettromagnetiche si comportano così; ed è composta da fotoni.
    Ma questo lo sappiamo quasi tutti. Certo è che fisico che le onde elettromagnetiche, i colori e la luce bianca ci influenzino ed interagiscano con il nostro organismo: anche noi siamo fatti di materia ed energia.

    jpg

    La nostra percezione è ciò che fa il resto ed i colori, quelle onde elettromagnetiche o fotoni che siano, potrebbero aiutarci a calmarci (es. celeste), concentrarci (es. giallo) ecc.
    In realtà ciò che percepiamo sono immagini e la nostra realtà fisica è costituita da esse.

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    Ciao, parlando di colori mi chiedo perché non riesco a determinare il mio colore preferito? Fin da piccola se mi si chiedeva il colore preferito vacillavo e ancora oggi non ne ho uno che preferisco ad altri. Diciamo che li classifico in piacevoli e meno piacevoli ma non riesco a fare una scelta. Molto spesso noto che invece tutti alla domanda “qual è il colore che preferisci?” Rispondono con prontezza.
     
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    CITAZIONE (Contessin @ 11/11/2017, 17:13) 
    Ciao, parlando di colori mi chiedo perché non riesco a determinare il mio colore preferito? Fin da piccola se mi si chiedeva il colore preferito vacillavo e ancora oggi non ne ho uno che preferisco ad altri. Diciamo che li classifico in piacevoli e meno piacevoli ma non riesco a fare una scelta. Molto spesso noto che invece tutti alla domanda “qual è il colore che preferisci?” Rispondono con prontezza.

    Neanch'io ho un colore preferito.. secondo me non è una questione di "riuscire" o no a determinare quale sia.. non credo sia un limite

    Sinceramente non capisco neanche molto chi dice di avere un colore preferito, non capisco in base a cosa lo definiscano così xD
     
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