Storia degli angeli..

Festa dei nonni e angeli custodi..

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  1. Ares
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    Che sappiamo realmente degli angeli,prendendo in visione ad esempio dei libri, possiamo vedere che nelle "versioni della ormai famosa, Chiave di Salomone abbiamo un rimando a il libro o (Parte di essa)chiamato:
    Arte Paulina di Salomone il re divisa in due parti..Una per gli angeli del giorno e delle ore e della Notte, e una Per gli angeli dello Zodiaco...Dove viene descritto sul primo i 24 angeli il loro ufficio e i sigilli...
    Nella seconda parte i Nomi mistici degli angeli in generale e di ogni grado i Segni che sono chiamati gli Angeli dell'uomo..poi troviamo "l'arte Amadel" di re Salomone. .che si dice che grazie a questa il re acquisì la grande sapienza degli angeli principali che governano le quatiro Altitudini del mondo,che rappresentano i quattro angoli: Oriente,occidente,il Settentrione e il Meridione...

    Chiaramente abbiamo un rimando alla cultura Ebraica..Se vogliamo anche ai misteri della Kabbalah o Cabala....d'altro canto non si conoscono per certo dei testi originali in Ebraico..Per la chiave comunque si conosce un frammento di considerevole antichità versato nell'idioma della Bibbia..Con uno stile che lo rende contemporaneo ai Libri sapienziali (dal quinto al primo secolo avanti Cristo)...Ciò che rimane sono le diverse trascrizioni delle cerimonie e invocazioni,sigilli, pantacoli,redatte a uso personale dagli adepti della magia cerimoniale che nei secoli si sono affidati a queste procedure.

    "Secondo la tradizione ebraica e successivamente cristiana, gli angeli sono organizzati in una gerarchia di differenti ordini, detti nel medioevo cori angelici."

    Lo Pseudo-Dionigi l'Areopagita, nel libro De coelesti hierarchia, indica alcuni passaggi del Nuovo Testamento, nello specifico la Lettera agli Efesini e la Lettera ai Colossesi, sulla cui base costruire uno schema di tre gerarchie, sfere o triadi di angeli, ognuna delle quali contiene tre ordini o cori.

    Una primo accenno alle Gerarchie si ha nell'Antico Testamento, dove gli angeli, pur comparendo all'inizio come semplici controfigure di Jahvè, ed acquistando solo in seguito i connotati di entità distinte, nel sogno di Giacobbe appaiono posizionati su una scala che unisce il cielo alla terra. La loro presenza sarà più esplicita negli scritti ebraici diffusi fra il III secolo a.C. e il V secolo successivo, quali Hekhalot, ed il Libro di Enoch, dove l'ascesa al cielo dell'omonimo patriarca è descritta come l'attraversamento di successive schiere angeliche fino alla visione beatifica del Nome.


    La scala di Giacobbe secondo Raffaello
    La figura degli angeli, tuttavia, potrebbe avere anche un'origine pre-biblica, nutrendosi di antiche conoscenze sapienziali, astrologiche, ed esoteriche riguardanti esseri divini e soprannaturali, appartenenti alle culture persiana, assiro-babilonese, egiziana, spogliandosi in seguito delle diverse connotazioni politeistiche.

    All'inizio dell'era cristiana l'angelologia veniva coltivata soprattutto dagli gnostici. Paolo di Tarso, pur polemizzando contro costoro, rappresentò la fonte principale del Nuovo Testamento da cui attingerà la futura angelologia cristiana utilizzando i suoi stessi accenni (Rom 8,38-40, 1 Cor 15,24, Col 1,16, Ef 1,21) nella paretesi rimanda al brano "biblico" in seguito:
    Romani,corinzi,colossei,efesini...
    Il testo di riferimento più famoso su questo tema sarà appunto il De coelesti hierarchia. Occorre considerare inoltre i contributi della filosofia classica e neoplatonica, tra cui il concetto di dynamis della metafisica di Proclo, negli influssi sull'angelologia cristiana.

    La Chiesa cattolica temette a lungo il culto degli angeli, condannando come eresia ogni riferimento a nomi diversi dai tre soli citati nella Bibbia, e dirigendo la pietà dei fedeli verso il solo angelo custode. Si deve in ogni caso a Papa Gregorio la diffusione in Occidente delle gerarchie angeliche descritte dallo Pesudo-Dionigi l'Areopagita, anche se collocate in un ordine diverso da quello indicato da quest'ultimo.

    Culture precristiane come detto:
    persiana, assiro-babilonese,...

    La storia degli angeli, intermediari tra gli uomini e la divinità, presenti in molte culture e religioni.

    ZAMPE E BARBA IN IRAQ Per gli Assiri e i Babilonesi il dio Anu aveva al proprio servizio esseri chiamati sukkal (che significava messaggeri). Tra i Babilonesi troviamo tra gli altri, Papsukal e Gibil, entrambi con l’incarico di messaggeri della volontà divina. Per gli Assiri, i mediatori fra gli dei e gli uomini erano come un essere alato trovato a Nimrud (Iraq).

    IN PERSIA ERANO COSÌ... “angeli” a 4 zampe e barbuti, non al servizio del Dio biblico, ma di Ahura-Mazda, il dio supremo di Zoroastro (VI secolo a. C.).
    Ahura-Mazda aveva generato 7 entità chiamate amesha spenta (immortali benefici). Queste collaborarono alla creazione del mondo e intervenendo noi nelle sue vicende, proprio come gli Arcangeli dei cristiani. Questa religione monoteista prevedeva, 600 anni prima di Cristo, anche figure simili agli angeli custodi, le fravashi. Erano “doppi” spirituali di ogni individuo, preesistenti alla nascita delle persone e permanenti dopo la loro morte.

    ANCHE I FILOSOFI CREDEVANO NEGLI ANGELI Il filosofo Platone si riferiva a mediatori fra il cielo e la Terra, come Eros. Aristotele parlava di creature di puro spirito non soggette alle passioni umane, ma capaci di rendere possibile il movimento dell’universo. I cori angelici danteschi del Medioevo e le principali gerarchie derivano da questa visione aristotelica. Un esempio sono le Schiere angeliche nel Giudizio universale di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni di Padova.

    “SPIRITELLI” NELL’ISLAM Anche nell’Islam, oltre ad angeli “importanti”, se ne concepirono di minori. Ebbe anche peso un’antica tradizione “pagana” di geni e spiriti.

    MESSAGGERI PER IL PROFETA Se esiste il Corano lo si deve anche all’arcangelo Gabriele (Gibril) che contattò Maometto, secondo la tradizione islamica. Nell’Islam sono previsti tre tipi di creature alate: gli angeli, con funzioni simili a quelle previste dall’ebraismo e dal cristianesimo, i jinn, che possono essere ostili o benevoli per l’uomo, e i diavoli.

    Naturalmente:

    AIUTANTI DI DIO Nella religione ebraica gli angeli (“malak”), creati da Dio nel secondo giorno, hanno il compito di onorare Dio e di presentare la sua volontà agli uomini; tre arcangeli (Michele, Gabriele e Raffaele) hanno la funzione di guida. Attorno a loro gravitano miriadi di angeli i cui nomi terminano tutti in -el, cioè Dio.

    ARALDI E CONSIGLIERI Per distinguerli dagli angeli dei pagani, i cristiani li umanizzarono.

    APPARIZIONI CRUCIALI Nella religione cattolica si fanno vedere nei momenti più importanti, tipo un Angelo piangente,come in un particolare da una Crocifissione di Giotto.

    GIUSTIZIERI Le armi spuntarono a partire dal V secolo. "San Michele con armatura e la spada".

    ANGIOLETTI MUSICISTI Nel primo Rinascimento spuntarono bambini-angeli nudi e più tardi angeli-putti suonatori, come in questo dipinto di Rosso Fiorentino. Il legame degli angeli con la musica e la matematica deriva dai cori angelici che si pensava reggessero vari piani celesti.

    ARALDI DI LUCE ad esempio: un dipinto di William Blake, dove gli angeli (su Gesù nel Sepolcro) sono raffigurati come essenze di luce.

    SCHIERE ANGELICHE
    E quanti sono gli angeli in servizio? 10 mila volte 10 mila (cioè 100 milioni) per il personaggio biblico Daniele. Nella Cabala ebraica si parla di oltre 301 mila angeli, di cui 133 mila scacciati dal Signore. Il maestro di S. Tommaso, Alberto Magno, ne aveva calcolati 4 miliardi. E si deve al monaco Dionigi l’Areopagita (V sec.) la divisione degli angeli in rigide gerarchie: Cherubini, Serafini, Potestà e così via. Un esempio sono le schiere angeliche rappresentate nel mosaico del Battistero di Firenze.

    Non potevano mancare:

    ANGELI CUSTODI Gli angeli custodi “arrivarono” solo dopo la Controriforma, in risposta ai protestanti che avevano relegato le schiere angeliche al ruolo di semplici comparse. Solo i Custodi sarebbero quindi tanti quanti gli abitanti della Terra. Rappresentazioni dipinti della fine '800.

    STORIA MODERNA
    Ma che si creda o no agli angeli, l’argomento resta serio. Per dirla col celebre psicanalista Carl Jung, 4.000 anni di fede in queste creature eteree hanno creato una “verità” depositata in un grande serbatoio chiamato “inconscio collettivo” (in pratica una visione del mondo comune a tutti e acquisita quasi inconsapevolmente), e gli angeli sono importanti “archetipi culturali”, cioè punti di riferimento del nostro modo di pensare, sia per chi crede sia per chi non li riconosce.
    Non c’è neanche tanto da stupirsi se un biologo evoluzionista come Rupert Sheldrake, crede in loro, anche se in un modo moderno: secondo lui sarebbero i codificatori della “forma” non solo dell’uomo, ma di tutte le specie della Terra. In pratica, i custodi dell’“idea” di Dna.

    CHI SONO GLI ANGELI? La storia degli angeli, dal greco ánghelos, inviato, messaggero, intermediari tra gli uomini e la divinità, è presente in molte culture e religioni. Gli angeli figurano già in alcune culture precristiane: nel mito persiano, per esempio, esistono Isfendar, angelo tutelare della castità femminile e della pace in famiglia, e i cinque Farvar, che si pongono a fianco dell’uomo e lo proteggono dal nemico.

    Per gli Assiri e i Babilonesi il dio Anu aveva al proprio servizio esseri chiamati sukkal (che significava messaggeri). Tra i Babilonesi troviamo tra gli altri, Papsukal e Gibil, entrambi con l’incarico di messaggeri della volontà divina.

    Alcuni storici ritengono che il periodo passato in esilio dagli Ebrei a Babilonia (VI secolo a.C.) sia stato decisivo per acquisire nella loro cultura gli esseri angelici. Per esempio, i grifoni alati mesopotamici vengono ritenuti i prototipi dei Cherubini biblici.

    AIUTANTI DI DIO. Grande influenza avrebbe avuto anche la religione persiana di Zoroastro, profeta del dio supremo Ahura-Mazda, che aveva generato 7 entità chiamate amesha spenta (immortali benefici). Queste collaborarono alla creazione del mondo e intervenendo noi nelle sue vicende, proprio come gli Arcangeli dei cristiani. Questa religione monoteista prevedeva, 600 anni prima di Cristo, anche figure simili agli angeli custodi, le fravashi. Erano “doppi” spirituali di ogni individuo, preesistenti alla nascita delle persone e permanenti dopo la loro morte.

    COSÌ PARLO ZARATHUSTRA. Lo zoroastrismo, che influenzò il filosofo ebreo Filone d’Alessandria, ha ispirato anche la “teosofia”, nata nell’Ottocento per collegare la scienza, il positivismo occidentale, al misticismo orientale. Per esempio, con la definizione di “corpo astrale”, un doppio spirituale che esisterebbe fuori dal nostro corpo in un’altra dimensione. Figure di tipo angelico erano presenti anche nell’antica Grecia: la protettrice di Achille, Athena, si comportava da messaggera alata, così come Ermes con un altro suo protetto,Ulisse.

    Nella religione tibetana, gli angeli possono essere sia di sesso maschile sia femminile, mentre in quella cristiana si discute spesso del sesso degli angeli (tanto da diventare un modo di dire).

    Una cosa interessante:

    La festa dei nonni e gli angeli custodi.

    La festa dei nonni che si celebra oggi, 2 ottobre, è una ricorrenza recente di cui non esiste una vera e propria tradizione. In Italia ha soltatnto 10 anni (venne introdotta nel 2005 per legge, per celebrare “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”). Negli Stati Uniti viene festeggiata dal 1978, la prima domenica di settembre; in Spagna e Portogallo cade il 26 luglio; in Francia a marzo; mentre in Polonia si festeggiano solo le nonne (e il 21 gennaio). Ma ha un senso, perché i nonni hanno un'importanza sempre maggiore nella società moderna.

    NONNI DA 18 MILIARDI DI EURO. Che i nonni rappresentino un vero tesoro per nipoti e figli è tanto vero quanto evidente, ma il tempo, le coccole, i giochi e anche i vizi che donano agli altri quanto possono valere in soldoni? La risposta arriva dall'IRES, l'istituto di ricerche economiche e sociali della CGIL: nell'indagine Il capitale sociale degli anziani (2010) stima che dei quasi 7 milioni di nonni italiani ben 6 milioni si prendono cura dei propri nipoti, per un valore economico che si aggira intorno ai 18 miliardi di euro l'anno, pari all'1,2% del PIL (Prodotto Interno Lordo).

    E anche se le coccole non hanno prezzo, l'aiuto dei nonni innesca una spirale di economie positive, permettendo alle mamme di riprendere il lavoro e alle famiglie di risparmiare i costi di strutture private e baby sitter a cui affidare i bambini, per un valore compreso tra i 496 milioni e gli 1,3 miliardi di euro. Un motivo in più per festeggiare questi nonni così importanti nella vita di chi ha la fortuna di averli vicino così come nella società, ma non solo oggi, festa dei nonni: tutti i giorni dell'anno.

    Ma perché si festeggia il 2 ottobre? Perché nel calendario liturgico cattolico, il 2 ottobre è la festa degli Angeli Custodi.

    Fonte: la chiave di Salomone curata da Sebastiano fusco/ focus.It e Wikipedia. .

    Edited by Ares - 29/8/2016, 19:50
     
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  2. Ares
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    Spero possa interessare queste sono ciò che la storia e parte delle tradizioni riportano sugli angeli....
     
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    Interessante!! Grazie Ares
     
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  4. Ares
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    Di nulla:-)
    Grazie a voi che leggete..
     
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  5. archangel02
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    CITAZIONE
    Non c’è neanche tanto da stupirsi se un biologo evoluzionista come Rupert Sheldrake, crede in loro, anche se in un modo moderno: secondo lui sarebbero i codificatori della “forma” non solo dell’uomo, ma di tutte le specie della Terra. In pratica, i custodi dell’“idea” di Dna.

    Protettori? Rupert Sheldrake potrà anche essere un bravo biologo, ma se si parla di mitologia avrei qualcosa da ridire.

    Gli angeli guardano all'umanità allo stesso modo in cui guardiamo dei lombrichi, sicuramente non tutelano "l'idea" del dna.
    Il serpente, simbolo che gli antichi usavano per simbolizzare il dna, è sacro ad Enki. Il dio che creò l'umanità. Lo stesso dio che venne "demonizzato" dagli angeli.



    CITAZIONE
    CHI SONO GLI ANGELI? La storia degli angeli, dal greco ánghelos, inviato, messaggero, intermediari tra gli uomini e la divinità, è presente in molte culture e religioni. Gli angeli figurano già in alcune culture precristiane: nel mito persiano, per esempio, esistono Isfendar, angelo tutelare della castità femminile e della pace in famiglia, e i cinque Farvar, che si pongono a fianco dell’uomo e lo proteggono dal nemico.

    Per gli Assiri e i Babilonesi il dio Anu aveva al proprio servizio esseri chiamati sukkal (che significava messaggeri). Tra i Babilonesi troviamo tra gli altri, Papsukal e Gibil, entrambi con l’incarico di messaggeri della volontà divina.

    Gli angeli sono i messaggeri del dio cristiano. Non tutti gli spiriti messaggeri sono angeli. Ermes era un considerato "angeloi", in quanto messaggero degli dei, ma non è un'entità angelica ad esempio.



    Gli angeli della tradizione cristiana, islamica ed ebraica sono i messaggeri del dio che queste tre religioni adorano.

    Ma non tutte le altre entità messaggere non sono angeli (almeno non secondo i canoni cristiani).
     
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  6. Ares
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    Tu prendi solo la versione cristiana...

    Ma se prendi il fatto che il cristianesimo non ha inventato nulla,trovi anche la risposta al loro punto di vista....
    Contento che hai commentato e rispetto la tua idea...grazie
     
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  7. archangel02
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    CITAZIONE
    Tu prendi solo la versione cristiana...

    Gli angeli che conosciamo oggi sono solo cristiani. I messaggeri di Geova.


    Esistono altri demoni minori che servono come messaggeri per gli dei, ma appunto, si parla di demoni.
     
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  8. Ares
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    ho appena scritto che altre culture non la vedono così è non la vedevano così...Il cristianesimo ha ripreso qualcosa di già esistente..Se vogliamo per evoluzione e un po per monopolio siamo arrivati a ora...ma abbiamo solo la versione del cristianesimo e ebraico in genere...In Tibet c'è altro...

    Oltre al credo da un punto di vista esterno forse non si può dire che parlano tutti della stessa cosa con la loro visione?
     
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  9. archangel02
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    Non del tutto. E' vero che la Chiesa ha rubato molto dal paganesimo, ma stravolgendone totalmente il significato.

    Quanto agli angeli, sono dei che volevano che l'uomo rimanesse schiavo, a differenza di quelli che venero chiamati "demoni"".
     
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  10. Ares
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    Beh dipende poi dai punti di vista..

    Ma bella questa cosa:

    Quanto agli angeli, sono dei che volevano che l'uomo rimanesse schiavo, a differenza di quelli che venero chiamati "demoni"".

    Puoi scrivere qualcosa di più preciso per tutti anche..Anche fonti e altro...Mi interessa..

    Comunque si stravolgendo il significato...Un esempio può essere quello che scrivo sopra ma punti di vista...
     
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  11. archangel02
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    CITAZIONE
    Puoi scrivere qualcosa di più preciso per tutti anche..Anche fonti e altro...Mi interessa..

    Come fonti ho solo la bibbia e la mitologia sumera :embarrassed1-onion-head-emotico
     
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  12. Ares
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    Grazie :-)

    Ma non hai detto rimanesse schiavo....?

    Del Dio della divinità?...
     
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  13. archangel02
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    Schiavi degli angeli... furono i demoni a donarci il libero arbitrio e la libertà.
     
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  14. Ares
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    Ma secondo la Bibbia gli angeli servivano Dio ...quindi schiavi di dio?..

    La più antica civiltà in cui sono state rinvenute tracce di esseri soprannaturali alati è quella dei Sumeri che fiorì intorno al 3000 a.C. tra i fiumi Tigri ed Eufrate, nell'odierno Iraq. Le prove archeologiche di ciò sono costituite da motivi di esseri umani alati presenti su pietra o in incisioni che danno l'illusione della tridimensionalità delle immagini.

    La religione sumerica, oltre a essere particolarmente complessa per numero di divinità, possedeva anche figure che fungevano da "messaggeri degli Dei", cioè da intermediari tra le divinità e gli esseri umani, archetipo degli angeli alati che si sarebbero ritrovati nella cultura occidentale.

    I Sumeri ritenevano che ciascun essere umano avesse un proprio spirito protettivo, in termini più moderni potremmo definirlo angelo custode. Altari dedicati a questi angeli sono stati scoperti negli scavi delle antiche città sumeriche, come pure bassorilievi su pietra e affreschi nei templi.

    ....:archeologia..

    ARCHEOLOGIA: SUMERI, AVEVANO QUATTRO ANGELI CUSTODI
    IDENTIFICATI DALL'ACCADEMICO DEI LINCEI PETTINATO
    Roma, 4 dic. - (Adnkronos) - La tradizione dell'angelo custode affonda le sue origini nella mitologia dei Sumeri. L'antico popolo della Mesopotamia credeva nell'esistenza di ben quattro angeli protettori. Generati da An, divinita' suprema del cielo, le primordiali figure angeliche sumeriche si chiamavano Ilu, Istaru, Lama e Sedu. Ad identificare con precisione nomi e funzioni dei quattro angeli e' stato l'accademico dei Lincei Giovanni Pettinato, fra i massimi studiosi di lingua e cultura sumero-accadica, professore di assirologia all'Universita' 'La Sapienza' di Roma. Pettinato illustra le sue piu' recenti ricerche in materia nel libro ''Angeli e demoni a Babilonia'', appena pubblicato da Mondadori.

    Il noto studioso delle antiche civilta' mesopotamiche, gia' autore di importanti scoperte, e' arrivato all'identificazione dei quattro 'angeli custodi' della tradizione sumerica decifrando un gruppo di tavolette d'argilla a contenuto mitologico custodite nel Museo archeologico di Filadelfia (Usa). Si tratta di reperti databili tra il 2.300 e il 2.200 avanti Cristo, provenienti da scavi condotti da archeologi inglesi nella citta' di Nippur. ''Grazie all'indagine e' stato possibile accertare che i veri inventori della mitologia degli spiriti buoni sono i Sumeri, che poi hanno tramandato questa credenza anche ai Babilonesi'', spiega il professor Pettinato.

    ''I quattro angeli custodi dei Sumeri - ha accertato l'accademico dei Lincei - sono degli spiriti benefici, delle creature superiori, che hanno il compito di proteggere sia i comuni mortali che le stesse divinita'. Ciascun dio del pantheon prima sumerico e poi babilonese, come ogni mortale, sia esso di alto rango che di classe umile, era protetto giorno e notte da quattro angeli. Questi esseri protettori generati dal dio An accompagnavano dei e uomini dalla gestazione fino alla morte. Nella mitologia sumerica il dio An era al tempo stesso anche il creatore degli spiriti cattivi, ovvero dei demoni''.

    Fonte: .adnkronos.cultura..
     
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  15. Ares
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    Mi son dimenticato degli Egizi....

    è interessante accennare a come anche la più gloriosa delle civiltà antiche, l'egizia, abbia avuto nella propria cosmologia mitica delle creature soprannaturali dotate di ali. Ancora una volta è molto difficile determinare come siano nati tali miti, se siano una contaminazione culturale dei vicini Sumeri o piuttosto una creazione originale dei popoli delle savane sahariane, di cui gli antichi Egizi erano originari quando ancora quell'area non era desertica.

    Comunque sia, gli Dei egizi più antichi con maggiore seguito tra la popolazione risalgono alle prime dinastie faraoniche, quindi a un periodo che va dal 3000 al 2500 a.C., e sono rappresentati spesso in forma mista umana-animale. Per esempio Horus, il Dio del Cielo, era caratterizzato come un falco, mentre Isis e Maat, nelle loro rappresentazioni rinvenute, posseggono di frequente grandi ali su corpi umani.

    Presso gli Egizi esisteva un particolare culto in cui si invocava l'aiuto degli Hunmanit, un gruppo di esseri connessi col sole che erano rappresentati in forma di raggi del disco solare, in modo simile a quanto sarebbe avvenuto per i serafini nella cultura cristiana.

    Gli Hunmanit, poiché avevano il compito di proteggere il sole, per estensione si occupavano anche della protezione degli esseri umani, in un'altra versione ante litteram degli angeli custodi.

    Come gli angeli sono entrati nella cultura giudaico-cristiana

    Le prime popolazioni semitiche del Medio Oriente, come scritto, contribuirono alla caduta del regno sumero e da esso mutuarono molte delle proprie credenze religiose. Inizialmente, i Semiti avevano una religione di tipo animistico, in cui si infondevano intelligenza e potere anche negli animali e nelle cose inanimate. Tra questi esseri soprannaturali avevano particolare rilevanza gli spiriti del vento e del fuoco che possono considerarsi come i precursori degli angeli cherubini e serafini, associati in seguito proprio al vento e al fuoco.

    La successiva migrazione in Palestina e in Egitto, con l'assimilazione di una religione monoteista, non cancellò del tutto le antiche usanze che furono ereditate nel nuovo credo. I "messaggeri degli Dei" sumeri e le divinità metà uomo e metà uccello degli Egizi si fusero, dando origine agli angeli alati di biblica memoria.

    Fonti citate sopra...che altro dire.... fate voi...
     
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