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VERGINE CASSANDRA DELLA LUNA+2
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Buon giorno a tutte/i!
Vi propongo un post per fugare qualche dubbio sulla differenza tra tisane, decotti, infusi e tea.
Venendo subito al fulcro del problema: che cosa cambia?
La risposta è semplice ed è una sola: cambia il METODO di ESTRAZIONE dei PRINCIPI ATTIVI.
È molto importante infatti che in base al tipo di pianta e di parte di essa che abbiamo a disposizione, il nostro metodo sia adeguato perché sennò o si sprecano i principi (ad esempio lasciandoli evaporare o non estraendoli efficacemente dalle piante) o li si rovinano (con una permanenza in acqua calda troppo prolungata o con una temperatura dell’acqua troppo elevata).
Ecco di seguito le differenze che indicano le procedure più idonee per l’estrazione dei principi.
Buona salute a voi!
- TEA
I TEA si ricavano da piante che appartengono alla stessa famiglia e ci sono dunque moltissimi tipi di te, come ci sono ad esempio molte varietà di rose o molte varietà di pini o di felci.
Per la produzione del tea si devono cogliere le foglie fresche, (tradizionalmente i germogli). Esistono vari tipi di tea: Tea nero, Tea verde, Tea Oolong, Tea Aromatico.
Tutti i tea hanno proprietà eccitanti poiché tutti contengono teina (che è un altro nome della caffeina!) e caratteristiche legate alle singole tipologie.
Il tè si prepara per infusione (perché il tea stesso non è un metodo, ma una pianta!). Quindi, se sentite qualcuno che vi offre un tea e vi dice: “Ho della camomilla, del finocchio o della menta: quale tea vuoi?”, vi autorizzo ad inorridire XD
Passiamo agli infusi!
- INFUSI
L’INFUSIONE è un metodo di estrazione dei principi contenuti nelle piante che prevede la preparazione di acqua bollente da versare sul rimedio (di solito si usa un colino metallico o ci sono anche tazze con inclusa una intercapedine che fa da infusore), in un recipiente che deve poi essere coperto per mantenere il vapore che si genera e conservare il principio attivo. Molto importante, infatti è non lasciare in infusione le erbe senza coprire il recipiente perché il vapore contiene i principi estratti e deve essere trattenuto. Le erbe devono rimanere in infusione circa 10-15 minuti.
L’infuso è il metodo migliore per l’estrazione dei principi attivi delle parti più delicate e tenere delle piante, come fiori, frutti, e foglie tenere (per questo si usa, come già detto, per il tea, che ha foglioline piccine e delicate).
- DECOTTI
Il DECOTTO prevede che il rimedio erboristico venga prima immerso in acqua e poi portato ad ebollizione per 15-20 minuti, in un recipiente, sempre coperto che ne trattenga, anche in questo caso le parti volatili. Al termine dell’ebollizione si lascia riposare in modo che anche il vapore condensi nel decotto e quindi non vada perduto. Non vi preoccupate che si raffreddi e aspettate almeno 5 minuti. Il rimedio ottenuto viene poi filtrato ed è pronto per essere utilizzato. Di solito per i decotti vengono usate parti anche piuttosto legnose e non piccolissime, quindi sarebbe bene filtralo con un panno di garza per evitare rimasugli, come piccole schegge.
Infatti il decotto viene usato per l’estrazione dei principi attivi dalle parti più dure delle piante, come radici, cortecce, rami e bacche.
Veniamo ora ad discordo meno semplice: le tisane!
- TISANE
Le TISANE sono preparati che deve rispondere a precise indicazioni sulle miscelazioni delle singole erbe. Devono essere costituite sempre da tre principi. C’è un il rimedio base che fornisce il principio attivo terapico, un rimedio sinergico o coadiuvante a quello base che ne aiuta l’assorbimento e c’è il complemento, che migliora la tisana.
È bene non dolcificare le tisane con zucchero, ma con il miele, sciroppo di agave, malto d’orzo o stevia, per correggerne il sapore.
Ovviamente per riuscire a creare una tisana efficace bisogna conoscere bene i principi delle piante e per questo è bene farsi consigliare da un’erborista di fiducia quando si è inesperti.
BUONA SALUTE A TUTTE/I!
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