Torques: molto più di un ornamento

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  1. Sonne
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    Torques: molto più di un ornamento



    Salve a tutti, oggi sono qui per parlarvi di un oggetto molto comune nel popolo celtico: i torques, collane realizzate generalmente in bronzo, rame, argento a forma di cerchio spezzato. Vorrei analizzare con voi il loro significato e soprattutto il motivo per cui erano tanto importanti.

    Riproduzione di un torque


    Innanzitutto sarebbe bene dare una vaga infarinatura di ciò che rappresentava il cerchio per i celti. Come ben saprete, purtroppo questo popolo aveva il brutto vizio di non lasciare nulla di scritto per quel che riguardava la religione, preferendo tramandare il loro sapere per via orale. Questo compito spettava ai druidi che, a differenza dei vati (che si occupavano della scienza), erano dei veri e propri filosofi: raccontavano le storie del popolo, davano aiuti di tipo morale ed erano spesso consiglieri di re e regine. Tutto ciò che sappiamo lo abbiamo ricavato dai romani, ma sappiamo che non sono fonti troppo attendibili: Cesare non capì mai appieno il loro modo di vivere (li definiva "un popolo molto religioso", ma non comprese mai certe dinamiche).
    Questo è confermato dal fatto che venne associato a Cernunnos, il dio cornuto, figlio della Morrigan, a Mercurio, semplicemente perché possedeva un sacco molto simile al dio romano. In realtà molte divinità furono associate a quelle romane in maniera alquanto approssimativa, questo per una semplice ragione: il culto romano partiva da un presupposto patriarcale, mentre i celti avevano il culto della madre. E' chiaro che ci fossero estreme differenze, anche a livello sociale: per esempio, le donne potevano tranquillamente essere regine (molte dee erano raffigurate sedute, ed essere seduti è simbolo di comando. Si pensi all'Epona seduta sul cavallo, simbolo di morte), nelle riunioni del clan sedevano alla pari degli uomini, potevano essere comandanti o ricoprire ruoli molto importanti all'interno della società; cosa che nel mondo romano certamente era inusuale. Quando la Morrigan venne associata a Giunone, i celti certamente sospirarono profondamente per la delusione.
    Quindi, come possiamo comprendere un popolo tanto antico ma che ha lasciato profonde tracce là dove sono vissuti? Le arti corrono in nostro soccorso.

    Il cerchio non era un simbolo solare, come spesso erroneamente viene affermato. Il cerchio per i Celti era simbolo di morte, il cerchio spezzato invece rappresenta la rinascita. Epona tiene con sè una ruota, ed Epona è la dea della morte e della battaglia per eccellenza (cavalca nuda e seduta, sia il cavallo che la ruota erano animali associati alla morte); nel ciclo bretone (che si rifà alla mitologia celtica) la famosissima tavola rotonda di re Artù possedeva un posto vuoto, in modo che il cerchio non fosse mai completo. Era una sorta di scaramanzia: se il cerchio era spezzato, in un qualche modo si sfuggiva alla morte.
    Per questo motivo i torques non sono mai uniti: erano considerati dei veri e propri oggetti magici, tant'è che andavano in battaglia "protetti" solo da queste collane. Già: i celti non erano affatto dei buoni guerrieri, ma opposero comunque una fiera resistenza.
    I torques non erano magici nel senso che erano imbevuti di chissà quale sortilegio, ma perché rappresentavano anche l'unione agli dei. Solitamente erano decorati in vari modi; quelli che terminavano con delle spirali erano legati alla dea Morrigan, alcuni terminavano con teste di lupo, di cinghiale o di cervo, o di corvo (seppur molto stilizzate. I celti si rivelarono ottimi lavoratori dei metalli, ma per qualche ragione preferivano mantenere le linee dei loro lavori rozze, grezze, "sporche").
    In quel modo, i celti erano convinti che non stavano combattendo da soli, ma anche con l'aiuto delle divinità rappresentate e legate al torque.
    Ovviamente questo non ha semplice funzione di protezione in battaglia, ma di protezione in generale. Un po' come può avercelo un crocifisso per un cristiano, o un pentacolo per un wiccan, con il vantaggio di essere legato a una particolare divinità.

    Spero che abbiate trovato questo "mini articolo" interessante :3

    Fonti: La religione dei celti, Margaret Riemschneider; alcuni appunti su Wikipedia.
     
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0 replies since 20/3/2018, 18:08   266 views
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