La magia e gli egizi

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  1. Akame nomi
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    LA MAGIA E GLI EGIZI



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    Il Dio Atum


    La Magia per gli egizi era ciò che aveva dato vita alla creazione, la scintilla vitale che aveva dato il via e che continua a dare forza alla vita.
    Nel più famoso mito egiziano cosmogonico troviamo Atum e suo figlio Heka che danno vita a tutte le cose, compresi gli dei e l'universo. Per farlo, Atum pronunciò il nome di tutte le cose, mentre Heka (magia/colui che da la vita) diede vita, forza e magia alle parole in modo da renderle concrete.

    heka
    Una delle raffigurazioni del Dio Heka



    Heka nell'antico egitto era la personificazione della magia, era in grado di dare consistenza fisica ad un'immagine o ad una parola. Rendeva viva la magia, la forza che faceva funzionare l'universo. Veniva invocato diverse volte nelle pratiche magiche.

    Le pratiche magiche egiziane si suddividevano in 3 fasi:

    -Rituale (l'azione vera e propria)
    -Testo (le parole, le formule da pronunciare)
    -Oggetti (Sia oggetti naturali come parti di animali, sia oggetti artificiali come amuleti)



    Queste 3 fasi dovevano esserci per ogni pratica magica.


    Molti testi magici contenevano una Historiola, cioè un breve racconto di un mito.
    Questo racconto veniva inserito per far si che il potere di quella storia si estendesse al presente.
    Era il mito che dava valore alla formula.

    N.B. Anche i mussulmani egiziani e i monaci copti utilizzano Historiole per i loro testi e opere magici

    Gli egizi svolgevano pratiche magiche per vincere a dadi, per le gravidanze, per protezione, per amore. Per loro, la magia gli era stata donata dagli Dei, per combattere le avversità del destino.
    Molto spesso era utilizzata la magia per riti d'esecrazione. Una particolarità di questa tipologia di riti, che oggi noi definiremo "magia nera", è quella che gli oggetti utilizzati durante le pratiche venivano bruciati, buttati, calpestati e rotti. I testi, invece, venivano seppelliti in cimiteri abbandonati perchè i morti, fuorisi di non ricevere doni, attaccavano chiunque gli venisse ordinato.

    Per quanto riguarda le pratiche magiche rivolte alla gravidanza, molti testi magici fanno riferimento alla Dea Tueret e, infatti, venivano utilizzate spesso le zampe d'ippopotamo e statuette per metà donne e metà ippopotami.

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    Dea Tueret



    Per le pratiche rivolte alla guarigione venivano invocati spesso il dio Thot e il dio Horus, e l'atto di sputare era comune in queste pratiche.
    Questo perchè, quando Horus lottando con Seth, il dio del caos, perse un occhio, Thot glielo rigenerò sputando nel punto dove gli era stato strappato l'occhio.

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    Il dio Horus e il dio Thot



    Mentre, per le pratiche rivolte all'amore erano invocati Iside, la grande madre, e Osiride, suo marito e Dio dell'oltretomba.

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    Osiride e Iside



    Il cerchio era un simbolo di protezione come lo è ancora oggi in varie culture del mondo. Rpetevano più volte, forse per ore, parole esotiche e incomprensibili per entrare in uno stato di trance. Pratica in uso ancora oggi.

    Nei prossimo post provvederò a pubblicare alcune pratiche tipiche di questo fantastico popolo.

    Fonti: libri, web e ricerche personali. Purtroppo è un vecchio documento che avevo sul pc quindi non so darvi gli esatti nomi dei libri


    Edited by Akame nomi - 6/5/2018, 14:25
     
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