Triplice Dio

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    Buonasera Antro!
    Scusate la domanda, magari ad alcuni sembrerà sciocca.
    Sto ovviamente studiando la wicca, ma c'è un concetto che mi sfugge.
    Si parla tanto della Triplice Dea, giovane, matura e poi anziana, dei suoi vari aspetti e della rotazione lunare... non comprendo se però anche il Dio sia considerato triplice o meno, e se no non ne comprendo il motivo. Dopotutto il sole ha anche lui i suoi tre momenti, alba, dì e tramonto, e nel guardare al ciclo stagionale troviamo il Dio giovane nato dalla Dea, il Dio adulto amante della Dea ed infine il Dio anziano che muore per poi rinascere dalla Dea. Al contrario la Dea nel ciclo stagionale non mostra tanto palesemente i suoi volti, o almeno non in maniera simile: si può al massimo dire che la Dea sia triplice in ogni istante, ma, in realtà, ogni fase e stagione potrebbe facilmente accadere "in età adulta", per così dire. Anche perché, a mio parere, essendo entrambi parte dell'Uno, se uno è triplice l'altro a sua volta dovrebbe essere triplice.

    Grazie a chi saprà dirmi qualcosa di più su questo aspetto. 😊
     
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  2. Katharina Siegel
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    Per quello che avevo studiato più di ventanni fa, non esiste un Dio trino come lo è la Dea, viene chiamato Grande Dio ogni tanto, ma qui si parla di aspetti di una persona non di momenti della giornata, è più complicato e non posso aggiungere altro cbe ora ho la batteria del cellulare scarica.

    Edited by Katharina Siegel - 21/5/2018, 16:16
     
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    Nella Wicca spesso, se non sempre, viene data enfasi esclusivamente al concetto femminile di divinità forse perché si possa mettere in contrapposizione con il concetto maschile, derivante dall'incessante concezione patriarcale e maschile della società e delle religioni. A mio avviso il Dio è alla stregua della Dea un concetto più astratto che semplicemente una sua categorizzazione. Il Dio rappresenta il Sole ma è allo stesso tempo il Dio della Terra, degli animali, della caccia, delle pianure e dei deserti; è il Dio dell'estate e come la Dea è il Dio della morte e della rinascita. É anche il Dio del coraggio, della passione e fecondità sessuale maschile, della guerra e dei castighi e conflitti. Allo stesso modo la Dea rappresenta gli aspetti femminili del mondo di cui facciamo parte. La Dea è la Signora delle stelle, delle galassie; è la Signora della Terra, della sua fertilità; è la Signora delle tempeste, dei terremoti, della pioggia, del mare, dei laghi e dei fiumi. Rappresenta la guarigione, la magia, il parto, la bellezza, il potere, il rinnovamento, ma è anche la Signora della distruzione e del castigo, della guerra. È certamente la Signora della Luna, rappresentandone le sue 3 principali fasi (piena, crescente, calante) ma è anche la Luna nuova o almeno la Dea rappresenta la totalità delle sue fasi. Le manifestazioni della Dea e del Dio sono simili e si distinguono principalmente per dare un senso al potere femminile e maschile che c'è in tutto ciò che ci circonda e in noi. Questa è una interpretazione dei concetti di Dio e Dea, la mia interpretazione personale non resta rigida su concetti dettati da una qualsivoglia religione, credo nella Natura, nell'universo e nelle stelle. Credo nelle manifestazioni della Terra, della Luna e del Sole. Credo nel potere naturale che è in ognuno di noi, credo nella volontà che diventa a volte una vera e propria magia. Credo nella nostra essenza che fa parte dell'universo di cui facciamo parte.
     
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  4. Katharina Siegel
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    Bhe Asdhe, le antiche religioni culti erano matriarcali, poi sono diventati patriarcali, qundi il tuo discorso lo trovo abbastanza corretto.
     
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    È un peccato che le religioni si siano sbilanciate sul versante maschile piuttosto che femminile. La totalità è composta da entrambi i princípi in equilibrio..

    Se si volesse fare un accostamento tra il Dio e la Dea nel loro aspetto triplice, più che vederlo nei 3 momenti di alba, mezzodì e tramonto, io lo vedrei nella posizione che ha rispetto alla terra, quindi parliamo di afelio e perielio e le fasi intermedie di avvicinamento e allontanamento. Ma questo, a differenza della luna, è dato dal movimento della terra per cui non so se l'accostamento è forzato.
    Sicuramente entrambi i princípi sono importanti e potenti e tutte le interpretazioni umane che proiettano su di essi gli attriti tra uomo e donna e la loro "lotta" a chi è più importante o a più ragione o potere, sono in errore. Ognuno potrà ascoltare dentro di sé tali princípi e riconoscerne le caratteristiche a prescindere dalle sfumature descritte da alcune religioni.
     
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    Proprio perché i due principi di Dio e Dea hanno bisogno di equilibrio mi chiedevo per quale motivo fosse possibile guardare alla Dea e vederla triplice mentre non si fa lo stesso per il Dio.

    Concordo con te, giunco, sul fatto che afelio, perelio e le altre posizioni intermedie siano dovute alla posizione della Terra, aggiungendoci che il discorso vale ovviamente anche per alba, giorno e tramonto, dunque comprendo già un po' di più le motivazioni.
    Credo quindi di aver capito che la motivazione per cui solo la Dea è considerata triplice è perché è l'aspetto femminile quello più volubile e mutevole rispetto a quello maschile del Dio.
    Non c'è mai stato il dubbio, per me, che entrambe non abbiano la stessa importanza, anzi. E ciò mi è ancora più chiaro grazie alla risposta di asdhe.
    La mia domanda riguardava più il fatto che però, appunto, se la Dea è triplice, proprio per la ricerca di questo equilibrio a sua volta il Dio dovrebbe esserlo a sua volta... o no?
    Questo è ciò che mi sfugge.
    Come dicevo, però, a questo punto credo che la motivazione sia la volubilità del principio femminile della Dea.

    Chiedo scusa, magari sto dicendo stupidaggini, ma vorrei proprio capire meglio questo concetto.
    (Inolte potrei essermi spiegata male ed essere un po' confusionaria: scusate, ho un gran mal di testa 🙈 e fatico a concentrarmi)
     
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  7. Eärwen
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    Non ne so molto teoricamente ma condivido il tuo ragionamento.
    Secondo me tutto è perfettamente equilibrato nelle loro differenze (la dea/il dio, la donna e l'uomo) restano sempre sullo stesso piano.
    Io comunque tendo a dare la mia interpretazione alle cose in base alle mie emozioni.
    credo che ognuno dovrebbe dare la propria interpretazione personale alle cose una volta conosciute le basi, ascoltato più fonti ecc.
     
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  8. Katharina Siegel
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    dear fantine, riferisi alla Grande dea come volubile a mio parere é offensivo visto che significa essere volubili, la triplicità della Dea é dovuta a degli aspetti della vita molto importanti tuttaltro che volubili,

    I tre aspetti della Dea sono:

    La Giovane, pura e rappresentazione del nuovo inizio, rappresenta la nascita, lo sviluppo futuro, l'incanto, il principio femminile.

    La Madre, generatrice della vita, disponibile e compassionevole, la fertilità, l'equilibrio, il potere, la misericordia.

    La Vecchia Saggia, rappresentante il culmine della vita nella totale conoscenza ed esperienza, la saggezza, il riposo e la compassione.

    Questi aspetti rappresenterebbero il ciclo della vita: nascita, vita e morte, che si riproducono all'infinito in un cerchio continuo.
     
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    Oh cavolo, no, assolutamente non avevo alcuna intenzione di risultare offensiva! Chiedo infinitamente perdono... sono terribilmente spiacente. Nella mia ignoranza compio ogni giorno errori grossolani, dovuti proprio al mio non sapere, ed è per questo che cerco di capire sempre di più e sempre meglio (e difatti ho aperto la discussione apposta per comprendere), per evitarne ancora... seppur io li compia in buona fede. Mi dispiace.

    Ciò che cercavo di spiegare, utilizzando le parole sbagliate, era che l'unico modo che ho per spiegare come si mantenga l'equilibrio nel mondo tra Dio e Dea quando solo quest'ultima è triplice è che evidentemente il principio maschile del Dio non ha sfaccettature quante ne ha quello della Dea, nel senso che ella è più ricca di sfumature.
    Non so davvero come spiegarmi diversamente.
    Il fatto che non si trovino tre aspetti del Dio mi ha semplicemente fatto domandare il perché e sto cercando di comprendere come tre qualità della Dea possano essere in equilibrio con una sola qualità del Dio.

    Lo so che probabilmente ho sbagliato ancora ad esprimermi... sto solo cercando di capire...
     
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  10. Katharina Siegel
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    Questo è solo il mio parere, non vorrei che ci rimanessi male, piuttosto spiega cosa intendi per volubile o cosa volevi dire.

    Penso che in fondo solo loro sappiano cone mantenere l`equilibrio anche se io e dico io è lei che conanda essendo l`unica a poter far nascere la vita se capite cosa intendo.
     
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    Per volubile io non intendevo assolutamente nulla di negativo, anzi. Semplicemente penso che la Dea possa mostrare uno o l'altro volto tra i tre che la rendono triplice a seconda del momento e della necessità, e perciò risulta non sempre uguale a sé stessa, mentre a questo punto credo che il discorso non sia valido per il Dio, che mostra sempre e solo il volto adulto.
    Se è così, allora credo di aver compreso.
     
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  12. Katharina Siegel
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    A ok, ora ho compreso il tuo discorso meglio ora, non è affatto offensivo quello che hai detto.
     
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    Ciao Dear fantine, volevo aggiungere delle osservazioni per cercare di far comprendere, dal mio punto di vista, il concetto del Dio, a cui alcune correnti Wicca si attengono. Basterebbe cercare di astrarsi sul messaggio allegorico che si cela nei Sabba e quindi nelle stagioni. Un ciclo di nascita del Sole (Solstizio d'inverno - Yule, quando la Dea dà alla luce il Dio) e della sua giovinezza (Imbolc, quando la Dea dopo aver dato luce al Dio, si rigenera per essere feconda e far germogliare i semi, grazie al potere del giovane Sole, il Dio, che inizia a riscaldare la terra; e anche Equinozio di primavera -Ostara, quando la Dea e il Dio incitano il rinnovamento e la crescita della Natura che sbocci, visto che il Dio, il Sole, acquisisce la forza e l'espansione della sua luce e dona maggior calore) e del suo sviluppo (Beltane, quando il giovane Dio entra nell'età adulta e la Dea e il Dio si amano perché la terra dia i suoi frutti), del suo massimo splendore (Solstizio d'estate, quando la terra è pienamente immersa nella fertilità del Dio e della Dea, quando il Sole raggiunge il punto più alto del nostro orizzonte), della sua maturità (dal primo raccolto - Lunghnasadh all'equinozio d'autunno - Mabon quando il Dio si prepara a lasciare la sua forza, il Sole inizia ad essere più flebile ed infine il Dio si sacrifica con Samhain, entrando nel suo periodo di riposo, terminando la sua attività). Spero di non generare confusione, ma uno spunto di riflessione...come la Dea quindi anche il Dio concorre in maniera attiva nel ciclo della vita (nascita, sviluppo, morte) ed insieme alla Dea si attua così il compimento dell'intera esistenza.
    Restano le considerazioni che ho fatto precedentemente, con la mia prima risposta.
    Credo infine che lasciare la mente aperta, perché si possa intimamente comprendere il ciclo della vita, della nostra vita, dell'esistenza della stessa e della nostra essenza, al di là di concetti religiosi, sia la cosa più saggia, per imparare ad essere ed esistere in armonia con ciò che è in noi e al di fuori di noi, il mondo che ci circonda e di cui facciamo parte
     
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    Vi ringrazio, siete stati tutti gentilissimi, e credo di aver compreso.
    Da qui in avanti, per quanto riguarda questa questione, immagino di dovermela cavare da sola e capire la verità guardando dentro me stessa e osservando il mondo più attentamente.
    Mi siete stati molto d'aiuto e mi avete arricchito, grazie ancora!
     
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