L’ALCHIMIA DEL TEMA DI NASCITA: GLI ELEMENTI

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    Fin dai tempi della filosofia di Empedocle, Aristotele e poi Tolomeo (padre dell’astrologia pre-medievale) i Quattro Elementi hanno avuto un’importanza centrale nella analisi della natura. Quattro diversi modi dell’essere, quattro differenti espressioni di energia vitale.

    Anche in Astrologia, non poteva mancare l’impronta degli elementi.

    Il fuoco dell’ispirazione e della passione. La terra della concretezza e della realizzazione materiale delle cose. L’aria della logica e del pensiero e l’acqua delle emozioni. E poi, con Jung, il fuoco dell‘intuizione, la terra della sensazione, l’aria della ragione e l’acqua del sentimento.

    La dominanza, la carenza o l’assenza di un certo elemento nel tema natale fornisce indicazioni formidabili sulle caratteristiche di una persona.

    Come si calcola la matrice elementale? Allora, si parte dal tema natale...

    Per chi ha gli strumenti per decifrarlo, è come una «stele di Rosetta» in grado di raccontare moltissimo sulla persona cui appartiene. Un «libretto delle istruzioni» nel quale si ritrovano talenti, qualità, contraddizioni, inclinazioni della persona, ma anche complessi, insicurezze, blocchi comportamentali, e così via. Appare come un grafico in apparenza incomprensibile, pieno di linee colorate blu, rosse e verdi che uniscono simboli dall’apparenza suggestiva. Si tratta degli “aspetti“, che non sono altro che rapporti di forza (armonici o disarmonici) tra pianeti che collegano, e soprattutto tra le corrispondenti funzioni rappresentate dai pianeti. Proprio come la stele di Rosetta, va “decifrato” tassello dopo tassello, e poi letto nel suo insieme.

    Il tema di nascita contiene il potenziale evolutivo di una persona, proprio come la ghianda contiene il DNA della quercia che ne potrà nascere. Questo non deve far pensare, naturalmente, a un meccanico determinismo, perché tutto è comunque rimesso alla nostra volontà. Possiamo seguire un cammino di completa realizzazione del nostro potenziale, e saremo così perfettamente «centrati», esattamente «nel nostro». Oppure possiamo deviare inconsapevolmente da questo percorso, o arrivarci dopo aver compiuto altri «giri». La nostra vita ci offre continuamente indicazioni fatte di intuito o di lampi d’ispirazione per avvicinarci sempre più alla nostra centratura. Tutto però è rimesso alle nostre scelte, e nulla è obbligato. Certamente, se siamo nel nostro centro ce ne accorgeremo facilmente, perché, irradiando il nostro Sole astrologico, brilleremo come fari splendenti che illuminano la via agli altri. Altrimenti, continueremo ad avere la sensazione che ci manchi qualcosa, che l’attività che svolgiamo non sia esattamente la scelta migliore.

    È bene sottolinearlo: il nostro DNA astrologico non ci costringe a una scelta, ma ci offre moltissimi indizi e segnali che quella è la via giusta. E' carino il paragone con un termine velico, alcune barche si definiscono «orziere» perché, lasciando libero il timone, tendono da sole a «orzare», ovvero ad andare verso il vento. Naturalmente il timoniere può decidere direzione, andatura e velatura. Alcune andature prenderanno meglio il vento, garantendo una navigazione più spedita, altre faranno sbattere le vele: ma la barca, lasciata libera, si stabilizzerà comunque nella migliore andatura. Il nostro «corredo astrologico», espresso in modo così potente, simbolico e poetico dal tema di nascita, tende a fare lo stesso: a portarci spontaneamente verso il nostro centro. Senza obbligarci.

    Nel frattempo, se si ha voglia potete cominciare a calcolare la posizione di Plutone, Nettuno, Urano, Chirone e Saturno basta verificare dove si trovavano i vari pianeti nel giorno della propria nascita. Io consiglio Astro basta inserire i dati (data, luogo e ora di nascita) e il sistema genererà il grafico.

    Poi si inizia a vedere in quali segni (o meglio: in quali elementi) cadono i pianeti. Prenderemo in considerazione i cosiddetti pianeti “personali” (il Sole, la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno), perché i pianeti più “remoti” sono generazionali e influenzano meno questi aspetti. Oltre ai pianeti, prendiamo in considerazione anche il segno in cui cade l’Ascendente (che nel grafico si trova a sinistra, come alle “ore 9” di un orologio ed è indicato come “AC” o “ASC”) ed il Medio Cielo (che nel grafico si trova in alto, come alle “ore 12” di un orologio ed è indicato come “MC”).

    I pianeti non hanno tutti lo stesso “peso”: al Sole, alla Luna e all’Ascendente attribuite 2 PUNTI, a tutti gli altri pianeti 1 PUNTO. A seconda dell’elemento del segno in cui cadono, iniziate ad attribuire i punti ai vari elementi. I segni di Fuoco sono l’Ariete, il Leone e il Sagittario. I segni di Terra il Toro, la Vergine e il Capricorno. I segni d’Aria i Gemelli, la Bilancia e l’Acquario. I segni d’Acqua il Cancro, lo Scorpione e i Pesci.

    AD ESEMPIO

    Sole in Leone (Fuoco) —-> 2 punti al fuoco
    Luna in Pesci (Acqua) —-> 2 punti all’acqua
    Ascendente in Ariete (Fuoco) —-> altri 2 punti al fuoco
    Medio Cielo in Capricorno (Terra) —-> 1 punto alla terra
    Mercurio in Vergine (Terra) —-> 1 punto alla terra
    Venere in Bilancia (Aria) —-> 1 punto all’aria
    Marte in Gemelli (Aria) —-> 1 punto all’aria
    Giove in Sagittario (Fuoco) —-> 1 punto al fuoco
    Saturno in Toro (Terra) —-> 1 punto alla terra

    FUOCO: 5 punti
    TERRA: 3 punti
    ARIA: 2 punti
    ACQUA: 2 punti

    Se avrete fatto tutto correttamente, i punti totali da attribuire saranno DODICI. Per stabilire la dominante è sufficiente calcolare quale elemento abbia ottenuto il “punteggio” più elevato. Nel caso dell’esempio, la dominante è senz’altro il FUOCO, seguito dalla TERRA, mentre gli altri due elementi (ARIA e ACQUA) sono ben equilibrati.

    Se prevale l’Elemento FUOCO il temperamento è energico, grintoso e appassionato. C’è un naturale spirito di iniziativa e un forte senso di curiosità. Se alla dominante di Fuoco corrisponde una scarsa presenza di Terra, la difficoltà può essere quella della concretizzazione delle proprie iniziative. Se ad essere scarsa è l’Aria, la sfida può essere quella di filtrare lo spirito di iniziativa con la logica ed il ragionamento, per evitare di lanciarsi in avventure “sventate”. Se c’è poca Acqua, la persona dovrà imparare a tenere in considerazione anche le emozioni (soprattutto altrui) nel perseguire i propri slanci creativi.

    Se invece prevale l’elemento TERRA, il temperamento è più cauto, prudente, concreto. La durata delle cose, la solidità di un progetto o di una relazione, l’affidabilità di un partner sono i valori principali. L’elemento terra è pragmatico, sta con i piedi per terra. I segni di Fuoco ai suoi occhi sono incostanti e un po’ esagerati nelle loro manifestazione di entusiasmo, specie se alla dominante terra di accompagna una carenza o scarsità di Fuoco. Agli occhi della Terra, invece, l’Aria sembra troppo astratta e teorica, mentre l’Acqua eccessivamente emotiva ed instabile.

    Se prevale l’elemento ARIA, il temperamento è più logico, distaccato e difficilmente si lascia andare ad onde emozionali o a brucianti entusiasmi, che sono invece manifestazioni rispettivamente dell’Acqua e del Fuoco. Il limite dell’Aria è forse nella difficoltà di dare concretezza ad un’intelligenza più teorica che pratica. Molto spesso occorre quella parte “terra” per fare i conti con la realtà, con la scarsità di risorse come il tempo o altre “materie prime”, tutti fattori che l’Aria tende a prendere un po’ sottogamba nella sua vocazione ad un ragionamento più “archetipico” e meno materiale.

    Se infine prevale l’elemento ACQUA, siamo nel regno delle emozioni. La persona con la dominante Acqua sarà sensibile ed empatica, e tenderà a dialogare con le emozioni. I segni d’Aria le appariranno troppo freddi e logici. I segni di Fuoco troppo irascibili e frenetici. Dialogherà meglio con i segni di Terra, che però (in caso di prevalenza d’acqua con carenza di terra) potranno sembrarle eccessivamente rigidi e materialisti.

    Questo è solo per dare un piccolissimo assaggio iniziale perché attraverso gli elementi si possono capire tantissime sfumature sia del carattere che della compatibilità di coppia. Ne riparlerò approfondendo la cosa. È come avere in mano i colori di base e divertirsi a mischiarli ottenendo tutta la varietà della gamma cromatica.

    Se volete, provate a calcolare il vostro elemento dominante insieme all’elemento più scarso. Ovviamente, potrebbe essere che gli elementi siamo uniformemente rappresentati, non è detto che uno sia dominante e uno o più altri elementi siano scarsi!














     
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    Nel caso due elementi fossero "in parità" diciamo, significa che non ho nessun elemento che prevale?
     
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    Mi fa strano che due elementi ottengano la stessa percentuale comunque potrebbe anche essere...

    Ti consiglio di leggere questo post magari ti schiarisce un po' le idee visto che do per assodato che molti temi di astrologia le persone li conoscano e poi mi rendo conto che purtroppo non è vero.

    #entry630584856
     
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    CITAZIONE (Finnicella @ 12/4/2019, 15:08) 
    Mi fa strano che due elementi ottengano la stessa percentuale comunque potrebbe anche essere...

    Ti consiglio di leggere questo post magari ti schiarisce un po' le idee visto che do per assodato che molti temi di astrologia le persone li conoscano e poi mi rendo conto che purtroppo non è vero.

    #entry630584856

    Alla fine sono io che so rincoglionita e avevo calcolato male un paio di punti!
     
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3 replies since 12/4/2019, 10:06   3111 views
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