Via romana agli Dèi

Introduzione all'antica religione romana

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    Via Romana agli Dèi


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    Introduzione all'antico culto



    La Via Romana agli Dèi è una religione neopagana ricostruzionistica, riproposizione moderna del culto agli dèi dell’antico mondo romano, ovvero l'utilizzo delle formule rituali antiche tratte dai documenti storici dell'epoca. Nonostante si tratti di una religione neopagana, gli aderenti a questo culto si astengono dal titolo di neopagano, preferendo l'etichetta originale, ovvero quella di pagano.
    Il culto ha innumerevoli nomi (che personalmente reputo uno peggiore dell'altro) quali: Politeismo romano, Tradizione romana o romano-italica o italica-romano-italiana. Un altro nome, quello più corretto, è gentilitas. Vi è nuovo? Non dovrebbe in caso abbiate studiato l'origine della parola pagano: all'inizio il termine non c'era, o meglio, c'era ma aveva il significato letterale, quale "campagnolo", dunque prima di allora come venivano chiamati i pagani? La risposta è semplice: venivano chiamati "gentili" con riferimento alla gens romana, accomunata dalla religione. Questo termine è più adatto in caso si voglia sottolineare il seguimento del culto antico privo di ricostruzioni e adattamenti, cosa, in realtà, al quanto impossibile e limitativa.

    Dottrina


    diosesromanos


    La religiosità romana è di tipo politeista (ma alcuni gruppi pongono anche l’accento sull’unità di fondo del Divino, di cui la molteplicità sarebbe espressione) e coltivata esclusivamente in ambito privato (singolarmente, familiarmente e/o comunitariamente). Essendo la religione romana una religione dello Stato, il culto pubblico in senso stretto appare impraticabile, in quanto occorrerebbe restaurare la Res Publica, ovvero lo Stato romano tradizionale. Il concetto fondante del culto pubblico è la Pax Deorum (hominumque), cioè il patto tra gli dei e la comunità umana giuridicamente stabilito. Il concetto, trasferito in ambito privato, designa il patto non scritto tra il/i praticante/i e le proprie Divinità, patto che viene stabilito e mantenuto attraverso il culto. Il culto, seguendo l’antico calendario romano, ha un suo modello sacrale tradizionale prestabilito; la differenza più importante con la religione antica è che il sacrificio cruento non viene più praticato e gli dei vengono onorati solo con offerte di incenso, candele, profumi, vegetali, vino, vivande e così via scorrendo. Ogni individuo adulto è sacerdote di sé stesso e venera anzitutto il proprio Genio (o Iuno, nel caso delle donne), i Lari familiari, i Penati e le divinità che considera protettrici di sé o della propria famiglia e comunità; in secondo luogo le varie divinità alle quali sono consacrate le festività dell’anno calendariale. L’applicazione culturale distingue l’uso della religione privata da quella pubblica. I riti legati alle fasi lunari, Calende, None e Idi sono importanti nella ritualistica privata, basandosi sulla logica dell'evoluzione spirituale dell'individuo. La tradizione gentile considera alcuni poemi epici come i propri testi sacri, in particolare: L’Iliade di Omero (ambito greco), l’Odissea di Omero (ambito greco), l’Eneide di Virgilio (ambito romano). Altrettanta valenza sacra conservano gli Inni omerici e quelli orfici. Fermo restante ciò, quasi ogni scritto greco-romano potrebbe essere considerato un testo sacro o, per lo meno, contenente informazioni utili alla ristrutturazione della religione. Personalmente, se dovessi indicare un testo sacro paragonabile alla bibbia o alla torah direi che il paragone può avvenire solo ed unicamente con la teogonia di esiodo. Il principio basilare del culto romano è quello della libertà, il cui rispetto è considerato parte del concetto romano di pietas: libertà di culto e di scelta ponderata. Grande attenzione è rivolta verso l'ambientalismo, visto come un dovere religioso e la conservazione del patrimonio storico, linguistico ed etnico italiano, visto come ricettacolo vivente della Tradizione Patria, nonché divinizzato nei due fauni e tellire, per tanto per un fedele romano non seguire l'ambientalismo sarebbe un modo per inimicarsi le tre divinità, cos' come per il contesto storico, linguirtico ed etnico divinizzato nella dea Roma.

    OGGI


    1_1


    Tra Ottocento e Novecento il tentativo di proporre l'adozione di alcune forme rituali pagano-romane, al nuovo Stato nazionale dell’Italia, sarà tentato dall’archeologo Giacomo Boni e da ambienti esoterici della Capitale, culminando nel 1923 nella consegna di un fascio rituale a Mussolini e nella sacra rappresentazione pubblica della tragedia Rumon di Roggero Musmeci Ferrari Bravo. Il primo «manifesto» pagano, in senso romano-italico, dell’Italia contemporanea, si può ritenere l’articolo "Imperialismo Pagano", pubblicato dall'esoterista Arturo Reghini sulla rivista “La Salamandra” nel 1914. Nel 1927 lo stesso Reghini, con il giovane filosofo ed esoterista Julius Evola, dà vita a Roma ad una catena magica, il "Gruppo di Ur".Il richiamo pubblico alla spiritualità precristiana di Roma, negli anni successivi, fino alla fine del fascismo, sarà opera pressoché unicamente di Julius Evola. Alle soglie degli anni settanta a Roma, Napoli e Messina nasce e si sviluppa il "Gruppo dei Dioscuri", di cui si perdono presto le tracce visibili e del quale Evola stesso era a conoscenza. Alcune indiscrezioni lo danno ancora oggi attivo in diverse regioni italiane: Lombardia, Umbria, Lazio, Sicilia, Puglia e Campania. Dal 1984 al 1986, tra Calabria e Sicilia, nasce l’Associazione Pitagorica. L’Associazione cessa ufficialmente di esistere nel 1988 con la morte del suo presidente, Sebastiano Recupero. Tra le realtà più significative, per lo meno in termini pubblici, della tradizione gentile romano-italica vi sono il Movimento Tradizionale Romano (M.T.R.), i gruppi della Societas Romana pro Aris et Focis e dell'Accademia Romana Studi Italici, l’associazione Tradizionale Pietas e l’associazione religiosa Gentilitas-Spiritualità Italica. Altra realtà romano-pagana significativa dal punto di vista pubblico è l’Associazione Romània Quirites, guidata da Loris Viola e con sede a Forlì. Nata agli inizi degli anni novanta. Una piccola e recentissima realtà nell'ambito della Religione Italico-Romana è la Societas Hesperiana pro Culto Deorum, costituitasi a Modena nel 2010, presente in Emilia, Lombardia e area Umbro-Marchigiana. La Societas Hesperiana nasce come gruppo di studio e congregazione di giovani praticanti solitari e\o provenienti da altre realtà.Nel 2010 l’Associazione Tradizionale Pietas ha fondato un luogo culturale e cultuale per la pratica collettiva ed associativa gentile, denominato Templum Minervae e sito a Roma. ’inaugurazione del sito è avvenuta il 31 gennaio dell’anno MMDCCLXIII ab V.C. (2010 d.C.). Il tempio è stato consacrato a Minerva in quanto dea dei principi basilari della tradizione che vogliono oggi trasmettersi: sapienza, percorso iniziatico. Oggi questa religione è praticata in Italia da persone riunite in una pluralità di associazioni, cui va aggiunto un numero imprecisato di liberi pagani, praticanti o meno, che non aderiscono a nessun gruppo o si pongono come semplici simpatizzanti di quelli esistenti. Per tanto, dare una statistica di un numero anche solamente approssimativo dei fedeli è molto complicato, sopratutto considerando che piccoli gruppi esistono anche in altri paesi europei e una presenza più consistente registrata in Nord America.


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    Note
    della maggior parte delle associazioni che sono state citate, quasi tutte hanno chiuso o se ne sono perse le tracce. Ad ogni modo, farò un post dedicato anche a loro in un futuro prossimo
    struttura post: Il neopaganesimo e i suoi Movimenti
    Informazioni: Via romana agli dei Wikipedia , Il Movimento Tradizionale Romano e Le correnti della tradizione pagana romana in Italia
     
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    CITAZIONE (**Magnolia ** @ 1/5/2020, 23:29) 
    Molto interessante e sottovalutata. In questo forum abbiamo sezioni dedicate ai culti norreni, sud americane ecc, affascinantissimi. MA Manca il topic dedicato al culto romano e greco, che sono simili ma non uguali. È un peccato davvero, spesso restiamo affascinati dalle pratiche esotiche, ma i culti romani E greci noi europei gli abbiamo nel DNA, sono stati fondamento della Moderna civiltà e sicuramente molte delle nostre tradizioni affondano in essi. Dopo aver letto il tuo post ho deciso di riscoprirli, intanto complimenti, moltissime cose non le conoscevo.

    La stessa cosa che ho pensato io! Motivo per cui sto scrivendo io dei post e una volta raggiunti tot post mi è stato detto che potrebbe essere fatta una sezione apposita. Per i greci e i romani, ma parlo maggiormente per quest'ultimi, avevano un concetto di stregoneria talmente diverso che nel miglior dei casi quelle che noi chiamiamo streghe loro le chiamerebbero sacerdotesse, forse. Tutti conoscevano riti, dagli scaramantici ai religiosi, dunque che senso aveva etichettare qualcuno come strega se lo erano tutti? Non mancava questa figura, ma si distingua un po' dal concetto moderno, ne farò un post. Ora sto lavorando al calendario religioso con tutte le feste e pubblico i riti di iniziaizone e le schede degli dèi, infine i rituali sotto i loro auspici. Grazie mille^^
     
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  3. .Elijah.
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    Gran bel thread Lucretia, così chi è un gentilitas ( appoggio in pieno questa terminologia), molto più corretta di pagano che deriva da pagus, ha un punto di riferimento ( l' ipotetica sezione che spero venga fatta). Io sono un ibrido, metà gentilitas e metà paleocristiano, i miei studi mi portano a questa "continuità" molte volte anche mal vista nel mondo esoterico ma storicamente corretta, esatta, reale. E' una linea "non pura", ma il discorso è lunghissimo.
     
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    Gentile più paleocristiano, la cosa mi incuriosisce. (Tralascaindo che avevo letto paleoeuropeo e il cervello mi si stava sciogliendo per capire), potresti farmi un esempio di un concetto secondo questa "corrente"?
    ave frater, tua amicam et sororem, lucretia
     
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  5. .Elijah.
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    CITAZIONE (Lucretia Giorgi @ 2/5/2020, 01:18) 
    Gentile più paleocristiano, la cosa mi incuriosisce. (Tralascaindo che avevo letto paleoeuropeo e il cervello mi si stava sciogliendo per capire), potresti farmi un esempio di un concetto secondo questa "corrente"?
    ave frater, tua amicam et sororem, lucretia

    Guarda molto agli aspetti "puri" delle due religiosità, seppur potrei dire tre: greca, romana ,e nell' ambito paleocristiano un riferimento al tardo antico con la canonizzazione bizantina della forme. Dovessi dare un arco cronologico porrei per la parte greca dal VIII a.C. al V a.C. escludendo l' ellenismo che inizia ad essere per me già un miscuglio, per quanto riguarda la parte romana andiamo dalla conquista magno-greca III a.C. al III d.C. per poi riallacciarmi da quest' ultimo ( la tarda romanità) fino al VIII d.C. ( tarda antichità) con una parentesi particolare su Costantinopoli.Tuttavia, guardo anche a degli aspetti più antichi, come quelli italici e minoici, ma questi per la scarsità di fonti,risultano più complessi da capire a livello religioso e non.

    Edited by .Elijah. - 2/5/2020, 14:42
     
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    CITAZIONE (.Elijah. @ 2/5/2020, 11:02) 
    CITAZIONE (Lucretia Giorgi @ 2/5/2020, 01:18) 
    Gentile più paleocristiano, la cosa mi incuriosisce. (Tralascaindo che avevo letto paleoeuropeo e il cervello mi si stava sciogliendo per capire), potresti farmi un esempio di un concetto secondo questa "corrente"?
    ave frater, tua amicam et sororem, lucretia

    Guarda molto agli aspetti "puri" delle due religiosità, seppur potrei dire tre: greca, romana ,e nell' ambito paleocristiano un riferimento al tardo antico con la canonizzazione bizantina della forme. Dovessi dare un arco cronologico porrei per la parte greca dal VIII a.C. al V a.C. escludendo l' ellenismo che inizia ad essere per me già un miscuglio, per quanto riguarda la parte romana andiamo dalla conquista magno-greca III a.C. al III d.C. per poi riallacciarmi da quest' ultimo ( la tarda antichità) fino al VI d.C. "fiondandomi" negl' ori di Costantinopoli.Tuttavia, guardo anche a degli aspetti più antichi, come quelli italici e minoici, ma questi per la scarsità di fonti,risultano più complessi da capire a livello religioso e non.

    Beh, mica robba da niente. Però, non ci sono dei punti che vanno in contrasto tra loro unendo il cristianesimo?
     
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  7. .Elijah.
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    CITAZIONE (Lucretia Giorgi @ 2/5/2020, 11:12) 
    Beh, mica robba da niente. Però, non ci sono dei punti che vanno in contrasto tra loro unendo il cristianesimo?

    In questi archi cronologici, a mio avviso no, pensa che molte maestranze vengono incorporate ( parlo di cultura materiale, ad esempio, i pittori che decoravano le domus romane erano gli stessi che decoravano le catacombe per i primi cristiani), poi pensa che proprio nell' intercapedine che intercorre tra la tarda romanità tra fine del III d.C. e i secoli dal IV al VIII d.C. molte Deità antiche con relativi culti verranno cristianizzate e sopravviveranno molti di questi culti proprio nei "pagus" che "fonderanno" i gentili. Io applico molti " filtri" vedere queste giunture.
     
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    Bellissimo post, vorrei davvero ci fosse una sessione speciale per il culto dei gentili. Una cosa che io non capisco bene è, se oggi tali gruppi guardano alla religione romana come un culto omogeneo ovvero non inteso nei suoi sviluppi storici oppure se considera le varie sfumature o meglio le difformità di riti urbani e rurali che erano molto diversi a mio avviso. Poi sarebbe bello indagare sulle forme di religiosità pre romane. Insomma i temi sono tanti e tutti molto belli. Spero di poter scrivere qualcosa pure io, non so quando. I baccanali ad esempio sono una mia passione per non parlare delle la mie, figure poco note ma come dicevano gli alessandrini, da affrontare. Grazie ancora per il post
     
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  9. .Elijah.
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    CITAZIONE (Lelax @ 7/5/2020, 22:22) 
    Bellissimo post, vorrei davvero ci fosse una sessione speciale per il culto dei gentili. Una cosa che io non capisco bene è, se oggi tali gruppi guardano alla religione romana come un culto omogeneo ovvero non inteso nei suoi sviluppi storici oppure se considera le varie sfumature o meglio le difformità di riti urbani e rurali che erano molto diversi a mio avviso. Poi sarebbe bello indagare sulle forme di religiosità pre romane. Insomma i temi sono tanti e tutti molto belli. Spero di poter scrivere qualcosa pure io, non so quando. I baccanali ad esempio sono una mia passione per non parlare delle la mie, figure poco note ma come dicevano gli alessandrini, da affrontare. Grazie ancora per il post

    Penso che ogni gentile sviluppi un proprio percorso, o almeno, io così ho fatto, non so gli altri.
     
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    CITAZIONE (.Elijah. @ 8/5/2020, 00:43) 
    CITAZIONE (Lelax @ 7/5/2020, 22:22) 
    Bellissimo post, vorrei davvero ci fosse una sessione speciale per il culto dei gentili. Una cosa che io non capisco bene è, se oggi tali gruppi guardano alla religione romana come un culto omogeneo ovvero non inteso nei suoi sviluppi storici oppure se considera le varie sfumature o meglio le difformità di riti urbani e rurali che erano molto diversi a mio avviso. Poi sarebbe bello indagare sulle forme di religiosità pre romane. Insomma i temi sono tanti e tutti molto belli. Spero di poter scrivere qualcosa pure io, non so quando. I baccanali ad esempio sono una mia passione per non parlare delle la mie, figure poco note ma come dicevano gli alessandrini, da affrontare. Grazie ancora per il post

    Penso che ogni gentile sviluppi un proprio percorso, o almeno, io così ho fatto, non so gli altri.

    Esattamente: questo non vale solo per quelli che hanno intrapreso la religione oggi, ma anche per gli antichi romani stessi
     
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    Mi sapete consigliare qualche testo sulle lamie
     
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    Probabilmente in un qualsiasi testo di religione greco-romane ci sono riferimenti ad esse, ma libri interi non ne trovo online, però molte pagine web si
     
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  13. .Elijah.
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    CITAZIONE (Lelax @ 8/5/2020, 21:14) 
    Mi sapete consigliare qualche testo sulle lamie

    Se posso, come mai ricerchi su questo argomento? Non sono delle entità salubri, ho conosciuto tempo da un satanista che si ritrovò tra capo e collo una lamia per un errore di evocazione. Stava assorbendo energeticamente e vitalmente sia lui che la sua compagna, nemmeno dei Demoni successivamente evocati riuscirono definitivamente a " debellare" la lamia, riusci' ad opporre un sigillo però che ogni tanto cede e deve ricaricarlo per tenerla imprigionata. Di fatti, ricordo che chiese a me info sulle lamie, gli dissi quel poco che avevo incrociato nei testi, ma alla base vi fu un errore madornale suo( che gli rimproverai) : l' aver sempre pensato che gli Dèi antichi sono i Demoni di oggi, assolutamente no; se non qualche rarissimo sincretismo che ho, riscontrato anche in alcuni Santi.
     
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    L'unico motivo per evocare una lamia sarebbe vol danneggiare i figli di qualcuno, ma non sono certo facili da controllare. Se vi interessa, posso fare un post su di loro, siamo anche in un giorno in erente oggi con i lemuria
     
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    Sono indomabili perché sono creature piene di rabbia e dolore repressa nei secoli, oltre che sono figure molto più che negative nell'altica roma e grecia: metà donna e metà serpente. Il serpente nel patriarcato è uno dei simboli più negativo della terra. Le sirene, per quanto situate in italia secondo Omero, sono proprie della religione greca. Loro facevano fare una brutta fine ai marinai, le lamie ai bambini. Le sirene non avevano motivi veri e propri se non la loro natura, le lamie, ne parlo bene nel post che faccio, lo fanno per vendetta. Possono essere le precursori delle streghe romane al massimo
     
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