Empatia esagerata

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    Sono sempre stata empatica e ho sempre detestato esserlo. "Soffro" di quell' empatia che ti fa provare fisicamente quello che sentono gli altri. Faccio una professione, per scelta, che mi porta a stare molto in mezzo agli altri e ai loro (grandi) problemi. Fino ad ora ho sempre retto bene. Con gli anni ho imparato a proteggermi, a fare scudo e a non soffrire troppo per sentimenti non miei.
    Qualche giorno fa ho iniziato a stare male, ma male fisicamente... Palpitazioni, tuffi al cuore, dolore di stomaco... Ho iniziato a pensare che, visto lo stress e il ritorno da una mini missione in una zona di emergenza fossi in bournout, ma per sicurezza ho fatto gli accertamenti del caso, anche se ero più che certa che non stessi per avere un infarto...
    Gli esami, chiaramente, hanno dato esito negativo e quindi si trattava "solo" di stress...
    Per 3-4 giorni i sintomi sono andati avanti finché ieri alle 16 è arrivata l'auto medica a soccorrere il mio vicino di casa. Un signore che conosco di vista ma col quale non ho mai intrattenuto rapporti particolari se non il buongiorno/buonasera quando ci si incrociava per strada.
    Infarto fulminante con decesso dell'uomo.
    I sintomi sono scomparsi all'improvviso intorno alle 16 cioè l'orario in cui è avvenuto il decesso.
    Sono in un periodo di forte squilibrio energetico per tutta una serie di motivi personali ma non pensavo che "abbassando la guardia" la mia empatia potesse arrivare a farmi percepire così fortemente il dolore (soprattutto fisico, cosa che fino ad ora mi era capitata marginalmente e solo con persone "strette") di una persona con cui nn ho rapporti.
    La cosa mi preoccupa non poco, potrebbe diventare veramente limitante e volendo guardare anche pericolosa, perché non riuscirei più a distinguere se sono io che sto male o se sono i sintomi di chissà chi...
    Non so come comportarmi, oltre allo stress "normale" si sta aggiungendo anche questo pensiero...
    Fatico a concentrarmi e anche la pratica di meditazione e arti marziali che seguo da anni non aiuta...
    Sono in palla totale...
    Avete consigli su come risolvere questa situazione?
    Grazie a chi vorrà darmi un parere, un suggerimento o anche soltanto una pacca sulla spalla virtuale...di questi tempi anche queste sono ben accette...
     
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    Ciao! Mi dispiace per il tuo vicino e per quello che stai passando. Non me ne intendo di queste cose, ma l'unica cosa che mi viene da consigliarti è di cercare di trovare del tempo per te, anche solo 10 minuti al giorno, per fare qualcosa che ti piace e ti aiuti a ''staccare la spina''. So che non è molto e non ci conosciamo, però voglio esprimerti la mia solidarietà e vicinanza. Ti auguro che tutto vada per il meglio. emoticon_abbraccio
     
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    Ciao Nuwa.
    Mi dispiace leggere queste brutte vicissitudini che stai passando, speravo che le cose fossero in fase di "rientro" e miglioramento almeno un pò. Adesso so che non è stato così. Per quello che riguarda me, quando ci sono "picchi" così intensi mi viene solo da pensare che "forse avrei potuto fare qualcosa"... anche se sappiamo bene tutte e due che non è mai così semplice e comunque dovremmo anche lucidamente riuscire ad individuare chi sia la persona da aiutare. Non lasciarti deprimere, non lasciarti buttare giù. Sai bene che più che un dono è una maledizione, ma a volte l'unico modo per riuscire a risalire la china dell'equilibrio è fermarsi a pensare che queste cose capitino a noi perchè potremmo avere "le spalle abbastanza grosse" da reggere i fardelli altrui. Il fatto di sentirne molto il peso... beh, questa è un'altra storia che non ha una risposta chiara.
    Non possiamo aiutare tutti... e solo due sono le cose che hanno un briciolo di positività in questo:
    1) il dolore fisico per adesso è cessato ( e si spera che non torni x qualcun altro tanto presto) e questo ti permette di ricaricarti
    2) La prossima volta che accade, non riuscirà a prenderti alla sprovvista.
    Siediti sotto un albero (se puoi, leva le scarpe e lascia i piedi nudi poggiati a terra) e chiudi gli occhi, lasciando "accese" solo le orecchie e respira profondamente ogni volta che puoi. Fai un bagno con acqua salata ( in proporzione acqua/sale 1:100 - in 100 lt 1 kg di sale, la vasca di solito contiene 120/140 lt - e L'acqua che sia scaldata su una fiamma "viva" da usare ancora a temperatura abbastanza "calda" - senza ustionarsi)
    Resta "immersa" per 5 minuti, infilando anche la testa sotto di tanto in tanto.
    Queste due cose, con me funzionano: non importa in che ordine le faccio.... ma per me funzionano e spero sia lo stesso per te.
    Blessed be

    P.S. I "dissennatori" sembrano essere più "mietitori"... appena riesco ad avere le mani libere ti aggiorno sulle mie sciagure. Qualcosa è di certo ancora in movimento e non è una buona notizia.

    Edited by Malefica - 3/3/2023, 23:01
     
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    CITAZIONE (Malefica @ 3/3/2023, 18:18) 
    Ciao Nuwa.
    Mi dispiace leggere queste brutte vicissitudini che stai passando, speravo che le cose fossero in fase di "rientro" e miglioramento almeno un pò. Adesso so che non è stato così. Per quello che riguarda me, quando ci sono "picchi" così intensi mi viene solo da pensare che "forse avrei potuto fare qualcosa"... anche se sappiamo bene tutte e due che non è mai così semplice e comunque dovremmo riuscire anche lucidamente riuscire ad individuare chi sia la persona da aiutare. Non lasciarti deprimere, non lasciarti buttare giù. Sai bene che più che un dono è una maledizione, ma a volte l'unico modo per riuscire a risalire la china dell'equilibrio è fermarsi a pensare che queste cose capitino a noi perchè potremmo avere "le spalle abbastanza grosse" da reggere i fardelli altrui. Il fatto di sentirne molto il peso... beh, questa è un'altra storia che non ha una risposta chiara.
    Non possiamo aiutare tutti... e solo due sono le cose che hanno un briciolo di positività in questo:
    1) il dolore fisico per adesso è cessato ( e si spera che non torni x qualcun altro tanto presto) e questo ti permette di ricaricarti
    2) La prossima volta che accade, non riuscirà a prenderti alla sprovvista.
    Siediti sotto un albero (se puoi, leva le scarpe e lascia i piedi nudi poggiati a terra) e chiudi gli occhi, lasciando "accese" solo le orecchie e respira profondamente ogni volta che puoi. Fai un bagno con acqua salata ( in proporzione acqua/sale 1:100 - in 100 lt 1 kg di sale, la vasca di solito contiene 120/140 lt - e L'acqua che sia scaldata su una fiamma "viva" da usare ancora a temperatura abbastanza "calda" - senza ustionarsi)
    Resta "immersa" per 5 minuti, infilando anche la testa sotto di tanto in tanto.
    Queste due cose, con me funzionano: non importa in che ordine le faccio.... ma per me funzionano e spero sia lo stesso per te.
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    P.S. I "dissennatori" sembrano essere più "mietitori"... appena riesco ad avere le mani libere ti aggiorno sulle mie sciagure. Qualcosa è di certo ancora in movimento e non è una buona notizia.

    Ciao Malefica. Hai centrato uno dei punti che non avevo espresso nel mio primo messaggio...
    Quando l'ho saputo mi si è risvegliato il senso di colpa... perché avrei potuto se non salvarlo quanto meno rendergli fisicamente più dolce il trapasso... Lo faccio, lo faccio sempre, è la mia missione su questo piano aiutare la gente fisicamente in QUEL momento...e non ne sono stata in grado perché non ho saputo riconoscere i segnali...
    Mi sono sentita un "fallimento" anche se razionalmente so che non sarei proprio potuto intervenire se il destino aveva deciso che era arrivato QUEL momento...
    Ma quello che mi ripeto è che di braccia ne ho solo due e la testa è una e nn posso essere ovunque ma il mio lato umano a volte fatica ad accettare certe sfaccettature della vita... Nonostante tutto...

    Sono appena tornata da est, da una zona di grande, grandissimo dolore... I giorni, anche se pochi, anche se mai sufficienti, frenetici senza riposo, ne per il corpo ne per l'anima mi hanno ulteriormente prosciugato dentro... E un po' davo la colpa a questo e invece era il mio vicino che stava per trapassare e io non ho potuto fare nulla...

    Per quanto riguarda il consiglio dei piedi nudi a terra lo ascolterò senz'altro... Il bagno purtroppo non potrò farlo perché per questioni etiche/ecologiste 😅 ho tolto la vasca da bagno e andiamo solo di doccia ma magari posso riadattare la pratica... Ti ringrazio tantissimo di avermi dato questi suggerimenti!

    Per il resto attendo tuoi aggiornamenti... A est l'aria è terribile...non stento a credere che le notizie non saranno rosee... Si sente già ora che gli equilibri stanno sbarellando... Aspetto aggiornamenti... Un abbraccio..

     
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    Usa una conchetta per il bucato: con una caraffa o un vaso, ti fai scorrere l'acqua salata addosso. Io faccio la doccia in vasca (così non spreco acqua) ma è pur vero che ho evitato i calcinacci per rifare i bagni di casa. (Sdrammatizzo un po') ad est siamo sul filo del rasoio e a mia sensazione (purtroppo) non tira buona aria e temo che arrivare alla primavera sarà molto-molto dura. Ma non era difficile da immaginare, anche senza empatia. I mietitori arrivano da sud-est e alzano violente raffiche di freddo vento. Non mi sembrano buone premesse. Il senso di colpa è un accessorio obbligatorio e "omaggio" con l'empatia e con la nostra natura: pacchetto completo full optional. Ricordati che sei un tramite... se la comunicazione parte "criptata" non spetta a noi decodificare e spesso (ancora un "purtroppo") non siamo proprio in condizioni di farlo né di comprendere le ragioni. Resta dentro "il peso" e lo porteremo sempre nel nostro bagaglio,già pesante di suo. Prendi l'accordo (come fosse un diapason) dalla terra (pianeta) e attingi alle energie comuni quando ne senti il bisogno. Molte sono energie inconsapevoli, si riformano in fretta e non le togli a nessuno. Qualunque cosa io possa fare x te (anche una virtuale pacca sulla spalla) sai come trovarmi. Cercherò risposte anche x te... appena riuscirò a contattare le "copertine" senza farmi venire un malore x la paura. Ancora sono nel girone delle sciagure, ma appena riesco a vedere la luce che fa sembrare vicina un'uscita, farò come mi è stato consigliato. E speriamo che sia vero che "non possono essere fatti di materia".

    Edited by Malefica - 3/3/2023, 23:08
     
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    non esiste la felicita' e' solo un momento di pausa tra un dolore ed un altro

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    Provo a darti pure io un contributo:
    Una eccessiva empatia è da definirsi pure da cosa intendi, nel senso che sei empatica solo verso il dolore o anche verso le altre sensazioni? Devi tener conto che tutti noi siamo come delle calamite, attiriamo verso di noi qualcosa e allo stesso tempo cerchiamo determinate sensazioni ed emozioni.
    Talvolta l'empatia è un campanello di allarme, nel senso che non ascoltando noi stessi troviamo il legame inconscio con noi stessi tramite il mondo circostante, questo significa che non ci rendiamo conto di essere felici o di stare male fino a che non abbiamo a fianco a noi qualcuno con il medesimo sentimento o avvenimento (in sostanza è un aprirsi inconscio), quello che ti sto dicendo in questa prima parte è semplicemente che se attiri tutto indiscriminatamente devi bilanciare il tutto, stare vicino a persone che ti facciano stare bene oltre il farti logorare dagli avvenimenti, ma rimani in contatto con te stessa, ovvero chiediti perché devi sentire male per qualcun'altro, senti questo dolore tuo per paura? perchè te stai male? perché senti di essere te a fare quella fine e quindi rifletti le stesse sensazioni e emozioni nella tua testa?

    Tieni conto che una eccessiva empatia è il processo inverso della malattia che chiamiamo sociopatia che si inizia a manifestare nel periodo adolescenziale, non è altro che una serie di processi sbagliati e di rifiuto che si vanno ad instaurare nella psiche della persona. Una eccessiva empatia rappresenta invece una ricerca di contatto, il voler comprendere e instaurare un rapporto o una connessione con gli altri, purtroppo sappiamo tutti che raramente riusciamo ad instaurare rapporti con le persone se non nei momenti "sfortunati" quindi tendiamo a assimilare la parte negativa. Questa parte è per dirti che forse è semplicemente una tua ricerca di contatto con delle nuove persone o una via eccessivamente battuta dalla tua psiche nell'ultimo periodo che trova quindi una strada più facile da seguire.

    ora provo a darti una nuova spiegazione esoterica con qualche possibile soluzione
    Come ci hai detto fai sport arti marziali, quindi immagino una buona forma fisica, soprattutto cuore e polmoni, influenzati dal chakra del cuore, che è proprio in chakra dell'amore e dei sentimenti, se come abbiao detto prima siamo delle calamite passa da questo punto la parte sensoriale e al momento sei su di un polo che richiama la parte negativa per questioni personali che non ti chiediamo. Prova a prendere una gabbiette per pietre abbastanza lunga per arrivare all'altezza del chakra e inserisci un onice nero, secondo la tradizione indiana l'onice nero tutto riflette e divora dentro di se, creando quindi un muro empatico che da da una parte sfogo, dall'altra parte invece non ti farà intaccare dall'esterno. ma è essenziale che si stia attenti che l'onice è a doppio taglio, gli abusi portano all'apatia. Prova altrimenti o associato a portare all'anulare sinistro un anello in argento, metallo della luna sul dito delle emozioni, l'argento tende a diminuire le sensazioni e a calmarle, se porti oggetti in oro o platino mettili da parte per un po' che tendono a fare esattamente l'opposto. Fammi sapere se ci provi in quanto tempo hai visto miglioramenti
     
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    CITAZIONE (Angelo drogato @ 4/3/2023, 14:55) 
    Provo a darti pure io un contributo:
    Una eccessiva empatia è da definirsi pure da cosa intendi, nel senso che sei empatica solo verso il dolore o anche verso le altre sensazioni? Devi tener conto che tutti noi siamo come delle calamite, attiriamo verso di noi qualcosa e allo stesso tempo cerchiamo determinate sensazioni ed emozioni.
    Talvolta l'empatia è un campanello di allarme, nel senso che non ascoltando noi stessi troviamo il legame inconscio con noi stessi tramite il mondo circostante, questo significa che non ci rendiamo conto di essere felici o di stare male fino a che non abbiamo a fianco a noi qualcuno con il medesimo sentimento o avvenimento (in sostanza è un aprirsi inconscio), quello che ti sto dicendo in questa prima parte è semplicemente che se attiri tutto indiscriminatamente devi bilanciare il tutto, stare vicino a persone che ti facciano stare bene oltre il farti logorare dagli avvenimenti, ma rimani in contatto con te stessa, ovvero chiediti perché devi sentire male per qualcun'altro, senti questo dolore tuo per paura? perchè te stai male? perché senti di essere te a fare quella fine e quindi rifletti le stesse sensazioni e emozioni nella tua testa?

    Tieni conto che una eccessiva empatia è il processo inverso della malattia che chiamiamo sociopatia che si inizia a manifestare nel periodo adolescenziale, non è altro che una serie di processi sbagliati e di rifiuto che si vanno ad instaurare nella psiche della persona. Una eccessiva empatia rappresenta invece una ricerca di contatto, il voler comprendere e instaurare un rapporto o una connessione con gli altri, purtroppo sappiamo tutti che raramente riusciamo ad instaurare rapporti con le persone se non nei momenti "sfortunati" quindi tendiamo a assimilare la parte negativa. Questa parte è per dirti che forse è semplicemente una tua ricerca di contatto con delle nuove persone o una via eccessivamente battuta dalla tua psiche nell'ultimo periodo che trova quindi una strada più facile da seguire.

    ora provo a darti una nuova spiegazione esoterica con qualche possibile soluzione
    Come ci hai detto fai sport arti marziali, quindi immagino una buona forma fisica, soprattutto cuore e polmoni, influenzati dal chakra del cuore, che è proprio in chakra dell'amore e dei sentimenti, se come abbiao detto prima siamo delle calamite passa da questo punto la parte sensoriale e al momento sei su di un polo che richiama la parte negativa per questioni personali che non ti chiediamo. Prova a prendere una gabbiette per pietre abbastanza lunga per arrivare all'altezza del chakra e inserisci un onice nero, secondo la tradizione indiana l'onice nero tutto riflette e divora dentro di se, creando quindi un muro empatico che da da una parte sfogo, dall'altra parte invece non ti farà intaccare dall'esterno. ma è essenziale che si stia attenti che l'onice è a doppio taglio, gli abusi portano all'apatia. Prova altrimenti o associato a portare all'anulare sinistro un anello in argento, metallo della luna sul dito delle emozioni, l'argento tende a diminuire le sensazioni e a calmarle, se porti oggetti in oro o platino mettili da parte per un po' che tendono a fare esattamente l'opposto. Fammi sapere se ci provi in quanto tempo hai visto miglioramenti

    Ciao Angelo drogato. Grazie per aver speso del tempo per rispondermi.
    Parto con l'analisi della prima parte della tua risposta cercando di spiegare meglio quello che è il mio dono/condanna. Io percepisco tutto... Gioia, dolore, eccitazione, stress... Pensa ad una sensazione o sentimento che una persona può provare e io riesco a percepirlo. Non vuole essere un vanto il mio, tutt'altro. Non mi è mai piaciuto convivere forzatamente con sentimenti e sensazioni che non sono miei. Da ragazzina questa cosa mi ha fatto stare male, ero già incasinata dall'apprendere tutta una gamma scombussolante di emozioni da adolescente e si aggiungevano alle mie la frustrazione della professoressa di lettere perché gli studenti non seguivano, l'ansia della classe per il compiti di algebra e la testa tra le nuvole della mia compagna di banco perché la sera sarebbe uscita con il ragazzo che le piaceva da tempo... Questo mi ha portato ad allontanarmi dalla gente anche se non lo volevo fare. Stavo male se stavo in mezzo a troppe persone, andavo, per così dire, in sovraccarico...
    Non ho mai avuto bisogno di vicinanza sociale, non mi sono mai sentita dipendente dagli altri, non sono mai andata in cerca di compensazione. Avevo solo bisogno di equilibrio. Con gli anni e l'allenamento mentale (mi sono sempre rifiutata di fare una vita da hikikomori nonostante avessi giustificazione a diventarlo 😅) dovendo per forza stare nel mondo ho imparato a distinguere le mie emozioni e quelle degli altri, a filtrare quello che poteva e non poteva anche essere utile in quel dato momento. Chiaramente come ogni persona ho dei momenti di stabilità emotiva nei quali riesco a gestire gli altri e gestire bene me stessa, e dei momenti di down nei quali sembra tutto più pesante. Come in questo periodo.
    Ma quello che mi ha spaventato maggiormente è che se abitualmente ho sempre percepito solo le emozioni, le sensazioni questa volta ho percepito il dolore e il malessere fisico di una persona a me sconosciuta senza distinguerlo dal mio . Sono un sanitario, nella vita quotidiana sono a contatto con persone che soffrono, anche pesantemente. Diventerebbe un problema, un grande problema perdere la lucidità in certi frangenti, cosa che non mi posso permettere...

    Fatico, come mi sono auto dimostrata diverse volte nel tempo, ancora a controllare questa cosa della quale farei volentieri a meno, per poter sentire solo me stessa, senza interferenze di altre parti...

    Per quanto riguarda la seconda parte del tuo messaggio dove mi dai consigli ti posso dire che l'onice l'ho usato spesso come ciondolo...ma finiva spesso (anzi sempre...) Per spezzarsi o per cadere facendomelo perdere e alle tante ho desistito nel continuare a portarlo, anche se devo dire che dei benefici c'erano quando lo indossavo. Non sapevo dell'esistenza di gabbiette per le pietre, proverò a cercarle e a procurarmene una sperando così di non perdere subito la pietra.
    Grazie anche del consiglio sull'anello. Ho un bellissimo anello d'argento regalo di nonna, proverò ad indossarlo al posto degli anelli d'oro all'anulare e vedrò come va la cosa.
     
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    Io proverei anche con una tormalina nera. Ma attenta che accumula: ai tuoi livelli, consiglio di purificare e ricaricare spessissimo, anche ogni giorno. Per praticità, consiglio acqua corrente e poi drusa di ametista.
     
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    CITAZIONE (C@ssy @ 4/3/2023, 20:44) 
    Io proverei anche con una tormalina nera. Ma attenta che accumula: ai tuoi livelli, consiglio di purificare e ricaricare spessissimo, anche ogni giorno. Per praticità, consiglio acqua corrente e poi drusa di ametista.

    Grazie c@ssy... Sapresti spiegarmi le differenze tra onice e tormalina? Sono abbastanza ignorante in materia "potere delle pietre". Ma cosa ne pensi se ne prendessi diverse e le alternassi? Non sempre ho quotidianamente il tempo di purificare e caricare le pietre...
     
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    Cassandra

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    CITAZIONE (Nuwa @ 4/3/2023, 21:00) 
    CITAZIONE (C@ssy @ 4/3/2023, 20:44) 
    Io proverei anche con una tormalina nera. Ma attenta che accumula: ai tuoi livelli, consiglio di purificare e ricaricare spessissimo, anche ogni giorno. Per praticità, consiglio acqua corrente e poi drusa di ametista.

    Grazie c@ssy... Sapresti spiegarmi le differenze tra onice e tormalina? Sono abbastanza ignorante in materia "potere delle pietre". Ma cosa ne pensi se ne prendessi diverse e le alternassi? Non sempre ho quotidianamente il tempo di purificare e caricare le pietre...

    Anche se - soprattutto quando burettate - si assomigliano nell'aspetto, sono pietre diverse: l'onice è una varietà di quarzo microcristallino, mentre la tormalina è un silicato. Questo si riflette nelle loro proprietà: si assomigliano, ma con sfumature assolutamente significative.

    Entrambe fanno molte cose. Qui considererò, per non scrivere un trattato, solo gli aspetti che riguardano l'uso che serve a te in questo momento. Ma ricorda che fanno entrambe molto di più: se sceglierai di usarle, approfondisci... le pietre amano quando ricambiamo e tentiamo di capirle meglio.

    L'onice nero, per quanto so, ti aiuta a raggiungere gli obiettivi (fai attenzione!) anche aumentando la tua sintonia con gli altri... per questo, non vorrei che fosse controindicato nel tuo caso. È comunque una delle pietre più potenti da usare come protezione, se non la più potente, e va usata come ciondolo. Il suo dono, oltre alla protezione, è l'energia di un forte sostegno: regala a chi la porta resistenza, determinazione e perseveraranza. Ci insegna a fare affidamento sui nostri poteri e a fidarci della nostra voce interiore.

    La tormalina nera trasforma l'energia negativa (tua e delle persone intorno) in energia positiva, un po' come il quarzo citrino. È però molto più potente (sconfigge anche malocchio e maledizioni... qualcuno dice che, indossata sempre, protegga anche da legamenti), in questo, rispetto al citrino, ma a differenza di quest'ultimo non disperde la negatività nell'ambiente, bensì l'accumula in sé (per questo va purificata e ricaricata spesso, a differenza del citrino che come l'ametista scarica da solo e si ricarica anche da solo con la luce). Funziona come ciondolo o altri monili (ad esempio braccialetti) ma soprattutto tenuta in tasca. La massima efficacia la ottieni portandola nella tasca sinistra e nella forma grezza, non burettata. Oltre alla protezione e alla trasformazione della negatività, protegge dallo stress e dagli attacchi di panico.

    L'onice nero, quando ha assorbito troppo per proteggerti, si spezza e i pezzi sono "morti", non si ricaricano. La tormalina è come un disco rigido da un tera: se la purifichi con regolarità, non incontra incidenti... ma se proprio la trascuri, quando non è burettata tende a perdere scaglie: le scaglie sono "morte", ma la pietra rimane capace di ricaricarsi. L'onice nero è una corazza, un giubbotto antiproiettile che tenta di impedire che ciò che è male per te ti tocchi. La tormalina trasforma le emozioni e le energie negative, tue ed altrui nei tuoi confronti, in positive.

    Sicuramente puoi alternare più pietre. Non ti saprei dire cosa succeda a portare entrambe nello stesso momento: non ho mai provato ad abbinarle e non posso fare un test perché non possiedo onice, in questo momento. Sto però verificando che la mia tormalina nera è... come dire... molto "socievole" e non si annulla a vicenda né con l'ametista, né con il quarzo fumé, né con il granato nero... le sto usando tutte e quattro insieme e si amplificano l'una con l'altra.

    Infine, valuta di mettere in giro per casa e dove lavori del quarzo citrino.
     
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    Il grigio mietitore

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    CITAZIONE (C@ssy @ 4/3/2023, 22:50) 
    CITAZIONE (Nuwa @ 4/3/2023, 21:00) 
    Grazie c@ssy... Sapresti spiegarmi le differenze tra onice e tormalina? Sono abbastanza ignorante in materia "potere delle pietre". Ma cosa ne pensi se ne prendessi diverse e le alternassi? Non sempre ho quotidianamente il tempo di purificare e caricare le pietre...

    Anche se - soprattutto quando burettate - si assomigliano nell'aspetto, sono pietre diverse: l'onice è una varietà di quarzo microcristallino, mentre la tormalina è un silicato. Questo si riflette nelle loro proprietà: si assomigliano, ma con sfumature assolutamente significative.

    Entrambe fanno molte cose. Qui considererò, per non scrivere un trattato, solo gli aspetti che riguardano l'uso che serve a te in questo momento. Ma ricorda che fanno entrambe molto di più: se sceglierai di usarle, approfondisci... le pietre amano quando ricambiamo e tentiamo di capirle meglio.

    L'onice nero, per quanto so, ti aiuta a raggiungere gli obiettivi (fai attenzione!) anche aumentando la tua sintonia con gli altri... per questo, non vorrei che fosse controindicato nel tuo caso. È comunque una delle pietre più potenti da usare come protezione, se non la più potente, e va usata come ciondolo. Il suo dono, oltre alla protezione, è l'energia di un forte sostegno: regala a chi la porta resistenza, determinazione e perseveraranza. Ci insegna a fare affidamento sui nostri poteri e a fidarci della nostra voce interiore.

    La tormalina nera trasforma l'energia negativa (tua e delle persone intorno) in energia positiva, un po' come il quarzo citrino. È però molto più potente (sconfigge anche malocchio e maledizioni... qualcuno dice che, indossata sempre, protegga anche da legamenti), in questo, rispetto al citrino, ma a differenza di quest'ultimo non disperde la negatività nell'ambiente, bensì l'accumula in sé (per questo va purificata e ricaricata spesso, a differenza del citrino che come l'ametista scarica da solo e si ricarica anche da solo con la luce). Funziona come ciondolo o altri monili (ad esempio braccialetti) ma soprattutto tenuta in tasca. La massima efficacia la ottieni portandola nella tasca sinistra e nella forma grezza, non burettata. Oltre alla protezione e alla trasformazione della negatività, protegge dallo stress e dagli attacchi di panico.

    L'onice nero, quando ha assorbito troppo per proteggerti, si spezza e i pezzi sono "morti", non si ricaricano. La tormalina è come un disco rigido da un tera: se la purifichi con regolarità, non incontra incidenti... ma se proprio la trascuri, quando non è burettata tende a perdere scaglie: le scaglie sono "morte", ma la pietra rimane capace di ricaricarsi. L'onice nero è una corazza, un giubbotto antiproiettile che tenta di impedire che ciò che è male per te ti tocchi. La tormalina trasforma le emozioni e le energie negative, tue ed altrui nei tuoi confronti, in positive.

    Sicuramente puoi alternare più pietre. Non ti saprei dire cosa succeda a portare entrambe nello stesso momento: non ho mai provato ad abbinarle e non posso fare un test perché non possiedo onice, in questo momento. Sto però verificando che la mia tormalina nera è... come dire... molto "socievole" e non si annulla a vicenda né con l'ametista, né con il quarzo fumé, né con il granato nero... le sto usando tutte e quattro insieme e si amplificano l'una con l'altra.

    Infine, valuta di mettere in giro per casa e dove lavori del quarzo citrino.

    molto interessante,penso che mi saranno utili queste informazioni.
     
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    Trovo questo post al momento giusto, anche io mi trovo nella stessa situazione
     
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    Il grigio mietitore

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    E stato utile riportarlo a essere visibile
     
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