il castello Rufo Ruffo e il fantasma della principessa Macalda

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    la storia di cui vi parlo riguarda la mia citta: Messina più precisamente un paesino "Scaletta" in questo paesino arroccato sorge un castello piccino in questo forte oggi appartenente alla famiglia dei RufoRuffo si ambienta una storia di grande sgomento.


    Ormai caduto in disgrazia, sospettato di congiura, Alaimo incontrò la forte ostilità di Giacomo II d'Aragona: bersagliato da accuse debolmente fondate, fu invitato da Giacomo a recarsi in visita dal Re Pietro in Aragona[22]. Partì per Barcellona il 19 novembre 1284, incontrando la cordiale accoglienza del re, da cui fu tenuto però sotto una sorveglianza così stretta da potersi considerare prigioniero[22]. La partenza di Alaimo mise in fermento il suo entourage e diede intanto la possibilità ai suoi oppositori di individuarne i presunti complici[22].

    Seguirono quindi degli arresti che finirono per colpire anche Macalda, imprigionata insieme ai figli nel castello di Messina, poco dopo la partenza del marito[22], il 19 febbraio 1285[23]. Sorte ben peggiore era già toccata poco prima a suo fratello Matteo junior, giustiziato ad Agrigento, il 13 gennaio 1285, per decapitazione a fil di mannaia[23].

    Alaimo fu trattenuto a lungo in Spagna, risparmiato dalla sincera benevolenza di cui poteva ancora godere presso Pietro d'Aragona[24] finché quest'ultimo fu in vita. Morto però il Re d'Aragona, Alaimo non sopravvisse all'avversione di Giacomo II d'Aragona, che convinse il fratello primogenito Alfonso III a darglielo in consegna[24]: nell'agosto 1287[24], senza che ancora fosse esaudita la sua pretesa di un regolare processo, fu affidato agli inviati di Giacomo, Gilberto de Castelletto e Bertrando de Cannellis, apparentemente per essere rispedito in Sicilia; durante quel viaggio che avrebbe dovuto ricondurlo in patria, a lui e a suo nipote Adenolfo da Mineo fu letta la condanna a morte pronunciata da Giacomo, poi sommariamente eseguita per annegamento di entrambi[24]: quando la nave era ormai in vista della costa, furono avvolti in lenzuoli zavorrati e gettati vivi in mare[25] (la cosiddetta mazzeratura).

    Insieme alla storia di Macalda e Alaimo, si consumava anche la parabola del Vespro: molte delle grandi attese suscitate al suo nascere erano rimaste deluse, mentre lo sviluppo degli eventi aveva finito per fagocitare anche protagonisti di primissimo piano, come Gualtieri di Caltagirone, giustiziato nel 1283 proprio per mano di Alaimo, allora Gran Giustiziere del Regno, e come Palmeri Abbate, guardato con sospetto e messo momentaneamente in disparte per presunta intelligenza col nemico[26]. La coscienza di questa metamorfosi può cogliersi nelle amare parole con cui Macalda stigmatizza l'imprevista piega assunta dagli eventi[26]. Ecco come Macalda si sarebbe espressa, rivolta all'ammiraglio Ruggero di Lauria, venuto avidamente a farle visita in carcere per riavere il possesso le carte del feudo di Ficarra a lui spettante:
    « Noi lo abbiam chiamato e fattolo nostro compagno non già nostro Signore; ma egli recatosi in mano il dominio del regno, noi suoi sozii tratta siccome servi »
    morte di macalda :
    Dall'epoca della sua reclusione, dopo le notizie sulla sua orgogliosa allocuzione a Ruggero di Lauria e quelle sui suoi intrattenimenti nel carcere di Matagrifone, di Macalda si perde praticamente ogni traccia nelle cronache coeve, un silenzio che ha autorizzato gli storici a presumerne la morte pochi anni dopo. Esiste tuttavia un documento d'archivio che ce la ricorda ancora in vita il 3 dicembre 1307, quando Macalda Scaletta, a fronte di probabili difficoltà finanziarie della seconda vedovanza[30], sottoscrive un contratto con cui affitta a tale Mastro Pagano Barberio, per una durata di 22 anni, servitia et operas di una sua serva Anna, di origine greca (ancillam de Romania)[31] La data del 3 dicembre 1307, diviene così il terminus post quem per la morte della donna, che alcuni autori, ad esempio, collocano convenzionalmente al 1305
    si dice che tuttora nel castello gira ossessionato dalla vendetta il fantasma di macalda innocente vittima.
    io quando ci sono andato ho sentito e anche visto certe cose.................molto inquietanti!
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    la storia di macalda

     
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    Trafic, ti ho fatto già presente in tag che è doveroso ed anche educato presentarsi prima di postare quà e là per il forum.
    Grazie per l'attenzione.
     
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    Bello copiare da Wikipedia, eh? :D
     
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    CITAZIONE (Mercury~ @ 31/7/2010, 14:16)
    Trafic, ti ho fatto già presente in tag che è doveroso ed anche educato presentarsi prima di postare quà e là per il forum.
    Grazie per l'attenzione.

    a già me ne ero dimenticato grazie per l'avviso.

    CITAZIONE (halfdark4u @ 31/7/2010, 14:27)
    Bello copiare da Wikipedia, eh? :D

    beh diciamo che da li ho preso i fatti storici in modo preciso ed accurato per nn incappare in errori
    :mummy:
     
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3 replies since 31/7/2010, 12:11   823 views
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