Quercia

[Protezione, Salute, Denaro, Guarigione, Potenza, Fertilita’, Fortuna]

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    Quercia



    Genere: Maschile

    Pianeta: Sole

    Elemento: Fuoco

    Poteri: Protezione, Salute, Denaro, Guarigione, Potenza, Fertilita’, Fortuna





    Uso Magico:

    Un albero longevo come la quercia offre una naturale protezione magica.

    Due rami di quercia, legati con un filo rosso in modo da formare una croce con tutti e 4 i bracci uguali, protegge contro il male e dovrebbe essere appesa in casa.

    Le ghiande messe vicino alle finestre proteggono dai fulmini, mentre un pezzo di legno di quercia, portato con se’, protegge da ogni male.

    Portare con se’ una ghianda contro le malattie e i dolori, per l’immortalita’ o la longevita’, e per preservare la giovinezza.

    Piantare una ghianda al buio della Luna assicura l’arrivo di denaro.

    Portare con se’ una ghianda aumenta inoltre la fertilita’ e rafforza la potenza sessuale.

    Portare con se’ un pezzo qualsiasi di quercia attira la buona fortuna.

    Esistono diversi tipi di querce, ognuno con gli stessi poteri di base, anche se ognuno li esprime in modo diverso.





    (Fonte: Cunningham's Encyclopedia of Magical Herbs di Scott Cunningham)
     
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    La quercia, essendo un albero molto diffuso, ha dato origine a leggende presso molti popoli europei, dai Celti ai Romani, dagli Anglosassoni ai Normanni, continuando ad alimentare attraverso l’intero medioevo fin quasi ai nostri giorni. Era uno dei “sette alberi nobili” della tradizione irlandese e la sua distruzione si ritorceva su colui il quale se ne era reso colpevole con malattie, morìe di bestiame, rovesci economici.
    Quando san Columcille edificò una chiesa in Irlanda, dopo aver incendiato una quercia per far posto alla costruzione, incorse nelle ire del re, il quale considerò addirittura l’abbattimento della pianta alla stregua di un omicidio. Il sant’uomo potè proseguire il lavoro, ma dovette impegnarsi a non toccare più alcuna quercia.
    I primi norvegesi invasori delle terre britanniche introdussero la credenza secondo cui la quercia era l’albero del fulmine e perciò sacra a Thor, aggiungendo che essa offriva protezione ai viandanti durante i temporali. Può sembrare un controsenso, ma la doppia credenza è spiegabile per il fatto che le querce sono frequentemente colpite dal “fuoco celeste” e per il detto (diffuso fin da quei tempi) secondo cui “il fulmine non cade mai nello stesso posto”.
    Di qui l’usanza, ancor viva tra certi contadini, di tagliare un pezzo di tronco colpito appunto dal fulmine e di appenderlo sulla porta di casa proprio come “parafulmine magico”.
    La quercia venne anche considerata un’eccellente difesa contro le streghe, tanto che persino San Beda, il monaco inglese dottore della Chiesa, famoso erudito, narrava che sant’Agostino da Canterburry era uso pregare sotto le fronde di questo albero da quando il re Etelberto (un santo sovrano del Kent, che favorì l’introduzione del cristianesimo nel suo regno) glielo aveva raccomandato per evitare l’azione di eventuali sortilegi.
    Il culto delle querce venne alfine proibito dalla chiesa cristiana. Fu sempre tollerato tuttavia, l’uso di danzare tre volte attorno all’albero dopo un matrimonio religioso, per invocare la buona sorte sugli sposi. Va aggiunto che dopo questa cerimonia si usava offrire alla coppia e agli invitati una bevanda a base di ghiande tritate e bollite.
    Contro la tonsillite si usa, sia in Gran Bretagna che in alcune regioni dell’Italia centrale e meridionale, portare al collo dei soggetti colpiti da questa affezione una coroncina di nove o tredici ghiande (simboleggiano le tonsille infiammate). Staccatene una ogni giorno e buttatela lontano da voi: gettata l’ultima, dovreste essere guariti. Se questo non accade, c’è sicuramente di mezzo un maleficio; sostengono le tradizioni magiche: ricominciate allora la “cura”, ma bruciate le ghiande. Una visita medica risolverebbe la cosa più in fretta, ma le tonsille tornerebbero di lì a poco ad infiammarsi: così affermano i guaritori di campagna, sentenziando che l’affezione proviene sempre da fattura, lanciata il più delle volte sui bambini. E, sempre secondo loro, lo prova il fatto che, arrostite le ghiande, riconoscerete la persona che ha lanciato il malefico, in quanto sarà colpita da una forte raucedine.

    (Fonte: Kolosimo “Il libro delle piante magiche”)
     
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1 replies since 12/7/2011, 17:24   2314 views
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