Asatru

Paganesimo norreno

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  1. Black Dragon
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    Ciao!
    da nuovo arrivato e da credente in questa religione mi è stato chiesto di spiegare in modo semplice di cosa si tratta.

    L'Asatru è ,in poche parole, la religione delle antiche popolazioni del Nord Europa, sebbene siano stati trovati segni di questa religione un po' in tutto il mondo, come dei reperti con incisioni runiche anche nelle zone dell'africa, segno che la storia, come ci viene raccontata dai libri ha molte lacune, ma non sono qui per parlare di questo. In ogni caso l'Asatru è una delle religioni più antiche, basti pensare che il culto di Thor vi era già nelle popolazioni preistoriche.

    Il termine Asatru sta a significare "fede negli Aesir", ovvero una famiglia di divinità che assieme a Vanir, Giganti, Nani, Elfi e Umani, vanno a definire il Pantheon norreno.
    Alcune tra le divinità principali sono: Odin (padre degli dei e dio della saggezza), Thor (figlio di Odin, Dio del tuono e dell'agricoltura, protettore dell'umanità), Frigg (moglie di Odin), Freyr (il più importante dio tra i Vanir), Freyja (sorella di Freyr, dea dell'amore sessuale e della bellezza), Heimdall (guardiano di Asgard e del Ponte Arcobaleno), Njord (padre di Freyr e Freyja) e veramente molti altri ancora.

    Per questo credo vi sono 9 mondi conosciuti, sorretti e legati tra di loro dall'Yggdrasil, l'albero cosmico. alcuni di questi mondi sono Asgard (patria degli Aesir), La terra di mezzo o Midgard, che sarebbe il nostro pianeta Terra, Jothunheimr (pianeta dove vivono i giganti di Ghiaccio), Alfheim (il reame degli elfi) e altri.

    Essere dei buoni Asatruar è molto difficile, poichè l'asatru è una religione molto rigida e basata sulle 9 nobili virtù, che sono: Coraggio, onestà, onore, fedeltà, disciplina, ospitalità, laboriosità, fiducia in se stessi e perseveranza.

    La nostra anima ha una parte che si trasmette di generazione in generazione e di padre in figlio, questo pezzo di anima è chiamato Orlog. Sta a noi far si di avere un Orlog puro e dimostrare di essere brave persone. per esempio se mio padre dovesse essere un assassino, il mio Orlog sarebbe quello di un assassino e io sarei comunque visto come il figlio di un assassino, ma sta a me, attraverso il mio operato, di dar onore al mio Orlog e far cambiare l'opinione su di me e trasmettere una buon Orlog ai miei figli.
    Sono concetti molto complicati che meriterebbero molta più spiegazione.

    Per farla in breve il rito principale (anche se ce ne sono degli altri) è il Bloat o sacrificio, che consiste nel offrire dei doni agli dei (in genere birra o idromele) in segno di ringraziamento.

    Questa è solo un "piccola" presentazione di questa religione nella quale io credo fermamente. Spero di essere stato d'aiuto e di non essere stato prolisso.

    Grazie:)

    Scusate, io l'avevo messa in dei e divinità.. perchè questa discussione è andata in bacheca? scusate davvero..
     
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  2. FigliodellaGrandine
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    Mi era capitato di interessarmi all'asatru tempo fa, quando cercavo informazioni sulle pratiche seidhr, e mi concentrai principalmente su una delle sue ramificazioni, ovvero il vanatru.
    So che, ad oggi, la pratica magica dell'asatru è chiamata indistintamente seidhr (ma correggimi se sbaglio) e che non c'è più questa distinzione (in origine molto rilevante) fra la magia che praticavano gli Aesyr e la magia che praticavano i Vanir. Sarebbe interessante se potessi darmi qualche informazione in più al riguardo... più che altro vorrei capire se la magia praticata da chi segue l'asatru è una sorta di sincretismo fra la magia seidhr e la magia degli aesyr (non solo quella runica) oppure se è solo un nome dato ad una reinterpretazione della tradizione magica nordica, senza particolari collegamenti con l'antica pratica seidhr.
     
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  3. Black Dragon
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    per quanto ne so questa distinzione non c'è più. il seidhr stesso è una pratica molto poco usato adesso. la magia utilizzata nell'asatru è al 90% quella runica (e purtroppo già in questa magia così complessa, la si cerca di semplificare al massimo sorvolando spesso molti aspetti fondamentali. tanta gente purtroppo vede le rune come un giochino). piacerebbe anche a me approfondire l'aspetto seidhr dell'asatru. so per certo che è una pratica quasi sciamanica e che era praticata soprattutto dalle donne.
     
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  4. FigliodellaGrandine
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    Più che praticata principalmente dalle donne, sapevo che era collegata all'aspetto "femminile" dell'energia, l'aspetto lunare se così lo vogliamo chiamare... ecco perché Loki viene accusato di omosessualità dopo aver praticato il seidhr (come se non bastasse l'essersi trasformato in giumenta ed il farsi montare da uno stallone per dare luce al cavallo di Odino)...
    E' una cosa presente in molte culture questa forma di "magia primitiva", è quella che potrebbe essere chiamata in un certo senso la "magia del chaos", così come la praticavano anche i sacerdoti Bon Po, o così come viene mostrata dal mito degli Asura in India...
    Purtroppo di fonti ce ne sono davvero poche, se sapessi indirizzarmi verso qualcosa te ne sarei grato...
     
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  5. Black Dragon
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    guarda, mi dispiace, ma in merito di Seidhr ne so davvero poco, proprio perchè le fonti sono molto scarse.. se dovvessi saperne qualcosa in più te lo dico subito! :)
     
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  6. Katharina Siegel
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    Asatru Paganesimo norreno?

    Non credo proprio, l' Asatru é neo paganesimo puro e proprio essendo nato negli anni 70.

    "magia del chaos?

    Non credo proprio, é simile alla Stregoenria o almeno quello che dicono gli archeologi e gli studiosi e dalle poche informazioni riportate e direi per fortuna visto che la magia del Chaos é modernissima.
     
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    Questa discussione mi ha incuriosito, visto che sono molto ignorante sulla storia nordica e sui termini usati, ho fatto una piccola (forse superficiale) ricerca sul web per capirci qualcosa...

    - L'Ásatrú[1] (neologismo nato dall'unione dei termini in norreno Ása e trú, il cui significato è approssimativamente "fede negli Asi") è una nuova religione etena istituzionalizzata nel corso del decennio che separa il 1960 e il 1970. Ripropone in un'ottica essenziale e moderna il Paganesimo nordico, ovvero quella fase della mitologia germanica diffusa prima dell'arrivo del Cristianesimo in Scandinavia e in Islanda e sistematizzata durante l'epoca vichinga, così come descritta nell'Edda. La religione asatruar fu centralizzata in origine con la fondazione dell'Associazione asatruar islandese da parte di Sveinbjörn Beinteinsson. Nel corso degli anni l'Ásatrú è stato progressivamente legalizzato insieme ad altre denominazioni etene dai governi di molti Paesi quali l'Islanda dal 1973, la Norvegia dal 1994, la Danimarca dal 2003 e la Svezia dal 2007. Negli Stati Uniti, a dispetto del fatto che sia radicata sin dagli anni Settanta, la religione non è stata ancora riconosciuta ufficialmente[2][3]. Sebbene l'intero movimento eteno sia classificato nella maggior parte dei casi come ricostruzionistico poiché riproponente un tentativo di ricostruzione della religiosità del passato, l'Ásatrú è considerato in molti suoi frangenti di orientamento eclettico.
    (Fonte: Wikipedia)

    - Seidhr
    Cerimonia magico-oracolare in uso presso gli antichi Germani (Scandinavi e insulari), praticata quasi esclusivamente dalle donne, tanto da venir giudicata vergognosa per un uomo. È nota dall’Edda e da saghe islandesi, in particolare quella di Erik il Rosso: l’uso di un abito cerimoniale, l’esecuzione di un canto magico da parte di un’astante e la trance estatica indotta dal canto stesso entro la quale si attuava la visione divinatoria sono tratti che richiamano chiaramente tecniche sciamaniche. (Fonte: enciclopedia Treccani)

    - La parola Vanatrú è il neologismo “fede ai Vani” entrato in uso nel 1990. Il termine descrive la pratica di quei pagani (politeisti) europei che si concentrano principalmente sul culto di Frey, Freya, e Njörđ (Nerthus/Hel), dei Giganti e del GinUr primordiale, quale contenitore del seme runico.

    Le differenze con l’Asatrú sono nella cosmologia, nell’ortodossia (ovvero il vivere seguendo la sacralità del sentiero) e nell’ortoprassi (il corretto disciplinare attraverso le regole e norme comportamentali). Il Vanatrú non si limita ai soli Dei germanici, ma potrebbe essere usato da tutti i devoti del “Vanico”, cioè (filologicamente) da coloro che venerano il Pantheon del Nord Europa come nella tradizione Baltica, Lappone, Sami o qualsiasi ceppo di “valenza” preindoeuropea. “Sentiero”, “religione”, “tradizione”, ed “insegnamento” sono la chiave di lettura della moderna concezione applicata alla “Stregoneria” dei Vani.
    Lo Snorri localizza la terra dei Divini Autoctoni presso il Delta del Don con una società ben distinta dagli Æsir. Essi sono divinità della fecondità e rappresentano tutto ciò che è il forte legame con la natura circostante ed il suo rigenerante costruttivo e distruttivo. Il Vanatrú (Vana, variante del nome dei Vanir, e trú; letteralmente quindi “fede nei Vani”) ha due punti focali: esporre una tradizione scissa nettamente dall’Asatrú, anche se ne va di pari passo ed in simbiosi, soprattutto nello sviluppo della ritualistica; riesumare una pratica stregonica (sciamanica e necromantica) legata al culto degli Antenati e delle divinità/giganti legate ai mondi di Sotto. Il Vanatrú, come detto, localizza il culto madre nella stirpe dei Vanir, abili conoscitori del Seiðr e della Stregoneria Runica, legata formalmente alla grande opera naturale (assolutamente di matrice necromantica) ed ha una visone staccata da quella psicologica e comportamentale dell’Asatrú.
    Lo stesso Vanatrú, così modernamente inteso, è legato al rapporto Uomo-Dei-Ambiente-Regno dei Morti; l’Asatrú invece è maggiormente centrato sui valori sociali e lo sviluppo personale dell’essere umano. Il termine è ancora un “non” distintivo contenuto all’interno delle comunità degli Asatrur, piuttosto che rappresentare una denominazione autonoma.
    Tra le associazioni che promuovono tale sentiero in Italia, solo l’Associazione Politeista Il Bosco di Chiatri si lega come celebrazione al culto del contesto “Fyrsidùr” che diviene cosi parte integrante della fazione del Vanatrú. Il Fyrnsidu (nome derivato dall’unione del termine inglese antico fyrn, letteralmente “vecchio” o “antico”, e sidu o seodu, che letteralmente significa “tradizione”; nel complesso significante quindi “vecchia religione” o meglio, più appropriato “sentiero”), chiamato anche Forn Siðr in antico norreno o in idioma scandinavo moderno Forn Sed, che attualmente prende corpo in Danimarca in Norvegia ed in Inghilterra. Concetto base dello stesso è la manifestazione divina che permane in tutte le forme della natura, nella pienezza di una ripresa ancestrale, arcaica e imprescindibilmente occulta dei culti europei. (Fonte: Vanatru.it)

    Quindi l’Asatru non è “l’antica religione delle antiche popolazioni del Nord Europa”.... la terminologia è importante 🙂
    A questo punto mi sorge un dubbio... Black Dragon, o stai seguendo una religione senza farti domande o semplicemente stai facendo propaganda per ... boh, accaparre qualcuno?

    ...mi sono resa conto ora che è una discussione molto vecchia...
     
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  8. Katharina Siegel
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    È colpa mia se hai postato, non potevo fare diversamente leggendo che Asatru era una religione antica, è come quella (nella sua ignoranza sull'argomento) che ha scritto che la wicca era un`antica religione dell'800che la chiesa aveva distrutto.
    Caliamo un velo (non pietoso) come rispetto, a volte le cavolate si sparano.

    Si dice che entrambe le due religioni neo pagane si devo praticare assieme, in realtà da quello che mi é stato detto, i vani lavorano con esseri giganti troll elfi oscuri ecc... che sono come i demoni e a me non alletta molto la cosa.

    Ho fatto una domanda su un personaggio della mitologia Norrena che sarebbe quello che noi definiremo Strega, la seiðkona perché a Vðlva sarebbe la veggente, ma non si può essere entrambi?

    Ci sono testi da studiare per praticare che non sfocino nell'Asatru o Vanatru?
    Anche online visto che non riesco a comprarli?
     
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    Katharina mi fai sbellicare 😂
    Purtroppo non so rispondere alle tue domande, non so veramente quasi niente.
    Posso solo dire, da quello che ho capito leggendo, che le due religioni neopagane prendono spunto dalle stesse tradizioni, ma seguono percorsi diversi, forse una è più introspettiva dell’altra... ma parlando di neoreligioni, bisognerebbe andare a scavare perché magari già di loro, hanno prelevato da qua e là...
    Poi andando per logica, tu definiresti una strega uguale ad una veggente?
    Io no... non è detto che una strega sia per forza veggente... come non è detto che una veggente sia per forza una strega, ma una strega può anche essere una veggente! Però ecco, ragiono secondo la mia di logica, mi potrebbero sfuggire cose di cui non sono a conoscenza..
    Per i testi da studiare... l’Edda? È la prima trascizione dall’orale...
    Ma forse qualcuno più esperto di me può darti informazioni più utili, onestamente non so neanche se ho detto banalità
     
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  10. Katharina Siegel
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    Grazie, appena potrò, cercherò quello che mi hai suggerito.
     
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    Vorrei lasciare qui una riflessione che ho maturato in merito all’argomento.
    A parer mio Asatru e altre neo-religioni ricostruite non hanno troppo a che spartire con neo-religioni inventate come Wicca. È come dire che un casolare restaurato a partire dalle antiche fondamenta e struttura è la stessa cosa di un’architettura moderna costruita ex-novo. Senza niente togliere all’architettura moderna.
    Penso anche che le lamentele riguardo agli ‘aggiornamenti’ fatti alla filosofia religiosa siano eccessivi: nemmeno le religioni che non hanno mai subito interruzioni del culto sono arrivate intatte ed identiche all’impronta che avevano alle loro origini. Le religioni si evolvono assieme a chi le coltiva: mi sembra non solo logico, ma indispensabile che siano mutate rispetto all’originale. I culti norreni originari sarebbero impraticabili oggi, e non mi riferisco soltanto ai sacrifici umani. Mi riferisco a una religione che accompagnava un popolo composto da contadini e guerrieri: quanti di noi oggi sono contadini e/o guerrieri? E quanti soldati odierni possono usare una lancia per consacrare le schiere nemiche come sacrifici ad Odino? Ma davvero qualcuno convinto di voler risalire all’antica originalità di questa religione vuole morire con un’arma coperta di sangue nemico tra le mani, per entrare nel Valhalla? (Chiedo, almeno so da chi girare a largo!)
    La nostra morale è cambiata, il nostro mondo è diventato più complesso, più vasto: il culto moderno non può essere invariato da quello antico, altrimenti rimane molto poco di attuabile.
    Qui vedo persone convinte di restaurare un culto identico all’originale, con le proprie sole forze: sì, di testi ce ne sono (se uno ha tempo, soldi e voglia, ci sono pure le università, o almeno i testi universitari), e una volta appreso tutto quello che c’è da apprendere sul rito antico ci si può pure arrogare il diritto di apportargli le modifiche che si ritengono più consone per coltivarlo in quest’epoca moderna. Che è proprio quello che è stato già fatto dai fondatori di Asatru...
    Senza contare che nel momento in cui assieme alla pretesa di autorità ed originalità, sento dire “gli Aesir sì, ma i Vani no” e di seguito accostare i folletti ai demoni (di quale tradizione? Giudaica?), sorridere mi è inevitabile, dato che sono tutti aspetti che ad oggi possono essere scissi, ma all’epoca erano del tutto amalgamati e simbiotici.

    Edited by Louvel - 19/8/2019, 19:42
     
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