White Rabbit - Simbolismo del Bianconiglio.

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    White Rabbit - Simbolismo del Bianconiglio.


    original_white-rabbit-alice-in-wonderland-cushion





    In Alice on Stage Carroll consiglia di rappresentarlo molto vecchio, magari con gli occhiali. Per Carroll il coniglio rappresenta infatti l'alter ego anziano di Alice.

    Nella retorica odierna l'immagine del coniglio bianco sta ad indicare un evento inaspettato che porta alla comprensione di una realtà superiore che scardina in un sol colpo le convinzioni di una vita. Seguire il coniglio bianco vuol dire fare attenzione a piccoli eventi apparentemente insignificanti.
    Come Alice appena addormentata si accorse di un coniglio in panciotto che correva con un orologio in mano e non si sorprese ma lo seguì incuriosita, così chiunque si incuriosisce alle stranezze può essere trasportato in un altro "Paese delle Meraviglie".
    450px-Central_Park_Alice_in_Wonderland_Rabbit
    Le citazioni di questa immagine sono numerosissime e in esse spesso il coniglio bianco è citato fuori dal contesto fiabesco. Lepri e conigli sono legati alla vecchia divinità Terra-Madre, al simbolismo dell'acqua fecondatrice e rigeneratrice. Lepri e conigli sono associati alla Luna perché dormono di giorno e si muovono di notte, perché nella notte sanno muoversi nell'ombra, inoltre sono prolifici e quindi fecondi. Per gli Aztechi le macchie della luna provenivano da un coniglio che un dio aveva gettato sulla sua faccia. Quindi, la sua associazione negativa col colore bianco si potrebbe rapportare al colore stesso, che in varie culture veniva associato alla morte ed al mondo dell'Aldilà.

    Fonti http://it.wikipedia.org/wiki/Coniglio_Bianco

    Edited by Black&White - 26/6/2018, 10:05
     
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  2. 8luca8
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    Ma che cosa interessante non la sapevo, Io ho uni coniglio bianco in casa (si chiama neve, prima ne avevo uno nero) e guardacaso la luna, soprattutto quella piena mi attrae assai, se la incorcio con lo sguardo perdo la cognizione del tempo a guardarla
     
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  3. Sajkun
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    Sempre per il rapporto coniglio-luna, vi segnalo questa leggenda orientale:

    Il coniglio lunare, in cinese yuètù (cinese semplificato: 月兔; cinese tradizionale: 月兔; pinyin: yuètù), in giapponese tsuki no usagi (月の兎?) è una creatura immaginaria presente nella mitologia e nel folklore di molti paesi dell'Estremo Oriente, ed in particolare di Cina e Giappone. Si tratta per l'appunto di un coniglio che vivrebbe sulla Luna. Deve la sua origine ad una pareidolia comune in Asia (ma non in Occidente) per la quale è possibile vedere, negli avvallamenti della faccia illuminata della Luna piena, la figura di un coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un pestello da cucina.
    È una figura leggendaria molto presente nell'immaginario mitologico sino-nipponico, sebbene con alcune varianti: in Cina viene solitamente considerato un compagno della divinità lunare Chang'e, per la quale è incaricato di produrre l'elisir di lunga vita pestandone i componenti nel suo mortaio; nel folklore del Giappone si limita invece a pestare del comune mochi nel tradizionale pestello giapponese, l'usu (kanji: 臼). In entrambi i casi, il suo mito si ricollega ad una antica fiaba buddhista, la Śaśajâtaka.

    Nella mitologia, la ragione per cui un coniglio dovrebbe trovarsi sulla Luna è descritta nel Śaśajâtaka, una antica storia (in realtà una vera e propria favola, per gli standard occidentali) buddista, con intenti moralistici. In essa si narra di quattro amici animali, una scimmia, una lontra, uno sciacallo ed un coniglio che, nel giorno sacro buddista di Uposatha (dedicato alla carità e alla meditazione) decisero di cimentarsi in opere di bene. Avendo incontrato un anziano viandante, sfinito dalla fame, i quattro si diedero da fare per procacciargli del cibo; la scimmia, grazie alla sua agilità, riuscì ad arrampicarsi sugli alberi per cogliere della frutta; la lontra pescò del pesce e lo sciacallo, sbagliando, giunse a rubare cibo da una casa incustodita. Il coniglio invece, privo di particolari abilità, non riuscì a procurare altro che dell'erba. Triste ma determinato ad offrire comunque qualcosa al vecchio, il piccolo animale si gettò allora nel fuoco, donando le sue stesse carni al povero mendicante. Questi, tuttavia, si rivelò essere la divinità induista Śakra e, commosso dall'eroica virtù del coniglio, disegnò la sua immagine sulla superficie della Luna, perché fosse ricordata da tutti.
    La leggenda, il cui intento è celebrare le qualità buddiste del sacrificio e della carità portata avanti ad ogni costo, è ben nota in Cina e in Giappone, ed è conosciuta anche in versioni diverse: una di esse, popolare in Cina, vuole che sia stata la divinità Chang'e a salvare la coraggiosa bestiola dalle fiamme e a portarla con sé sulla Luna. In altre varianti cambia il numero e la specie dei compagni del coniglio, che vengono riferiti come una scimmia ed una volpe nella raccolta giapponese Konjaku Monogatarishū, scritta durante il Periodo Heian e che colleziona antiche storie indiane, cinesi o giapponesi, o una volpe e un orso in altre versioni.

    fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Coniglio_lunare
     
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    dove il cuculo / svaní alla vista / un’isola solitaria

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    La storia originale in lingua pali del SASA-JĀTAKA, può essere letta qui nella traduzione inglese di H.T. Francis and R.A. Neil, tratta da “The Jataka, Vol. III” pubblicato da University Press in Cambridge nel 1897.
    Un riassunto completo in inglese più moderno è qui.

    In questa versione i quattro animali protagonisti sono una scimmia, uno sciacallo, una lontra e una lepre (non un coniglio). La storia fa parte di quel ciclo di storie (anche fiabesche) che narrano le vite precedenti del Buddha storico, in varie forme di esistenza. In questo caso appunto una lepre. Egli viene definito Bodhisattva (l'essere che è sulla via dell'illuminazione) perché ancora non è un Buddha; e il comportamento della lepre è proprio un'esemplificazione della mancanza di attaccamento al sé del futuro Buddha (the selfless hare).

    405px-Bhutanese_painted_thanka_of_the_Jataka_Tales%2C_18th-19th_Century%2C_Phajoding_Gonpa%2C_Thimphu%2C_Bhutan
    Bhutanese painted thanka of the Jataka Tales, 18th-19th century, Phajoding Gonpa, Thimphu, Bhutan

    Da notare che alla fine della storia il divino Sakka (in pali; sanscrito Sakra) s'è fatto un'abbondante mangiata!


    moon%2Brabbit_on_moon%2Bmakiepencollector%2Bblogspot%2Bcom
     
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    La lepre concede tutto se stesso e viene salvata, molto bella come storia :D
     
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  6. vibots
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    Si possono avere informazioni piu approfondite sul conigli di Donnie Darko? Frank dai suoi messaggi cosmici
     
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  7. CalipsoSeele
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    Non ero a conoscenza di queste storie sul coniglio lunare, ma che strano delle volte come i simboli si insinuano nella vita delle persone anche senza che se ne conosca la provenienza e la storia dietro.
     
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    Articolo molto interessante. Adoro i conigli ed ho una coniglietta :D
     
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