L'importanza della " Via "

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  1. jamato
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    Cosa significa " Via " Quali sono i valori intrinsechi che si incontrano durante un "Percorso" quanto realmente è importante seguire correttamente Una Via ?
    Le tappe che si trovano durante il cammino teorico/Pratico , lo studio dei fondamentali , la ritualità.....Ma anche i dubbi , la "Fatica " E' realmente necessaria ? Erbe, respirazione, comprensione degli elementi , il continuo calarsi introspettivamente nei meandri più bui di noi stessi , possono essere sostituiti da un più umano " Adattarsi " Alla situazione ? Quanto viene modificato nel nostro pensiero " Sottile " ? Quanto influisce sulla nostra " Evoluzione "? Si potrebbe farne a meno ? Alcune scuole New Age tendono a sgrossare/Semplificare metodi ed insegnamenti , a volte eliminandoli del tutto , altre modificandone in modo più o meno sensibile il modus operandi , o unendo principi di scuole/Pensiero diverse d'epoca e cultura...Qual è la vostra opinione in merito....insegnamenti tradizionali alle ortiche, e apprendimento istintivo , o lo studio che si attiene alle indicazioni dettate da chi ha superato quel tratto con successo ?

    Come abbiamo vissuto la nostra iniziazione/Percorso estatico ? Acquisiamo qualcosa da un percorso anche per il solo fatto di percorrerlo ?
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    Io credo che una Via un percorso, una scuola di pensiero può essere seguita fino ad un certo punto, ovvero la parte in cui si è ancora allo "scuro"
    una volta aver toccato con mano e aver visto, cambiano molte cose e i vecchi pregiudizi devono essere lasciati alle spalle, fare tabula rasa.
    E da qui secondo il mio modesto parere che si colloca la figura dell' infante, innocente senza pregiudizi.
    Anche perché arrivati a certi livelli si ha il potere... e di sicuro non daresti un mitra ad un bambino, per questo stesso motivo non credo si possa trovare in nessun libro se non in rarissimi, certi principi e certi insegnamenti.
     
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    Heyoka

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    la via è quella che seppur seguita con fatica ti lascia il cuore leggero, come per me dopo una capanna sudatoria, sfinito fisicamente, sono invece lucido e in pace.
    per nessuno è identica, per alcuni è simile e non mi sento di criticarne alcuna perché alla fine ognuno di noi va dove deve andare prima o dopo.
    io ho scelto di rispettare le tradizioni di una cultura antica e di portarle avanti senza modificare o ampliare in alcun modo gli insegnamenti ricevuti, senza però negarmi l'esperienza di altre vie o metodi, tenendoli però ben separati e non facendo "pastoni" con tradizioni diverse perché la possibilità di un esito negativo è uguale a quella di un' esito positivo.
    mi riservo però di usare quello che imparo singolarmente quando penso sia utile, senza mischiarlo alla via rossa dei Nativi Americani.
    ovviamente la mia è solo un'opinione.

    Mitakuye Oyasin
     
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    jamato alla fine rispondi anche tu alle domande? XD
     
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  5. jamato
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    Nel tempo ho consapevolizzato che la Via , è di per se qualcosa di " Vivo " ed il mio seguirla un allenamento che spesso va e mi da indicazioni e risultati aldilà delle mie reali capacità di comprensione , essa è indipendente e disinteressata , non è contaminata da desideri , affanni o dubbi , e neppure è legata alla meta , poiché quest'ultima ( Lo si apprende durante il cammino ) è raggiungibile indipendentemente dalla scuola di pensiero/Pratica che abbiamo abbracciato.
    Percorrerla mi conforta , mi rafforza , entrare in contatto con energie che prima di me l'Hanno attraversata , incontrare altri viaggiatori mi da la spinta quando a volte troppo preso da silenzi distorsioni ed illusioni rallento..
    A volte ho necessità di fermarmi , e sedermi , di crogiolarmi guardando dietro di me , " Quanta strada ho fatto" oppure quando la stanchezza ha altri e più subdoli motivi , ecco allora che lo spirito "Vivo" Della via mette in luce, mostra il suo DNA magico esoterico .

    Da poco ho cominciato a comprenderne la sua particolare importanza per me , sintonizzandomi con chi da poco tempo ha cominciato la sua comprensione estatico universale..
    Piano ma costantemente smetto di domandarmi quando arriverò in fondo , forse perché il tempo così come lo percepivo prima è differente da quello che il mio pensiero sottile considera oggi....o Ieri ? ^^
     
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  6. SitaRama
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    Drukpa Kunley, il divino yogi folle.
    Per chi non lo conoscesse fu un illuminato che dopo decenni passati a praticare con rigidi maestri tibetani raggiunse l'illuminazione. Interessante nella sua storia non fu tanto il come raggiunse l'illuminazione (ovvero negando tutto quello che gli era stato insegnato) ma il quando. Raggiunse l'illuminazione solo dopo aver davvero compreso quello che gli era stato insegnato: dopo averlo compreso non ne aveva più bisogno. Quindi lo rinnegò dato che per lui quell'insegnamento era diventato inutile, raggiungendo l'illuminazione. Molti usano questa figura per dire la tradizione sia inutile, al contrario Drukpa Kunley rappresenta proprio la necessità della tradizione. Non avrebbe avuto nulla da rinnegare se non si fosse fatto "il mazzo" seguendo i precetti tradizionali. Inoltre, il fatto che li abbia rinnegati non implica che siano inutili, implica invece due cose:
    - solo dopo anni di rigido addestramento puoi sperare di comprendere quanto ti viene insegnamento, e solo se lo comprendi puoi capire te stesso;
    - puoi permetterti di rinnegare qualcosa solo dopo averla sperimentata sulla tua pelle ed averci dedicato tutto te stesso.
    Quindi sulla "Via" sono abbastanza estremista: non accetto adattamenti o facilitazioni, già è difficile trovare un maestro (diciamo molto arduo) e per chi non ce l'ha c'è soltanto la tradizione... come puoi rinnegarla? Chi è così superbo da credersi migliore di un maestro che ha tramandato la sua conoscenza solo per noi? Preferisco sputare sangue e sapere di aver davvero fatto tutto il possibile piuttosto che adagiarmi nella magra scusa di dire "conosco abbastanza me stesso da sapere quello che è meglio per me".
     
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    Questo per me significa imporsi dei limiti, quando se c'è una cosa che veramente ho capito fino ad ora è proprio che non ne abbiamo.
     
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  8. SitaRama
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    Teoria.
    In pratica che fai? Dici che non hai limiti? E come pratichi? O cosa pratichi?
    Immagino che anche tu, come tutti, quando pratichi hai uno schema mentale... anche solo quello di abbandonarsi a sé stessi (nel peggiore dei casi)... non è anche quello un limite? Un metodo? Ma lo usi perché pensi che per te sia migliore... perché ti senti più a tuo agio? Probabile... ma se fosse così semplice saremmo tutti illuminati... dato che così non è, non è forse il caso di scegliere la via più dura? Quella che comporta davvero sacrificio? Quella che chi ha davvero raggiunto un traguardo ha indicato come migliore?
    Tutto è metodo, tutto è limite... tanto vale usare un limite indicatoci da chi ha davvero esperienza piuttosto che buttarsi alla cieca... pensi che nella tua attuale condizione sei un maestro migliore di Shankara, o Patanjali, o Kunley, o Vimalakirti, o chi per loro? Prima pratichiamo, arriviamo a comprendere davvero noi stessi... poi seguiamo noi stessi... prima seguiamo solo fantasmi...
     
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    esiste solo un modo er arrivare all' illuminazione ?
    il metodo tantrico è quasi completamente opposto a quello dello yoga tradizionale, eppure entrambi sono percorsi validi, perché il conoscitore ed il conosciuto sono la stessa cosa.
     
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  10. jamato
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    Nessuno " Credo..." Sta mettendo in dubbio che esistono diverse strade per arrivare a quella che viene generalmente definita illuminazione...
    Ma non confonderlo caro ballaramax , con la libera interpretazione di una via....Se così fosse perché praticare un metodo tradizionale, tanto vale andare all'IKEA e tuffarsi nella New Age ^^.
     
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    Per come la vedo io percorrere una via deve essere senza se e senza ma, questo secondo me comporta una notevole restrizione, significa voler guardare una parte del panorama, mentre ripeto la nostra portata volendo potrebbe essere più vasta.

    Vi sono scuole di pensiero che chiedono l' astinenza, mentre altre consigliano il rapporto sessuale
    sono opposte a livello pratico.
     
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  12. jamato
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    Ben venga il tuo pensiero ^^ Evidentemente il solo proiettarti nelle letture ( da quello che si evince di diversa matrice ) Ti consente di modificare una scala di insegnamenti e precetti di chi nel tempo ha dimostrato " Praticamente " La bontà dei principi e della "Pratica".....
    Detto simpaticamente , nella scuola che seguo e pratico da molti anni , saresti stato messo fuori da tempo....^^ Libero di fare e seguire quello che vuoi, ma....Altrove....
     
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    forse ho trovato la mia via ^^

    Caodaism%20Symbol

    La pratica religiosa caodaista si fonda su preghiere, culto degli antenati, non-violenza (veramente, fino ad un recente passato, la Chiesa Cao Dai aveva delle proprie milizie armate private, che hanno svolto un ruolo nelle varie guerre civili indocinesi) e vegetarianesimo allo scopo di ottenere una rinascita favorevole tramite reincarnazione o, meglio ancora, entrare in paradiso e sottrarsi al ciclo di vita e di morte. I "santi" o "spiriti guida" o epifanie (manifestazioni) del divino, nel caodaismo sono diversi. Tra loro ricordiamo in particolare: la divinità indiana Krishna, il mitico conquistatore preistorico tartaro dell'Indocina, nonché inventore delle arti marziali, l'imperatore Huang Vong, Mosè, Buddha, Laozi, Confucio, Gesù, Maometto, Sant'Antonio abate, Giovanna d'Arco, Victor Hugo, il poeta cinese, celeberrimo in tutta l'Asia, Lì-Tai-pe ed il presidente cinese Sun Yat-sen. Dio viene rappresentato come un occhio divino.
     
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  14. A lai xiya
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    Grande spunto Yamato San, la via per come la sto vivendo io e' sempre una continua fonte di sorprese e mutamenti. Stranamente da piccolissima mi sentivo una bimbina saggia e vedevo magia ovunque, negli occhi dei miei cani e gatti, nel vedere sbocciare i fiori in giardino, nell'abbraccio di mia madre e nel canto delle cicale, poi crescendo ho avuto periodi molto turbolenti poiché ancora non capivo che l'ego avrebbe voluto prendere il sopravvento. poi magicamente per sincronismi di vita le cose piano piano si sono messe al loro posto e i miei occhi interni hanno tolto le bende dell'ignoranza e ogni volta che imparavo qualcosa mi sentivo sempre più grata, non nego che momenti di smarrimento e frustrazione ci sono stati e ci saranno sempre, ma fortunatamente adesso che conosco un po meglio gli accadimenti, provo a gestirli. Ad oggi continuo sulla mia via e sono grata di essere arrivata dove sono e piena di rispetto e gioiosa curiosità per ciò che sto appena conoscendo e conoscerò in futuro. L'evoluzione e' eternamente ciclica e permane nei tempi dei tempi. Pace e bene

    Edited by A lai xiya - 28/11/2015, 22:45
     
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    mi ritrovo molto in quello che scrivi. Da bambino vedevo magia ovunque, il contatto che avevo con la natura era 1000 volte più forte di quello che ho adesso(che è comunque forte e rinvigorente) in giardino chiamavo le farfalle e mi venivano sulle dita. Mio padre e mia madre mi guardavano con gli occhi sgranati quando questo succedeva.
    Poi crescendo sono successe moltissime cose, ho avuto periodi di buio e di confusione, momenti di maggiore contatto con il tutto in un'alternanza continua.circa 6 anni fa ho iniziato a fare spontaneamente qualcosa con le mani e se qualcuno ha mal di testa ho dolori premestruali,in massimo 10 minuti li faccio passare.Ma questo è qualcosa che non ho mai avuto la possibilità di approfondire e non saprei nemmeno come fare,vorrei capire esattamente di cosa si tratta.

    per quanto riguarda il mio percorso,sono abbastanza confuso su quali siano le vie esistenti da seguire. Essere da solo comporta il fatto di dover scegliere le letture da fare in maniera autonoma(per quanto il mio tempo è poco al momento)e spesso mi ritrovo confuso sul da farsi.
    Quasi ogni sera mi ritaglio la mia oretta per fare meditazione ed ogni tanto la sostituisco con una lettura.
    delle persone che conosco fanno viaggi astrali contro la propria volontà e vorrebbero smettere perché li temono ed io invece vorrei tantissimo poterli fare e non ci riesco nella maniera più assoluta!in molte delle risposte che do in varie discussioni cito la mia confusione e chiedo scusa per la ripetitività che vi faccio subire,ma sono davvero in un momento di confusa ricerca ed ogni volta che scrivo qualcosa sento la necessità di condividerlo e buttarlo fuori. Ho guardato la sezione ebook ed ho scaricato molte cose ma non ho molta idea da dove cominciare. Dei libri di Agrippa ho cominciato a leggere quello di magia naturale ed ho trovato molto affascinante quello che dice in via generale, ma non riesco a capire se tutti gli effetti che cita sono reali o frutto delle credenze di quel tempo non tutte corrette. Mi riferisco a usare interiora di animali, cavare gli occhi alle lucertole e vedere se gli rispuntano per avere dei responsi. Per come funziona la mia mente faccio un po' fatica a concepirle come credibili, però qualcuno mi corregga se sbaglio. Il mio timore nell' affidarmi a dei testi datati è quello di incontrare, tra le nozioni valide, anche quelle dettate dall'ignoranza del tempo.
    mi interessa sentire le vostre opinioni al riguardo
     
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17 replies since 4/10/2013, 18:46   467 views
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