Valchirie

Le bellissime fanciulle guerriere

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    Dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà. [Niccolò Machiavelli]

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    Le valchirie

    Nella mitologia norrena una Valchiria (dall’antico norreno Valkyrja, “Colei che sceglie gli uccisi”) è una figura femminile che decideva chi sarebbe morto in battaglia,bellissime vergini guerriere dal corpo statuario e i lunghi capelli dorati.
    Esse possiedono e trasmettono i segreti celesti, sono simbolo dell’epifania del divino; per questo sono dette bianche e luminose, fanciulle del Sud che appaiono talora in aspetto di cigno. Per la loro qualità di divinità guerriere appaiono anche armate di tutto punto; è detto inoltre che spesso compaiono in schiere misurate da numeri simbolici. La loro qualità divina risalta inoltre nel fatto che esse sanno cavalcare nell’aria e sull’acqua.

    Metà di quelli che morivano in battaglia, (l’altra metà andava nel mondo dell’aldilà Fólkvangr con Freyja), veniva portata dalle valchirie nel Valhalla, dove regnava Odino. Qui i guerrieri defunti diventavano einherjar, cioè spiriti dei guerrieri valorosi che si sarebbero battuti al fianco di Odino durante la battaglia finale del Ragnarök. Se non erano impegnati ad esercitarsi per la battaglia, gli einherjar venivano accuditi dalle valchirie, che portavano loro l’idromele. Esse cavalcavano dei lupi e infatti nell’antico inglese “valkyrie’s horse” era un sinonimo di lupo. Stando sui campi di battaglia, venivano spesso associate o identificate con corvi e lupi.




    Fonte: www.antika.it/005503_valchirie.html
    http://thule-italia.com/wordpress/valchirie/
     
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  2. Lady Lu
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    Figure assai interessanti Sun, complimenti!
    Molto spesso le Valchirie vengono associate alle Amazzoni, ma non c’è cosa più sbagliata poiché le Amazzoni erano donne guerriere che vivevano in società matriarcale, mentre la Valchiria era una donna guerriera di natura divina della mitologia scandinava.
    La venerazione di figure eroiche femminili è legata a culti potniaci (cioè della madre terra, da non confondere con la dea madre). Difatti, la donna emblema di pace e serenità diventa una guerriera nelle religioni ctonie, ed affianca o sostituisce l’uomo. Nella mitologia scandinava nei culti potniaci la donna era vista emblema di morte e rinascita. Le donne dei vichinghi erano alte, con spalle larghe, braccia e gambe forti e muscolose.
    Nel verso 30 della Völuspá (Profezia della veggente), cioè il primo e più famoso poema dell'Edda poetica (raccolta di poemi in norreno, tratti dal manoscritto medioevale islandese Codex Regius) in cui si racconta la storia della creazione del mondo e la sua fine fine narrata da una veggente ad Odino, queste guerriere vengono citate:

    "Sá hon valkyriur
    vítt of komnar,
    görvar at ríða
    til Goðþióðar.
    Skuld helt skildi,
    en Skögul önnur,
    Gunnr, Hildr, Göndul
    ok Geirskögul;
    nú eru talðar
    nönnur Herians,
    görvar at ríða
    grund valkyriur."


    Traduzione italiana
    "Vide, lei, le Valchirie
    venire da lontano,
    pronte a cavalcare
    verso il popolo dei Goti.
    Skuld teneva lo scudo,
    seconda era Skögul,
    Gunnr, Hildr, Göndul
    e Geirskögul.
    Ora ho elencato
    le fanciulle di Heriann,
    pronte a cavalcare
    la terra, le Valchirie."


    Le principali Valkirie sono:

    Brunilde
    Hildr
    Sigrdrífa
    Sigrún
    Sváva
    Þrúð (presunta figlia di Thor)
    Hnos (Hnoss) figlia di Freia

    Fonte esoterya.com
     
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    Esattamente Lu ^^
    Hai fatto proprio bene a chiarire e spiegare la differenza fra Valchirie ed Amazzoni,ti ringrazio. Io non ci avevo pensato ^^
     
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    A parte che comunque amazzoni e valkirye fanno parte di culti e regioni del mondo completamente diverse...comunque a me non è mai passato per la mente di confonderle XD GUAIIIII ahahaha
    Devo dire che adoro queste figure femminili combattive e fiere di loro stesse...c'è da prendere esempio ^^
     
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    Mi permetto di aggiungere altre note in merito:

    260px-Ring28

    Chiunque si sia anche solo minimamente avvicinato al mondo norreno e della mitologia nordica ha sentito almeno una volta la parola “valchiria”. Che poi in epoca moderna abbia assunto per alcuni il significato di “donnona forte” è un’altra cosa. Io qui voglio parlarvi delle vere Valkyrje, le donne semidèe al servizio di Odino.

    La parola valchiria deriva dal norreno ed è formata principalmente da due parole: “vain” che significa “guerrieri caduti in battaglia” e “kjósa” che significa invece “scegliere”. Di fatto, questi esseri femminili, avevo il compito di scegliere i guerrieri più valorosi morti sui campi di battaglia e di scortarli nel Valhalla per banchettare al cospetto di Odino. Queste immortali semidèe femminili cavalcavano nei cieli, armate di scudo e lancia, per raccogliere quindi solo gli individui meritevoli di oltrepassare le porte del Valhalla. Sul loro aspetto reale non credo vi siano fonti così certe di come ha riportato sunshine2608 nel primo post di apertura discussione.

    Famosissima l’opera di Wagner intitolata “La Cavalcata delle Valchirie” (Walkürenritt in tedesco come titolo originario) che possiamo definire senza dubbio il suo brano musicale più conosciuto.

    Delle Valkyrje se ne parla nell'Edda poetica, una raccolta di poemi composti nel XIII secolo derivanti da fonti tradizionali anteriori quali:
    - l'Edda in prosa;
    -l'Heimskringla di Snorri Sturluson che contiene storie sui re svedesi e re norvegesi e anche su alcuni Dèi;
    - la Njáls saga ossia le Saghe degli Islandesi in cui si descrivono i viaggi e gli insediamenti delle prime generazioni di coloni trasferitesi in Islanda ed i viaggi avventurosi dei vichinghi verso la Groenlandia e la Finlandia.

    220px-Arbo-Valkyrien
    Valchirie, dipinto di Peter Nicolai Arbo, 1869


    Appaiono anche nei componimenti degli scaldi (poeti delle corti scandinave durante l'era vichinga che componevano intricati versi con complicati meccanismi metrici particolari) in una formula magica del XIV secolo e in varie iscrizioni runiche.

    Come non citare una delle più famose Valkyrje della mitologia e cioè Brunilde. Per chi non conoscesse la storia, Brunilde era la regina d’Islanda di cui il re di Burgundi Gunther si innamora. Per riuscire a chiedere la sua mano, Gunther si fa aiutare da Sigfrido, famoso e forzuto eroe dei Nibelunghi. Tuttavia avere la mano di Brunilde non è così semplice. Brunilde è difatti considerata una guerriera per il suo popolo ed impone quindi una prova ai suoi pretendenti. Darà la sua mano e tutta sé stessa solamente a chi riuscirà a vincerla in duello. La leggenda narra che Sigfrido, grazie ad un cappuccio dell’invisibilità, prenda le sembianze di re Gunther per sfidare Brunilde. Sigfrido vince la sfida imposta da Brunilde e Gunther può finalmente prenderla in sposa. Quando però Gunther cerca di consumare il matrimonio, Brunilde lo lega e lo appende a una parete. Umiliato, il re chiede di nuovo aiuto a Sigfrido, che, usando ancora una volta il cappuccio, riesce a sopraffare la donna, e, quindi, a farla unire con Gunther. Ma Sigfrido, prima di allontanarsi dai due nuovi amanti, sottrae a Brunilde un anello d'oro e una cintura preziosa che le donava tanta forza. Sempre secondo la versione norrena della leggenda, alla morte di Sigfrido, Brunilde viene colta da un enorme senso di colpa, che la spinge a suicidarsi gettandosi nella pira costruita per l'eroe defunto.




    78653-7-1473541717
    Dipinto di Arthur Rackham illustrante Brinilde.
     
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