Concezione dell'uomo nella cultura nordica

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    Gli antichi popoli nordici avevano una conoscenza relativa alla natura umana molto profonda. Secondo la loro concezione l'uomo è infatti un sistema fisico e spirituale assai complesso, la cui anima è composta da molte parti, aventi funzioni tra loro interconnesse.
    Attraverso lo studio delle saghe nordiche possiamo individuare la seguente struttura psicofisica:
    1) Lyke (lich): corpo fisico, veicolo attraverso cui la volontá agisce al fine di fare esperienze
    2) Hyde (hid):figura o forma del corpo. È un'energia più sottile del precedente, ma ne ha l'aspetto; contiene il complesso delle energie psicosomatiche e viene definita "la pelle dell'anima", poichè la contiene durante la vita e dopo la morte.
    3) Hugh (hyge): rappresenta il complesso delle funzioni cognitive:l'intelletto e la capacitá analitica, la percezione attraverso i cinque sensi, la ragione, il pensiero, l'abilitá di calcolo, la memoria.
    4) Myne (mynd): la consapevolezza conoscitiva, caratterizzata da memoria, funzione riflessiva, conoscenza e saggezza. Il myne ha accesso all'inconscio collettivo di Jung, ed insieme all'huge costituirebbe il funzionamento celebrale globale (emisfero destro e sinistro).
    5) Fetch (faecce/ filgja): è un essere semi indipendente attaccato all'anima durante la vita incarnata, allo scopo di registrare tutti gli accadimenti della vita suddetta.È visto anche come guardiano o carceriere, e viene di solito tramandata per linea familiare, insieme al patrimonio genetico, ai figli naturali come a quelli adottati.
    6) Ferth (feorth): è l'anima fantasma. Sopravvive alla morte corporale e costituisce l'essenza dell'essere individuale.
    7) Wode (wod): sede dell'ispirazione, è la parte divina dell'uomo? Assimilabile al concetto latino di Genio.
    8) Mood (mod): è l'origine di tutte le emozioni; si reputava in particolare capace di dar voce al wode quando esprime sentimenti nobili quali onore e valore.
    9) Will (willa): è la forza di autodeterminazione. Permette di canalizzare i pensieri dal Wode trasformandoli in azioni. Fa parte del Ferth.
    10) Athen (aethem): è il respiro vitale, che anima e unifica il corpo coi suoi aspetti sottili. Mantiene collegati ferth e lyke, è la corda che unisce corpo e anima durante la vita e li mantiene collegati durante i viaggi negli altri mondi. Si alimenta tramite il cibo, le bevande e l'aria, ma si dissolve con la morte,liberando il ferth.

    L'uomo così strutturato è visto come un microcosmo, riflesso dell'universo. È la conseguenza dell'incarnazione dello spirito divino che,nella vita terrena, assume forma fisica per progredire e sperimentarsi. Questo rende l'uomo nella prospettiva nordica una sorta di involucro del divino, ma al contempo differenziato dagli dei veri e propri, costituiti da puro spirito e privi della necessità di incarnarsi.
     
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    Gli Odinisti credono nella reincarnazione però ...
     
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    Sì infatti gli uomini si reincarnano, sono spirito divino che si sperimenta attraverso la vita corporea. Gli Dei da essi pregati invece non necessitano di tale esperienza e si mantengono unicamente sui piani non materiali

    Edited by Ametistablu - 2/4/2017, 21:04
     
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  4. .Coyote.
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    Gli Odinisti credono nella reincarnazione però ...

    Ma non le popolazioni nordiche (norreni,germani ecc.). A credere nella reincarnazione erano i Celti.
     
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    Anche gli Odinisti Coyote
    "Gli odinisti credono nella reincarnazione e nell'unione con il tutto come conseguenze del trapasso" cit Wikipedia
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Odinismo

    Ametista aveva capito che ti riferissi agli uomini, pardon^^
     
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  6. .Coyote.
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    Anche gli Odinisti Coyote
    "Gli odinisti credono nella reincarnazione e nell'unione con il tutto come conseguenze del trapasso" cit Wikipedia
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Odinismo

    Gli Odininsti sono al pari dei neodruidi un movimento New Age, il fatto che credano nella reincarnazione non vuol dire che tale credenza fosse propria delle popolazioni germaniche.
     
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    No ti parlo del vecchio culto, non della new age
     
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    Dunque...la strega vanica che conosco ha fatto ricerche storiche molto approfondite sul culto norreno(è archeologa e ricercatrice di professione) e contempla la reincarnazione. È molto fedele alle origini, per lei è proprio una questione inderogabile...per cui se parla di reincarnazione penso sia assolutamente convinta che pure anticamente fosse così. Dato che il culto dei Vani storicamente precede e si fonde poi con quello degli Asi e quindi di Odino, credo che sia corretto ritenere che i popoli norreni credessero alla reincarnazione.
    Però mi avete fatto venire il dubbio per cui mi informerò e vi farò sapere😉
     
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  9. .Coyote.
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    No ti parlo del vecchio culto, non della new age

    Dark hai parlato di Odinisti, e gli Odinisti non esistevano prima del 1936 (anche se si rifanno a un culto più antico.

    CITAZIONE
    Dunque...la strega vanica che conosco ha fatto ricerche storiche molto approfondite sul culto norreno(è archeologa e ricercatrice di professione) e contempla la reincarnazione. È molto fedele alle origini, per lei è proprio una questione inderogabile...per cui se parla di reincarnazione penso sia assolutamente convinta che pure anticamente fosse così. Dato che il culto dei Vani storicamente precede e si fonde poi con quello degli Asi e quindi di Odino, credo che sia corretto ritenere che i popoli norreni credessero alla reincarnazione.
    Però mi avete fatto venire il dubbio per cui mi informerò e vi farò sapere😉

    Se è così allora potrai di certo passarmi un fonte o un documento che possano provare questa tesi...
    Da quello che so io i Norreni, così come gli antichi greci, non erano interessanti a ciò che succede dopo la morte (a meno che non si tratti di una morte eroica) e la loro visione dell'aldilà era un luogo triste e desolato che non era che un ombra del nostro. Ed è questo scarso interesse dell'aldilà che ha impedito che potessero sviluppare la concezione della reincarnazione. Certo, qualche sciamano che conosceva il concetto di reincarnazione ci sarà anche potuto essere, ma non mi pare ci siano documenti o ritrovamenti a prova di ciò.
     
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    CITAZIONE (.Coyote. @ 3/4/2017, 20:47) 
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    No ti parlo del vecchio culto, non della new age

    Dark hai parlato di Odinisti, e gli Odinisti non esistevano prima del 1936 (anche se si rifanno a un culto più antico.

    Hai ragione, ho usato erroneamente il termine Odinisti
    Però da che so io credevano nella reincarnazione
    Gli eroi ambivano al Valhalla, gli altri avevano la possibilità di rinascere per evolversi

    Ametista facci sapere!!!
     
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    Ok allora..mi sa che ha ragione Coyote. :sweetdrop-onion-head-emoticon:

    Degli antichi culti norreni non abbiamo lasciti scritti in quanto erano trasmessi quasi esclusivamente per via orale, e le nostre conoscenze a riguardo si riferiscono a iscrizioni, reperti archeologivi e,principalmente, a testi quali ad es. l' Edda, redatti in epoca Medievale e perciò molto probabilmente non troppo fedeli alle origini( e forse influenzati anche dal cristianesimo con cui il Nord venne a contatto).

    Dal corpo mitologico si evince un'idea della vita terrena come decisa dal fato (le famose norne che filano il destino). Se l'uomo è morto valorosamente va poi nel Valhalla, diversamente nell'Helheim o addirittura nel Nifheleim nel caso sia stato un criminale.

    Quando parlano di reincarnazione dobbiamo distinguere quindi:
    1)le correnti odinistiche e quindi di derivazione etenica, che predicano appunto la reincarnazione
    2)il culto originario secondo il quale non vi era una vera incarnazione del singolo, ma un proseguire della vita del deceduto attraverso il proseguo della stirpe e delle generazioni successive. Quindi effettivamente non sarebbe l'anima a reincarnarsi, ma l'energia della stirpe,che si evolve nel corso delle generazioni.
    Non so se mi sono spiegata abbastanza bene.

    Sinceramente non l'avevo capita questa cosa, però a mia discolpa le informazioni relative alla reincarnazione che avevo trascritto le ho reperite sui testi di Fiordo e Odal (Rune 1 e 2): è vero che loro sono palesemente Asatrù, ma attribuivano questo concetto al culto norreno originario. :nonono-onion-head-emoticon:

    Quando la "mia" strega parlava di evoluzione si riferiva invece ad un discorso legato alla stirpe e non all'anima del singolo:me lo ha spiegato cazziandomi per benino, perchè non ci avevo capito nulla! Ma credendo io nella reincarnazione mi tornava tanto lineare il discorso:non mi ero proprio posta il problema :sweetdrop-onion-head-emoticon:

    Ecco...vi chiedo scusa, avevo fatto confusione!
    Grazie Coyote, mi hai dato un buon pretesto per informarmi meglio:chissá per quanto avrei continuato nell'errore sennò!
     
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    E probabilmente allora io mi son persa fra stirpe e singolo individuo
    Grazie ragazzi, sarei ancora convinta del contrario se non ne avessimo parlato :sweetdrop-onion-head-emoticon:
     
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    http://antrodellamagia.forumfree.it/?t=62745135

    Allego questa discussione che era giá nell'antro, ma ho trovato solo adesso. L'autore segue il culto Asatru e accenna qll'aspetto della reincarnazione tra generazioni dell'anima..anzi parla di "parte" di anima...
    Vista la discussione che era venuta fuori la inserisco, se a qualcuno interessasse approfondire😊
     
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  14. Driade Druido Derwydd
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    QUOTE (.Coyote. @ 2/4/2017, 20:53) 
    QUOTE
    Gli Odinisti credono nella reincarnazione però ...

    Ma non le popolazioni nordiche (norreni,germani ecc.). A credere nella reincarnazione erano i Celti.

    Dire che le popolazioni celtiche credessero nella reincarnazione è come dire che vi credevano gli Elleni in quanto vi credevano gli Orfici, i Pitagorici e i Platonici. Ora come in tutte le popolazioni indoeuropee il nucleo più originario, a differenza dei neolitici matriarcali che credevano nella reincarnazione e seppellivano i morti (come faranno poi i cristiani), i Celti, quanto i Nordici, e i Greci, o anche gli Italici, non seppellivano i morti, ma bruciavano essi su roghi detti pire funerarie: questa usanza fu usata dai nobili medievali - cioè le tribù germaniche dominatrici delle popolazioni romanze e diventate nobiltà di cappa e di spada - anche fino a dopo la cristianizzazione. Come però ogni realtà sociale anche quelle antiche non si presentavano come monolitiche e presentavano culti minoritari, iniziatici o misterici, diffusi trasversalmente nella società che potevano presentare il credo della reincarnazione. Le fonti classiche latine e greche ci parlano dei druidi e del loro sapere, quindi di conseguenza della spiritualità dei celti, come simile a quello dei pitagorici e quindi legato alla metempsicosi, alla sacralità degli animali (che porta al vegetarianesimo per evitare di mangiare anime reincarnate in animali; cosa che è tra l'altro presente in alcune branche dell'induismo) ed alla reincarnazione. Il punto è che i reperti archeologici ci dimostrano che i celti avevano un doppio sistema funerario, da una parte l'incinerazione tipica delle caste aristocratiche (spesso chiamate Airigh, Boairigh, o Arye; da quest'ultimo deriva il nome germanico di Irlanda: Ayre + Land) e degli uomini liberi; dall'altra invece vi era la tumulazione, presente ed ereditata dalla cultura di Bell Beaker pre Celtica, e quindi pre Indoeuropea, rimanente comunque largamente diffusa tra la popolazione contadina delle aree più fertili. Come in ogni cultura antica, tendenzialmente "liberale" e non dogmatica, almeno fino a che non si incidesse con i credi e gli usi estranei sulle strutture sociali, anche quella Celtica, o meglio le Culture Celtiche (estese su di uno spazio geografico vastissimo dall'Irlanda alla Galazia), avevano, aldilà di un nucleo duro di pantheon, miti e riti, una diversificazione delle usanze. E' scorretto dire che i Celti praticassero l'inumazione invece che l'incinerazione; anche perché non è vero. Si può dire che nei luoghi fertili occupati da culture celtiche, focalizzandoci ora sulle Gallie, nelle zone agricole e fertili si continuasse a praticare l'inumazione in forme simili, ed evidentemente ereditate, dalla cultura neolitica e pre-indouropea chiamata di Bell Beaker. Alcune fonti classiche riportano che i druidi credessero nella metempsicosi, quindi di conseguenza nella reincarnazione, e che i celti inumassero i corpi. L'archeologia però ci dimostra che gli aristocratici e i liberi invece, come liberi e aristocratici erano i membri di tutte quelle tribù che dalla Cultura di La Tené si espansero verso il Dunubio e il Nord Italia, praticassero in prevalenza l'incinerazione. Fatte queste osservazioni bisogna comunque tenere sempre a mente che non essendo le culture monolitiche era possibile trovare sempre una commistione tanto d'incinerazione quanto di inumazione. Ora fino a qui si ha parlato di differenza tra inumazione e incinerazione e non di non credenza nella reincarnazione. Tendenzialmente le culture che tendono a preservare il cadavere intero, come ad esempio la mummificazione egizia, o quella dei patriziati cristiani per tutto il medioevo fino alle soglie del contemporaneo, sono relate ad una credenza nella possibile reincarnazione e per questo cercano di conservare il cadavere intatto. Le popolazioni nomadi pastorali del centr'asia e del bassopiano sarmatico, come furono in origine i proto-indoeuropei, e come ereditariamente si presenta l'eredità culturale nelle aristocrazie e nei liberi loro discendenti, non credevano nella reincarnazione ma nella vita unica e sola della persona: l'incinerazione, spesso attuata in falò, era la distruzione totale del corpo e la possibilità dell'anima di potersi così ricongiungere al loro dio più importante: oscillante per natura e attributi tra il padre celeste cielo e il dio della tempesta.
     
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  15. Katharina Siegel
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    CITAZIONE (.Coyote. @ 2/4/2017, 19:53) 
    CITAZIONE
    Gli Odinisti credono nella reincarnazione però ...

    Ma non le popolazioni nordiche (norreni,germani ecc.). A credere nella reincarnazione erano i Celti.

    Che i celti credessero nella reincarnazione lo si sa come si sa che seppellivano i morti in tombe particolari che li bruciassero non lo so.

    Però non é corretto dire che i Norreni antichi, non credesseo nella reincarnazione perché é una sciocchezza.
    Possiamo trovare una cosa che ci riallaccia a tale credenza nel Ragnarok.

    Ragnarok: la fine di tutto e il ciclo ricomincia da capo dopo il Ragnarok, tutti ritorneranno in vita uomini animali dei vegetali e avranno nuove vite in un nuovo ciclo e tutto continuerà fino al prossimo Ragnarok e poi via un'altro ciclo e tutti torneranno di nuovo e così via di nuovo, se non é simile alla reincarnazione questa non so cosa lo sia.
     
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