Il treppiede

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Stregone Neofita

    Group
    Member
    Posts
    28
    Punti Antro
    0
    Location
    🇮🇹

    Status
    Offline
    Salve, sono qui a raccontarvi una storia “di famiglia” che in realtà è avvenuta molto tempo fa ad amici strettissimi della famiglia della mia cara defunta mamma, ecco perché ho messo tra virgolette.
    Io sono per metà abruzzese e per metà pugliese e come ben si sa la puglia (altri magari confermeranno) è un luogo pieno di leggende di paese e fra queste leggende ci sono ovviamente quelle delle streghe (striare). Mia madre mi raccontava sempre storie di fantasmi o streghe (fatti che a volte da bambina/ragazzina aveva vissuto sulla sua pelle), ed io ne rimanevo sempre affascinato, specialmente quando mi raccontava il seguente aneddoto.
    Una sera mia madre raccontò agli ospiti, dopo una cena con amici di famiglia a casa nostra, che degli amici stretti, dei suoi genitori, ovvero due coniugi (parliamo al massimo degli anni sessanta quando è successo il fatto) si metterono a letto e misero fra loro il loro neonato che aveva forse un paio di mesi di vita al massimo, per riscaldarlo perché essendo inverno e non essendoci riscaldamento nella stanza (stiamo parlando di contadini e massai, cioè gente che si litigava il tozzo di pane secco e che spesso lavorava sotto padrone in cambio di alloggio e una misera paga). Ah, il tutto è ambientato nelle campagne di un paesino della Daunia. Dopo qualche istante, presero sonno, ma furono svegliati da un pianto di neonato, e subito si accorsero che il loro bambino si trovava sotto il letto. Rimasero basiti perché si chiedevano come ci fosse finito là sotto, lo rimisero sotto le coperte e tornarono a dormire. Poco dopo la scena si ripetette ancora per un paio di volte, fino a quando il padre di questo bambino, non disse alla moglie: credo di aver capito, resta qua e guarda il bambino. Così andò a prendere della legna (non ricordo se fosse una legna in particolare) in un’altra stanza, costruì un treppiede e lo posizionò al centro della casa.
    Tornò a dormire.
    Verso le 4 di notte, sentì un lamento provenire da dove aveva posizionato il treppiede (detto u treppet). Si alzarono entrambi di scatto e corsero a vedere che c’era nell’altra stanza. Con sorpresa scoprirono che una strega era rimasta intrappolata nel treppiede e che questa strega era anche di loro conoscenza (solo non sapevano che fosse una strega). La sottoposero ad un interrogatorio e lei confessò tutto mentre implorava loro di liberarla: in pratica lei aveva fatto un patto satanico (o qualcosa del genere adesso son passati tanti anni non ricordo alla perfezione) e usava l’unguento di paracelso per diventare come un soffio di vento, invisibile, un essere astrale insomma…e se non mi ricordo male diceva che il bambino doveva morire per qualche motivo legato a quel patto. Ora qui il finale non mi ricordo bene del perché l’avevano liberata, se non sbaglio lei aveva promesso di non toccare più il loro bambino, dopo che ovviamente l’avevano presa a ceffoni e l’avevano minacciata di raccontarlo in giro e da lì non dette più fastidio (probabilmente sacrificò qualche altro bambino).
    Ovviamente è un racconto e io lo prendo per quel che è, però come si dice nei racconti paesani e nelle leggende c’è sempre un fondo di verità.
    La cosa che mi ha sempre affascinato è proprio “l’azione magica” compiuta dalla strega e dal treppiede.
    Ancora oggi mi chiedo se sia esotericamente possibile diventare come un soffio di vento oppure imprigionare un entità in un treppiede. Fatto sta che quella del treppiede è una credenza molto vecchia di quella zona e che ho spesso sentito anche altre persone nominare, che poi a pensarci bene è un po’ come la scopa al contrario sulla porta d’ingresso per noi abruzzesi nella credenza della Pantàfica.
    Voi cosa ne pensate? Secondo voi è possibile? Avete avuto esperienze simili?
     
    Top
    .
0 replies since 30/5/2023, 06:43   64 views
  Share  
.