Lista Dei Egizi

Pantheon egizio

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  1. Akasha Willburn
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    Lista Dei Egizi


    Pantheon egizio



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    Per gli abitanti dell’antico Egitto, tutti gli dei incarnavano il mondo reale e il modo di vivere autentico. Affascinante è la sorprendente forma di apparizione degli dei, che a parte può discostarsi, in parte o in toto, dall’aspetto umano, per rifarsi in figure della fauna e della flora, oppure per manifestarsi in attributi e simboli.
    Sugli scarabei, la dimensione ridotta obbliga ad una miniaturizzazione, ma la riconoscibilità rimane inalterata. E' solo dal Medio Regno, e molto raramente, che le divinità cominciano ad essere raffigurate sugli scarabei.

    Per descrivere in maniera compiuta la realtà del mondo divino egizio si fa ricorso atre dimensioni: ogni dio si presenta con il proprio nome, la propria apparizione nel corso del tempo cosmico e la propria collocazione nello spazio di culto.
    Questa triplice manifestazione non intralcia affatto l’unità dell’idea divina, bensì definisce un concetto universale che oltrepassa le capacità cognitive dell’uomo. Per inoltrarsi nel pantheon egizio, bisogna avere ben presente il concetto fondamentale secondo il quale l’essenza divina si manifesta sotto sembianze molteplici.

    La creazione

    Al principio è il caos nelle cui profondità delle acque di Nun, giace addormentato lo spirito del creatore. Dal mare di Nun emerge una collinetta sulla quale, una fenice, si posa quale creatore, Atom-ra, il Sole.
    Narra la leggenda che Atum-ra, “tenendo il fallo in pugno ed eiaculando diede vita ai gemelli Shu (dio dell’aria) e Tefnut (dio dell’umidità)”.
    Dai due gemelli nascono Nut (il cielo) e Geb (la terra). Dice il mito che Geb e Nut, innamorati, se ne stavano tutto il tempo abbracciati, impedendo alla vita di germogliare. Atum-ra allora comanda a Shu di separarli. Shu calpesta Geb e con le mani solleva Nut (che infatti é sempre rappresentata inarcata e con le mani ed i piedi aggrappati a Geb).
    Da Geb e Nut nascono Osiride, Seth, Iside e Nefhti che con Horus ,figlio di Osiride ed Iside, ed i quattro dei loro progenitori formano l’Enneade. Anubi è il figlio illegittimo di Osiride e Nefti.

    L’ Enneade esprime il gruppo dei nove dei che stanno alla base della cosmogonia egizia. Nella religione egizia detta Grande Enneade, composta da Atom e da quattro coppie di dei: Shu e Tefnut, Geb e Nut, Osiride e Iside e Seth e Nefti; vi è poi una Piccola Enneade, nella quale, oltre ai precedenti, o talvolta in sostituzione, sono presenti Anubi, Horus, Thot e Maat.
    Il centro di culto originario dell’Enneade fu a Eliopoli ossia la città del sole che divenne uno dei maggiori luoghi di culto di tutto l’Egitto.

    Fonti: Tanogabo.it Egittoantico.net


    Elenco di tutti gli dei Egizi, man mano verranno aggiunti i collegamenti link su quelli presenti nel forum.


    AMON

    Dio il cui nome significa " il nascosto "
    è una divinità molto antica con caratteristiche guerriere.
    A partire dal Medio Regno diventa la principale divinità di Tebe,
    e, in sincretismo con il Dio Ra, prende il nome di
    Amon-Ra e le caratteristiche di Dio creatore.
    E' lo sposo di Mut ed il padre di Konshu,
    formando con queste divinità la triade tebana.





    ATUM

    Il principale Dio egizio,
    creatore del mondo e padre di tutti gli Dei.
    Ebbe origine dal “Nun”, il brodo primordiale
    in cui già esisteva come spirito, ma divenne realtà solo quando
    Ptah (che quindi evidentemente già esisteva!)
    ne pronunciò il nome (qui è interessante un parallelo
    con il Vangelo di Giovanni che inizia:” In principio era il Verbo,
    nel Verbo era Dio e il Verbo si fece Dio”).


    Venerato anche e principalmente sotto il nome e la forma di:


    RA

    Il disco solare nascente,
    viene anche raffigurato con la forma
    di un falco. Da qui, ATUM-RA o,
    più semplicemente, solo RA.
    Per autogenerazione,
    Atum-Ra diede vita
    a due figli: Tefnut e Shu.





    TEFNUT

    Rappresentata con la testa di leonessa,
    impersonifica la sostanza umida.
    Una tradizione riporta che,
    avendo litigato col padre,
    fuggì in Nubia e ritornò
    solo grazie all’intercessione di Thot.







    SHU e NUT

    Il Dio dell’aria, porta sul capo una piuma di struzzo, che costituisce anche il geroglifico
    del suo nome,Con Tefnut, sposa-sorella, generò il cielo (Nut) e la terra (Geb) e viene raffigurato mentre
    sostiene la volta celeste separandola dal fratello come simbologia dell’aria tra la terra ed il cielo...
    Dea del cielo e, in generale, di tutti i corpi celesti, viene immaginata
    come un corpo di donna, dal seno procace e pieno di stelle, curvo a semicerchio
    sopra la terra e sostenuta dal padre Shu.



    GEB

    E’ la terra sulla quale vivono gli uomini e gli animali.
    Rappresentato con figura maschile,
    porta sul capo un’oca che è anche il simbolo
    geroglifico del suo nome.
    Dall’unione tra Geb e Nut,
    nascono quattro figli: Osiris, Isis,
    Set e Nefti che si sposano tra loro,
    formando le coppie Osiris-Isis e Set-Nefti.




    OSIRIS

    Figlio prediletto di Geb,
    a lui venne affidato il regno della terra.
    Assassinato dall’invidioso fratello Set
    che ne sparse le membra nel Nilo,
    venne ricomposto nel corpo dalla sposa-sorella Isis.
    Da allora è il signore dell’Oltretomba e
    viene perciò raffigurato con i simboli del potere
    faraonico (pastorale e flagello) avvolto nel
    sudario e con un colore verdastro.




    ISIS

    Oltre che protettrice dell’unione familiare,
    è anche la Dea della magia.
    Porta sul capo il simbolo di una scala.
    Ricomposto che ebbe il corpo del
    suo sposo (al quale però mancava il fallo,
    sostituito con un elemento in legno)
    riuscì ad avere lo stesso
    da lui un figlio: Horus.





    SET

    Rappresentato con la testa
    di un animale non identificabile,
    è il Dio cattivo e terribile fratricida.
    Viene considerato il Dio del deserto
    e dei popoli stranieri.
    Nel periodo del Nuovo Regno,
    diventa il protettore dell’esercito.





    NEFTI

    Sposa di Set, lo abbandonò
    dopo il fratricidio.
    Protettrice del focolare domestico,
    porta sul capo il disegno di un fornello.
    Ebbe un figlio, Anubis, che però
    forse non era stato generato
    da Set, bensì da Osiris...



    Con questi nove Dei, dato che Atun e Ra sono due nomi dello stesso Dio, si conclude quella che viene chiamata l’Enneade Eliopolitana, alla quale verrà poi aggiunto Horus.

    HORUS

    Vendicatore del padre,
    sconfisse Set che venne risparmiato solo per intercessione di Isis.
    Quindi, è il simbolo della potenza vincitrice e perciò anche associato
    alle titolazioni faraoniche. Adorato in tutto l’Egitto, sia come bambino
    sia come adulto, assume vari nomi particolari a seconda delle varie località.
    Come Ra-Harakhte viene addirittura identificato con Ra. Ebbe quattro figli
    che danno il loro nome ai vasi canopi: Amset, Hapi, Duamutef e Qebehsenuf.





    MAAT

    Emanazione di Ra,
    simboleggia l’ordine universale del creato,
    l’opposizione al caos, l’etica, la morale e la giustizia.
    La piuma che porta sul capo è il contrappeso
    al cuore del defunto sulla bilancia
    di fronte al tribunale degli Dei.





    HATHOR

    La dea vacca.
    Si dice che, in questa forma sia una delle più antiche
    e che il suo culto provenga dal Sud. Poi, il mito riporta che quando
    Isis intercesse con Horus per salvare la vita di Set,
    ormai sconfitto, questi, in un impeto d’ira, tagliò la testa
    alla madre. Ma Ptah, che era presente, la sostituì prontamente
    e provvisoriamente con una di vacca.
    Da allora, Isis viene anche adorata come
    Hathor, portando sul capo due corna che
    circondano il disco solare.





    PTAH

    E’ il Dio della conoscenza e del sapere.
    Dal nome Het-Ka-Ptah (il tempio dell’anima di Ptah),
    che da Memphis si estese a tutta la valle del Nilo, deriva l’attuale nome
    dell’Egitto, in origine solo Khemet, la terra nera.
    Viene raffigurato avvolto in un sudario aderente, con la testa rasata
    e due avambraccia che spuntano dallo stomaco a
    reggere un particolare bastone. Probabilmente,
    dato che fu lui a pronunciare il nome di Atun
    rendendolo reale, si tratta della personificazione
    di un concetto astratto, fuori dal tempo.



    THOT

    In egizio Djehuty, è l' inventore dei geroglifici,
    Dio della scrittura e quindi anche degli scribi.
    E' lui che teneva nota di tutto ciò che avveniva
    e che registrava le sentenze divine. Ottenne dalla Luna
    cinque giorni in più per completare l'anno in 365 giorni.
    Viene raffigurato con la testa di Ibis, poiché questo uccello
    compie salti di esattamente 4 palmi e Thot è anche il dio della misura.
    Talvolta, era rappresentato anche con la testa di babbuino, animale che spesso tiene
    appoggiata la fronte al pugno, comunicando un'immagine di saggezza.





    ANUBIS

    Rappresentato in forma di sciacallo,
    aiutò Isis a ritrovare i resti del corpo di Osiris.
    Di quest’ultimo divenne il compagno fedele
    nel Regno dei Morti. Sempre presente nei giudizi
    del Tribunale dell’Oltretomba, accompagna
    per mano lo spirito dei defunti nel Duat.





    BASTET

    La Dea gatta. Di origini molto antiche e,
    talvolta, assimilata alla feroce Sekhmet,
    la Dea leonessa. All’inizio era una gatta selvatica,
    il gatto del deserto che tuttora esiste, e portava
    un anello all’orecchio. Con la XXII Dinastia libica,
    perse le sue caratteristiche di ferocia, diventando
    la Dea della gioia e a lei venne addirittura
    dedicata la nuova capitale dell’Egitto, Bubasti.





    BES

    Dio nano e deforme è l'unico ad essere rappresentato
    sempre frontalmente mentre mostra la lingua.
    Protegge la casa dagli spiriti maligni
    e, assieme ad Hathor, è il Dio della musica
    e dei musicisti. Per le sue doti protettive,
    veniva spesso raffigurato sulle suppellettili
    all'interno delle abitazioni e nei "mammisi",
    dato che veniva venerato anche come tutore
    delle gestanti e della quiete familiare.



    MUT

    Il suo nome significa “madre”, delle quali
    è quindi la protettrice. Assume particolare importanza
    nel Nuovo Regno, come controparte femminile
    di Ammon-Ra di Uaset (Tebe). Assieme a lui ed a
    Khons, forma la Triade di Tebe. Viene anche
    adorata come raddrizzatrice dei torti..








    KHONS

    Figlio di Ammon-Ra e di Mut,
    il suo nome significa “viaggiatore”,
    probabilmente come riferimento al
    corso della Luna della quale costituisce la divinità.
    Una falce di Luna è infatti raffigurata,
    assieme al disco solare, sopra il suo capo.





    KHNUM

    Con testa di caprone e lunghe corna,
    Khnum era il principale Dio dell’Alto Egitto
    con un Tempio nell’isola di Elefantina.
    Da lui dipendevano le piene del Nilo, ma,
    soprattutto era il “vasaio” che aveva modellato
    sul suo tornio il genere umano e dato loro la vita.
    Forma una Triade con la sua sposa...





    SATET

    che porta la corona dell’Alto Egitto
    con due corna di gazzella, animale da
    lei protetto, che era venerata come custode,
    con il suo arco, dei confini meridionali del
    Paese, e con la figlia (o altra moglie)...





    ANUKET

    raffigurata con uno strano copricapo
    di piume di struzzo, forse tipico della Nubia.








    SOBEK

    Il Dio coccodrillo adorato a Kom Ombo,
    dove sono stati trovati moltissimi coccodrilli mummificati.
    Il suo nome significa “che veglia su di te” Quindi,
    protettore contro le avversità ed i torti ed anche
    con capacità di guaritore.
    Il Tempio di Kom Ombo, infatti,
    era diviso in due sezioni: una dedicata
    al culto e l’altra alla cura dei malati.
    I Greci lo chiamarono Suchos.





    HAROERIS

    E’ un’altra personificazione di Horus
    nella sua prima forma.
    Era il Dio della luce.
    I suoi occhi rappresentavano uno il Sole,
    l’altro la Luna. Assieme ad
    Hathor ed a Sobek, costituisce
    la Triade di Kom Ombo.





    HAPI

    Dio che personifica il Nilo, che, per gli Egizi, aveva proprio questo nome ed aveva origine tra File ed Elefantina.
    Nilo è la corruzione greca del fonema egizio “nwy” che significa acqua. Hapi è raffigurato in colore azzurro o verde,
    con lunghe mammelle, simbolo del dare nutrimento, mentre versa dell’acqua. Però, in effetti, per gli Egizi,
    gli Dei Hapi erano due: uno per l’alto Egitto, chiamato Hap-Meht e con un copricapo di piante di papiro,
    ed uno per il Basso Egitto (come quello qui raffigurato) chiamato Hap-Reset che, invece, portava
    sul capo dei fiori di loto. Vengono spesso raffigurati insieme mentre, con delle corde, intrecciano il
    simbolo dell’unione delle due terre: il “sematawi”.





    TAURET

    Originaria del Basso Egitto, è una divinità di origini pre-dinastiche.
    Rappresentata in forma di ippopotamo con abbondanti
    mammelle pendenti e con una pelle di coccodrillo sulla schiena,
    appoggia la mano sul “Sa”, simbolo del salvagente di giunco usato sul Nilo.
    E’ la protettrice delle gestanti, dell’allattamento e dell’infanzia.





    NEITH

    Adorata nel Basso Egitto, la corona rossa sembra si
    debba proprio a lei, ed in particolare a Sais, è una Dea
    guerriera e viene raffigurata con arco e frecce. In seguito,
    verrà accomunata a Satet, sposa di Khnum (vedi sopra) e porterà
    ambedue le corone. Anch’essa è una divinità molto antica.
    I Greci la assimileranno ad Atena ed i Romani a Diana.





    HARPOKRATE

    In egizio Heru-pa-Khered, rappresenta Horus bambino.
    Viene raffigurato sia in braccio alla madre Isis che lo allatta,
    sia come fanciullo con un dito sulla bocca che, in questo caso,
    non significa silenzio, ma è una derivazione del geroglifico
    “bambino”. In alcune steli esposte nei Templi, cavalca un
    coccodrillo e tiene in mano dei serpenti. L’acqua versata sopra
    le steli acquisiva poteri protettivi e taumaturgici.





    SEKHMET

    Raffigurata, come Tefnut, in forma di leonessa,
    è nota dai fin tempi più antichi come Sekhmet-Hethert.
    E’ la “femmina potente”, la “signora rossa” che rappresenta la
    forza inarrestabile della vendetta divina contro i nemici ed il potere
    della distruzione nei casi in cui la violenza si rende necessaria.
    Come distruttrice veniva anche invocata contro i dèmoni portatori di
    malattie e di pestilenze e proteggeva medici e chirurghi.










    Lista conclusa

    Edited by Akasha Willburn - 30/3/2014, 15:58
     
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  2. RedJackson
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    Ehm l'ultima immagine è di toth il primo dio che si dice vwnire dagli umani, il portatore della conoacenza e il detentore di essa con i libri della vita e della morte... il Dio dalla testa di Ibis ^^

    Visto che hai aggiunto, parlo di quella dovw hai scritto Ra.
    Ra, Amon-Ra, Ra-Atum è sempre Ra ^^
     
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  3. Akasha Willburn
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    CITAZIONE (RedJackson @ 26/3/2014, 09:43) 
    Ehm l'ultima immagine è di toth il primo dio che si dice vwnire dagli umani, il portatore della conoacenza e il detentore di essa con i libri della vita e della morte... il Dio dalla testa di Ibis ^^

    Visto che hai aggiunto, parlo di quella dovw hai scritto Ra.
    Ra, Amon-Ra, Ra-Atum è sempre Ra ^^

    A Toth non ci sono ancora arrivata ...
     
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2 replies since 26/3/2014, 09:34   32929 views
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