Iansà - Oyà (Oià)

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Introduzione agli Orixàs dell'Umbanda + Lista delle divinità principali

Oià, altrimenti chiamata Iansà, è la signora dei venti, delle bufere e dei temporali, terza ed ultima moglie di Xangò. E una delle entità più conosciute e venerate in Brasile: Santa Barbara, nel sincretismo, Iansà, per i fedeli del Candomblè, regina di Koso.
Bella, aggressiva, passionale, la Santa che non accetta vincoli o compromessi di nessun genere, la cui furia, nel momento dell'ira, è più violenta di quella dello stesso Xangò.
Anticamente era la divinità del fiume Niger, nella "trilogia" delle signore del fiume (Oxum-Yansà-Obà), è quella che rappresenta la forza propulsiva del corso d'acqua, con tutte le sue turbolenze.

Figlia di Iemanjà ed Aganjù, prima di unirsi a Xangò, Iansà fu compagna indomita di Ogùm.
Iansà lancia fulmini, saette e scariche elettriche contro i suoi avversari, li folgora senza pietà in maniera definitiva. Combatte per la giustizia. Iansà ha nove manifestazioni, quanti sono gli affluenti del fiume Niger. Una delle manifestazioni di Oià più temute è chiamata Balè o Igbalè (S.Teresa a Cuba, S.Barbara in Brasile), la Signora degli Eguns (spiriti dei morti), una sorta di Ecate dalla pelle d'ebano che brandisce due sciabole e al cui grido di guerra tremano le anime dei morti e dei vivi.

Iansà viene invocata soprattutto per difendersi dalle entità negative e, in un certo senso, può essere considerata una vera e propria esorcista. Il fatto che lanci fiamme dalla bocca fa di lei la patrona di chi usa la parola per difendere il prossimo...o per attaccarlo, perchè gli Orixàs sono forze talvolta ambivalenti e operano su più fronti, seppur, sempre, in funzione del bene. Per questo la selvaggia e bella Iansà viene spesso invocata per combattere senza quartiere i nostri nemici o chi ci ostacola. La sua immensa passionalità fa sì che il suo axè sia specializzato anche per conquistare la persona desiderata. Libera inoltre dai vizi e combatte ogni genere di ipocrisia, facendo trionfare la Verità nuda e cruda, seppur dolorosa.


"Nel sincretismo Santa Barbara viene celebrata nella giornata del 4 dicembre, giorno a lei dedicato.
Il rito comporta diverse mattanza e cucina, come del resto in tutto quello di candomble e derivazione, di galline e caprone, passano la notte in cucina per preparare gli ebò (offerte) agli spiriti di iansa e poi dormono verso le 7/8. La notte passa fra mattanza, cucina e feste tra riti e tamburi.
Questa è la festa secondo la linea della imbandita e via dicendo, secondo il candomble che è l'origine, di origine angolese, la festa è il 2 febbraio.
Fra gli spiriti naturali del candomble e linee sottostanti, come ben descritto, ora è la esorcista lei viene invocata e quindi incorporata, o viene chiamato chi ha il santo in testa (governato dal santo), per bandire spiriti maligni. Dove c'è Oya non ci sono spiriti negativi, ma è altrettanto poderosa la sua furia, perchè è uno spiriti guerriero.
Quando di fanno le "purificazioni" si chiama Iansa e si usa una coda di bue, bagnato prima in acque sacre e rosmarino. Solo un Pae o una Mae di santo può esercitare tali riti." RedJackson

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