Cielo

Natura, Paesaggi ed Elementi nei sogni

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    cielo



    Simbologia


    La parola cielo è usata in diverse lingue sia per definire la volta celeste e tutto lo spazio sovrastante la terra (nuvole ed agenti atmosferici annessi) sia per definire la dimora celeste degli dei o Dio in cui si riversano le anime dei defunti meritevoli.
    Quindi in un unico lemma vengono riassunte considerazioni meteorologiche e astronomico-astrologiche con riflessioni teologiche e cosmogoniche.
    Quando il cielo veniva visto come una cupola fissa (firmamento) gli dei che vi abitavano tracciavano le orbite degl'astri ed elargivano doni e punizioni agli esseri umani, pioggia feconda se giudicati meritevoli, siccità e fulmini se non lo erano.

    Nella cosmogonia di molte culture e antichi miti si narra di una primordiale unità tra cielo e terra dove regna il caos in un'eterna mescolanza, oppure di un'unità sessuale di un cielo femminile o maschile con una terra maschile o femminile che, in un secondo momento, furono separati per creare l'aria e gli esseri umani.
    In una ricostruzione del mito sumerico secondo Kramer, An, il dio del cielo nonché il cielo stesso, venne separato dalla terra (Ki, moglie di An) per opera di suo figlio Enlil che così facendo mise in moto la creazione.

    Anche nell'antico Egitto il cielo aveva una sua personificazione divina ma, a differenza della maggior parte delle culture in cui troviamo le tipiche connotazioni maschili del “dio padre”, in questo caso il cielo è una dea, la dea Nut Viene spesso rappresenta nuda, dalla pelle scura e il ventre cosparso di stelle. Ella si distende fino a coprire l'intera volta celeste delimitando l'universo, solo le punte delle dita e dei piedi toccano il suolo. “La barca del sole scivola durante il giorno sul suo corpo, s'immerge al tramonto nella sua bocca, scorre di notte nelle sue viscere e all'alba emerge dal suo grembo. Il sole può così rinascere a nuova vita giorno dopo giorno e l'aurora rossastra altri non è che il sangue del parto mattutino. Così Nût assicura perennità e vita ai cicli del tempo e dello spazio.” (bifrost.it)

    Frequente espressione simbolica divinizzata, al cielo venivano dedicate attenzioni religiose speciali poiché dall'alto vengono luce e vita.
    Uno dei simbolismi innati dell'uomo è quello del su/giù che portò ad un sistema dualistico etico, ponendo come polo opposto del “buon” cielo un “cattivo” inferno.
    Nella Bibbia il cielo è il trono di Dio, a cui anche Cristo ascende dopo la Resurrezione.
    Secondo la rappresentazione biblica il cielo è diviso in livelli (ebr. Shamajim) e volte celesti, o cupole, dove dimorano i diversi ordini o gerarchie degli angeli, di cui scrisse Dionigi Aeropagita (intorno al 500 d.C.).

    In Perù durante l'epoca coloniale Garcilaso de la Vega (1539-1616) descrive la struttura cosmologica in questo modo “Chiamavano il cielo Hanan Pacha, che significa 'mondo superiore', verso cui – come credevano – ascendevano i buoni come premio della loro virtù. Chiamavano Hurin Pacha – 'mondo inferiore' – il mondo dellla corruzione. Uru Pacha era il punto centrale della terra, e significa 'mondo sotto l'altro', un mondo in cui, come dicevano, andavano i cattivi; e per rendere la cosa più chiara davano a quest'ultimo anche un'altro nome Zupaya Huacin, che significa 'casa del diavolo'” Naturalmente ci si può chiedere se a questo punto non fosse già intervenuta l'influenza dei missionari.

    Nell'antica Cina il cielo rappresentava la forza del destino che guida e governa ogni cosa terrena.
    L'imperatore rappresentava l'autorità celeste sulla terra e il tempio celeste di Pechino era la rappresentazione architettonica della volontà di creare un accordo armonico tra i livelli cosmici.
    L'imperatore Tschao pronunciò attorno al 100 a.C. la seguente preghiera: “Onorevole cielo, signore dell'alto che avvolgi la terra, porti la vita e guidi il corso delle acque! Onorevole cielo, oh eterno! Io, imperatore Tschao, il primo fra uomini, ti ringrazio per tutti i tuoi benefici. La terra fecondissima retta dal cielo, il sole e la pioggia, fanno crescere i tuoi doni (...)
    Naturalmente in questa immagine cosmologica il cielo non rappresenta un simbolo dell'aldilà, bensì la sfera che sta sopra all'uomo e che, grazie all'intercessione dell'imperatore, viene conquistata agli interessi terreni.

    Concludendo il Cielo è il posto degli ideali, della potenza e sapienza divina non concessa all'uomo. Ultima meta desiderata, spirito etereo attivo maschile che feconda lo spirito materiale passivo femminile della terra.

    Significato


    Possiamo quindi notare come il cielo rappresenti sia tutto ciò che riguarda la sfera spirituale che dall'introspezione ci sospinge fino alle divinità, sia tutto ciò che riguarda le potenzialità e le possibilità fino alla speranza o visione nel futuro.
    Importante: il cielo coinvolge aspetti molto spirituali quindi a seconda del vostro credo o percorso spirituale può assumere connotazioni diverse e personali (quindi contestualizzate sempre!).

    Tenendo sempre conto del contesto e delle emozioni e sensazioni provate proviamo a schematizzare i vari significati:
    -Ricerca spirituale: il cielo indica che si è pronti o si sente la necessità di una crescita spirituale, fare nuove esperienze e sviluppare le proprie capacità.
    -Ricerca della perfezione: tendere al massimo la propria essenze ed esistenza.
    -Luce nel cielo: una luce proveniente dal cielo, che non sia il sole, è associabile alla divinità. Anche qui il significato può rivelare un illuminazione personale, un'aumentata percezione delle cose, una rivelazione, un desiderio di conoscere o comprendere l'invisibile.
    -Guardare il cielo: A seconda dei sentimenti provati e del contesto, bisogno o atto di affrontare la vita, bisogno di evadere o aspirazione a qualcosa in più o diverso da quello che si ha (che a volte delude ).
    -Cielo sereno: accompagnato da serenità e benessere è esattamente lo specchio dell'animo del sognatore che vive con intensità e positività la vita e i rapporti con le altre persone. Può anche essere il simbolo di una libertà-serenità cercata od ottenuta.
    -Cielo grigio, nuvoloso, coperto: come con il cielo sereno, anche questo si rivela essere lo specchio dell'animo del sognatore. In questo caso i sentimenti che emergono sono l'ansia, l'afflizione e l'oppressione che si percepisce anche durante la vita reale. Privazione emotiva (mancanza di stimoli).
    -Cielo in tempesta: dipende dalle sensazioni provate, può rappresentare sentimenti repressi oppure l'irruenza di eventi inaspettati.
    -Cielo nero od oscuro: potrebbe anche questo essere un simbolo di sentimenti ed emozioni negative. Tuttavia in questo caso la simbologia del colore nero potrebbe essere più significativa di quella del cielo. (vedi notte)
    -Alba: nuovo inizio, inizio di un nuovo ciclo, speranza per il futuro (vedi sole)
    -Tramonto: bisogno di riposo, fine di un ciclo, di un rapporto o situazione.(vedi sole)
    -Cielo stellato: futuro e cambiamento (vedi stelle)
    -Fiamme dal cielo: rinascita spirituale o minaccia in avvicinamento (vedi Fuoco)

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    Edited by Huginn&Muninn - 15/3/2018, 17:54
     
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