Ulivo

23 settembre

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    Ulivo
    23 settembre
    Calendario Celtico degli Alberi


    Olea_europaea4



    I nati sotto questo segno sono simboli di pace, forza, purificazione, con in aggiunta una innata prodigalità
    L'unico neo dei nati dell'Ulivo è a volte l'incapacità di avere un'opinione personale; questo gli rende indecisi nell'affrontare la vita, conducendoli talune volte ad esprimersi energicamente con formule assolutamente prive di significato ed estremamente convenzionali.



    Severo e sottile. L'Ulivo è l'emblema nello zodiaco celtico del mondo del calore e del fuoco. Le nebbie dei dubbi svaniscono rapidamente ed ogni fantasma scompare dinanzi alla immobile luminosità di questo segno. Per realizzare questo l'Ulivo necessita di amore. I nati sotto questo segno sono simboli di pace, forza, purificazione, con in aggiunta una innata prodigalità.

    Questi individui maturano col tempo, e si riconoscono per la loro sete di conoscenza, per la capacità di osservazione e il carattere severo. Sono persone decise, che raramente distolgono lo sguardo da quelli che sono i loro personali traguardi, riescono ad organizzare la loro vita in maniera funzionale e, per questo motivo, il più delle volte si dimostrano persone di successo.

    Per conciliare la loro necessità di fraternizzare con una attenzione sincera ed onesta, i nati dell'Ulivo dovranno essere accompagnati da segni di intelligenza lucida. Assieme ad un portamento statuario quelli dell'Ulivo possiedono di solito ottima salute ed una particolare longevità. Sono particolarmente benefici per quello del segno dell'Olmo e del Cipresso.


    Pro:
    Perseveranza e idee chiare sono due dei principali punti di forza dei nativi dell'Ulivo. Grazie alla capacità di vedere le cose nel loro insieme, riescono il più delle volte a risolvere problemi che riguardano non solo loro stessi, ma anche l'intera collettività.

    
Contro:

    Gli Ulivo tendono ad essere persone ipercritiche, a volte incapaci di essere minimamente tolleranti. Questo li porta ed essere eccessivamente pedanti, in questi casi, e incapaci di vivere la vita e le sue vicissitudini col giusto e doveroso senso dell'ironia.

    Amore:

    In amore i nativi sono un po' ritardatari, ed hanno bisogno di tempo per aprirsi. Considerata la loro natura seria, hanno bisogno di qualcuno che sia in grado di bilanciare l'equilibrio della relazione, qualcuno di cui fidarsi che sappia far riscoprire loro, giorno per giorno, quel lato sensibile del loro carattere che tendono a nascondere.

    Erbe:

    Felce, Aneto, Maggiorana, Valeriana

    Salute:
    Cuore, Udito, Metabolismo, Stomaco, Intestino

    Segno Zodiacale corrispondente:
    Vergine





    CITAZIONE
    Olivo - Olea europaea

    L'olivo appartiene alla famiglia delle Oleaceae. La pianta comincia a fruttificare verso il 3º–4º anno, inizia la piena produttività verso il 9º–10º anno; la maturità è raggiunta dopo i 50 anni. È una pianta molto longeva: in condizioni climatiche favorevoli un olivo può vivere anche mille anni. Le radici, per lo più di tipo avventizio, sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono mai oltre i 60–100 cm di profondità.

    Il fusto è cilindrico e contorto, con corteccia di colore grigio o grigio scuro, il legno è molto duro e pesante. La ceppaia forma delle strutture globose, dette ovoli, da cui sono emessi ogni anno numerosi polloni basali. La chioma ha una forma conica, con branche fruttifere pendule o patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto) secondo la varietà.

    È una pianta sempreverde, la cui attività è pressoché continua con attenuazione nel periodo invernale. Le foglie sono opposte, coriacee, semplici, intere, ellittico-lanceolate, con picciolo corto e margine intero, spesso revoluto. La pagina inferiore è di colore bianco-argenteo per la presenza di peli squamiformi. Le gemme sono per lo più di tipo ascellare.

    Il fiore è ermafrodito, piccolo, con calice di 4 sepali e corolla di petali bianchi. I fiori sono raggruppati in numero di 10–15 in infiorescenze a grappolo, chiamate mignole, emesse all'ascella delle foglie dei rametti dell'anno precedente. La mignolatura ha inizio verso marzo–aprile. La fioritura vera e propria avviene, secondo le cultivar e le zone, da maggio alla prima metà di giugno.

    Il frutto è una drupa globosa, ellissoidale o ovoidale, a volte asimmetrica, del peso di 1–6 grammi secondo la varietà, la tecnica colturale adottata e l'andamento climatico.

    Simbolismo :

    Sia i popoli orientali che quelli europei hanno sempre considerato questa pianta un simbolo della pace.

    Nell'antica Grecia l’olivo era considerato un albero sacro, a tal punto che chiunque veniva sorpreso a danneggiarlo veniva punito con l'esilio. A quel tempo la pianta non era ancora l’olivo coltivato ma il suo progenitore selvatico, l’oleastro.

    Per i Romani era simbolo insigne per uomini illustri. Secondo la tradizione i gemelli divini Romolo e Remo nacquero sotto un olivo.

    Per gli Ebrei l'olivo era simbolo della giustizia e della sapienza. Nel Primo Libro dei Re, Salomone, durante la costruzione del primo Tempio di Gerusalemme, "fece due cherubini di legno d’olivo, alti dieci cubiti… fece costruire la porta della cella con battenti di legno d’olivo… lo stesso procedimento adottò per la porta della navata, che aveva stipiti di legno d’olivo" (cfr 1Re 6, 31‐33).

    Nella religione cristiana la pianta d'olivo ha una vasta gamma di simbologie. Nella Bibbia si racconta che, calmatosi il Diluvio universale, una colomba portò a Noè un ramoscello d'olivo per annunciargli che la terra ed il cielo si erano riconciliati. Da quel momento l’olivo assunse un duplice significato: diventò il simbolo della rinascita, perché, dopo la distruzione operata dal Diluvio, la terra tornava a fiorire; diventò anche simbolo di pace perché attestava la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini. Ambedue i simboli sono celebrati nella festa cristiana delle Palme dove l’olivo sta a rappresentare il Cristo stesso (il cui nome, guarda caso, significa l'unto) che, attraverso il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per tutta l’umanità. Infatti la simbologia dell'olivo si ritrova anche nei Vangeli: Gesù fu ricevuto calorosamente dalla folla che agitava foglie di palma e ramoscelli d'olivo; nell'Orto degli Ulivi egli trascorse le ultime ore prima della Passione.

    L'olio d'oliva usato nelle liturgie cristiane prende il nome di Crisma; viene utilizzato nei sacramenti del battesimo, dell'estrema unzione, della confermazione e dell'ordinazione dei nuovi sacerdoti.

    Storia:

    L'olivo è una pianta centrale nella storia delle civiltà che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, e di tutto l'Occidente.

    Si narrano numerose leggende: una di queste è di origine greca e narra di Atena che nell'intento di benedire gli uomini piantò la sua lancia nel suolo ivi crebbe il primo ramoscello d'ulivo, un'altra ci parla di un olivo raccolto ai confini del mondo da Ercole, in quel luogo nacque il bosco sacro a Zeus, dalle cui fronde venivano intrecciate le corone per i vincitori dei giochi olimpici.[8]
    Un altro aneddoto sull'ulivo riguarda invece la colomba che, per annunciare a Noè la fine del diluvio universale, gli portò un ramoscello d'ulivo che teneva stretto tra le zampe. Comunque si è appurato che le prime piante selvatiche esistevano sull'isola di Creta fin dal 4000 A.C. e che successivamente i cretesi si sono specializzati nella coltivazione di tale pianta la quale successivamente verrà esportata in tutto il bacino del mediterraneo.
     
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