Gelso

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  1. Ares
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    "Non esiste un albero più paziente e saggio del Gelso.
    Plinio il vecchio lo definisce "sapientissima arborum", il più saggio degli alberi perchè con pazienza attende che siano scongiurate anche le gelate più tardive per emettere il fogliame.
    Il Gelso è l'ultima caducifoglia a vegetare, per i Greci è una pianta consacrata al dio Pan, ricca di simbologia, intelligenza e passione."

    http://antrodellamagia.forumfree.it/?t=68111608

    http://antrodellamagia.forumfree.it/?t=71798965

    che il Sole levante esca in Cina dal K'ung-sang che è un gelso cavo; ma la luce racchiusa nella caverna si esprime ancora in molti modi...

    http://antrodellamagia.forumfree.it/?t=72121148

    E ai piedi di un Gelso che si consuma il dramma d'amore di Tisbe e Piramo come Ovidio racconta nelle libro quarto delle sue "Metamorfosi", le bacche da quel giorno colorate dal sangue degli amanti sono divenute rosse per la pietà degli Dei.
    Romani e Greci apprezzano sulle loro tavole il rosso frutto composto che chiamano morus, Morus celsa (cioè Moro alto) è la pianta che lo produce, un appellativo che lo distingue dalle more di rovo.

    ... vive in cielo dove fabbrica la tapa (un tessuto fatto con le foglie di gelso seccato ed un particolare procedimento).

    http://antrodellamagia.forumfree.it/?t=46987977

    I Romani adorano le sete preziose che importano dall'Oriente a caro prezzo, non sanno quale rapporto intercorra tra le seriche stoffe e la pianta del Gelso, l'alimento principale per l'allevamento di Bombyx mori, il baco da seta.

    Ai tempi dell'imperatore Giustiniano, nel 551 d.C. il grande segreto viene svelato: due monaci di San Basilio, missionari in India e giunti sino in Cina, raccontano come la seta è prodotta da piccoli animali e di aver appreso il modo di allevarli.

    Bombyx mori (baco da seta)

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bombyx_mori

    "Mia nonna mi raccontava sempre il grande impegno in questa produzione di "bachi"..tolti dall'albero, venivano posati in tavole e portati nei granai..Dove ogni giorno alla sera,si cambinvano le foglie per nutrire il bruco.."

    Le piccole uova dei bachi e gli inestimabili semi della pianta che li nutre, nascosti dai monaci all'interno di canne di bambù, arrivano a Bisanzio, inizia la grande diffusione del Gelso bianco.
    Da Costantinopoli alla Grecia e da qui in Italia, l'albero del Gelso bianco (Morus alba) diventa prezioso, l'indispensabile sostentamento per i bachi da seta che si nutrono esclusivamente di queste foglie.
    Negli statuti comunali del 1300 viene imposta la piantagione di Morus alba a tutti i proprietari terrieri e decretate gravi sanzioni a chi danneggia le piante. Prende via l'epoca millenaria dell'albero dorato.

    Morus nigra, il Gelso nero, non manca nei chiostri medioevali, viene utilizzato di frequente dai frati per la produzione di un vino ottenuto dai frutti e detto "Vinum moratum" o per arricchire il colore del vino rosso.
    Le more di gelso, che sono poi le bacche della pianta, racchiudono un tesoro in fatto di antiossidanti, aminoacidi, minerali e vitamine. Il problema è trovarle, perché il gelso non è più così diffuso come una volta, e raccoglierle prima che finiscano a terra e vadano perse.
    L'utilizzo dei frutti in campo gastronomico e terapeutico è conosciuto fin dall'antichità, posso definire le more di gelso "frutti- medicina" per le innumerevoli proprietà curative di tipo diuretico, lassativo, per le affezioni del cavo orale, delle vie respiratorie e come antianemico.

    Degli studi hanno dimostrato come le foglie di Morus alba abbiano effetto ipoglicemizzante e quindi utili in caso di diabete e come la corteccia contenga sostanze antibatteriche con capacità pari a quelle di alcuni antibiotici.
    Nella corteccia e nelle radici sono state rinvenute componenti con effetti positivi contro la gotta.

    Gelso bianco e Gelso nero sono piante molto simili anche se a quest'ultimo viene attribuita maggior robustezza, dimensioni e resistenza al freddo.
    Sono entrambi alberi caducifogli che appartengono alla famiglia delle Moraceae, Morus nigra probabilmente arrivato in Europa dal Medioriente da millenni, Morus alba giunto dalla Cina solo nel XV secolo...

    Morus alba si presenta con un tronco robusto variamente ramificato, belle foglie verdi seghettate alterne di forma ovata o cuoriformi (a volte trilobate) sostenute da un picciolo scanalato, glabre nella pagina inferiore.
    L'albero ha crescita rapida, aspetto imponente, chioma espansa e densa.
    Al di sotto della corteccia corre una fitte rete di canali ricca di lattice.
    I fiori a grappolo hanno un aspetto irrilevante, presenti sulla pianta in entrambi i sessi, la fioritura di colore verde passa spesso inosservata.

    I frutti vengono denominati impropriamente "more", in realtà il frutto è un sorosio, un falso frutto costituito da tante piccole sfere raggruppate e a loro volta formate dal frutto vero ricoperto da una polpa bianco-rosata commestibile..

    Il Gelso bianco anche se in Italia non è una pianta autoctona si è diffuso e propagato con facilità grazie alla rusticità e alla semplice riproduzione spontanea per seme.
    Un tempo molto diffuso nella Pianura Padana nelle zone ricche d'acqua, lungo canali e fossati, oggi è diventato un "frutto dimenticato" utilizzato solo a scopo ornamentale in parchi e giardini o in alcuni orti.

    Proprietà

    Contiene: tannino, carbonato di calcio , flavonoidi, antocianosidi , acidi organici, glucidi, aminoacidi, acido folico, acido folinico, manganese, zinco boro, rame e composti volatili.

    Parti utilizzate: Radice, corteccia, foglie e frutti

    E’ una pianta arborea originaria della Cina orientale e centrale. E’ un albero che può raggiungere l’altezza di 10-12 metri con chioma larga. Le radici sono robuste, e profonde di colore giallo aranciato. Le gemme sono relativamente piccole, larghe alla base ed appuntite all’apice. Le Foglie sono caduche, alterne, ampie, di colore verde lucente non molto scuro. Il Fiore è rappresentato da una infiorescenza unisessuale con amenti di colore chiaro; Morus alba è pianta monoica ovvero nello stesso esemplare ci sono infiorescenze di ambo i sessi. Il frutto è rappresentato da un falso frutto chiamato sorosio che consiste di una infruttescenza con pseudodrupe dall’esocarpo sottile, mesocarpo carnoso e succulento.
    Dai frutti del gelso si preparava uno sciroppo acido e astringente, che diluito in acqua era un ottimo dissetante, veniva adoperato in forma di colluttorio, per gargarismi, nelle infiammazioni della bocca e della gola, contro la tosse e come espettorante.
    Anche la corteccia della radice, cui si attribuisce azione analgesica e antinfiammatoria, veniva adoperata come medicamento e, a tale scopo, la si consigliava come purgante, diuretico e ipoglicemizzante. Quest’ultima proprietà, attribuita in particolare alle foglie, che hanno anche azione astringente, se preparate in decotto, ma qui bisognerebbe approfondire le ricerche.
    Da ricordare anche le proprietà della varietà bianca (Morus alba), oggetto di numerosi studi scientifici, che ne hanno dimostrato, sperimentalmente, attività antibatterica, efficace contro lo Streptococcus mutans, un batterio implicato nella carie dentale. La radice di questo gelso, apprezzato rimedio della medicina tradizionale cinese contro la tosse e l’asma, ha mostrato in studi sperimentali la capacità dell’estratto alcolico contro il virus dell’HIV. Fare un decotto con delle foglie fresche può risultare utile per ottenere un’attività antibatterica, capacità ipoglicemizzante; mentre il decotto della radice, l’estratto acquoso, sempre in studi sperimentali, ha prodotto effetti ipotensivi e sedativi.

    E’ buono per: Ipertensione, Diarrea, Tosse, Asma, Infezioni, Ipoglicemia.

    Le bacche di gelso possono essere gustate da sole come veloce spuntino e merenda oppure unite al latte o allo yogurt per una sana colazione. In commercio si trovano solitamente in forma essiccata tuttavia possono essere impiegate anche fresche per preparare frappè, marmellate, gelati e farciture per dolci.

    Sono inoltre ideali, in aggiunta magari ai frutti rossi e ai cereali, per la preparazione di impasti dolciari come biscotti e barrette snack. Si prestano bene anche in abbinamento alle macedonie di frutta e alle insalate..

    https://sorgentenatura.it/speciali/alla-sc...bacche-di-gelso

    www.google.it/amp/s/jessica30012.w...1/12/gelso/amp/

    Mentre oggi lavoravo,trovai un gelso,e mi ricordai qualcosa a riguardo..

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  2. Ares
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    Per i romani è una pianta consacrata a mercurio.
     
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    Interessante ares,io ho sia il nero che il bianco. Peccato che in estate attira i bachi
     
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  4. Ares
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    Bello,non è forse un caso che venissero "coltivati" sul gelso..:-)
     
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    È vero Ares,nell'ottocento infatti qui al Nord erano usati per la produzione della seta,poi con la 2rivoluzione industriale vennero chiusi i setifici perché costava meno importarla e anche la filatura domestica venne abbandonata dai contadini che preferirono andare in fabbrica per aumentare il reddito familiare.
     
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  6. Ares
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    E ora molti cercano di nuovo questa produzione,leggevo cose a riguardo e ne parlavo con alcuni contadini..
     
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    Prima o poi si torna alle origini.
    La seta era di alta qualità
     
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  8. Ares
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    Sì:-), ma si lamentavano per malattie e altre cose,poveri bruchi..

    Proprio questa:

    www.lagrotecnico.it/ita/beauveriabassiana.aspx

    E,delle piccole imprese di agricoltori,che gli alleva dalle mie parti,porta la seta a filare a livello artigianale..^^
     
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    non sapevo dei funghi.
    comunque sì , i filati artigianali sono i migliori. pensa che chanel e altri marchi imortanti, fanno fare certi ricami alle anziane di provincia in francia, perchè ormai nessuno ha più certe conoscenze. per questo poi i prezzi lievitano
     
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  10. Ares
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    Eh beh,le cose fatte a mano e bene,costano..ma che lavoro e passione c'è dietro,parlo per ciò che posso conoscere io..poi purtroppo non è sempre così..

    E mi vengono in mente tutte le cose che vengono "taciute" (termine ampiamente usato)..ma non è tutto così marcio^^
     
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    Certo c'è sempre qualche truffa sul mercato
     
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    Gelso

    Originario dalla Cina, questo albero dà foglie che, com’è noto, servono da nutrimento ai bachi da seta. I frutti-rossi o bianchi- sono commestibili e hanno inoltre poteri medicinali: contro la tosse, ad esempio, o per la composizione di lassativi.
    I Celti li usavano ritenendoli salutari e purificatori, i cristiani consideravano quelli rossi simbolo del sangue di Gesù, impiegandoli anche per assicurare la salute ai neonati. Per quanto concerne i frutti bianchi, esistono in Gran Bretagna antichissime tradizioni che li dicono apportatori di purezza e di onestà. Una leggenda diffusa anche in Scozia e in Irlanda vuole che le fate vi ricavino un liquido chiamato “latte della saggezza”, che distribuirebbero alle donne ritenute degne di protezione.
    Alle fate stesse è comunque sacro il gelso in gran parte della Britannia: si dice addirittura che porti sfortuna a chi ne coglie i frutti per gettarli via; tra i gelsi abiterebbero infatti creature magiche. È curioso notare che i cittadini di alcuni villaggi scozzesi si opposero alla distruzione di queste piante, che sarebbe dovuta avvenire per la costruzione di una strada, non perché ne ricevessero un danno notevole, ma per timore di essere colpiti dalle forze occulte alberganti tra le more.

    Fonte: Kolosimo “Il libro delle piante magiche”
     
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  13. Katharina Siegel
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    Nella collina Emiliana, erano molto diffusi, dove abito io in un terreno di casa, é nato da solo un gelso dai frutti neri oltre a far molto bene, è meno dolce di quello bianco ed haunretrogusto di mora.
     
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    Io li ho piantati la scorsa primavera 2 gelsi, uno nero e uno bianco... crescono in fretta ma sono ancora piccoli fusti.
    Qui nel paesino dove abito c’è un albero di gelso nero che non so quanti anni abbia, c’è da quando era bambino mio nonno almeno! Ha una grande chioma , l’estate ci passo sempre a macchiarmi i vestiti! (Che poi se ti macchi con quelle rosse, la macchia va via passandoci quelle bianche!)
     
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  15. Alphakillh87
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    Io ho una bacchetta in gelso consacrata, come legno è piu che buono.
     
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14 replies since 18/5/2017, 18:59   2110 views
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