La magia blu - parte 2 - La mente e le sue possibilità

Principi base di magia psichica

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. The Blue Hermit
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Link: INDICE

    ********************************
    ATTENZIONE
    Non mi ritengo certamente un guru, perciò invito chiunque a correggermi se dovessi sbagliare qualcosa in quel che dico.
    ********************************

    Nel capitolo precedente ho spiegato in maniera teorica le modalità di manipolazione dell'energia. Adesso invece spiegheremo in maniera leggermente più approfondita la maniera in cui la mente muove questa energia, in maniera a volte anche inconsapevole.


    L'istinto primordiale

    Tutti hanno la concezione che solo pochi eletti possono smuovere moli importanti di energia e arrivare ad eseguire un incantesimo. Da qui si ha nell'immaginario collettivo la figura del "mago" che sviluppa doti fuori dal comune.
    Bene. Sappiate che non c'è niente di strano o innaturale nello smuovere energie, e sappiate che tutti possono arrivare a farlo a qualunque livello.
    Sembra un'affermazione azzardata e campata in aria, ma, checchè si possa credere, ha dei fondamenti molto solidi.
    Abbiamo già accennato che tutti gli esseri viventi sono letteralmente un "centro di controllo" dell'energia universale.
    L'energia universale stessa fluisce in continuazione attraverso di noi, e ognuno di noi è capacissimo di usarla in varie maniere. Funziona così dall'alba dei tempi. E non solo: ognuno di noi può imparare a migliorare le proprie doti di controllo dell'energia.
    Ma lo vedremo tra un po'...
    Per ora cominciamo a dire che per controllare ciò che ci circonda si usano due facoltà primordiali che tutti possiedono, fin dal primo uomo sulla faccia della terra:
    - il desiderio
    - la volontà
    Quando le due facoltà lavorano insieme, le cose diventano realtà. Quando lavorano scollegate non servono a nulla, e a volte fanno addirittura danni.
    Ad esempio, immaginiamo per un attimo di voler muovere un braccio. C'è dapprima il desiderio di muovere il braccio, poi la volontà rende possibile il desiderio e il braccio si muove. Non solo, la volontà "controlla" il desiderio e decide come e quanto il braccio si deve muovere. Ma se manca una delle due, il braccio rimane lì fermo.
    In magia la cosa funziona in maniera del tutto simile, ma il desiderio e la volontà in questione devono essere molto forti e con specifiche proprietà che tra poco vedremo. Inoltre, si dovrà aggiungere una terza facoltà non meno primordiale e importante delle altre due:
    - l'immaginazione
    Ora vedremo come farle lavorare per produrre un atto magico.


    Il desiderio

    Il desiderio di cui parliamo non è il semplice "voler far accadere qualcosa", ma il bramarlo con tutti se stessi, al punto tale di non poterne fare a meno.
    Immaginatevi uno di quei bambini estremamente pestiferi che piangono in maniera estremamente spropositata se la mamma non gli compra un giocattolo. Ecco: questo è il desiderio di cui parlo, simile a quello di voler mangiare dopo una settimana di digiuno completo. Questo tipo di desiderio è abbastanza forte da poter potenzialmente scattare in un atto magico.
    Ma si capisce bene che un desiderio di questa forza, senza un adeguato controllo, potrebbe sfociare in conseguenze disastrose.
    Ed è qui che interviene la seconda facoltà.


    La volontà

    La volontà è la valvola attraverso cui il desiderio viene canalizzato per raggiungere un obiettivo.
    Immaginiamo di voler diventare ricchi. Sappiamo che per accumulare i soldi dobbiamo lavorare tanto. Ecco qui: il desiderio è "diventare ricchi", la volontà è "lavorare tanto".
    (Ok, so che nella vita reale non è esattamente così, ma suvvia, è solo un esempio! :) )
    Più il desiderio è forte, più lo deve essere la volontà per poterlo controllare. Ed è estremamente importante allenarla per poter canalizzare i desideri al meglio. Ma lo vedremo al prossimo thread...


    L'immaginazione

    L'immaginazione di cui parliamo, ancora una volta, non è quella che usiamo tutti i giorni, ma qualcosa di molto più potente e primordiale.
    Anche qui un esempio.
    Immaginate una coppa nella vostra mano destra. Fin qui sono capaci tutti. Ma dobbiamo essere capaci di immaginarla fin nei minimi dettagli.
    Di che materiale è fatta?
    Che forma ha?
    Ha dei disegni?
    Quanti e come sono fatti?
    Sono intarsiati o dipinti?
    In che colori?
    La coppa è vuota o piena?
    Di cosa?
    Ecco, credo di aver reso ll'idea.
    L'immaginazione di cui parlo deve curare ogni minimo dettaglio della cosa immaginata, fino ad arrivare al punto di sentirla nelle proprie mani e vederla con i propri occhi esattamente come se fosse reale. E vi posso garantire che non è per niente facile.
    Da qui in poi, chiamerò questo tipo di immaginazione col suo nome più appropriato.
    La visualizzazione.


    L'atto magico

    Da qui voglio fare una metafora. Immaginiamo un gesto semplice. Immaginiamo di avere una botte con del vino e un bicchiere. Il vino nella botte è il desiderio, la botte e il suo rubinetto sono la volontà, e il bicchiere che andiamo a riempire è la visualizzazione.
    Ora immaginiamo l'atto: il vino contenuto nella botte viene incanalato dal rubinetto e versato nel bicchiere. Allo stesso modo, il desiderio viene incanalato dalla volontà per realizzare ciò che abbiamo visualizzato.
    Ora attenzione!
    Se non ci fosse il vino, il bicchiere non potrebbe riempirsi, così come se manca il desiderio un atto magico non potrà realizzarsi.
    Se non ci fosse la botte non avremmo come contenere il vino e forse sarebbe tutto per terra, per cui inutilizzabile, così come senza volontà il desiderio si sparge dappertutto e diventa inutilizzabile.
    Se non ci fosse il bicchiere, non avremmo cosa riempire, così come senza la visualizzazione non sapremmo come direzionare le energie e riuscire nel nostro scopo.
    Riconosco che sia un po' ostico, ma credo che questa sia la maniera più rapida per spiegare questo concetto.

    In altre parole, possiamo sintetizzare un incantesimo in tre cose che dovremo eseguire più o meno simultaneamente.
    Dobbiamo desiderare il risultato con tutti noi stessi, motivo per cui sarà quasi impossibile fare un incantesimo controvoglia. Poi dobbiamo fare in modo da avere la volontà che esso si realizzi, e perseguirla non solo durante l'atto, ma anche nella vita di tutti i giorni, con azioni mirate al nostro scopo. Infine, per tutta la durata dell'atto, dobbiamo essere capaci di visualizzare il nostro scopo esattamente come se si fosse già realizzato, e con tutti i passaggi che esso comporta. Dobbiamo vedere e sentire le energie che si spostano, che cominciano a vibrare e che rendono possibile ciò che vogliamo.
    Chi riesce a fare queste tre cose naturalmente, può già attuare incantesimi, ma con poco controllo. La gran parte di voi non ci riuscirà ancora. Per spiegare come controllare le cose, dovrete aspettare ancora un pochino.


    Ci vediamo al prossimo thread.

    Edited by The Blue Hermit - 19/12/2018, 23:06
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    25
    Punti Antro
    0

    Status
    Offline
    Hai descritto la mia vita di tutti i giorni. Volere qualcosa talmente tanto da immaginarsi di averla ottenuta per fare in modo che si avveri. Aspetto con ansia il seguito. Nel frattempo mi esercito seguendo le tue nozioni.
     
    Top
    .
1 replies since 16/12/2018, 22:31   577 views
  Share  
.